Ciao carissima! Eccomi tornata, novello figliol prodigo con la coda fra le gambe ç____ç Innanzitutto ti chiedo scusa per essere sparita e non aver più recensito le tue storie, probabilmente tu mi risponderai che non ho niente di cui scusarmi, e che non è un obbligo per me recensirti, ma io mi sento in dovere di scusarmi comunque. A mia discolpa, dico che l'Università mi ha occupato davvero tanto tempo, sia per la sessione estiva che per quella autunnale, e le vacanze che ci sono state in mezzo le ho passate a rilassarmi totalmente, lontana dal pc e, per tanto, da EFP (infatti non ho aggiornato neanche la mia fanfic XD). Dopo aver finito gli esami a Ottobre e aver ricominciato i corsi, e dopo essermi ri-abituata al trantran della routine quotidiana, eccomi tornata, pronta di nuovo a recensire a più non posso <3 
"Ci siamo scelti troppe volte perché qualcuno possa portarvi via da me" questa è, come ovviamente riconoscerai, una tua citazione, che mi ha ricordato tantissimo questa fanfiction. L'ho trovata appropriata, ecco, perciò mi sono permessa di citarti ù_____ù
Quello che ho adorato di questa fanfiction è stata la genuinità, la sua attenzione alla realtà, se così possiamo dire: in pratica, la tua maestria nel rendere i personaggi perfettamente IC. Quello che hai scritto è esattamente quello che mi aspetto da Emma e da Killian: lei che si arrabbia, che urla, che piange persino, che lo accusa di tutto e di più, addirittura lo incolpa per aver osato farle provare di nuovo dei sentimenti, quando chiaramente lei non ne aveva l'intenzione, quando chiaramente lei si era promessa di non lasciarsi andare più. Tutto questo, però, non è che una facciata, una maschera, un'armatura che Emma indossa per proteggersi, per non far vedere quanto in realtà lei sia fragile, per non far capire a Hook quanto lei sia terrorizzata all'idea di perderlo, all'idea che anche lui - come tutti nella sua vita - la abbandoni. E Hook, invece, che - "sant'uomo" - sopporta tutto, a volte in silenzio, a volte no, ma non se ne va mai. E' bravo a restare, come dice Emma, e si vede. Si vede nella tua fanfic come, del resto, si vede anche nella serie tv (nonostante quello che possano dire gli haters, ma tanto si sa: "haters gonna hate"). E poi, adoro la quotidianità che tu riesci a infondere a quello che scrivi, è una qualità che forse non riesco a spiegarti tanto bene, non so se hai capito quello che voglio dire, ma comunque sia complimenti XD Non sto a ripeterti quanto poi io apprezzi il tuo stile perché lo sai già <3 Ora vado a leggermi Al tuo fianco, quindi "a fra poco" u.u
Un bacio!


Ps. Bellissima la canzone dei Tiromancino che hai citato all'inizio. Io ultimamente sono in fissa con "Immagini che lasciano il segno", una vera e propria poesia! *O* 

Mania! ♥ ♥ ♥
Eccomi qui! Non ho dimenticato questa oneshot, ero solo alla ricerca di un momento in cui scrivere una recensione più sensata di “Molto bella, brava”, perché – diciamolo francamente – per quanto il succo del discorso possa essere questo, tu e la storia meritate decisamente qualcosa in più! :)
Un ottimo lavoro anche stavolta, è questo il mio primissimo commento. Leggo le tue fanfiction da un po', ma resta sempre meravigliata dall'abilità con cui rendi l'aspetto più introspettivo della CaptainSwan: riesci ad andare oltre il modo in cui questa coppia si presenta, ad analizzarne ogni aspetto, ogni tratto in una maniera che definirei sublime e non lascia mai indifferenti; e ciò qualunque sia il punto di vista scelto, se quello di Killian o di Emma, come in questo caso. I personaggi sono sempre IC in ogni loro gesto e pensiero; e le reazioni della donna nello svolgimento della storia ne sono prova. Emma non è una persona riflessiva, non pensa prima di agire: quando si sente minacciata segue la strada più semplice, urlare, andarsene, sbattere la porta in faccia ai suoi nemici - reali o presunti; e purtroppo Emma si sente spesso, spessissimo minacciata nella sua quotidianità, anche da particolari minuscoli o da gesti che ad altri parrebbero inoffensivi o addirittura piacevoli. Non è difficile capire il perché di questa situazione, è da ricercarsi nel suo difficile passato, ma il problema sta nel fatto che ella non vuole – non prova – a superarlo. Per come la vedo io – ma è una mera opinione personale – tende a crogiolarsi nel dolore vissuto, anziché affrontarlo, tirandolo in ballo implicitamente o meno in ogni occasione. È il motivo per cui, tra i due, preferisco Killian: come gli hai fatto dire, la donna non è l'unica ad avere alle spalle situazioni difficili, ma appare – più o meno - l'unica a non essere in grado di staccarsene e a continuare a erigere questo muro tra sé e il mondo.
Ho amato la riflessione sul sentimento che lega i due: un amore che nessuno ha chiesto, ma si è presentato tutto d'un tratto, imponendo la sua presenza ed esplodendo solo quando era ormai troppo prepotente per essere rigettato. È una passione cui Emma si trova costretta a cedere, conscia dell'inutilità della lotta contro se stessa; una passione contro cui Killian invece, non ha mai lottato, forse proprio perché nella sua lunga vita ha visto da vicino e compreso le mille facce del sentimento e la sua perenne costanza.
Ma Emma non si arrende passivamente e basta: nel momento stesso in cui compie la resa comprende quel che sta facendo, comprende di scegliere, appunto, il pirata ogni giorno e ad andare avanti nonostante mille voci dentro di lei le suggeriscano di ritirarsi nella sua solita solitudine. Grazie a Killian, Emma decide di lottare.
Stile, come sempre, perfetto: i miei complimenti saranno forse ripetitivi, ma amo il modo in cui scrivi e posso farci ben poco. Riporti concetti anche complessi senza annoiare il lettore o far sfoggio di manierismi, scrivendo in modo corretto ed elegantissimo; lo coinvolgi e lo fai entrare nell'animo dei personaggi, e questo è ben raro al giorno d'oggi. Bravissima! ♥ ♥ ♥
A presto, spero, cara! :* :)
Euridice100