Recensioni per
Spiagge luminose
di I m a witch

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
13/09/14, ore 18:26

1 classificata. Pizza! Contest

Grammatica:
 Perfetta, niente da segnalare. 
10/10 

Originalità e utilizzo del pacchetto: Di per sé il pacchetto è stato utilizzato bene, date le indicazioni. 
La tua shot è più che adeguata alle richieste. 
Nonostante abbia già letto di vecchietti che pensano al proprio amore passato, la tua storia mi ha comunque piacevolmente colpito, ha un non so che di dolce, malinconico, rilassante. Mi sa di pace. 
8.5/10 

Stile: Hai uno stile da diario, da fiaba, da sogno ad occhi aperti. E' dolce, musicale, leggero eppure denso di emozioni, come la tua storia. Bello, bello. 
9/10 

Impaginazione: E' semplice, ma mi piace. La trovo perfetta come cornice alla storia, forse avrei ingrandito solo il carattere. 
4.5/5 

Gradimento personale: E' stato un dolce viaggio alla riscoperta di un amore. Pensare a un uomo ormai vecchio che si perde ancora nei ricordi della sua amata, che la vede così chiara davanti a sé... mi ha semplicemente commosso, non riesco ad aggiungere altro. 
Questo periodo, poi, è stato davvero un colpo all'anima: "[...]Pose una rosa rossa ai piedi della lapide, posò il suo sguardo su quella foto in bianco e nero, sul sorriso che aveva sempre amato da una vita a quella parte.[...]”. 
Non credo possa esistere qualcosa di più tenero, nostalgico e amabile allo stesso tempo. 
Ho adorato la similitudine iniziale, ho adorato il pensiero sui tempi peggiori e migliori, ho adorato quest’amore e questa storia. Il fatto che poi sia ispirata ai tuoi nonni è ancora più emozionante, perché fa capire che forse ognuno di noi, su qualche spiaggia, ha una persona con un sorriso meraviglioso ad attenderla. 
Complimenti. 
9/10 

Uso mini-pacchetto: Usato bene, non tanto per quanto riguarda la citazione in sé, che tra l'altro, nonostante l'abbia suggerita io, trovo splendida e inserita perfettamente nel contesto, quanto per il pensiero finale dell'uomo nato dalle parole dell'incisione. Brava. 
4.5/5 
Tot: 45.5/50 

Recensore Veterano
06/09/14, ore 17:42

Sei riuscita a esprimere in poche parole l'intensità di una vita trascorsa insieme ad un' altra, piena di quotidianità e affetto, e ad esprimere questi sentimenti.
Il finale, poi è davvero bello, un po' inaspettato ma bello.
Complimenti :)

Recensore Junior
10/07/14, ore 19:49

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Premessa: sono una ragazza piuttosto cinica che non crede nell'amore o in scemenze simili.

La storia è breve, ma dura per ben cinquantadue anni. E' la storia di un amore, una cosa in cui non credo, ambientata un po' di anni fa, quando questo sconosciuto esisteva ancora. Come dice l'autrice stessa, non erano tempi migliori, nè peggiori: semplicemente diversi. E' una flashfic, molto breve dunque e nella mia testa si è svolta quasi come se fosse una Missing Moments. Mi sembra di aver visto squarci della loro vita insieme, del loro amore e della loro quotidianità. Riesco a vedere gli occhi verdi e il sorriso della ragazza, provo ad immaginare suo padre come un signore grasso e scorbutico. Vedo gli occhi persi nel sentimento del protagonista. Vedo i loro figli mentre giocano nel parco e i genitori che li guardano innamorati di quello che potremmo definire "il prodotto del loro amore", in un certo senso.
Lo stile con cui l'autrice ha portato avanti lo svolgimento è semplice, senza troppi giri di parole o arcaismi ricercati. Già l'amore è complesso di suo, perchè accentuare questo suo aspetto? Ma qui, in questa storia, l'amore sembra un gioco da ragazzi. Sembra un puzzle che PAFF! finalmente si completa. Forse, si potrebbe interpretare anche con occhi diversi, come se si vedesse non solo una storia d'amore, ma anche una profonda amicizia, e forse è anche naturale questo paragone.
Personalmente devo dire che ho amato la similitudine con i fiori all'inizio e il fatto che i fiori vengano rispresi alla fine (vado dal fioraio almeno una volta ogni due settimane, capitemi). La citazione di David Mitchell tratta da Cloud Atlas non solo calza a pennello, ma essendo un'amante di quella frase la trovo semplicemente perfetta.

Nota finale: forse non sono più tanto cinica.