Recensioni per
La Scelta
di Melian

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/07/18, ore 23:28
Cap. 1:

Settimo Posto - LA SCELTA di .:Melian:.






♦ Grammatica e stile: 10/10

Grammatica perfetta, nessun errore.
Per quanto riguarda lo stile, sono rimasta molto colpita; avendo già valutato una tua storia già sapevo quanto fossi brava e avessi padronanza della lingua italiana, eppure qui si poneva davanti una narrazione storica: avendo fatto studi classici ed essendo veramente, veramente appassionata di storia antica e della figura di Alessandro Magno (e di tutto ciò che gli ruota attorno), ho quindi alzato il mio livello di tolleranza – sì, lo ammetto, in certi contesti sono veramente severa –… ma non c’è stato alcun bisogno di usare la famigerata penna rossa, perché è tutto perfetto.
Atmosfere, uso corretto dei vocaboli – strale e daimon, per fare due esempi – ricostruzione delle scene e degli avvenimenti: il tuo modo di scrivere ha forgiato tutto nella sua completezza, senza eccedere e rendere noiosa la narrazione, ma senza neppure tralasciare fatti importanti per la comprensione e la caratterizzazione dei personaggi. Ancora una volta ho sentito la Storia respirare, mi sembrava di essere lì, in ogni scena: tra le danze di Olimpiade e i colpi di Pausania al re, davanti a Euridice che viene messa in scacco dalla grande regina e tra le danze per la Grande Madre, perché è tutto molto, molto vivido.
Ottimo lavoro.



♦ IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10

Nonostante la figura di Olimpiade non sia tra le mie preferite della storia, per tante ragioni, la tua Olimpiade è veramente memorabile: mi è piaciuto come alle caratteristiche di grande intelligenza politica, fascino e persuasione abbia indicato anche quelle riguardanti il livello sacrale. La regina è stata anche questo: un passo più in là rispetto al classico, la sua mente aperta oltre i confini del richiesto e la sua vita qualcosa di unico.
Giustamente hai fatto riferimento alle vicende della Grande Madre, all’incontro-scontro con Filippo – personaggio grandioso quanto lei ma di forza diversa, in una tensione tra violenza e guerra più silente –, al grande amore per il figlio Alessandro, quel ragazzo tanto particolare; e anche al suo ruolo, tuttora ancora discusso, nell’assassinio del marito, evento che di certo non ha scombussolato i suoi piani, anzi.
Figura volitiva, da vera e fiera regina, capace di tessere le proprie trame senza esitazione; e anche di sporcarsi le mani per preservare potere e famiglia, come nel caso di Euridice. La sua ombra ricopre tutti, dal marito all’ambiente che la circonda: tutto prende vita attraverso di lei. A questo proposito, ho trovato anche ben descritta la figura di Filippo, un re particolare e che, più di molti altri, comprende sia positività che negatività: è il suo riflesso, possiamo quasi dire, entrambi pronti ad abbattere ogni possibile muro e ostacolo, entrambi determinati e con tanti obiettivi; troppo simili per certi aspetti, già destinati a non durare insieme, ma a cambiare il mondo da soli.
Perfino la povera Euridice è molto vivida; ma di certo non memorabile come Olimpiade, già descritta dalla stessa donna come perfetta rappresentazione della donna greca perfetta, quieta e ubbidiente, risulta bene il suo essere una delle tante vittime di un gioco più grande di lei, di desideri forti e di questa grande anima che, nonostante tutto, ancora regna fino a noi.
I miei complimenti per una resa stupefacente di tutti i personaggi!



♦ Utilizzo pacchetto scelto (Forza): 4/6

Prepotenza + Drasticità (+2) » Mi è piaciuto come hai declinato quanto richiesto: la prepotenza si nota a volte nel tono della regina verso la sua vittima, ma specialmente nel ricordo del proprio rapporto con il marito; come ho già detto sopra, presentano particolari similarità che non li hanno resi la coppia perfetta, ma che sono comunque innegabili.
La drasticità è più che mai impressa nel finale, in quel aut aut che in realtà denota una sola scelta possibile: la vera regina vince sempre, bisogna cederle il passo e guardarla – lasciarla – agire e regnare.

