“Dio, che botta… Era almeno dal duemiladieci non sperimentassi un trip del genere.”
Bruce gli offre un bicchier d’acqua, pur anticipandone la prevedibile replica.
“E no, non ascoltavo i pupazzi monodirezionali, né… Qualcosa di più forte, magari?”
Sorride d’istinto: è ancora Tony, per fortuna. Un osso durissimo e non solo per ragioni anagrafiche.
“Non guardarmi come la pastorella di Lourdes, Brucie: quando dico che andrà tutto bene, parlo da supereroe, non da politico.”
“Be’, ne sono compiaciuto, Batman, ma ti assicuro che non hai una bella cera."
“Non Batman: Ironman. I topi con le ali fanno schifo."

AMOTI. E se non stessi già sentendo le sirene della neuro che vengono a prendermi ti proporrei di scappare con me in un qualche posto sperduto come pegno d'ammmmore. Non credo d'aver mai raggiunto prima i livelli d'adorazione e fangirling a cui sono arrivata davanti a questo scambio, perchè è qualcosa di troppo bello e troppo 'starkoso' per non esser letto squittendo e applaudendo a mò di foca **
Thor e Loki nelle tue mani diventano qualcosa di meraviglioso. Stupendi e dolorosissimi, ingabbiati in un sentimento che fa male a loro e a chi legge - a me, almeno, ha fatto malissimo. Non me ne voglia Whedon, ma continuo a pensare che la conflittualità del loro rapporto sia trattata e resa molto meglio da te che da lui u_u
La nota di merito questa volta la do al confronto/scontro tra Fury e Loki perchè l'ho trovato davvero maestoso, fatto di battute crude e taglienti che sono vere e proprie stilettate verbali.
Il modo in cui stai trasponendo l'intreccio di 'The Avengers' in questo contesto è ineccepibile, ma questo probabilmente te l'avevo già detto in passato...Beh, lo ribadisco perchè continua a lasciarmi di stucco ♥♥♥♥♥
Ti rinnovo i miei più sentiti complimenti!

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Mille scuse non basterebbero a fronte di un ritardo tremendo come questo, pertanto me le risparmio e passo direttamente al commento - anche se non so quanto potrà servire, dal momento che è già stato detto tutto e sicuramente meglio di quanto sarei capace di fare io, ma sai che non posso fare a meno di sproloquiare sui tuoi (capo)lavori, anche se fuori tempo massimo e in maniera indegna.
A colpirmi è - come al solito - lo spessore dei tuoi personaggi. Sono poche le storie che riescono a dire così tanto dei caratteri e, soprattutto, che riescono a farlo attraverso i loro gesti e la loro voce. Mantenerli così fedeli ai corrispettivi originali dovrebbe esser ancor più difficile in un contesto alternativo, ma francamente a leggere questa storia si direbbe che tale difficoltà non si presenta affatto; sono tutti più IC di quanto non lo siano in buona parte delle non AU che ho letto in questi anni, a conferma del fatto che una volta colta l'anima dei personaggi la si può restituire entro qualsiasi cornice.
La bellezza della tua Natasha mi lascia sempre senza fiato. Quella degli altri non è da meno, ma ritenendo la Vedova un carattere particolarmente complesso da inquadrare e raccontare per bene - trovando la giusta misura - vorrei darle una nota di merito anche questa volta.
Perdonami se non mi dilungo ulteriormente, ma ho fretta di tuffarmi nel prossimo capitolo *O*
Complimenti di cuore e grazie mille. Una storia del genere CI VOLEVA e ti sono grata per avercela data ♥♥♥♥♥

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(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
E’ quasi impossibile trovare qualcosa da dire che non sia stato già detto, ma vorrei provarci comunque, perché in un sito che minaccia di essere travolto dalla spazzatura (lo dico senza intenti polemici, perché purtroppo è un dato di fatto) una storia come questa spicca ancora di più per la sua perfezione (formale e di contenuto). A perfect drift è la storia di una fine del mondo annunciata, in cui un gruppo di piloti scelti fa squadra nel tentativo (apparentemente vano) d’impedirla. C’è chi ha perduto un amico e il coraggio di combattere (Steve), chi si è macchiato di un errore che crede imperdonabile (Bruce), chi scommette come se fosse un gioco (Tony) e chi trova sul campo di battaglia la scusa per combattere tutt’altra guerra (Thor e Loki). I due universi di partenza si fondono con una tale facilità, senza che nessun carattere sia modificato, che è impossibile accorgersi dello stacco: mancano i super poteri, ma il resto c’è tutto e si nota. Callie Stephanides scrive una storia corale in cui tutti sono perfettamente in carattere, ma in cui soprattutto la tragedia dei fratelli Odinson spicca e ruba il cuore al lettore. Senza bisogno di cadere nel torbido, l’autrice racconta sentimenti scomodi e laceranti, sino a una fine tutt’altro che scontata e, forse, persino più amara di quel che sembra legittimo aspettarsi.
Ho trovato questa storia davvero bellissima nella sua brevità e densità, perciò mi piacerebbe condividerla con tutti gli appassionati di belle fanfiction.

