Recensioni per
I ragazzi stanno bene
di _wilia

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
06/02/15, ore 18:05

La storia è davvero molto bella, sono entusiasta della fine, non posso fare altro che immaginare un seguito, ma alla fine.. i ragazzi stanno bene. Grazie.
Ps: per favore, perdona la mia brevità.

Recensore Junior
06/01/15, ore 01:05

La tua storia è fantastica! **
Amo le Dramioni a prescindere, ma apprezzo soprattutto chi sa scrivere, e fidati, tu lo sai fare!
La storia essendo una one-shot lascia il lettore in sospeso, e questa è una delle cose che non apprezzo molto..
Ma comunque ti faccio i miei complimenti :)
Sei tra le poche che hanno cambiato i nomi ai figli di Draco e Hermione e mi piacciono :)
Quindi beh, non è che io possa aggiungere molto altro, ma brava davvero!

Recensore Junior
03/01/15, ore 20:40

Cara Claudia,
il tuo racconto mi è piaciuto molto, anche se ho trovato Draco leggermente OOC, e nonostante generalmente non gradisca Dramione post-epilogo in cui vi sono dei figli della coppia.
Posso infatti dire di non avere particolarmente a cuore la New Generation... ;)
Ma ritorniamo alla storia.
Trovo che sia scritta bene, con periodi abbastanza lunghi da creare atmosfera ma non abbastanza da rendere la lettura poco scorrevole. La trama non è così scontata, ma nemmeno troppo verosimile.
L'idea della mail era carina, e la mail stessa rendeva Silente inaspettatamente IC. L'ho apprezzata particolarmente perché il preside è uno dei personaggi da me preferiti, che considero una figura di grande autorevolezza, eppure nella maggior parte delle fic che ho letto essa viene resa con poca aderenza alla realtà (o piuttosto alla penna della Rowling), purtroppo.
La scena del ricongiungimento di Ginny e Herm è stata veramente divertente, anche se credo che lei sia stata contattata dai suoi amici per prima, piuttosto che l'amica.
Oppure i due ragazzi si sono dimostrati ostici all'accettare il matrimonio suo e di Malfoy, e poco propensi a perdonarla per la sparizione dalla loro vita?
P.s. ti dispiace se uso la tua lettera, ovviamente specificando da dove l'ho presa, in qualche mio lavoro?

Nuovo recensore
27/11/14, ore 22:51

Come al solito, partiamo dal parametro oggettivo: Grammatica e Lessico. 

Qui il discorso da fare sarebbe un po' lungo, perché la storia è cosparsa di errori, tra l'altro sempre gli stessi. Preferisco evitare di mettermi a correggere riga per riga, perché non solo non ti sarebbe utile per imparare a correggerti, ma anche perché il mio compito non è fare editing, ma dare giudizi. Comunque, trovo corretto farti come minimo degli esempi, spiegarti dov'è l'errore e perché è così importante che venga corretto. 

Per prima cosa: inizi la maggior parte delle frasi con la congiunzione “e”. Oltre al fatto che non è corretto, può al massimo essere accettabile in alcuni testi, specie in quelli umoristici perché crea quasi un pensiero ovvio che ha lo scopo di suscitare una reazione che tende a dare il “sorriso”, ma solo se ponderato alla trama e specialmente se questi è poco presente. Può essere presente una volta, due, al massimo tre in un testo molto lungo, ma assolutamente è un errore enorme scriverlo in continuazione, oltre ad essere davvero sgradevole da leggere. Il perché sia un errore è presto detto: la congiunzione serve per unire due o più elementi simili di una proposizione o più proposizioni di un periodo.Serve ad unire, per questo inserirla dopo un punto è scorretto, perché il periodo ormai è concluso, “lo scopo di unirlo” è sparito, ergo la congiunzione diventa del tutto inutile. 
Continuando a parlare della congiunzione “e”, fai l'errore continuo di inserirvi sempre davanti la virgola. La congiunzione prevede già uno “stop letterario”; serve proprio per rendere più leggera la frase, senza rischiare di morire asfissiati quando la si legge, quindi la punteggiatura posta prima ha il solo scopo di appesantirne la scrittura, è superflua se non per rare, rarissime eccezioni. Consiglio di togliere le innumerevoli virgole davanti a tutte le “e”, dato che è una regola grammaticale standard (ripeto, ci sono lievi eccezioni che la giustificano solo in alcuni casi, come un periodo molto complesso o una sosta che “serve come parentesi” ecc). 

