Recensioni per
Notte di pioggia
di avalon9

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/09/14, ore 22:20

Wow, che one-shot!
Innanzitutto c'č Jason - no, non si capisce che lo adoro, vero?? *indica l'avatar con aria colpevole*.
Secondo me hai colto l'essenza di entrambi i personaggi, e tutte le sfaccettature del loro rapporto. Incastonando il tutto in una bella dose di introspezione e dialoghi interni da brivido. Davvero. Hai riassunto tutti i calci in quel posto che si sono presi dalla vita, tutti i problemi ecc senza rallentare la narrazione.
Che dire, il tuo stile mi piace proprio, passa pių spesso in questo fandom!

Recensore Junior
30/08/14, ore 11:31

Salve :-)

La mia solita premessa è che non sono una gothamita canonizzata (ma proprio per niente) ergo difficilmente riesco a seguire fic molto inserite nel canon; e, siccome sono anche scema, ho saltato allegramente a piè pari il contesto e sono andata a leggere direttamente la fic, che ne ho capito il giusto, ma mi documenterò.

Comunque il fatto è che scrivi benissimo, benissimo, benissimo, Grayson risulta sfaccettato e ambiguo e Todd mostra dei lati luminosi che fanno quasi tenerezza. 
Veramente, la tua storia funziona a prescindere dal contesto, sei riuscita a dar vita a un rapporto, a una relazione, a un contesto che funzionano magnificamente a prescindere dalla conoscenza della materia trattata; in soldoni, se questo fosse un numero a caso di un qualcosa che mi è capiato tra le mani, mi andrei a ricercare tutta la serie, davvero.

Insomma, wow.

A presto
MissD

Recensore Master
18/07/14, ore 00:42

Assolutamente perfetta. 
Ho amato il modo in cui sei riuscita a incastrare tutti i vari frammenti di storia del comics e ho amato le rappresentazioni di Jason e di Grayson. 
Credo che tu sia riuscita a cogliere tutte le leggere sfumature d'amore/odio che intercorrono in quella famiglia, nel particolare il complicato rapporto tra i vari "Robin" e  Bruce - per non parlare di Grayson, qui uscito che è una meraviglia. 
Davvero, bellissimo lavoro, assolutamente da omaggiare e da mettere tra i preferiti: complimenti! ♥♥♥♥♥♥♥♥

*lancia pipistrelli - gelato* 

Recensore Master
15/07/14, ore 12:34

Ma le esistenze sono fatte per essere prese a calci in culo.

Standing ovation, mia cara.
Standing ovation.
Confesso che Bruce e la Bat-Family l'ho persa un attimino di vista. Mi sono girata un secondo e loro erano già impegnati a fare altro, con Bruce morto-ma-non-troppo, La Corte dei Gufi, Tim licenziato (YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!), Damian nuovo Robin (YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!),
e un'altra mezza chilata di cosucce e cosette leggere come un quintale di piombo. Cadauna, che sennò non vale.
Mettici pure che io Dick lo appenderei per i gioielli di famiglia alla Wayne Tower, aspettando che lo centri in pieno un fulmine (Tim, no. Lui lo sotterreri vivo e lo finerei a cucchiaiate sulla testa).
Eppure.
Eppure.
Eppure.
Eppure l'ho amato.
LI ho amati, lui e Jason. Che conosco poco, e che mi ha sempre fatto una gran pena, poveraccio. Che forse avrebbe fatto meglio a starsene morto morto morto MORTO, o attaccato alla spranga del Joker, e a costituire lo sbaglio più grande di Bruce. Invece, tornando indietro è come se, in un certo senso, lo strappo tra lui e il Pipistrello si fosse sanato. Come a dire "vabbé, il vaso rotto s'è riparato".
Ma anche no.