Devo ripetermi e mi dispiace, ma come fai quando non ci sono sinonimi per ECCELLENTE? Sul serio, il tuo modo di scrivere è sublime e le tue trame, dalla più complessa alla più lineare, hanno sempre quel qualcosa in più che le rende uniche. Il finale di questa storia, per esempio, mi ha distrutta anche se, in fondo, potrebbe quasi considerarsi un lieto fine, ma il senso di perdita profonda che sente Thor l’ho percepito anche io. Tu hai davvero un dono, Callie, per favore: non smettere mai di scrivere.

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(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia è l’esempio migliore di come AU non voglia dire OOC e nemmeno stravolgimento dei personaggi, perché è una delle storie sull’universo Avengers più IC che abbia mai letto (e devo dire che leggo tanto) pur portando i personaggi in tutt’altro scenario. Callie Stephanides prende una squadra di supereroi, li ripulisce da quel super e li trasforma nei piloti di Jaeger di Pacific Rim. Il risultato è un tributo immenso a entrambi gli universi narrativi, con una capacità di sovrapposizione e di contaminazione che soltanto un’autrice abile, che conosce davvero i personaggi, può permettersi. La trovo una storia consigliatissima, sia per chi cerchi una fanfiction che parli davvero degli Avengers, sia per chi ama Pacific Rim, ma un po’ meno i suoi protagonisti, sia per chi voglia leggere un bel pezzo di fantascienza, scritto magnificamente e pieno di personaggi indimenticabili.

E il finale, come praticamente già scritto, mi ha strappato il cuore e ne ha fatto poltiglia. Chapeau e standing ovation, posso dire solo questo, perché come al solito non ti smentisci mai e spesso regali emozioni impreviste come una revisione cinematografica perfetta come questa. Ho amato di nuovo tutti i tuoi personaggi, dal primo all’ultimo. Li ho amati per i loro incubi e per le loro speranze e ho amato l’amore disperato di un Loki realistico e distruttivo come solo i personaggi di carne.
Grazie davvero di cuore e alla prossima!

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Oddio, quando prenderei a ceffoni Loki per come è cretino e si rovina con le sue mani. Aveva davanti un milione di possibilità, ma le ha bruciate tutte. E’ IC, purtroppo per lui, non potrei dire altro. Thor mi ha strappato il cuore con la sua fedeltà da labrador, perché si vede troppo che sotto sotto spera in un miracolo, ma il miracolo proprio non sembra voler arrivare e, peggio ancora, lo colpisce in pieno petto. Ora non resta che lo scontro finale e non so se ringraziarti per la tua bravura che tira fuori simili capolavori o odiarti un po’ perché è troppo breve.

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Io dovevo prepararmi meglio a questo finale e ci ho pure pensato, fa un pò te. Ormai dovrei aspettarmela la doccia fredda, quando metti in campo Loki e Thor, ma una parte di me spera sempre che le cose si aggiusteranno, che al millesimo schiaffone un certo cretino cornuto si ravveda. E allora lo so, dovrei leggere altro, perché Loki è proprio così, come lo descrivi tu: un deficiente che ama male e si fa amare peggio. Dovrei ringraziarti per avermi ridotto in marmellata il cuore per l’ennesima volta, ma mi unisco al lutto di Thor e taccio. E’ meglio.

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Scontro da orgasmo. Stupendo questo Loki del tutto fuori controllo (come l’originale, in fondo), così pieno di un amore tossico da trasformarlo davvero in un’arma micidiale. Il modo con cui prende in giro Darcy e poi si accanisce su Natasha, per non parlare di come si rapporta a Thor, senza esclusione di colpi in ogni senso, ne fanno il tuo ennesimo capolavoro di caratterizzazione. Fulminanti, come sempre, le tue riflessioni sulla vita e sulla guerra (a prova d’imitazione, tranquilla).