Situazione A – Presenza di un personaggio femminile molto forte/potente (+2) » Direi che qui ci sia pochissimo da aggiungere a quanto detto sopra; solo che questa situazione sembra fatta apposta per la storia, perché Olimpiade non può essere definita diversamente da forte e potente, sia spiritualmente – cosa molto importante: non è solo apparenza, è completamente realtà – che come ruolo.



♦ BONUS per utilizzo intero pacchetto scelto: /4

Non presenti



♦ Utilizzo “Carta del Matto”: 7/9

Prompt Genere Storico (+3) » Direi che si commenta da solo, essendo i personaggi figure storiche. Comunque sia, so per esperienza che è molto difficile come genere; e per il modo in cui gli argomenti sono stati trattati non ho nulla da aggiungere, massima perfezione.

“And into the forest I go, to lose my mind and find my soul” (+3 e 1 punto di merito) » Magnifico il modo in cui la richiesta è stata resa, attraverso i riferimenti al passato religioso di Olimpiade e al suo legame sì al mondo naturale, ma anche a qualcosa di ancora più ancestrale; come se la donna fosse emanazione stessa della terra, sua energia e forza, e avesse in sé parecchio di quello spirito divino che animava gli antichi eroi del mito.
Ecco perché ti ho dato un punto di merito, vista la tua bravura nel far coincidere la frase con la storia – per altro edita, quindi non creata apposta attorno alla citazione.



♦ BONUS per utilizzo dell’intera “Carta del Matto”: /6

Non presenti



PUNTEGGIO FINALE: 31/45

Nuovo recensore
16/01/18, ore 21:28
Cap. 1:

Valutazione contest As strong as a woman.

Grammatica e stile: 9/10
“benché Pausania fosse stato raggiunto e trucidato” in questo caso forse sarebbe più adatto un nonostante ciò, invece del benché, visto che la progettazione della fuga precede la cattura di Pausania.
 “Non c'era dubbio che la sua morte le era tornata utile” qui hai usato l’imperfetto al posto del congiuntivo, la forma corretta è “non c’era dubbio che la sua morte le fosse tornata utile”.
“che con le sue malie poteva operare” stesso discorso della frase sopra, visto che qui si parla di una diceria riguardante la protagonista, diventa “che con le sue malie potesse”.

Per il resto non ho davvero molto da dire. Il tuo stile è bello, articolato, si mantiene sempre su un certo livello senza però risultare lento o pesante. La tua scrittura è evocativa e coinvolgente, trascina il lettore direttamente dentro la storia. Ti consiglio solo di stare attenta all’uso di periodi molto lunghi, perché anche se sei in grado di gestirli benissimo, essi potrebbero risultare un po’ stancanti per il lettore
 
Caratterizzazione personaggi: 10/10
Ho trovato fantastica la caratterizzazione della tua protagonista: è forte, decisa, combattiva e non si fa particolari scrupoli nell’ottenere ciò che vuole, indipendentemente dai mezzi necessari. Quella che il lettore impara a conoscere è una donna dalle diverse sfaccettature, e tu ne mostri i vari aspetti. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai enfatizzato il rapporto col figlio.
Avendo un’impostazione introspettiva, la tua storia non lascia moltissimo spazio all’esplorazione approfondita degli altri personaggi. Allo stesso tempo però, attraverso i ricordi di Olimpiade, sei riuscita a dipingere un ritratto piuttosto preciso e convincente di Filippo.
 
Originalità e trama: 8,5/10
Sarò sincera, mi sento piuttosto ignorante riguardo le tematiche della tua storia. Nonostante questo, la vicenda non risulta per niente confusa, come potrebbe succedere non avendo una conoscenza pregressa del contesto, e anzi sei riuscita a rendere tutto molto chiaro.
Il tuo racconto oscilla tra lo storico e l’epico e, sebbene il tema sia già stato trattato da altri, trovo si percepisca bene la tua impronta personale. Per l’unico motivo che, come dicevo, la tua one-shot ha le sue basi in vicende storiche, e già esplorate da altri, non mi sento di darti il massimo punteggio per quel che riguarda l’originalità. Ripeto però che trovo tu abbia sviluppato la storia in maniera magistrale.


