Recensioni per
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
di _Woodhouse_

Questa storia ha ottenuto 175 recensioni.
Positive : 175
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Eccomi qui, in splendido ritardo – scusa, vorrei dire che è un caso, ma purtroppo sono fatta male e la puntualità non è nel mio DNA.
Anyway! È la prima volta che ti leggo e sei stata una splendida scoperta, come lo è stata questa long, per il suo stile caratteristico e il modo in cui da subito mi ha catturato, fin dalle prime righe in cui presenti Robb, la sua ossessione per la fotografia, la paura della morte, la bravura nell’incatenare l’attimo in una foto per renderlo eterno, per non perderlo e per non perdersi brandelli di vita per strada. È bellissima l’immagine che ne hai dato, le allegorie che hai usato e che hanno dato potenza al capitolo, rendendo la scena vivida.
Sono personaggi original, di cui non conoscevo nulla fino a dieci minuti fa, eppure mi è bastato leggere questo primissimo capitolo per potermi già affezionare a loro ed empatizzare con loro. Non è da tutti far apprezzare personaggi sconosciuti così di primo acchito, non è da tutti riuscire a mettere su carta tante emozioni e racchiuderle in involucri di carne, in persone sconosciute che una frase dopo l’altra tu ci permetti di conoscere con un’introspezione che lascia i brividi, che non è mai pesante, ma è comunque ben pensata, calibrata e perché no, poetica.
Quindi ripeto: sei stata una rivelazione.

E poi hai davvero uno stile che non si può non amare. Maturo, elegante, sofisticato, ogni frase è pura poesia e potrei citarti l’intero capitolo, perché sono tutte bellissime e profonde.
Io raramente mi interesso alle original (e ancor più raramente alle original het), non perché abbia nulla contro queste, ma perché sono capricciosa e volubile e la maggior parte delle volte non provo alcun interesse per i personaggi originali creati da altri. Al contrario, mi piace la resa dei tuoi.
Perfino Josephine, impaziente di rincontrarsi con il suo Robb è caratterizzata benissimo. E amo il fatto che la cosa più importante di lei sembri essere la sua imperfezione, che non è fotogenica per nessuna macchina, tranne per quella di lui. Rende lei così umana, così vera e la loro relazione così speciale. È romantico, dolce, ma non è stucchevole.

I dialoghi sono pochissimi, per lo più concentrati nell’ultima scena in cui Robb la porta a conoscere la sua famiglia, ma per quanto semplici, li trovo scelti con cura anch’essi: si sente il nervosismo di lei e il tentativo di lui di calmarla, ma anche il suo divertimento.
Verso la fine, tuttavia, la nota dolente torna e si fa sentire. C’è qualcosa che non va in Josephine ed è qualcosa che non mi aspettavo (per quanto, il titolo l’ho letto e ha un che di profetico), non così, è un colpo basso che mi ha acceso l’ansia e sapere che Robb la scambia per semplice nervosismo, mi fa ancora più preoccupare, come l’ultima frase che chiude il capitolo.
Sono curiosa da morire di sapere cosa le è successo, se è una questione sentimentale legato a loro, al loro rapporto, all’anno passato o se c’è invece altro…
Mi farebbe davvero piacere tornare su questi lidi e ti rinnovo i miei più sinceri complimenti.
Alla prossima! <3

Recensore Master
23/05/20, ore 03:15
Cap. 10:

