Recensioni per
Between Heaven and Hell
di Feanoriel

Questa storia ha ottenuto 108 recensioni.
Positive : 107
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
05/09/19, ore 02:50
Cap. 21:

Non so bene da dove iniziare con questa recensione, probabilmente verrà fuori qualcosa di sconclusionato e privo di un filo logico.
Ho iniziato a leggere la tua storia quando ancora non era "conclusa", seguendo ogni volta gli aggiornamenti, ma non ho mai lasciato una recensione prima d'ora: sono stata a lungo una lettrice silenziosa di fanfic incentrate sul silmarillion perché credevo, stupidamente, di non esserne "degna". Mi spiego megio: in 3/4 anni mi sono letta un po' di cose riguardo a Tolkien, partendo da Lo Hobbit fino a quel poco che è stato tradotto della HoME, ma c'erano ancora tante cose a me sconosciute e leggendo le fanfiction spesso mi sentivo spersa e, anche se la storia mi piaceva, non mi sentivo in grado di lasciare una recensione decente (a confronto di quelle lunghissime che leggevo, ricche di analisi dei personaggi, haedcanon e altre cose di cui io ancora non conoscevo l'esistenza). Poi con il tempo sono riuscita a capire un sacco di cose proprio grazie alle fanfiction (anche se ho ancora moltissime lacune), quindi mi sembrava giusto rompere questo timido silenzio.
Non sono mai stata un granché a scrivere recensioni in generale ma farò del mio meglio.
Ho recentemente riletto quasi tutti i capitoli di questa storia perché volevo vedere la differenza che ci sarebbe stata nel leggerli con una diversa consapevolezza. In effetti ho colto molti più dettagli e situazioni a cui al tempo non avevo fatto caso o che non capivo, ma come allora mi ha colpito la sensazione di realtà (non so bene come spiegarmi) che sentivo leggendo di questi due fratelli. Ho quasi una stretta al cuore se penso a loro (come ad altri personaggi dell'universo di Tolkien) nonostante non siano reali ma solo figure letterarie. Non ci viene detto molto dei loro pensieri, non ci sono particolari scene riflessive nei vari racconti a quanto ricordo, ma quei piccoli dettagli sparsi qua e là, il modo in cui vengono descritte le loro azioni, lasciano intravedere il dolore e la sofferenza che portano. Il modo in cui tu hai deciso di raccontarle ha reso tutto ancora più vero: Maglor è forse colui che più ha sofferto a causa del giuramento ma, nonostante sia lui a "raccontare" la storia, si percepiscono perfettamente le emozioni di tutti gli altri, specialmente di Maedhros; la sua storia è forse quella che più mi commuove dell'intero legendarium e vederla raccontata dagli occhi del fratello, che cerca in ogni modo, con ogni mezzo di alleviare anche di un minimo i suoi sensi di colpa e la sua sofferenza, che lo vede sempre così inflessibile e freddo, ha aggravato ancora di più la situazione, nel senso che lo ha reso ancora più reale, diciamo, e ancora più triste. Se pensiamo poi alla fine che fa, quando Maglor lo credeva ancora l'unica sua guida, il più risoluto, beh...
Non lo so, ci sarebbero un sacco di cose da dire, ma sarebbe stato meglio farlo capitolo per capitolo e io non sono molto brava a scrivere recensioni e a fare complimenti. Comunque ho apprezzato molto la cura che hai messo in ogni dettaglio, l'accuratezza dei vari eventi e. quando ti sei lasciata guidare dalla tua fantasia, i chiarimenti e che hai messo nelle note. La storia è struggente, cruda, vera, e la rileggerei un sacco di volte.
Bene, ho esaurito le parole, spero che non sia tutto troppo confuso e che ti faccia piacere.
Tanti saluti
Diletta

p.s. la tua storia mi è piaciuta più di quanto io sia riuscita a scrivere, credimi, ma non riesco a esprimermi molto bene
(Recensione modificata il 05/09/2019 - 05:30 pm)