 
Utilizzo pacchetto: 5/7
Una donna guidata dalla propria fede
Si adatta perfettamente alla tua protagonista, senza dubbio. Mi fa sorridere il fatto che l’attaccamento alla sua religione, inoltre, la porti ad essere un personaggio diametralmente opposto, per certi versi, rispetto alla donna a cui è ispirato il pacchetto ma, sotto altri aspetti, piuttosto simile . Credo che questo significhi che tu sia riuscita a prendere l’obbligo e adattarlo a favore tuo e della tua storia, ben fatto.
Il genere è più drammatico che non dark. Il tema del lutto invece non si limita ad essere presente, ma è il fatto che mette in moto le azioni della protagonista.
 
 
Gradimento personale: 3/3
Forse era  già chiaro da quello che ho scritto fin’ora, ma ho semplicemente adorato la tua storia. Il tuo stile di scrittura mi ha incantata e nella mia mente balla ancora l’immagine della tua splendida e terribile protagonista. Davvero trovo che tu abbia fatto un ottimo lavoro.
 
Totale: 35,5/40
 

Recensore Veterano
14/01/16, ore 02:09
Cap. 1:

Eccomi qui! Non mi era mai successo di tardare tanto con le recensioni =( Hai avuto la sfortuna di capitarmi nel periodo più incasinato della mia vita @_@ Ma è anche perché le tue storie sono molto belle e quindi cercavo sempre un momento in cui ero ben sveglia per gustarmele meglio, benché alla fine questa te la stia lasciando alle due xD
Ormai te l'ho già detto e lo saprai a memoria, ma ribadisco che scrivi molto molto bene! Il tuo stile è sempre scorrevole; nonostante ci lavori sopra per renderlo più elaborato, soprattutto più adatto al contesto e al genere che tratti, non risulta pesante né rallenta la lettura.
Anche i personaggi, come nelle altre storie, sono molto interessanti; purtroppo nella mia ignoranza non conosco le vicende cui fai riferimento e non posso quindi dirti quanto siano somiglianti alle originali, ma dalla lettura ci scommetterei ;)
Mi è piaciuta molto - avevamo dubbi? -, soprattutto la parte finale in cui Euridice prende la sua decisione: è molto intensa.
Ti lascio con un saluto, una richiesta di perdono in ginocchio e con la speranza che continui sempre a coltivare l'interesse per la scrittura, perché sei molto portata :D
Un bacio!

Recensore Master
05/01/16, ore 18:33
Cap. 1:

3° posto Melian – La scelta 45



Stile: 9.5/10

Stile molto peculiare in cui una narrazione austera si riunisce ad un lessico molto forbito e in linea con l’ambiente da te descritto, una corte reale.

Ogni dettaglio è curato per dare l’idea di un clima freddo, senza sentimenti; lo stile è fluido con prevalenza di frasi complesse che non appesantiscono il tutto.

Da questo punto di vista l‘unica cosa ho trovato non molto buona è l’uso di “grosso” che, anche se usato in una frase stereotipata, in questo caso stona con il lessico generale che tende all’aulico.

La punteggiatura è usata molto bene, né poca né tanta, il giusto equilibrio.





Originalità: 4.5/5 + 4.5/5

Anches e i personaggi e le ambientazioni non sono originali, lo è come hai interpretato i fatti storici, dando l’idea di una realtà non mitizzata, realistica, cosa che spesso manca in storie di questo tipo.

Hai unito storia e sentimenti in modo tale da renderli sullo stesso piano, rendi i personaggi vivi.

Non ti ho potuto dare il voto pieno perché i fatti da te descritti non sono tutti di tua fantasia, ma allo stesso tempo, non potrei non vedere la parte da te creata





Personaggi: 10/10

I personaggi da te descritti sono esseri quasi mitizzati da molte storie di questo tipo, specialmente Alessandro; nel tuo, caso ho trovato la loro umanità, il loro provare sentimenti a tutto tondo.

Olimpiade è un serpente con fattezze umane, è indomabile ed è lei a muovere i fili della storia, Filippo in qualche modo è una vittima del suo fascino, Alessandro è solo accennato e credo che sia un bene per lasciare spazio a questa guerra far donne.