Ciao!
Questo capitolo è gestito ottimamente ed è un comunione di sensualità allucinante, in tutti i passaggi. La prima parte ci testimonia come appunto le distanze fra Robb e e Jo diventino sempre più incolmabili. Fra i due regna un oceano di incomunicabilità e anche di incomprensione; incomprensione ho detto perché ho un po' patito per le paranoie del povero Robb, per le sue paure che i suoi non le siano piaciuti. Lo vediamo totalmente privo di sospetto verso una qualsiasi sintonia si stia sviluppando fra Jamie e Jo, che è data - paradossalmente - dalla loro assenza di sintonia. Del resto, chi sospetterebbe di suo fratello?
Ho trovato interessante il modo in cui hai utilizzato il compleanno di Sierra per portare i tre a rincontrarsi e mi piace come, anche a distanza di chilometri, Jo e Jamie non possano fare a meno di battibeccare telefonicamente, davanti a un ignaro Robb.
Ho apprezzato molto anche la scena finale in cui vediamo Jo fare l'amore con Robb, una scelta che sembra dettata più dal desiderio di cancellare l'ombra pesante e bruciante di quei versi e dell'attrazione verso Jamie da parte di Jo, che da un trasporto verso Robb.
Ottimo lavoro dunque. Sono molto curiosa di sapere come proseguirai.
Alla prossima,
Desy

Recensore Master
21/05/20, ore 23:34

Carissima woodhouse,
ah. AH. Questo capitolo è pura frustrazione, nel senso che questi scontri verbali, queste sfide intellettuali, questi pugnali invisibili che colpiscono l'aria, sono la facciata di sentimenti decisamente diversi dall'odio e la vendetta.
Celano dietro a una serie di accuse, delle bugie. Bugie di sentimenti celati, dove c'è troppo orgoglio e troppa paura per ammettere, anche solo per un instante, che se hanno flirtato anche con addosso delle maschere, senza sapere chi ci fosse sotto, questo significa che il magnetismo è al di là di aspetto fisico, carattere e molti altri aspetti troppo terreni.
La loro attrazione è fatta di anima e di un filo rosso del destino che alla fine li porta sempre, inesorabilmente, a incontrarsi.
E fa paura, ma fa anche rabbia e due orgogliosi così hanno la necessità di incolpare l'altro per qualcosa che è comunque nato da entrambi. La canzone al pianoforte li ha avvicinati molto, ed è vero che è Jo quella fidanzata con Robb e James è più "libero", ma questo denota quanto la relazione con Robb sia borderline. Quanto Jo avesse bisogno di sentire del calore diverso, di ribaltare un po' le abitudini e quando stai bene con qualcuno, certe cose non senti nemmeno la necessità di farle.
James sa che è così. Ha capito che è così, non è stupido e laddove lei lo punge, lui la ferisce, tirando fuori il discorso del suo comportamento lì, con uno sconosciuto e lei gli rinfaccia il libro, regalatole per dimostrarle forse quanto sono vicini? Non vi è alcun dispetto, in quel gesto, solo uno dei pochi gesti genuini che James le ha riservato... esponendosi, facendo l'errore di ammettere che quel libro li accomuna. Tacitamente, ma lo ha ammesso, altrimenti perché mai?
Spade affilate, lingue bollenti che sciorinano accuse che tentano di difendere i propri peccati... questo capitolo arde come non mai e, ovviamente, decidi di finirlo con il buio di un sipario, dietro cui non sappiamo cosa troveremo e se Jo, ormai esasperata dall'alcol, sarà soccorsa da un uomo forse anche in grado di mettere da parte l'orgoglio e tirarla su dal baratro.
So che soffrirò, e sinceramente non vedo anche l'ora, eh ç.ç
Tesoro come sempre e ribadisco come sempre i tuoi capitoli mi stregano, mi lasciano col fiato sospeso, mi fanno innamorare dell'amore, e rimango ammaliata da come tu riesce a concentrare tanti sentimenti umani tra le righe di questa tua opera.
Sei meravigliosa emi lasci sempre con un sacco di spunti di riflessione.
A presto,
Miry

Recensore Master
20/05/20, ore 01:21
Cap. 29:

Mia carissima Woodhouse,
stavolta passo presto (e ancora sorry per essere passata con così tanto ritardo) e ho un po’ d’ansietta perché sono in pari. Aho, vedi che poi fa ♥. È la prima volta che mi trovo a leggere un Robb luminoso. Vederlo dagli occhi del bambino serio, introverso e oscuro poi divenuto uomo volitivo e arrogante è stato interessante. Si è trattato di un momento molto bello, perché hai dipinto un’infanzia e un’adolescenza serene e tranquille, hai raccontato un affetto e un senso di protezione che però si sono trasformate in altro. Il gioco di James è contorto come lui, ma soprattutto è fatto di mosse rischiosissime che ben spiegano come lui sia bravo a scacchi. Mi chiedo se vincerà, perché l’ultima volta che ci ha provato ed era di fronte a Jo, ha perso. Ora la desidera e trovo doloroso che abbia interiorizzato la natura fisica del legame tra la donna bramata e il fratello. Anche il richiamo duplice al ciclo arturiano è straziante, sia perché il primo riferimento è il celebre triangolo Lancillotto, Ginevra e Artù, sia perché viene citata anche Tristano e Isotta.

Ho pensato, leggendo, che la trappola di James, il suo wicked game, assomigli al trucco della donna angelicata, dove il poeta corteggia le altre ma non rivolge attenzione alcuna alla donna che ama, mostrando l’amore e instillando la gelosia. E pensando al dolce stil novo penso a Dante e al Canto V – anche Paolo era il cognato di Francesca. Polly è invece una figura opaca e sbiadita, grigia. Se Robb è luminoso e travolgente, ma superficiale, se James e Jo sono oscuri e notturni, ma soprattutto densi, Polly è una carta da parati che cerca (aho, ‘sto giro toccano a lei le invettive) di convincersi attraverso Jo di qualcosa che il suo istinto di donna, io credo, percepisce molto bene: James la prende in giro. E James difatti la usa come uno specchio per scoprire cosa vuole lei, Jo, e usa uno spettacolo come trappola per vederla, per invitarla senza offendere il fratello. Vuole farla capitolare, sì, ma come? Il dettaglio dei capelli è stupendo e so che sai che lo amo e qui raggiunge vette stupende: non tutti amano farsi toccare una treccia. A farlo sono gli amici carissimi, i genitori, gli amanti. I capelli spettinati li ha chi ha appena finito di fare l’amore. Io attendo, con ansia, il prossimo capitolo.
Un abbraccio,
Shilyss

P.S.
Ovviamente sei bravissimissima e mi è piaciuto da mori':*

Recensore Master
17/05/20, ore 09:51

Buongiorno Woodhouse!
Anche questo capitolo è una piccola, deliziosa perla **! L’ho trovato incalzante e mi sono lasciata trascinare dal rincorrersi dei personaggi. Polly suscita in me sentimenti contrastanti per la semplicità del suo ragionamento: vorrebbe un uomo come si deve e valuta James senza riuscire a cogliere la sua oscurità e doppiezza, senza capire che il bacio che si scambiano è estremamente meh. Più acuta e tragica è Claire, che passa da amante dignitosa capace di accorgersi con una disarmante lucidità di cosa James nasconda. Accettare di non essere importante per un uomo, ma mantenerci una relazione, è un compromesso che scientemente si può affrontare con la dovuta dose di sofferenze, ma il nastro malva preso per sbaglio è un feticcio intoccabile e sfiorarlo è sacrilegio. Ho amato quel pezzo, con lei che se ne va via, perché ha un’estrema dignità e svela una volta di più come James sia pazzo di Jo e la consideri insostituibile. Nessun chiodo scaccia chiodo potrà liberarlo. In questo capitolo i rapporti di forza sembrano propendere più verso di lei, ma solo perché più brava a occultare il suo fastidio. Soffre di gelosia, ma mantiene un aplomb invidiabile, restituisce il libro, ma solo perché non si sente all’altezza della musa Frances/Matilde.

