Recensioni per
Un passo nel vuoto
di Targaryen

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
17/01/15, ore 23:38

In questo racconto, collocato dal punto di vista temporale prima delle vicende narrate nel film, assistiamo al furto delle 100 bombe a vibrazione dimensionale da parte di Harlock e del suo equipaggio ai danni della Gaia Sanction. La narrazione trasporta il lettore sul campo di battaglia e svela nel contempo i dubbi e il profondo senso di colpa che tormentano l’animo di Harlock, incapace di trovare un’alternativa alla decisione presa circa le sorti dell’Universo eppure restio a metterla in atto.
I dettagli tecnici sono resi in maniera semplice ed essenziale, la scrittura è di buon livello e adatta alle circostanze: mantiene il giusto ritmo laddove l’azione lo richiede e si concede pause nei momenti di riflessione. Da segnalare l’interessante ipotesi formulata dall’autore circa il funzionamento del motore dell’Arcadia e il ricorso alla tecnologia “nibelunga” per la conquista e l’occultamento degli ordigni.
Grazie per l’ottima lettura

Recensore Junior
04/08/14, ore 12:32

le ue storie sono sempre belle,ma questa ,come Vino e slenzio è bellissima e l'ho inserita tra le preferite.
Hai valorizzato i personaggi, Harlock e Mime soprattutto ,ma anche quelli secondari ,approfondendo i loro caratteri e illustrando le loro motivazioni,in modo originale ma rispettoso dello spirito del Lejiverse (classica e Saga) in particolare ) .
Hai conferito ai personaggi un tono epico e nello stesso tempo teneramente introspettivo .
H ,ombra fra le ombre ; M, mano diafana ,fruscio di veli; il bicchiere che entrambi stringevano ; splendide immagini che spiegano più di lunghi e arzigogolati discorsi.
Brava!
(Recensione modificata il 04/08/2014 - 03:08 pm)

Recensore Master
04/08/14, ore 07:47

Ma che bello qusto tuo racconto. Mi piace un sacco il tuo stile, scrivi troppo bene!!! Riesci ad investigare nelle menti dei personaggi ed a riportarne poi i pensieri in maniera efficace e oserei dire poetica. Complimenti vivissimi!!!
Marta

Recensore Junior
03/08/14, ore 15:23

" In fondo nessuno di coloro che sono rimasti saprebbe riconoscerlo nel verde dei suoi occhi. Solo lui può farlo, ma lui ora deve affrontare Tochiro a modo suo."
Hai perfettamente ragione il Capitano è cambiato molto dopo aver distrutto involontariamente la Terra.
Molto toccante il momento dei festeggiamenti per il successo della missione, quando tutti esultano e festeggiano Harlock se ne va.
Anche il gesto dell'aliena nel voler sempre innaffiare la terra del becher, come a volergli dire che anche il pianeta un giorno fiorirà.
Sei davvero molto brava a scrivere queste One short, come se anche il lettore vivesse i fatti raccontati nelle tue storie:-)
anubian

Recensore Master
03/08/14, ore 10:46

Molto bello questo breve racconto, molto "dark" e romantico, con l'anima tormentata del capitano in evidenza.
Complimenti, mi e' piaciuto molto.
MiciaSissi

Recensore Junior
03/08/14, ore 08:24

Ciao Targaryen, il tuo racconto è un altro spaccato sullo svolgersi dei fatti, che poi condurranno alla trama del film, davvero interessante, plausibile e azzarderei rigoroso fantascientificamente parlando. Ogni particolare è ben definito e coerente, nulla è lasciato al caso, ma tu ci hai abituato a questa meticolosità e non posso far altro che continuare ad ammirarla. In questo bellissimo racconto è tutto perfettamente in armonia, la scena d'azione, i pensieri e i sentimenti di tutti a partire dall'"ingenua" allegria per la missione compiuta dell'equipaggio inconsapevole, all'incubo che perseguita il capitano e il "peso" che le bombe a vibrazione hanno sul suo animo, i dubbi non confessati all'amico di un'eternità e la profondità del rapporto con Meeme. Tutto è splendidamente rappresentato davanti ai nostri occhi! Bellissima l'immagine dell'acqua che filtra attraverso le fessure del cristallo come lacrime della Terra per ciò che non è più. Complimenti davvero e ancora grazie per la fantastica lettura! D.