Gli altri personaggi sono solo usati per attuare la sua vendetta contro una vittima innocente.





Trama:7.5/10

Devo cominciare facendoti i complimenti per il modo in cui hai iniziato la storia, il flash back per riassumere e farci capire il perché di tale situazione e del perché Olimpiade si trovi sul balcone ad aspettare, è molto ben strutturato; il finale, poi, mi ha fatto amare la tua protagonista, perché rimane se stessa fino alla fine, è un finale non chiuso ma nemmeno aperto come se aspettasse qualcos’altro.

Quello che mi è piaciuto di meno è la parte centrale o meglio la sua abbondanza di informazioni.

Vi sono ottime descrizioni sia della vita della protagonista sia storiche, ma le ho trovate troppo vicine e, appunto, abbondanti.

Servono a comprendere la storia eppure rallentano il ritmo della lettura fin troppo.







Tema della vendetta: 5/5

La vendetta impregna ogni angolo della storia, tutto nasce dall’ambizione politica di una donna forte e in qualche modo dalla gelosia che ella prova di tutto ciò che lei ritiene suo di diritto.

Non solo Olimpiade non si è pentita delle sue azioni, ma anzi, ne fa uso ogni qualvolta che ne ha bisogno, la sua furia non si esaurisce in una volta e se sfidata è letale.

Il suo è un personaggio che non si trasforma ma che accresce la sua ira.



Giudizio personale: 4/5

Ho adorato la malvagità di Olimpiade, è una donna che non ha sentimenti verso nessuno, del figlio le importa solo perché futuro re… mi ha colpito.

La storia in sé mi è piaciuta, ma dovendo dire la mia ho dovuto dire anche ciò che non mi ha fatto impazzire.

È un giudizio personale, nulla di più.

Recensore Junior
05/02/15, ore 17:54
Cap. 1:

And here I am. Paradossalmente la seconda storia che ti recensisco ha di nuovo a che fare con Alessandro Magno, ma non l'ho esattamente fatto apposta. E' capitato u_u

Mi ha subito attirato la presenza di una figura femminile forte, che ricorda Agrippina e riecheggerà in letteratura in donne come Lady Macbeth, se non persino nelle famose "cattive" delle favole. Da subito viene mostrata come una creatura abituata a vivere nelle faccende del potere, spregiudicata, affatto ingenua, consapevole delle più buie sfaccettature del comando. In un certo senso, la compagna perfetta per Filippo, ma anche la più nefasta, perché l'unica capace di ergersi, volendo, a suo pari. Mi è molto piaciuto il riferimento alla non appartenenza di Olimpiade ad alcuno, perché ciò sembra chiamare in causa anche il suo corpo, tema significativo riguardo la libertà delle donne. Olimpiade è cresciuta abituata a disporre di se stessa, a metà fra le consuetudini del proprio mondo e una forte consapevolezza di sé, che con il tempo cozza con le intenzioni di Filippo. Forse la loro fu una grande storia d'amore, ma non sarebbe dovuta essere un matrimonio. La determinazione inflessibile della regina, si manifesta naturalmente anche nella preoccupazione per l'ascesa al trono di Alessandro, di cui si erge a tutrice e garante: senza di lei, magari, la storia avrebbe avuto un corso diverso. Infine, la sua personalità è ben delineata anche in rapporto alla "rivale", Euridice, di cui non viene umiliata la dignità, anzi.

Riguardo lo stile, poi, voglio farti i complimenti di nuovo, perché è davvero estremamente adatto al periodo storico e al tono della storia. Ci sono formule che tendono a rendere più elevato il registro (penso, ad esempio al "sottomessa a nessuno", che omette la doppia negazione di uso comune) e una forma generale che valorizza la caratterizzazione dei personaggi e coinvolge moltissimo il lettore.

Davvero brava, a presto!