In realtà è impigliata in una rete terribile e Jamie sta lentamente perdendo le staffe. Rispetto ai primi capitoli il suo controllo sugli eventi appare turbato. È molto interessante come non riesca a stare lontano da Jo e inizi a provare una sorta di fastidio per Robb: vacilla e non risponde al fratello, cercandone la fidanzata, in un atteggiamento distruttivo che è sempre un piacere leggere per la profondità (ma vale per tutti) delle introspezioni da te scritte. Ho lasciato Robb per ultimo, col suo sesto senso ferocemente messo a tacere, perché ormai è un mio tratto distintivo dire cose poco carine sul conto di questo tonto d’antologia. In realtà la vita è fatta di persone che fingono di non vedere perché è più facile chiudere gli occhi che rendersi conto della crepa di un rapporto, di un legame inesistente o di uno che, invece, c’è. Lui ha un presentimento, ha percepito qualcosa che non sta elaborando e che non riesce a mettere in fila, troppo arroccato nella sua sicurezza per farlo, ingenuo come Polly che ha bisogno di credere alle buone intenzioni di Jamie (ragazza mia, senti me: se non ti ha chiamata, la verità è che non gli piaci abbastanza). Claire, invece, dolce e tragica, spicca proprio perché le basta un elemento per capire la gravità della situazione e la presenza dell’altra. Chapeau. Perdonami per il ritardo enorme ♥♥!
Shilyss

Recensore Master
15/05/20, ore 23:23
Cap. 19:

Carissima woodhouse,
ti chiedo immensamente scusa per il mio ritardo ç.ç non ho scusanti! Ma ho troppe cose da dire, dunque bando alle ciance.
Questo capitolo è stupendo; questo capitolo è di un'intensità pazzesca e il suo unico difetto è il suo essere troppo corto. In verità ci sta che lo sia, per quello che succede e per come finisce, ma l'ho divorato letteralmente.
In primis la narrazione è cambiata. Si sposa perfettamente con il senso di intorpidimento dell'alcool che genera in Jo comportamenti meno nella norma. È fluida, persa. La vera Jo, se me lo concedi.
La Jo sognatrice, amante delle storie, come se ci si trovasse catapultata dentro, in quel vestito elegante e la maschera che cela per un po' chi è, persino a se stessa. Si lascia andare totalmente, non ha freni inibitori, non ha muri, non ha obblighi, ha una maschera addosso che le permette di essere chiunque voglia.
L'incontro col pianista, che è quasi un incontro del destino, accende un feeling pazzesco che, inconsapevoli di chi ci sia dietro quelle maschere, non hanno nulla da perdere.
Jo è sola, ha lasciato indietro tutto, persino Robb. O forse dovrei dire finalmente? Come se staccarsi per un attimo dall'idea di essere fidanzata con lui, e fingere che non sia importante, la renda davvero la donna libera che vuole essere. E James? James è sempre libero, qui lo sono in due e le cose sono complicate. Molto più di quanto si possa credere.
Lei nella sua testa smossa dall'alcol lo riconosce il suo odore, ma decide di no, in quel momento. È solo un odore, ma la attira, la attrae. C'è contatto fisico, ricerca di sorrisi e sguardi, finché non è lui a riconoscerla e la smaschera letteralmente con un ghigno famelico, quasi... un ghigno vittorioso.
L'intesa tra i due è ovvia, ma è senza limiti solo quando fingono di non essere ciò che sono.
Il finale è amaro, amarissimo, carico di rabbia ma anche di tensione che esplode... come dicevo un capitolo meraviglioso, per ora il mio preferito e le acque continuano a smuoversi, inesorabilmente, senza che nessuno possa fermare il suo flusso distruttivo.
Incantevole, sul serio.
Dunque alla prossima e non vedo l'ora **
Ho davvero goduto come un riccio stavolta u.u
Miry

Recensore Junior

Il capitolo si apre laddove avevamo lasciato il precedente. Jo continua ad essere in ansia per l'incontro che la aspetta: ama così tanto Robb che, giustamente, desidera piacere ai suoi genitori - sebbene, in realtà, abbia ben poco da preoccuparsi, perché loro appaiono subito ben lieti di conoscerla. Evidentemente Robb deve avergli ben parlato di lei e di quanto lui la ami.