Nuovo recensore
21/08/18, ore 12:20

È stato così emozionante trovare questa storia sui figli di Feanor sopravvissuti! Le vicende, i caratteri ed i sentimenti di Maedhros e Maglor imprigionati nel vortice del loro terribile giuramento delineati e dipinti in modo davvero splendido, insieme alle immagini commoventi dei piccoli gemelli Peredhil. Un'oasi di gentilezza e amore che illumina il triste destino dei due fratelli. Una delle più belle storie che abbia mai letto del Silmarillion. Grazie per la gioia che mi hai donato in queste pagine! È mia speranza che forse, prima o poi il racconto continuerà! 

Recensore Master
20/07/17, ore 15:27

Un ritardo di oltre un anno nel commentare questo capitolo... non c'è male, vero ^^? Ma consolati su altri fronti sono messa anche peggio.

Yaiii, la battaglia è cominciata, dunque! Si inizia proprio in medias res (spero di averlo scritto giusto): devo dire che è stato un colpo aprire il capitolo e trovarmi Maglor nel bel mezzo di un combattimento :P. Le descrizioni sono bellissime: Finarfin è sempre stupendo. Mi è piaciuto molto il sentimento un po' ambivalente di Maglor nei suoi confronti, senza contare quanto debba suonare strano non essersi visti per così tanto tempo e la prima occasione in cui ci si ritrova è questa.
Io adoro questo tipo di situazione, nelle quali è un Nemico comune a riavvicinare persone che sembravano essersi perse per sempre (motivo per cui è dall'anno scorso che smanio per Infinity War) e penso che questa frase: "non poteva sopportare l’idea che morissero dei Noldor, Noldor che tempo fa erano stati anche il suo popolo, quando avrebbe potuto evitare che ciò accadesse, con il suo intervento" siano altamente esplicativa di quello che voglio dire. Vai così, Maglor ♥. Stavo miagolando.
La scena in cui scendono il pendio per prestare soccorso invece mi ha fatta sorridere un sacco perchè mi ha ricordato Frodo e Sam ne Le due Torri.
Le descrizioni seguenti sono da accapponare la pelle *O*, complimenti!

LOL, un po' rido per la surrealità della situazione di Finarfin che vuole ringraziare i nipoti e loro che ovviamente non vogliono per non essere consegnati.

La consegna delle armi invece mi ha fatta pensare a quando Aragorn si prende male per dover lasciare Anduril fuori da Meduseld... eccheccazz, a volte giuro che non lo sopporto ^^".

Non posso credere che Finarfin abbia davvero fatto quell'offerta: ci credo che la discussione sia degenerata. Devo dire che c'è però qualcosa che non mi convince in alcune parti di questo dialogo... non so mi sembrano un po' stereotipati e poco approfonditi gli scambi e Finarfin non lo facevo così ''meschino''.
La parte su Nerdanel invece mi è piaciuta da matti, così come hai sempre sottolineato il legame speciale che c'era tra lei e Maglor e che difatti una volta mi ha ispirata ♥. Mi ha ricordato Leila che implora Han di riportargli Ben.

Il pezzo su Galadriel è... incommentabile. Non me la sento. Non so se riuscirei a rimanere imparziale e nessuno di loro lo merita. Dirò solo che è tremendamente straziante.

Mi par di aver capito che non continuerai questa storia qui, ma solo su AO3? Mi dispiace che te ne sia andata :/, ma perlomeno so dove leggerti dai :)

un bacio e spero a presto!

Benni

Recensore Veterano
05/09/16, ore 15:29

Ciao Fey, eccomi a recensire anche questo capitolo.
Purtroppo questa volta mi sento di mettere una bandierina neutra, perché Ci sono una serie di elementi che non mi hanno convinta.