Cri

Recensore Junior
13/01/15, ore 23:19
Cap. 1:

Quarta recensione premio vinta con il contest "Tales of after shadow":
in questo caso - essendo io piuttosto ignorante sull'argomento trattato - devo dire di aver riscontrato un po' di difficoltà nel seguire tutta la vicenda, ma questo, ripeto, è dovuto "esclusivamente" alla mia poca conoscenza sulla storia, non di certo a te che, come al solito, hai descritto un piccolo capolavoro <3 Fa bene ogni tanto leggere qualcosa di particolare ^^
Il tuo racconto è scritto in un modo che colpisce, sia per i vocaboli utilizzati, sia per il linguaggio ricco e mirato allo scopo: quello di trasmettere l'idea di quel periodo, ma soprattutto, i diversi stati d'animo che possono aver provato Filippo e Olimpiade. Credo che tu ci abbia messo un grandissimo impegno in tutto questo e il risultato è più che evidente.
Ti faccio tanti complimenti, tutti più che meritati, ma questa volta mi sentirei anche di darti un piccolissimo suggerimento (sperando tu non me ne voglia >.<) : "Non c'era dubbio che la sua morte le era tornata utile". Diciamo che secondo me in questa determinata frase "era tornata" non è esattamente il tempo verbale corretto. Io avrei messo "fosse", però sì, devi valutare tu.
In ogni caso sempre bravissima <3 ^_^

Recensore Junior
01/12/14, ore 13:29
Cap. 1:

Contest " Di peccati e angeli caduti " di aduial95
Sesta classificata: "La scelta" di .:Melian:.


Titolo e impaginazione (4,5/5) 

Ho trovato il titolo semplicemente perfetto per la storia, anche perché, allude direttamente alla scena più legata al mio contest: quella della scelta di Euridice, ossia la vendetta di Olimpiade. Non ti ho dato punteggio pieno per una piccola imprecisione nell’impaginazione: non hai giustificato il testo, che risulta poco ordinato. 

Introduzione (5/5) 

Come ho scritto a quasi tutte le partecipanti, solitamente preferisco che l’introduzione non sia una semplice citazione ripresa dal testo, ma mi state facendo ricredere. Hai riassunto perfettamente la situazione che Olimpiade si trova a vivere, invogliando il lettore a leggere la tua storia per scoprire la storia di questa donna enigmatica. 

Grammatica e ortografia (14,5/15) 

Testo quasi perfetto! Ti faccio i miei complimenti, vista e considerata anche la lunghezza e lo stile abbastanza alto che hai usato. 

“La bella principessa epirota della schiatta dei Molossi, che si dicevano discendere dei mitici Neottolemo e Andromaca […]” presumo sia un piccolo errore di battitura, sarebbe “dai”, non “dei”. 

“In quelle notti di fervore mistico, Olimpiade era una donna libera: giaceva con uomini di cui non sapeva nulla, si abbandonava con loro al parossismo fino a che giacevano stremati […]” ripetizione del verbo “giacere”. (-0,5) 

“[…] quel figlio che per lei era il ben più prezioso e di cui le avevano predetto il grandioso destino prima ancora che nascesse.” Non so se sia un errore di battitura e tu abbia dimenticato la e o se volessi usare la forma troncata, in ogni caso io te lo segnalo. 

“Filippo le aveva portato via l'amore, il potere e anche Alessandro. Eppure lei restava la regina e la madre dell'erede al trono, e questo nessuno poteva toglierglielo.” Infine ti ricordo che solitamente non si inserisce la virgola prima della “e”. 

Stile (5/5) 

Wow! Hai uno stile davvero fantastico, abbastanza elevato, ma senza per questo essere troppo complesso o difficile da capire. Non ho trovato periodi troppo lunghi o complessi, hai fatto una sintesi superba della vita di Olimpiade (anche se non tutta) senza perderti in divagazioni o imbarcarti in frasi lunghe e difficili da gestire. Davvero bravissima! 

Caratterizzazione dei personaggi (10/10) 

Olimpiade è un personaggio davvero molto complesso da caratterizzare, eppure tu ci sei riuscita egregiamente. Senza orpelli, fronzoli o sentimentalismi, l’hai descritta in maniera efficace, lasciando trapelare il suo vero io dai gesti che compie più che dalla narrazione. Sembra quasi pervasa da una sorta di lucida follia che intriga il lettore e gli suscita emozioni forti nei suoi confronti. In positivo o in negativo, è impossibile restare indifferenti al fascino indiscusso, anche se macabro, di questa donna. 