Mi è piaciuto molto lo scambio iniziale per cui lui le dona sguardi confortanti in risposta alla sua ansia e lei di rimando si sentiva abbracciata da quel suo gesto pur senza abbracciarsi davvero.
Anche Robb, dall'altra parte, lascia trasparire un po' di ansia: vuole sembrare agli occhi di Jo un buon figlio, diligente e d'aiuto in casa, cosa che sorprende non solo Jo stessa, ma anche la madre stessa.
La giornata procede tranquilla e con una maggiore serenità d'animo, soprattutto per Josephine che pian piano si è saputa rilassare, smettendo di percepire quello stato di ansia e disagio che aveva appena arrivata.

E poi i libri: un'enorme biblioteca che tanto desidereremmo di avere in casa, stracolma di libri e ricordi e pezzi d'anima dispersi tra tutte quelle pagine. Appare evidente che la famiglia Draper sia senza dubbi benestante.
Nonostante tutto quel materiali lì alla portata di mano, Robb confessa come non sia stato capace di approfittarne: di quei libri ne ha sfogliati solo pochi, molti meno di quanto avrebbe potuto. E in quello scambio che Robb e Jo hanno di fronte alla libreria è possibile di nuovo assistere alla profonda complicità che li caratterizza, quando lui si addormenta con lei appollaiata sulle sue braccia. Proprio in quella serenità condivisa, Jo coglie l'attimo per sfuggire al calore del suo corpo e contemplare curiosa e attenta i libri che ha di fronte ai suoi occhi.
Decide di soffermarsi sui sonetti di Neruda, autore che le è già caro. Il modo che hai di descrivere i movimenti sulle mani sui libri e poi la premura con la quale tratta la raccolta di Neruda una volta che l'avesse afferrata l'ho trovato estremamente delicato: sicuramente sarebbe il modo con cui vorrei qualcuno trattasse i libri in generale, in particolare se fossero miei, perché è proprio di quella cura e quell'amore che i libri hanno bisogno.

E così ci ritroviamo di fronte al sonetto che dà il titolo al capitolo. Mi ha sempre colpito molto, devo dire. Lo trovo di una semplicità e profondità disarmante. Di nuovo, poi, mentre legge assistiamo a uno di quei momenti ambigui - che ad ora non ho ben chiaro se siano psicosomatici o se, al contrario, siano legati ad altro. Un fitta al fianco, tanto ficcante da percepire come degli aghi (artigli) che le bucavano la pelle e la carne.
Era comunque evidente quanto qualcuno, all'interno della famiglia, avesse divorato Neruda, viste le sottolineature e il libro palesemente vissuto.
Visto il grado di romanticità che accomuna il suo ragazzo e quello autore, volle ritenere che quella persona fosse proprio Robb. Eppure, quando glielo domanda, lui nega: non ricorda, ma non gli pare.

Ha la memoria corta, per un sacco di cose, ma non quando si tratta di Jo, di cui conosce tutto. Sulla scia di questa affermazione, di nuovo assistiamo alla forza e al coinvolgimento del loro amore che culmina in una nottata di carezze e una malizia discreta, come i più classici degli innamorati. In tutto ciò lei si sente al di sotto di lui per quanto riguarda la capacità di esprimere i proprio sentimenti e, di conseguenza, per quanto riguarda quello che l'uno dà all'altra in termini di emozioni e amore.
Jo si sente più chiusa, sente di non riuscire ad esprimere con la stessa facilità quell'amore che lui le dimostra ogni giorno. Voleva darglielo, con tutto il cuore, ma "io non ho mai perché diverso fui, sono, sarò".
Una conclusione dolceamara per un capitolo che nell'insieme ho trovato molto delicato, attento alla descrizione delle diverse sensazioni e che mi ha permesso, soprattutto nel finale, di empatizzare con Jo, che capisco appieno.