Era piccolo, molto piccolo per la sua età. Hadar aveva cinque anni ed era nato dalla relazione con sua madre, che era una vecchia compagna di scuola di Draco, e che poi era diventata sua moglie. 
E, comunque, era molto basso per avere cinque anni. E lui, che si era sempre mostrato un padre non troppo severo e apprensivo, se ne stava preoccupando più del solito, man mano che gli anni passavano.
 

che io avrei corretto così: 

Era piccolo, molto piccolo per la sua età. Hadar aveva cinque anni ed era nato dalla relazione con sua madre, una vecchia compagna di scuola di Draco, che poi era diventata sua moglie. 
Comunque era molto basso per avere cinque anni e lui, che si era sempre mostrato un padre non troppo severo e apprensivo, se ne stava preoccupando più del solito, man mano che gli anni passavano.
 

Passando un secondo al lessico, oltre ad aver scritto delle frasi concettualmente sbagliate (ma le riprendiamo nello stile) è presente una grande quantità di ripetizioni che è necessario aggiustare. Qui di seguito scriverò delle frasi che riprendono il commento appena citato, sperando che possano aiutarti a capire dove si trova l'errore e perché è stato segnalato. 

Iniziamo dalle ripetizioni: 

Il ragazzo si grattò il mento con due dita, pensieroso, senza smettere di tener d'occhio Hadar [...] pantaloni / 
Era piccolo, molto piccolo per la sua età. Hadar [...] moglie. 
mentre cercava di trattenere uno sbuffo incastrato nella sua gola da quando era entrato in macchina / spinto una palla di parole giù per la gola / non riusciva più a parlare 
Osservò una goccia di pioggia scendere / poco prima, da una goccia gemella
Poi puntò il suo sguardo / e poi sul piccolo bambino / pugni stretti e lo sguardo fisso 
Perché lui non sarebbe mai stato ad Hogwarts / Diagon Alley, Hogsmeade, Hogwarts 

A questi c'è da aggiungere l'innumerevole quantità di “e” e di “lei” inseriti continuamente nel testo. Cercherò di fartelo notare meglio ora che tratterò con più attenzione la parte dello Stile, ma ti consiglio sinceramente l'utilizzo di una beta che possa aiutarti ad evitare queste distrazioni (tra l'altro, perché non ne hai fatto uso?). 
Un'ultima e importantissima considerazione ancora: gli spazi tra le interpunzioni. Nel tuo testo l'errore di non lasciare lo spazio dopo il segno d'interpunzione l'ho riscontrato più volte, credo che sia stato solo una svista, ma è un errore vero e proprio ed è gravissimo, quindi oltre a fare più attenzione la prossima volta per rispetto nei confronti dei tuoi lettori, ricordati che anche questi erroracci determinano la differenza di podio in un qualsiasi concorso. 

Ti pongo un esempio veloce, il primo che mi capita sotto gli occhi: 

“Io ti amo,Draco,e... guardaci” 

da notare che né tra la virgola e “Draco” né tra la virgola e la “e” è presente uno spazio. Questo errore si ripete abbastanza di frequente, quindi controlla attentamente il documento e correggilo. 