Attinenza al pacchetto (10/10) 

Non c’è nessun dubbio, la vendetta c’è. Eccome se c’è! Una vendetta portata a termine con stile ed eleganza, una vendetta da regina. Adoro il suo non voler “sporcarsi le mani”, il suo dare una scelta a Euridice, anche se in realtà è una scelta obbligata. È spietata e crudele, ma sicuramente efficace e intrigante. 

Originalità (3,5/5) 

Non si può negare che la tua idea sia originale, soprattutto grazie all’ambientazione e al personaggio che hai deciso di utilizzare. La scelta di parlare di Olimpiade è davvero innovativa e azzeccata, visto che è una figura non troppo conosciuta. C’è solo una cosa che ti penalizza: ho letto “Aléxandros” di Manfredi. La tua Olimpiade è identica a quella di Manfredi, inclusa la scena dei riti orgiastici, quindi non posso darti punteggio pieno. 

Gradimento personale (4/5) 

Ho adorato Olimpiade e la sua vendetta, ma, per una non troppo amante del genere storico, l’inizio è stato un po’ pesante. Capisco che era necessario inquadrare la situazione storico-politica per poter spiegare bene le azioni della protagonista, ma, per quanto riguarda il gradimento, ti sei risollevata soprattutto con il finale. 

Tot: 56,5/60 
(Recensione modificata il 01/12/2014 - 01:43 pm)

Recensore Junior
08/11/14, ore 16:18
Cap. 1:

Recensione premio "La (non) banalità del male"

Qui c'è veramente poco da dire, se non "davvero ben fatto!".
Olimpiade non è propriamente un personaggio del mito che adoro, ma ho trovato il tuo modo di caratterizzarla veramente eccelso, visto che sei riuscita a descrivere ed amplificare i suoi tratti più caratteristici, tra cui il suo amore ossessivo verso i suoi cari.
Ogni tanto, mentre leggevo, mi scorrevano davanti agli occhi delle scene di "Alexander": sono contenta che tu abbia descritto la regina in modo diverso da quella del film, secondo me un po' troppo stereotipata. Giustamente, nessuno sa il suo ruolo nella morte di Filippo, ma di sicuro non era una santarellina!

Recensore Veterano
21/09/14, ore 21:38
Cap. 1:

TERZA CLASSIFICATA - a pari merito -: La Scelta, di .:Melian:. 


Grammatica: 19,5/20. 
Hai decisamente fatto un figurone, la tua grammatica è perfetta! Il mezzo punto in meno deriva da un paio di piccolezze: 
• “...che si dicevano discendere dei mitici Neottolemo e Andromaca...” = l’espressione corretta prevede l’uso della preposizione “da” (discendere dai);
• “...ma adesso aveva un ostacolo in meno da aggirare per perseguire e ai propri scopi.” = in questo caso, oltre alla “e” di troppo, non occorreva alcuna preposizione (perseguire i propri scopi). 

Inoltre, in un passo del testo hai scritto Samatrocia al posto di Samotracia; come vedi, sono vere e proprie facezie che non tolgono nulla alla tua bravura, complimenti! 


Stile: 14,25/15. 
Hai uno stile superbo, è ammirevole la tua padronanza di un lessico tanto variegato e di un registro medio-alto: i periodi sono equilibrati e le ripetizioni sono rare (Olimpiade...Olimpiade; così...così; Filippo...Filippo; Euridice...Euridice; tremanti...tremante; freccia...freccia), in più ci sono pochissime scelte di punteggiatura che non ho condiviso: 
• “Il loro era stato amore vero, un amore selvaggio e inconcepibile come possono esserlo gli amori giovanili e che li aveva incendiati fin dal primo momento, unendoli in una spirale di desiderio tormentato. E così, lui l'aveva strappata dal tempio e l'aveva sposata.” = invece del punto fermo, avrei usato i due punti (tormentato: e così...); 
• “I primi anni di matrimonio, comunque, furono felici. Filippo la amava e lei lo trascinava in torbide danze di passione, lo irretiva con il proprio corpo e la propria piacevole compagnia, gli offriva il proprio consiglio sugli affari di stato e lo aspettava al ritorno delle campagne di guerra.” = anche in questo caso avrei utilizzato i due punti (...furono felici: Filippo la amava...); 
• “...fece una pausa, calcolata...” = qui avrei omesso la virgola (pausa calcolata), proprio come in “strisciò su di lei, fino alla spalla” e in “e cadde, preda delle convulsioni”. 

