Recensioni per
Il volto della follia
di Lilith9312

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/12/14, ore 16:32

Settima classificata: Il volto della Follia di Lilith9312
 
Grammatica: 8/10
 
Una piccola OS molto gradevole: si legge bene con quasi tutta la punteggiatura al posto giusto, ma ci sono anche alcune sviste e diverse ripetizioni. in una storia talmente breve sono veramente troppe a mio avviso. Poi, non so se fossero dovute alla distrazione, oppure volute, ma alcune frasi sono un pochino ridondanti.
Ecco alcuni esempi:
 
Sentivo il male crescere dentro di me, giorno dopo giorno, notte dopo notte. La testa cominciava a farmi male (al posto del secondo male userei un sinonimo, non essendo andata a capo le frasi sono legate, e anche se intendi la parola “male” con due significati differenti, nel secondo userei “dolermi”) come non mai. Io non volevo essere la debole.
 
una macchia di sangue che sembrava aprirsi a macchia d’olio (ripeti due volte “macchia”, credo che qui avresti potuto trovare una descrizione migliore e meno ripetitiva per come il sangue si spandeva sulle lenzuola.)
 
sei libera di essere come vuoi essere (il secondo “essere” è superfluo, immagino come volessi intendere la frase, ma potevi anche scrivere: sei libera di essere come vuoi.)
 
Ho notato anche qualche piccolo refuso, ma nulla di grave e qualche spazio mancante fra i tre puntini di sospensione e la parola a seguire, deve esserci sempre lo spazio sia che i tre puntini precedano o seguano una parola.
Ed infine qualche piccolo errore di punteggiatura: No non lo so, dopo il “no” deve essere messa la virgola: No, non lo so.
 
 
Lessico, stile, espressività: 8/10
 
Il tuo stile mi è piaciuto molto anche se usi poche descrizioni, ma per come hai impostato la storia queste non erano poi troppo necessarie, è piacevole da leggere, lineare e scorrevole. Non ti sei buttata in metafore contorte, rimanendo sul semplice e scrivendo i pensieri della protagonista, senza troppi giri di parole.
Il lessico è buono, usi una diversa varietà di parole e in modo esatto, anche se ogni tanto ti capita d’incorrere in qualche problema di ripetizione. Come ti ho fatto notare sopra, il modo in cui hai usato i termini era giusto, il problema nasceva perché messi vicini nello stesso discorso suonavano male.
La protagonista è abbastanza espressiva, si avverte il suo dolore, quello che un tempo era un amore incondizionato verso l’uomo che la maltrattava e denigrava. Amore, che con il tempo, dopo ogni presa in giro ed insulto è andato trasfromandosi in odio, e anche in disperazione, quella che poi l’ha portata ad uccidere.
Mi è piaciuto molto il modo in cui l’hai fatta parlare con se stessa, la follia della lei reale, e la parte sana del suo riflesso nello specchio.
 