Per quanto riguarda lo Stile e il Lessico, il discorso è un po' più complesso. Tanto per iniziare, ti ho già fatto notare l'alto utilizzo delle congiunzioni “e” insieme al fatto che hai la tendenza ad anticiparle costantemente dalla virgola, ma oltre a fare questo errore, tendi a cominciare un'enorme quantità di frasi con questa congiunzione; interrompi troppo la lettura, l'appesantisci e fai perdere al testo d'immediatezza. Devi anche contare che la scelta stilistica che hai fatto prevede una struttura della frase molto piena, che se insistentemente interrotta invece di risultare continua (sebbene comunque pesante nella lettura), finisce per apparire quasi trascinata e infine noiosa. Dato il tipo di lessico utilizzato, abbastanza ponderato sebbene un testo del genere, dal mio punto di vista, meritava una struttura più semplice e fluida per essere ben godibile, l'utilizzo insistente della tua punteggiatura finisce per rendere la lettura ridondante e ripetitiva; già è necessaria una buona dose di concentrazione perché, pur non essendo lungo, è comunque un testo molto lento quindi non lo si può leggere con tranquillità sapendo che c'è il rischio che cali l'attenzione, ma inoltre con il tipo di punteggiatura usata si può cadere anche in confusione. 
Personalmente, fossi stata in te non avrei proprio utilizzato questa tipologia di stile, perché dato che la trama proposta è già di per sé abbastanza piena ed è necessario seguirla senza distrazioni, utilizzare un concentrato di parole che servono a girare attorno al concetto tende solo ad essere oppressivo. L'attenzione e di conseguenza il gradimento, calano. Però, nonostante non l'abbia approvata come scelta, specie perché non ritengo che sia stato ben strutturato e probabilmente ciò deriva dal fatto che non si trova sulle tue corde, in quanto credo che uno stile più semplice, ma anche più appassionante ti sarebbe stato d'aiuto, riesco a comprendere il perché del suo utilizzo: volevi creare un ambiente narrativo “cupo”, che facesse percepire le emozioni di Draco e Hermione in modo più netto. È apprezzabile l'idea e lo sforzo, ma il risultato non è stato molto convincente, specie perché molti termini sono stati male utilizzati e molte azioni mi lasciano dubbiosa. 

Di seguito elencherò alcune piccole parti del tuo scritto che da un punto di vista lessicale e stilistico mi hanno lasciata perplessa: 

Non sarebbero mai stati ciò che erano in realtà, e a Draco si strinse il cuore come un paio di jeans appena lavati. Era solo colpa sua. 

Questa frase, oltre al fatto che stilisticamente cozza con tutta la narrazione presente (come un paio di jeans appena lavati sarebbe stata una buona scelta se avessi proposto una commedia, una storia frizzante o comica, che non sono i casi della tua ff). Hai fatto entrare il lettore in un mondo abbastanza cupo, malinconico e l'hai fatto immergere in una narrazione, anche se in alcuni casi un po' scorretta, abbastanza profonda, con una certa ricercatezza di stile. Poi d'improvviso poni questa frase che sconvolge la narrazione, la stravolge senza alcun vero motivo. 

Prima che avesse la possibilità di accorgersene, una lacrima le solcò la guancia. 

Non ero certa se farti notare o meno il termine solcare, ma alla fine non sono proprio riuscita a passarci sopra. In questo caso sarebbe stato meglio usare una parola diversa, come “accarezzare”. Te lo dico perché letta così sembra che la lacrima crei un fosso nella sua guancia, è un termine violento e sgraziato che poco si accosta alla struttura elegante dello stile proposto. 

Poi passo velocemente alla lettera del Preside, prima di riprendere il resto del testo, così da restare ancora sul tecnico. 

Per prima cosa, ricordiamoci che è un preside che la sta scrivendo, un uomo adulto, anzi anziano, con una carica ufficiale. Perciò il “È tutto per adesso, e oh, vi consiglio” è proprio fuori luogo. Mi è venuto da ridere quando l'ho letto perché se un preside dovesse scrivermi una lettera o una mail del genere probabilmente penserei che sia uno scherzo o che lui sia un po' fatto. Con questo non voglio prenderti in giro, ma ricorda che anche una lettera e il suo stile identificano la caratterizzazione di un personaggio e in questo caso, sembra che il personaggio non conosca molto bene la sintassi e abbia bisogno di far intendere al suo interlocutore che la considerazione gli è venuta sul momento. Sarebbe stato più corretto sia come sintassi che come caratterizzazione metterci un semplice “ma”. 

Forse mi sono divulgato troppo, e mi dispiace. 