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Spendo prima due parole su Bruce e Clint, perché poi sono quasi sicura che partirà il delirio dei miei feels e non sarò più una recensitrice affidabile. Un tassello dopo l’altro stai davvero riscrivendo Avengers in un’altra sceneggiatura e lo stai facendo alla perfezione. Di solito non leggo AU prprio perché non mi interessano le fantasie fatte giusto sulle facce (perché a malapena si salvano quelle), ma in questo caso non c’è dubbio che si tratti degli Avengers e che ci sia un IC capolavoro. Anche l’incontro tra Bruce e Nat è stato conservato in ogni dettaglio. Ma, come ti dicevo, poi è arrivato Loki e io non ho capito più niente, perché quando lo descrivi tu, io vedo il film e vedo attraverso il personaggio. Il modo in cui fai muovere i fratelli e incastrare i loro pensieri è semplicemente meraviglioso. Complimenti!

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Avendo poco tempo per leggere, ho aspettato che concludessi tutta la storia e recuperarla e tutto sommato penso di aver fatto bene, perché altrimenti l’intervallo tra un capitolo e l’altro mi avrebbe probabilmente ucciso. Partiamo dalla presentazione del quadro della storia, che, come al tuo solito, è un altro film: non pensavo che avresti posto Steve al centro della trama, ma devo dire che è una scelta azzeccatissima, secondo me: è l’unico che potrei definire eroe ‘dentro’ e che quindi può fungere da perno delle diverse relazioni. Fury è semplicemente perfetto, il modo in cui parla e in cui trama è davvero da direttore dello SHIELD. E Loki mi ha rubato come sempre il cuore non appena ha fatto la sua comparsa. Semplicemente perfetto.

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Tutte le volte in cui racconti Thor e Loki, secondo me, trovi davvero la tua dimensione, nel senso che il tuo modo di raccontare i personaggi, di per sé impeccabile, qui fa proprio un salto di qualità. Adoro come intrecci il passato e il presente quando si confrontano, come se il loro modo di ‘sentirsi’ (di meglio non mi viene) sia legato a tutta la loro storia e non solo al momento in cui parlano. Questo Loki così crudele e così ferito, così vicino al personaggio raccontato nei film Marvel, lascia sempre intravedere il suo dolore e Thor, che pure lo percepisce, diventa a sua volta un personaggio drammatico perché deve obbedire a un bene superiore. Mi dispiace non avere la tua bravura, perché sono davvero incantata dall’attenzione che dedichi a ogni dettaglio e trasforma quelli che in fondo sono personaggi di fantasia in mondi di carne.

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(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Premettendo che sono di parte, perché adoro sia Avengers sia Pacific Rim, questa storia è oggettivamente quanto di meglio una lettrice come me poteva chiedere: c’è tantissima azione, c’è spazio per sentimenti che non sono solo il solito cuore-amore, c’è il dramma (storico e famigliare) descritto una volta tanto con un minimo di criterio, ci sono bei ragazzi seminudi (ok, questa potevo risparmiarmela). Al di là dagli scherzi, Avenging the Earth è esattamente l’AU come dovrebbe essere, cioè la prova della conoscenza di un autore della storia di partenza e della sua capacità di contaminarla senza renderla irriconoscibile. L’aspetto più sorprendente di questa long, purtroppo non abbastanza long, è che mentre la leggi non puoi avere dubbi sul fatto che stiamo parlando degli Avengers, eppure il mondo di cui si racconta non è di sicuro quello della Marvel. Il prodotto finale è un colossal a tutti gli effetti, dato il suo ritmo incalzante e un finale capolavoro.
Nota da non sottovalutare è poi, come al solito, il bellissimo stile dell’autrice, in grado di far parlare i suoi personaggi come pochissimi e di conferire verosimiglianza e profondità a tutto.

Finale con i fuochi d’artificio e, come dice Falcon, punto, set partita. Storia grandiosa, che mette insieme davvero il meglio di entrambi i film. Bello pure il fanmix, davvero adatto alla trama che hai raccontato.

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In spaventoso ritardo, ma arrivo finalmente a commentare anche questa meraviglia. Una storia breve, rispetto agli standard cui sono abituata, però così densa da lasciarmi davvero soddisfatta.
Dai protagonisti alle comparse non hai sbagliato un colpo, fondendo alla perfezione i due universi e creandone un terzo che vorrei davvero ammirare sullo schermo. La parabola di Steve e dei fratelli Odinson come punto di vista per raccontare la fine del mondo è stata una scelta vincente, come al solito.
A questo punto spero che anche il sequel ti ispiri, per godermeli in questa veste un altro po' XD

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