A parte ciò, non ho nulla da dichiarare, posso solo batterti le mani e complimentarmi per la tua straordinaria bravura! 


Uso del contenuto del pacchetto: 9,75/10. 
Ti sei fatta valere pure qui, usando la citazione come spunto per tutta la storia – sebbene avrei preferito ritrovarla pure nel testo, considerato il registro della storia – e dando alla freccia una certa importanza nel testo: eccezionale! 


Caratterizzazione dei personaggi: 15/15. 
Non ci sono parole per esprimere la bravura che hai dimostrato: non solo l’introspezione di Olimpiade è stata eccelsa, ma sei addirittura riuscita ad evidenziare le peculiarità caratteriali degli altri personaggi, quali la rabbia di Filippo nel non aver saputo “domare” la sua prima moglie o la paura mista al dolore per la perdita della propria bambina di Euridice. Sei stata fenomenale, complimenti! 


Gradimento personale: 17/18. 
Il punteggio purtroppo non esprime interamente quanto abbia apprezzato questa storia, a causa della famosa penalità per il sottogenere storico: la figura di Olimpiade mi è sempre piaciuta, è una delle cosiddette “grandi donne” che si celano dietro i “grandi uomini”. Alessandro sarà sicuramente stato uno dei più potenti uomini che la storia ricordi, ma sua madre non era certo da meno, anzi! Sei riuscita nel tuo intento, mi hai offerto una lettura piacevole e per questo ti ringrazio immensamente; hai dimostrato una bravura incredibile, perciò non posso fare a meno di complimentarmi. 


Bonus: 0/2. 


Totale: 75,5/80. 


VINCITRICE DEL PREMIO "AMBROSIA". 
Credimi se ti dico che hai descritto una grande donna come una vera e propria dea, mi sembrava di vedere Olimpiade come Era o Atena, è stato pazzesco: per questo motivo hai vinto una recensione a scelta, ottimo lavoro!

Recensore Master
18/09/14, ore 11:03
Cap. 1:

Uh, questa me l'ero proprio persa!
Il che è strano, dal momento che io amo l'antichità greco/romana in maniera viscerale.
Trovo la figura di Olimpiade veramente intrigante, e credo che tu l'abbia saputa tratteggiare splendidamente in ogni sua sfaccettatura: hai descritto perfettamente il suo carattere inquieto, passionale, indomito, la sua volontà ferrea e la sua sorprendente (talvolta inquietante) abilità politica, ma soprattutto, e più di tutto, il suo amore. Amore bruciante, passionale nei confronti di Filippo, che si trasformerà in odio altrettanto intenso. Resterà sempre, tuttavia, l'amore per i figli, per il figlio Alessandro più che mai: un amore ossessivo, a tratti forse terribile.
Ho molto apprezzato le tue descrizioni dei riti dionisiaci, vivide e assolutamente fedeli al contesto. Io ho un'adorazione smisurata per i riti dionisiaci, ma questa è un'altra storia.
Ho sempre pensato, tra le altre cose, che la storia di Olimpiade ricalcasse un po' quella di Medea: una donna forte e volitiva, costretta a lottare contro il pregiudizio per via della sua condizione di straniera, infine soppiantata da da una fanciulla dalle scarse qualità, ma con il "pregio" di non avere sangue barbaro nelle vene.
Una donna che, infine, compirà la sua atroce vendetta.
Certo, la "tua" Olimpiade non si sporca le mani di sangue, la qual cosa mi ha davvero colpita e ha reso ancor più intrigante questa storia, tuttavia non può che trarre piacere dalla vendetta perciò... Beh, a me il parallelismo è sempre venuto naturale.
Perdona la recensione interminabile e sconclusionata, ma quando si parla di certe tematiche mi capita di straparlare.
Mi complimento con te ancora una volta, sperando di rileggerti presto!