Anche qui non ho capito perché hai usato il termine “divulgato”, forse ti sei confusa e volevi scrivere “dilungato”? Inoltre stilisticamente più che “, e mi dispiace” avresti potuto scrivere “, me ne scuso”. Tra l'altro in questi esempi è presente proprio l'errore della virgola di cui ti avevo già fatto cenno prima. 
Per il resto, le considerazioni stilistiche sono più collegate alla narrazione che a un vero errore di forma. Come il fatto che sembra che Hermione e Draco non si parlino mai 
Hermione si alzò e gli si avvicinò, sorridente come al solito. / Lui ricambiò il sorriso e la baciò sulle labbra, / Lui annuì e si piegò per baciare la fronte di Hermione 
Questi sono solo alcuni esempi di come sembra che tra di loro la comunicazione sia molto forzata, quasi latente, eppure dai pensieri sembrerebbe una coppia molto più intima. Mi sembra più che altro una scelta stilistica ingenua, penso che tu non abbia effettivamente riflettuto su questi passaggi essendo troppo occupata dalla narrazione della scena, però è corretto fartelo notare così che la prossima volta tu possa riflettere con più attenzione al tipo di trama che vuoi proporre. 

Continuando con le frasi da farti notare, 
Fuori da quella dimensione. Fuori da quel rapporto che il bambino aveva con il mondo che lo circondava. 

Potrà sembrarti una sciocchezza, ma una semplice virgola ben messa può cambiare totalmente l'aspetto narrativo che viene proposto; mentre nel primo caso Draco sembra essere confuso, con questo stacco netto nella narrazione, nel secondo, quello che ti propongo a breve, vedrai un continuo di riflessione, un pensiero. Ricorda che concludere costantemente le frasi con un punto, piuttosto che con una punteggiatura più adeguata, denotano poca conoscenza della suddetta materia, come se non sapessi costruire una frase complessa; dato che ne sei perfettamente in grado, rivedi il testo da cima a fondo e utilizza, seguendo questi esempi che ti sto mostrando, la punteggiatura idonea al testo che stai scrivendo. 

Fuori da quella dimensione, fuori da quel rapporto che il bambino aveva con il mondo che lo circondava. 

Per quanto mi renda conto che questi sono effettivamente pochi esempi da proporti, credo comunque che siano abbastanza esaustivi a livello generale per farti capire cosa non funziona nella tua narrazione. Certo, potrei farti un editig completo, ma questa parte tecnica, che può essere tranquillamente corretta con un po' di riflessione in più e magari con un aiuto esterno, non è tanto importante da occupare un così enorme spazio nello stilare il tuo giudizio personale; il vero problema, che poi è il più fondamentale dei requisiti per scrivere un buon testo, è la trama. 
Ad essere onesta, in principio, nonostante la tecnica narrativa utilizzata non mi abbia entusiasmata, l'idea che avevi proposto mi era piaciuta molto per due motivi fondamentali: si prospettava adatta al contest ed era decisamente originale. Ho davvero apprezzato l'idea centrale della storia, cioè il mutismo del bambino, che è un argomento di cui non si parla spesso e il modo in cui ha influenzato il rapporto tra i genitori (sebbene mi abbia un po' fatto storcere il naso il fatto che i due fratellini non siano stati quasi neanche sfiorati nella narrazione); l'idea, oltre ad essere, all'inizio, abbastanza ben posta nella trama sembrava anche avere un buon sviluppo: ho amato il fatto che Hermione non fosse convinta dai pareri dei medici, dinamica abbastanza comune tra i genitori quando i figli soffrono di determinati disturbi (e tragicamente troppo spesso, anche a ragione), mi è piaciuto il modo in cui il bambino comunicava grazie agli sguardi o a gesti involontari, insomma l'idea in generale mi aveva emozionata: avevi presentato qualcosa di diverso. Purtroppo, il problema è stato il finale; partiamo dal fatto che proprio la storia tra Draco e Hermione ho faticato a comprenderla, così come non o ben capito cosa fosse successo ad Hogwarts e durante la guerra 

Draco aveva solo diciotto anni quando era nato il bambino. E la storia con sua madre era iniziata poco prima,quando la Guerra era ormai terminata. 
Se lo ricordava ancora, quello sguardo terrorizzato sul viso di Hermione, quando era uscita dal bagno di Mirtilla Malcontenta ed era corsa su per le scale, senza dargli il tempo di chiederle che cosa fosse successo. E ricordava ancora il modo in cui l'aveva evitato sull'Hogwarts Express, e ricordava anche meglio il modo in cui tutte le teste presenti sul vagone si erano voltate verso di lui, curiose e pettegole, mentre lei correva via, insieme al vento. 
Hermione scappava da lui per impedirgli di far parte della vita di suo figlio. Scappava da lui per nascondergli la sua esistenza, per cercare di regalargli una vita dignitosa che, al suo fianco, sapeva per certo che non avrebbe avuto.
 