Sviluppo della trama: 7/10
 
Ammetto di essere stata veramente sorpresa di ricevere dopo nemmeno due settimane dall’inserimento del bando una storia per questo contest. Il tema richiesto non era dei più semplici, ma dopotutto credo che l’ispirazione sia personale e anche il modo su come scrivere giù una storia.
Prima di tutto voglio farti i complimenti su come hai usato la citazione, mi è piaciuta molto messa come battuta finale.
Altro punto che mi ha lasciato piacevolmente sorpresa è stata questa scelta stilistica e di trama, un monologo interiore di colei che è sia vittima che carnefice. Hai scelto di trattare un argomento decisamente particolare, e non parlo della follia di questa donna, del suo Io riflesso a parlare dallo specchio, ma piuttosto cosa l’ha portata a ribellarsi e a uccidere. Di questi tempi basta accendere un telegiornale e si sente di donne maltrattate, picchiate, denigrate continuamente.
Donne uccise da quelle stesse persone che avrebbero dovuto amarle; molte costrette a subrire soprusi da anni, mentre la tua protagonista dopo l’ennesimo insulto, ha deciso di ribellarsi.
Lo ha fatto esasperata, solo dopo che tutto il suo amore si è trasfromato in astio; Lo ha fatto dopo l’ennesimo insulto e l’ennesimo atto d’indifferenza, in questo modo la sua ira è esplosa portandola a commettere un gesto estremo.
Mi è piaciuto molto il modo in cui sei arrivata al momento dell’omicidio: come hai descritto i suoi pensieri, quell’amore e anche cosa rispondeva alle persone che le dicevano di lasciarlo. Quando hai parlato delle botte, l’uomo che la picchiava, mi è subito venuta in mente l’immagine, ho associato agli sciaffi  agli insulti quella foto di mani che sembrano colpire a caso, senza un attimo di tregua.
Fino al momento dell’omicidio scorreva tutto bene, mi piaceva come si stava delienando il tutto, poi non so bene come mai, ma sembra che tu abbia affrettato le cose volendo arrivare il più in fretta possibile a concludere la storia.
In un punto dici che lui la insulta e poi le da’ le spalle per tornare a lavorare al pc, lì ho presupposto si trovasse seduto ad una scrivania, e magari lei davanti alla porta di uno studio. Poi quando perde coscienza di sé, dici che gli salta addosso e si ritrovano a rotolare sul letto, e lei all’improvviso afferra un taglia carte. Ok, ma dove era un taglia carte, da dove lo ha preso e come sono arrivati su un letto. A meno che lui non stesse lavorando proprio sul letto. Quella parte è un pochino confusa, troppo veloce, ecco forse verso il finale qualche descrizione in più avrebbe aiutato molto a descrivere quanto accadeva, rendendo il tutto meno confuso.
La storia mi piace, è ben scritta, ma penso che tu abbia buttato giù il tutto un tantino frettolosamente, insomma con tanti mesi a disposizione, penso, che avresti potuto approfondirla di più. Descrivere di più il rapporto fra lei e il suo compagno/carnefice e anche il modo in cui il suo amore, lentamente si è trasformato in odio.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
 
Potendo considerare la tua OS un monologo interiore, della tua protagonista non sappiamo nulla. Di lei possiamo scorgere solo il dolore e l’amarezza, la disperazione per come è stata trattata, ma soprattutto per come si è lasciata trattare: all’apparenza è una donna forte, indipendente, che lavora, eppure fra le mura domestiche, accanto a quell’uomo, non ha difese, ma è solo in balia del suo volere.
Hai approfondito il suo dolore, e anche quell’amore che provava. Si comprende bene come è il suo carattere anche attraverso quell’Io che parla nella sua mente. Proprio quella voce riflessa sembra essere la sua vera natura, quella razionale, sana di mente.
Al contrario del suo compagno non si sa nulla, è un burbero? È malato? La insulta e la picchia per divertimento? O solo perché è cresciuto in una realtà simile dove le donne vengono trattate a quel modo? Insomma quest’uomo, questo carnefice rimane un grande mistero.
Solo per un istante descrivi il suo sorriso… un sorriso cattivo e derisorio. In quel momento ho pensato che lui fosse cattivo, che si divertisse ad insultarla e schernirla, a usarla come valvola di sfogo; ma è solo un pensiero mio, non ho conferme.
Sicuramente la tua scelta di non approfondire è voluta, ma credo che per un verso conoscere “il mostro” di questa donna, e soprattutto i soprusi che le imponeva avrebbe portato il lettore a comprendere meglio questa sua follia, questo raptus incotrollabile che l’ha trasformata da vittima a giudice e boia.
 
Sviluppo della follia: 8/10
 
Come hai caratterizzato la protagonista e di pari passo la sua follia mi è piaciuto molto, come ho detto anche sopra è molto ben fatto, si capisce molto di lei proprio tamite questi suoi monologhi con il suo Io riflesso nello specchio.
La sua parte reale è disperata, incoerente, troppo presa dalla disperazione per essere razionale e poi c’è quel riflesso, quella voce dentro la sua testa: le parla, le dice come stanno le cose, a volte la schernisce e con cruda realtà le dice la pura e semplice verità, quella che lei per lungo tempo ha cercato di ignorare.
E man mano che la storia va avanti sembra che, tutta la razionalità di questa donna svanisca, per essere portata proprio all’interno dello specchio, lasciando all’esterno un gusco pieno di odio e amarezza, di dolore e follia.
 
***
 
La storia mi è piaciuta, ma se l’avessi approfondita sarebbe risultata veramente molto bella. Sono curiosa di natura quindi conoscere di più i vari personaggi mi sarebbe piaciuto moltissimo.
È una storia che si legge bene, e se mai un giorno volessi scrivere di più su questa donna e sul suo carnefice, come sul suo Io riflesso e la sua follia, io la leggerò volentieri.
 
Totale: 39/50