Recensore Master
03/08/14, ore 00:31

"Sono tutti salvi, e questo gli basta per non aggiungere un altro granello di sabbia al deserto del suo rimorso." Questa frase mi ha particolarmente colpita, ma tutto il tuo racconto è stupendo. Uno splendido affresco in cui ogni particolare risulta nitido e insieme armonioso. Bellissima la descrizione dell'operazione militare, precisa e, in un certo senso, cinematografica. Splendida e poetica la scena finale. Bravissima!
(Recensione modificata il 03/08/2014 - 07:57 am)

Recensore Veterano
02/08/14, ore 23:38

Bella... proprio bella!Tu scrivi sempre bellissime fic ma quando ti cimenti con il film per me raggiungi il top!
Già mi era piaciuta tantissimo la tua versione dell'incontro fra Harl e Mime..confermo positivamente anche la tua versione del furto delle 100 bombe.
Molto precisa,accurata e assolutamente in linea con il film.
Mi ha colpito tantissimo la parte finale quando Tochiro segue l'acqua che scende dal suo vasetto ma si ritira per non invadere la privacy di Harlock e Mime..e Harlock che mente al suo amico... un aggancio a quella frase del film "Dubbi?A questo punto ormai...." che tradiscono come il Capitano non abbia mai creduto fino in fondo alla soluzione dei nodi temporali ma a cui si aggrappava per andare avanti e per trovare un motivo alla sua vita devastata.
Altro particolare che mi è piaciuto l'inserire già da allora Kei e Yattaran al fianco del capitano...compagni sin dall'inizio di tutto... bello! Aspetto altri preziosi fotogrammi "mancanti" del film ^^

Recensore Junior
02/08/14, ore 20:38

"In un fruscio di veli che soltanto l’abitudine gli permette di percepire"

"Resta immobile per un istante, quindi depone il calice senza toccarne il contenuto e raggiunge il piccolo ripiano posto ad un lato della sala. Su di esso vi è un piccolo becher pieno di terra scura, il cui vetro è stato ricomposto meticolosamente dopo essere andato in frantumi.
Meeme solleva con delicatezza la brocca posta a lato e versa un po’ di acqua sul terreno. Sa che Harlock le si è avvicinato e che è fermo alle sue spalle, lo sguardo catturato da quella preziosa reliquia e immagini di vita passata dinanzi ai suoi occhi."

"Le loro fronti si avvicinano e si toccano, le palpebre si abbassano e il tempo si ferma.
Sul ripiano l’acqua raggiunge il fondo del vasetto e alcune gocce filtrano attraverso le superfici incollate, scivolando sul legno scuro come le lacrime che la terra piange per ciò che è andato perduto. Colui che vive nel cuore metallico dell’Arcadia le segue per un istante attraverso i sensi della nave di cui da tempo fa parte. Piangerebbe anche lui se potesse, per la Terra e per l’amico che non è più in grado di ascoltarlo davvero, ma non può. Lo vede stretto a lei e ritira la sua coscienza, lasciandoli soli e sperando che un giorno entrambi possano capire. Un giorno, prima che sia troppo tardi per l’Universo e per loro."


Bellissima, semplicemente bellissima! Come sempre non deludi mai le aspettative, ed io ero in trepida attesa per una tua nuova storia.
Mi è piaciuta molto la parte dei veli. Poi la semplicità con cui riescono a capirsi con un solo sguardo è una della cose più belle in un rapporto, e loro ormai sono l'uno lo specchio dell'altra. Per non parlare di come Harlock vuole proteggere Tochiro anche se si rende conto che non servirà a molto, visto che l'amico sa sempre tutto essendo il cuore della nave.
Complimenti carissima, alla prossima, non vedo l'ora ;)
(Recensione modificata il 02/08/2014 - 08:42 pm)