In questo pezzo tu hai detto che la storia tra Draco ed Hermione è iniziata una volta finita la guerra (e si presuppone che Hogwarts fosse rimasta intatta perché altrimenti Hermione non avrebbe potuto piangere nel bagno di Mirtilla) e presumo che stessero insieme da poco quando lei è rimasta incinta perché Draco aveva Diciotto anni quando è nato il bambino (e dato che la guerra si svolgeva quando lui ne aveva diciassette, i tempi sono comunque brevi). 

Però nel pezzo seguente 

Quando avevano scoperto la gravidanza di Hermione, lei e Draco, ancora all'ultimo anno di scuola, avevano deciso insieme che, una volta che le cose fossero tornate normali e che la Guerra fosse finita, loro sarebbero partiti, andando il più lontano possibile, perché lui era un Mangiamorte. Lui era un traditore, una vergogna per la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e per l'intera comunità magica. 

dici testualmente “una volta che la guerra fosse finita”. 
La domanda è questa ed è molto semplice: quando si sono messi insieme? Cos'è successo durante la guerra? Perché Hermione frequentava Hogwarts se invece era andata a caccia di Horcrux con Harry e Ron? Perché si è messa con Draco? 
A questo punto, dato che tutte queste informazioni contrastanti vengono dette proprio all'inizio della storia e sono principali all'interno della trama, non era meglio evitarle o approfondirle? 
Perché la trama non ha davvero concezione di causa sia all'inizio che alla fine. Nel centro, quando ci si concentra più su Hadar, la trama è abbastanza logica, ma i punti cardine della storia si perdono totalmente. 
Per esempio, Draco continua a dire che ha rovinato tutto, ma non si capisce cosa abbia rovinato e perché. Il fatto che fosse un Mangiamorte? Ma lui era un Mangiamorte già da prima di stare con Hermione, dal sesto libro, quindi sta parlando della sua vita? 
Poi non ho capito perché siano scappati. Bastava parlare con l'Ordine per avere protezione, non gliel'avrebbero mai negata, senza contare che non è scappando in America che sarebbero spariti, specie con Voldemort ancora vivo; il Marchio Nero è pur sempre una fattura e la magia lascia sempre delle tracce: mi sembra anzi strano che nessun mago gli abbia percepiti o che loro non abbiano percepito la magia a New York. Se dovevano scappare e non farsi più trovare, non sarebbero andati in una delle città più popolate del mondo, con il rischio maggiore di incontrare creature magiche, sarebbero andati in un posto probabilmente più nascosto e sconosciuto, Hermione con la sua cultura, curiosità e intelligenza avrebbe saputo dove rifugiarsi (fermo restando che per qualche assurdo motivo l'Ordine non gli avrebbe aiutati). Inoltre non ho ben compreso se il preside fosse ancora Silente o meno, perché se Silente è vivo e loro sono ad Hogwarts è sicuro che Draco abbia già ricevuto il suo perdono. 
Ah e poi, una volta finita la guerra; perché non sono tornati? 
Boh, non avendo visto segnalazioni su eventuali AU, OOC, What If eccetera, davvero questi grandi pezzi nella trama non riesco a capirli. 

Infine la critica peggiore e più importante riguarda proprio il modo in cui hai concluso la storia: ammettendo che tu abbia utilizzato tutti gli avvertimenti, che tu abbia spiegato e ben approfondito questi pezzi di trama, il modo netto in cui concludi la storia è stato proprio mal gestito. Scrivi quante pagine... otto di narrazione su praticamente una giornata e poi risolvi tutto in una pagina frettolosa che si svolge sei anni dopo: no. 
No, il finale è stato fatto davvero male e ha denominato una sola cosa: fretta. Perché non riesco a capire come la parte centrale della storia sia seguita così passo a passo, con uno stile complesso, piena di riflessioni di nostalgia e mezzo risentimento, piena di ripianti e preoccupazioni, così incentrata sulla tragedia del figlio e poi, all'improvviso, passano sei anni e in una pagina scritta male si riassume tutta una storia che prevedeva un flusso narrativo più lungo e complesso, lasciando, invece di soluzioni, solo altri dubbi. 
Il punto è questo, una trama può anche essere scritta in modo un po' caotico e confusionario (come la storia della relazione tra Hermione e Draco) e può anche essere molto tirata per veridicità, se poi la trama principale, in questo caso Hadar, è proposta bene e riesce a distogliere l'attenzione dai dubbi che avvengono nel contorno; ma non può assolutamente interrompere il fulcro della trama a metà e rendere nel finale più importante la storia inverosimile e confusa del contorno invece che il centro della vicenda, sgretolando un'intera argomentazione, la struttura di un nuovo personaggio e, per assurdo, la stessa trama secondaria (cioè quella confusionaria) in poche righe. 