Al prossimo capitolo direi :) - a cui tra l'altro ho già dato una sbirciata :P

Bongi!

Recensore Master
14/05/20, ore 02:09

Ciao!
Mi piace molto come hai delineato questo capitolo: vediamo sempre di più i dubbi di Jo sul suo sentimento per Rob, Rob che la presenta ai suoi amici come sua ma forse è già lì lì per perderla, se non l'ha già persa. Senz'altro, questi due sembrano allontanarsi sempre di più, come sottolinea anche l'atteggiamento di Jo alla fine, che sebbene dia una gomitata di gelosia a Rob e si infastidisca per il commento sulle gambe di Sierra Cohen, sembra ancora più infastidita dalla leggera provocazione di James.
James: devo dire di aver molto apprezzato la lealtà che comunque sia, al di là delle asperità del suo carattere, sembra provare verso suo fratello. Mi piace come hai gestito la sua introspezione, il suo tentennare ed esitare davanti a quel palese interesse che prova per la nostra Jo. Credo che tu abbia dato spessore psicologico ad entrambi e li abbia resi psicologicamente credibili, nelle loro diversità, il che non è cosa da poco.
Sono curiosa di vedere come si evolverà questa situazione, che sembra destinata ad esplodere da un momento all'altro: anche se l'interazione fra i due in questo capitolo sembra contornata da una forte ostilità, credo infatti che in realtà questa passione stia diventando per entrambi sempre più difficile da gestire, anche solo per il quieto vivere.
Alla prossima,
Desy

Recensore Junior
10/05/20, ore 16:58
Cap. 29:

Ciao! È passato davvero tanto tempo dall'ultima volta che ho lasciato una recensione ma sono contenta di aver trovato il tempo di leggere questi ultimi capitoli. E soprattutto che la storia non si sia fermata. Quando leggo le tue parole riesco a percepire il tormento che scuote Jo e James, e inevitabilmente mi ritrovo a trattenere il fiato, senza accorgermene. Con calma e delicatezza riesci a trasmettere una potenza disarmante. È sconvolgente e rassicurante al tempo stesso e questo mi destabilizza. Leggerei la tua storia all'infinito, se potessi. È ipnotica e bellissima, unica. Aspetto con ansia il prossimo capitolo, curiosa di sapere come proseguirà la strategia intrapresa da James, fino a che punto sarà disposto a spingermi e come Jo reagirà a i suoi comportamenti. A presto e un abbraccio 💕
Rivka

Recensore Master
10/05/20, ore 15:02
Cap. 19:

Buon pomeriggio cara.
Dire che questo capitolo mi è piaciuto è un eufemismo. Ho adorato vedere Jo in queste vesti un po' meno rigide. Il Limbo, queste luci, la musica, l'alcol e probabilmente anche la maschera, l'hanno aiutata ad abbandonare un po' di inibizione, cosa che è necessaria a volte. Non sfugge alle attenzioni di un uomo misterioso (misterioso per lei, non certo per noi), e il loro avvicinarsi è sensuale e caldo. Come due calamite sono stati destinati ad incontrarsi anche lì, che sia un casualità o il destino poco importa. E c'è mancato tanto così, tanto così... m ovviamente James l'ha riconosciuta e adesso mi chiedo cosa succederà, perché finché non si riconoscevano mi sembravano molto ben disposti l'uno verso l'altro... e adesso invece?
Capitolo davvero mozzafiato, presto :*