Melianar

05/09/14, ore 11:19
Cap. 1:

Meravigliosa, veramente meravigliosa.
E' passionale, ambigua, maliziosa, tremenda... Questa storia mi ha davvero coinvolta ed appassionata, hai saputo trasmettere in modo veramente impeccabile il senso di vendetta e di riscatto della protagonista, seppur sempre velato da una raffinata eleganza che fanno di lei una regina.
Una regina di nome e di fatto, bella quanto intelligente, una di quelle "femme fatal" di cui bisogna avere una agognata paura dal primo momento in cui la si incontra.
Perchè gli uomini si ammazzano con le armi, ma le donne... le donne vanno ben oltre.
Ammetto che, accanto alla stima immensa per questa donna che hai descritto, ho provato una certa tenerezza (o compassione?) per l'ingenua ed indifesa novella sposa che, in fin dei conti, di male non ne ha fatto.
Ma la spietatezza, la passione per la vendetta stanno anche qui, no?
Sto sinceramente sperando che tu scriva ancora di questa donna, l'hai delineata in un mdoo meraviglioso, davvero tantissimi complimenti!
Grazie per avermela segnalata, và nelle preferite!
A presto,
Ella

Recensore Veterano
31/08/14, ore 12:56
Cap. 1:

Recensione premio "Petali di lacrime!"

Vediamo se riesco a non combinare mezzo macello (o anche un macello intero) con l'HTML 'sta volta.(come non detto, credo di aver aggiustato un po' le cose, però)


"Ed dopo di lui una bambina, Cleopatra." "ed dopo", errorino.

Passiamo oltre.

Questa storia mi é piaciuta particolarmente.
Prima di tutto il periodo dell'antichità Greco-Romana mi é sempre piaciuto, é il mio periodo preferito, poi mi sto addentrando sempre più nel mondo delle storiche per via di un contest e, devi dire, che questa é una delle più ben scritte lette fin ora.


Adoro il modo in cui descrivi l'amore di una donna che poi diventa madre.
Un amore ossessivo che finisce per trasformarsi in odio e che la rende un'assassina (o qualcosa di simile) solo per il bene del figlio.


I sentimenti di una donna schiacciata da un'intrusa, qual'è Euridice, che con qualche movenza riesce a mettersi sulla sua strada e le intralcia il cammino, rubandole sia il marito che il potere.
É tutto perfetto.

Anche io ho le tue stesse credenze sulla morte di Filippo II, non posso fare a meno di pensarla così, stessa cosa vale per la morte di Euridice.

Mi é piaciuto il modo in cui l'hai reso.

In questo modo, lei spinge la rivale a suicidarsi nello stesso modo che userà Cleopatra anni dopo. É fantastico, cinicamente fantastico.

Mi piace il modo in cui riesci a rendere il modo di parlare del secolo, scrivi con un registro abbastanza alto che riesci a sostenere fino alla fine, senza crollare nemmeno per due righe.

Ottico lavoro!
(Recensione modificata il 31/08/2014 - 12:59 pm)
(Recensione modificata il 31/08/2014 - 01:01 pm)
(Recensione modificata il 31/08/2014 - 01:03 pm)

Recensore Veterano
04/08/14, ore 22:05
Cap. 1:

Ciao!
Complimenti,davvero,hai colto in pieno la personalità di Olimpiade. Una regina indomabile che amava in modo ossessivo, la sua incondizionata fiducia nel figlio e l'odio nei confronti del marito.
La scena finale la rispecchia pienamente, una donna disposta a tutto pur di mantenere la propria dignità e il potere.
Mi sono piaciute molto le figure che hai utilizzato e le descrizioni; hai uno stile che riesce a trascinare il lettore fino in fondo alla pagina senza fargli staccare gli occhi.

Solo un consiglio:cerca magari di andare a capo e di  lasciare qualche spazio vuoto; il testo è un blocco unico, dividerlo in paragrafi lo renderà molto più ordinato.
C'è un minuscolo errore di battitura,ma il resto è a posto.
A presto!
21century

P.S. credo di averti mandato per errore un messaggio privato con scritto solo 'Ciao!', non farci caso, ho sbagliato a cliccare ed ho inviato subito la recensione XD