Lo so di essere molto dura, ma il tuo finale è stato scritto male. Sia ben chiaro, non voglio abbatterti od offenderti, non mi piace buttare giù di morale uno scrittore, ma non posso usare altri termini, perché in effetti è stato molto deludente. Solo nel finale hai cambiato del tutto l'utilizzo dello stile, che diventa frettoloso, la trama secondaria (se li cercavano, perché non li hanno direttamente protetti?) rendendola addirittura principale e hai spazzato via la trama principale senza dirci nulla di Hadar. Non sappiamo come ha vissuto i suoi anni da “babbano”, non sappiamo come convive con il suo problema, non sappiamo nulla, anzi la stessa trama principale, d'impatto così bella e verosimile, perde del tutto d'integrità quando si scopre che Hadar è affetto da una maledizione, non perché c'è “il lieto fine”, ma piuttosto perché è davvero molto improbabile che due maghi, uno dei quali è considerato un genio (e questo lo dice l'autrice stessa dell'opera), non se ne siano resi conto. Già la storia zoppicava, ma era talmente originale che sinceramente ci si poteva passare sopra, però così è stata del tutto rovinata. 
Ora, ti prego davvero di non prendertela e assolutamente di non abbatterti, perché ho segnalato in più punti che penso sinceramente che la tua storia abbia delle potenzialità e che tu abbia le capacità per svilupparle. 

E se posso tralasciare per un secondo le critiche, mi permetto di darti un consiglio: approfondisci la storia di Hadar e accantona quella tra Hermione e Draco. Fai un cenno veloce sul fatto che si siano messi insieme dopo la guerra, senza forzare troppo la storia, sebbene l'idea della maledizione possa essere sfruttata comunque come vendetta sui Malfoy... oppure puoi fare davvero fare qualcosa di originale e accantonarla del tutto, parlando del mutismo e basta; sviluppa meglio la narrazione all'interno della famiglia e non dare per forza un “finale”, spesso basta anche solo una finestra sulla quotidianità. 
Passiamo ora al parametro originalità, dopo le pesanti e un po' fredde critiche sulla trama; come già detto, ho davvero apprezzato l'idea del bambino e sebbene purtroppo questa idea non sia stata sviluppata, è stata davvero geniale: non tanto per la storia della maledizione (di queste “vendette/post-vendette” verso i “Mangiamorte/loro progenie” si leggono abbastanza ff), ma proprio per l'idea del mutismo (che come detto prima, se fosse stato indipendente dalla magia sarebbe stato anche più interessante). Oh e quasi mi dimenticavo di Poliakoff, è stata una bellissima idea, anche se proprio la sua presenza e il suo cognome, che appena letti me lo hanno fatto subito ricordare, a maggior ragione avrebbero dovuto far scattare una scintilla nella mente di Hermione (ma ho ignorato la cosa, perché l'idea di utilizzarlo, sebbene anch'essa molto tirata, è stata davvero una genialata piacevole). 
Quindi tanto di cappello per la bella idea, l'originalità è stata fondamentale nel farmi apprezzare la storia e forse è stato il modo un po' “violento” con cui è stata sminuita a farmi notare le lacune sopra descritte: sentiti davvero fiera di questa idea, perché oltre ad essere azzeccata per il contest, ti ha fatto proporre una trama diversa e unica. 
Parlando appunto della tematica, l'hai sfiorata con un po' più di decisione nel centro della storia, peccato che non sia stata approfondita! È inutile aggiungere altro, dato che questo parametro l'ho toccato più volte nel commento (e alla lunga diventerei noiosa, lo ammetto candidamente). 
Mentre invece il genere obbligatorio non l'ho percepito: il romanticismo non si sente. Si sente la malinconia, la tristezza, l'impotenza, l'amore per i figli, ma il romanticismo, quindi l'amore che trascende il semplice sentimento, ma è raccolto in una coppia, non è assolutamente percepibile, anzi tra Hermione e Draco sembra quasi esserci un velo di freddezza nella narrazione. Avresti fatto meglio ad usare il genere Introspettivo (molto più presente e dominante) o quello Generico (così da non focalizzarti su nessun particolare parametro). Però no, il genere obbligatorio non l'ho proprio percepito ed è stato un vero peccato errare in questo parametro, dato che era uno di quelli fondamentali ai fini della narrazione. 
Poi, la presentazione della storia è stata davvero gestita malissimo, con i pezzi della canzone sparsi qua e là nel testo senza logica: la presentazione è fondamentale per far capire al lettore l'impegno che ci hai messo nella storia. Mettere il giustificato, ad esempio, ma specialmente posizionare in modo logico e piacevole le varie note, come la canzone, può fare un vero miracolo anche con le recensioni. 
In definitiva, piuttosto che continuare a parlare di ovvietà, preferisco lasciarti con un pensiero che spero apprezzerai: la tua storia, nella sua centralità, mi aveva davvero colpita. 
Spero di leggerti in altri contest! 