Nao

Recensore Master
07/05/20, ore 00:18

Ciao! 
Eccomi qui per lo scambio a catena e ti ho prenotata ricordandomi che avevo già iniziato a leggere la tua storia ed ero curiosa di proseguire. Sono rimasta piacevolmente stupita da questo capitolo perché non mi ricordavo quanto il tuo stile fosse bello, è particolare e ricercato senza risultare inutilmente pesante, la cosa che mi piace di più è il modo in cui sai calibrare le parole, ognuna di loro sembra avere un proprio peso, e infatti ogni frase detta mi ha fatto effetto. Mi piace il personaggio di Josephine perché la trovo particolarmente realistica, con emozioni vivide e umane. Il modo in cui hai inserito la poesia di Neruda all'interno del capitolo non è casuale, riprendi quelle parole e dai una forma alla seconda parte del capitolo dove c'è un cambio di Pov che mi ha stupita ancora di più.
Ho trovato bello e interessante anche il momento in cui Josephine si sofferma ad osservare la foto che ritrae i due fratelli, il modo in cui hai saputo descriverli sottolineando anche le differenze è stato quasi poetico. La tua scrittura mi ha davvero colpita, forse perché non sono abituata a trovare storie con uno stile simile in questa piattaforma. Il modo in cui rimarchi la fame è stato di forte impatto, ho provato una forte empatia con la protagonista e voglio concludere la recensione citando una frase che mi ha colpita molto: 

"La fame ci rende adrenalinici, vivi o rotti a metà."

E infatti James sembra essere perfettamente entrato nell'atmosfera di quel momento, hai fatto un ottimo lavoro, complimenti e alla prossima!

Shakana

Nuovo recensore
06/05/20, ore 11:06

La trama di questo racconto è avvincente, lascia sempre dell’oscurità e della foschia che intrigano

Recensore Master
03/05/20, ore 22:27
Cap. 18:

Carissima tesoro,
perdonami prima di tutto per il ritardo assurdo, ma sono giorni infernali, anche se questo non mi giustifica affatto. Però sono felice di aver letto questo capitolo in un momento di totale calma ♥
L'ho amato, questo capitolo. Ma fa dannatamente male immedesimarsi in Robb, perché la confusione che appartiene e Jo e James, è anche sua, solo che loro due sembrano sempre più vicini, malgrado tutto e Robb resta in disparte, a guardare l'uno e l'altro allontanarsi, senza capire che cosa sta succedendo. E' vero che Jo è un tipo che si perde nel suo mondo, ma forse ultimamente lo fa più spesso, sebbene io sia convinta che lei stia combattendo una grossa battaglia con sé stessa, per riuscire a non lasciare che quel sentimento per Robb appassisca. Eppure, com dice la mia migliore amica, nulla accade a caso.
Jo fa qualcosa per Robb, vuole che lui stia bene... e dandogli il suggerimento ditornare dagli amici si è messa in trappola da sola. E James? James fa lo stesso. Non è difficile trovare qualcosa da fare, mentre Jo sarà lì, il problema è non voler trovare nulla da fare, in modo che possa evitare di vederla. Lui vuole. Lo vuole più che mai. E lo stesso per lei. Sono desideri indiretti, per nulla scontati, che sottolineano anzi che ogni decisione presa è inconsciamente fatta per non stare troppo divisi.

Poi ho amato molto i dialoghi di questo capitolo. I tuoi sono sempre molto naturali, ma qui si parlava di botta e risposta che hanno messo in luce molti elementi, come per esempio la percezione diversa che John e James hanno nei riguardi dell'amore e della libertà dallo stesso, e anche Robb e Jo, quest'ultima propensa a lasciarlo andare solo e a prendersi un momento con le altre, per permettere al suo fidanzato di svagarsi come desiderava. Insomma, le carte man mano vengono rovesciate e messe in tavolo ed ora, al Limbo, cosa succederà?
L'identità nascosta dietro ad una maschera, rovescerà le cose?
Lo vedremo, nel frattempo non posso che farti i miei complimenti come sempre, per la delicatezza con cui tratti i rapporti umani, qualsiasi questi siano♥
A presto tesoro ♥
Miry

Recensore Master
02/05/20, ore 13:02
Cap. 27:

Ma mia cara Woodhouse!
Un altro capitolo che mi sono divorata (e perdonami per il ritardo, ma è stata una settimana abbastanza incasinata – tanto incasinata). Ma veniamo a noi: James ha vissuto una crescita psicologica non indifferente in questi capitoli: ha addirittura messo in discussione il suo modus operandi e riesce a vedere con occhio critico la fine della sua relazione giovanile con Frances: ho apprezzato la semplicità con cui spieghi la fine della loro relazione. Non tradimenti o disastri (quelli temo che siano appannaggio di Jo), ma un classico e normale lasciarsi per seguire i propri sogni e non perdere le occasioni. Frances, del resto, appare come bellissima, sicura di sé e anche molto volitiva. James però si ritrova a soffrire perché Josephine lo ha ignorato e perché crede di aver rovinato tutto quella famosa sera: io sono sincera, credo che effettivamente quel momento avrebbe potuto determinare l’inizio di una relazione fisica (quella mentale già c’è e sarebbe crudele dire che Robb non ha le corna: se il mio partner pensasse continuamente a un’altra donna io ci rimarrei male come per un bacio).

Quindi sì, i rapporti si sono raffreddati e le cose complicate. D’altro canto non è vero che Josephine lo ha ignorato, anzi: nel suo ricercare l’ex, quella importante, c’è la disperazione di una gelosia che non può essere sfogata, ma si alimenta solamente di se stessa. Ho amato tanto anche il momento in cui i due fratelli escludono Jo perché è una sorta di tenaglia: mi spiego. Robb la tratta come una musa, come un mezzo per un fine. Lei è quella che gli permette di fare belle fotografie e serve alla sua arte. Da questo punto di vista, la sua percezione della relazione con Jo (iniziano le “cattiverie di Shilyss verso Robb) è utilitaristica e assomiglia a quegli amori possessivi che pittori e artisti hanno nei confronti delle loro muse che, però, a volte si esauriscono in questi amori. Solo che a dispetto di un Picasso o di un Modigliani Robb è un’acqua cheta, non brucia. James, invece, brucia peggio della torcia umana e gli tocca smussare questi lati. Il momento in cui la escludono però c’è, è reale e dimostra l’esistenza di un rapporto fraterno esclusivo in cui lei è l’elemento di disturbo. Probabilmente ho delirato. Chi non me la racconta giusta è John. Le sue parole nei confronti di Josephine sembra che sottovalutino il problema che questa ragazza rappresenta per i Draper (tra l’altro: è il cognome del protagonista di Mad Man: coincidenze!?) e non so se lo faccia perché fa il finto tonto o per altro. Chiudo questa recensione qui, piena di domande e di attesa, sperando che tu possa aggiornare presto perché questa storia la adoro e devo sapere che la stai proseguendo. Un abbraccio,
Shilyss

Recensore Master
30/04/20, ore 20:58
Cap. 8:

Ciao!
Eccomi qui. Ho molto apprezzato questo capitolo perché hai reso ormai palese che Rob e Josephine sono mentalmente in due posti diversi: Rob è emozionato, felice nel presentare Jo ad i suoi amici di gioventù, vuole che il loro appartenersi sia chiaro e insindacabile sotto gli occhi di tutti. E' chiaro che, nonostante Jo accetti, lei non condivida questo sentire e cominci a rendersi conto, a prendere sempre più coscienza delle loro differenze e delle distanze che li attanagliano. Forse proprio a questo - a questa consapevolezza - sono dovute quelle lacrime che lei trattiene, in un momento così intimo che dovrebbe sancire ancora di più il loro appartenersi. Mi piace come descrivi la sua introspezione e questo stato d'animo e sarà anche un caso quel suo trovare una foto sua e di James, ma senz'altro non può che far navigare ancora di più la sua mente, risvegliando nuovi dubbi.
Mi piace come, persino nel finale e nel suo non manifestare la sua attenzione verso James, poni comunque l'accento su come la sua anima invece sia tormentata da contrasti.
Complimenti.
Alla prossima
Desy

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