Li ho amati, ti dicevo.
E ho amato la tua penna che ha messo i protagonisti sotto i riflettori, volta per volta, con una grazia ed una leggerezza che ti si insinua sotto pelle, come l'onnipresente pioggia di Gotham City.
I protagonisti, il loro essere Robin, una visione diversissima per ciascuno di loro, perché diversissimi sono Richard e Jason. Come il sole e la luna. Con tutto da dimostrare l'uno e con la voglia disperata di farsi amare e accettare l'altro. Che deve lottare contro un fantasma tridimensionale. Con uno che se ne è andato via, ma che ha la bruttissima abitudine di tornare. E questo rende il confronto, il contrasto e la gelosia un cocktail mortale.
Ma la cosa bella del tuo racconto - che sì hai fatto benissimo a tenere tutto unito. Quando inizia una serata tra amici-quasi amici? Quando inizia un pensiero e ne finisce un altro? - è l'allargarsi a macchia d'olio.
Si passa dal rapporto tra questi due, al fatto che si ignorano per non ammazzarsi di botte l'un l'altro, agli altri due piccoletti. A Tim e Damian. Così diversissimi tra loro.
Ad Alfred. A Bruce. A tutto l'allegro carrozzone che ruota attorno a Batman.
A Roy e Kori.
Tu non sai quanto io abbia amato l'intrusione di quella testa rossa, pian piano ci mancherebbe, ma con la sfrontatezza che lo contraddistingue.

“Dagli un bersaglio, carta bianca e vedrai se non sarà felice. Altro che sesso.”

Ecco. Questo è Roy, dipinto con due pennellate incisive.
E quando, più sotto, scrivi:

Roy ha sempre avuto quel modo inquieto di fare, quel cercare di dimostrare sempre a tutti che lui valeva qualcosa, che lui era qualcosa. Come Jason. Come lui stesso. Ma hanno preso strade diverse. Hanno fatto scelte diverse. E c’è una cosa che Dick ha sempre invidiato loro, a Jason e Roy: di aver urlato in faccia ai loro mentori quello che pensavano. Giusto o sbagliato che fosse. Lui, quel coraggio, non lo ha mai trovato.

io ho voglia di stringerti la mano. Di stritolartela fino a sentire le ossa fare crac. ma non per odio o cattiveria. per ammirazione. Perché è vero. Fottutamente vero. Roy è... era come Jason nei confronti di Ollie. Ed Ollie era lontano, distante, così come lo era Bruce per Jay. E non è un caso se coloro che hanno aiutato Roy sono stati Dinah (l'unica donna dell'universo che Roy non si azzarderebbe a sfiorare nemmeno con un dito, eccetto sua figlia Lian. Che adesso non esiste più, mi pare.) e Hal. E non Ollie. Che l'ha messo alla porta e tanti saluti. Per un motivo molto simile al primo comandamento del vangelo di Batman, quel "Non Uccidere" senza se e senza ma. Perché una pistola uccide il prossimo. La droga uccide te stesso.
Ma digressioni a parte, ho anche riso un quarto d'ora leggendo questo:

“Ci sei andato a letto, vero?”
“Con Roy?!”
“Ma no!” Jason sbuffa, e alza gli occhi al cielo. “Con Kori.”


Perché non ho faticato - affatto - ad immaginarmi Roy, accanto a me, con la mascella spalmata sul pavimento. Ed è stato un ottimo giro di valzer per far entrare in scena lei. Kori. La principessa. L'unica donna che Dick abbia quasi sposato. Ed in quel quasi c'è tutta una vita ed una montagna di motivi che Jay capisce, ma che preferisce non approfondire. Perché entrambi hanno ricevuto un'epifania coi controfiocchi, circa Kori e circa il costume. Attraverso Kori e attraverso il costume.
Perché lei, forse, con la famiglia problematica che si ritrova sa meglio di tutti che Jay in Dick vedeva sì un rivale, ma anche un modello. Qualcuno di più vicino dell'irrangiubile Bruce. Qualcuno cui rifarsi. Qualcuno da cui imparare. Qualcuno con cui fare a cuscinate nelle sere accidiose. o con cui dividere il pavimento, mentre l'intonaco minaccia di venire giù e fuori Gotham piove.
Grazie per questa bellissima storia.
Grazie per il cammeo di Supes. Che spero non indossi il proprio costume quando si rotola tra le lenzuola con Lois - ragazza fortunata!
Ne aspetto altre.
Magari, una proprio su Roy...
Io la butto lì.