Recensore Junior
19/11/14, ore 19:28

Non ho parole, dico sul serio. La storia è bellissima, scritta bene in modo fluido e semplice. La trama è fantastica e ho trovato bellissimo il sacrificio di Hermione pur di far star bene i suoi figli. 
Alla fine ero quasi con il fiato sospeso e sono contentissima che si siano ritrovati con gli amici di un tempo.
hai scritto veramente una storia splendida.
Bacioni ^^
Herm_periwinkle

Recensore Master
15/10/14, ore 17:19

Ciao wilia.
Complimenti per questa storia. Non entro spesso in questo fandom e, se devo dirti la verità, ci sono arrivata gironzolando sul tuo profilo.
Well, mi dispiace per Hadar, ma credo che una volta entrato a Hogwarts, starà bene. O almeno, mi piace credere sia così. Can I?
Complimenti ancora e scusa tanto per la recensione corta,
Sally

Recensore Veterano
23/08/14, ore 11:56

Ci credi che alla fine mi veniva da piangere? I ragazzi stanno bene, non potevi dirlo meglio!
Bellissima Draco/Hermione anche se specialmente Draco non sembra quasi lui tanto è maturato. E l'arrivo di Ginny alla fine è stato magnifico.
Confesso che già sospettavo che il Dottor Poliakoff fosse un mago, eheh!
Comunque davvero complimenti, mi ha davvero smosso un sacco di tenerezza e amore.

Recensore Veterano
12/08/14, ore 09:11

Complimenti, hai scritto una storia bellissima ma per nulla pesante o smielosa e poi credo sia la prima che leggo di questo genere ed è un bene si distingue da tutte le altre; mi è piaciuto molto anche l'arrivo di Ginny nel finale e mi domando se ci sarà mai un sequel perché ne uscirebbe qualcosa di altrettanto bello.
Ancora complimenti
Baci Sibilla87

Recensore Master
09/08/14, ore 17:49

Ciao!
Eccomi, come ti avevo promesso sono passata a leggere la tua fan fiction! Le Dramione mi piacciono, se non sono troppo OOC e se non sono uguali a tutte le altre: i due si odiano, ma non appena si guardano negli occhi nasce l'amore e poi..beh, poi sai anche tu come va a finire.
Ma non parliamo delle altre Dramione, piuttosto di questa...
L'ho trovata molto originale, non ne ho mai lette di simili! Scrivi molto bene, il tuo stile è piacevole, scorrevole e per niente pesante! Mi è piaciuta molto, complimenti, sei stata molto brava! Il finale con Ginny è stata la mia parte preferita!
Ora ti faccio una proposta: che ne dici di scriverci un sequel? Non puoi lasciarla così in sospeso! Ovviamente non ti obbligo, ma se ti venisse l'ispirazione per farlo...avvisami!
Spero che ci risentiremo presto!
Un bacione,
Felix