Andando con ordine: la scena della battaglia iniziale è un bell’inizio: un buon modo per mostrare come Nelyo e Kano stanno partecipando alle varie battaglie della Guerra d’Ira, ma anche come, nonostante i loro sforzi e i loro accorgimenti, non riescano a restare del tutto nascosti, come rischiano ogni momento di esporsi tanto da essere riconosciuti.
E mi è piaciuto come hai deciso di mostrare sia la battaglia diretta tra la schiera di Arafinwe e i troll, sia le imboscate a sorpresa, come quella sventata da i feanarioni.
Sono due elementi importanti, e vederli entrambi ha reso la battaglia più realistica.

Qui però viene il primo problema… Le scene sono interessanti, ma la descrizione della battaglia purtroppo non è scorrevole, non tanto nei vari momenti e azioni in sé, ma nel modo in cui li hai gestiti, e nelle parole e nello stile con cui li hai descritti.
Dà l’idea di essere ancora una bozza, ancora acerba, da rifinire.
I collegamenti tra le azioni, alcuni piccoli particolari logistici, sono molto sbrigativi, e questo finisce per sporcare la scena.

Poi, ma questo è un mio gusto personale, non mi è piaciuto l’inserimento di una capitana arciera, così, dal nulla… mi è sembrata una scelta un po’ forzata, inserita così...
Ma ripeto, questa è una mia opinione personale, dovuta alla mia antipatia per le elfe guerriere.

Un altro punto a favore è il modo in cui Arafinwe si inserisce nel racconto. C’era da immaginare che avrebbe subito cercato di sapere se alcuni dei suoi nipoti erano ancora vivi, e che quindi abbia finito per scoprire che Nelyo e Kano erano sopravvissuti.
E una volta scoperti, ha senso che Arafinwe tenti di vederli, e di parlare con loro.
Arafinwe, con il suo carattere pacato, che preferisce risolvere le contese con la calma e con la parola, non poteva non provare a parlare con i suoi nipoti, per capire cosa cercano, cosa vogliono, e per provare a ragionare con loro.
E anche immaginando quanto poco fossero disposti ad ascoltare Nelyo e Kano, ero sicura che ad Arafinwe non mancasse affatto la capacità di affrontarli, e di affrontare una discussione lunga con loro.

Con Arafinwe hai fatto un ottimo lavoro: La caratterizzazione si allaccia perfettamente a quella di “King of thorns”, e insieme danno un ritratto di Arafinwe davvero interessante!
Ora Arafinwe mostra tutto il peso non solo di ciò che è successo ad Alqualonde, della perdita dei figli e, anche, della distanza che lo ha separato, spero non per sempre, dalla sposa, ma anche dei lunghi secoli in cui ha dovuto regnare sui Noldor rimasti e, più ancora, di quegli ultimi decenni di guerra.
Lui che non era in cerca di vendetta, lui che sperava si risolvesse tutto pacificamente, si è ritrovato a guidare un esercito, e a combattere, anno dopo anno.
E lo sta facendo con coraggio e con determinazione, da figlio di Finwe qual è, anche se questa guerra lo ha già logorato, ha già lasciato il suo segno.
Si vede quanto è stanco, ma si vede anche quanto è consapevole che ora non c’è modo di tornare indietro, che ora non c’è altra soluzione, e affronta questo nuovo dolore, questa nuova sofferenza con coraggio.

Ed è lui anche nel rapportarsi ai suoi nipoti: Arafinwe non ha dimenticato che sono suoi nipoti, i figli di suo fratello, nipoti che ha visto crescere, e che conosce.
Ma non ha nemmeno dimenticato ciò che hanno fatto, comprese le storie che avrà sentito del secondo e terzo fratricidio, che, se ha potuto parlare con i sopravvissuti, conoscerà ormai nel dettaglio, in tutto il loro orrore.
E mi ha colpita come questi due sentimenti, l’affetto di un tempo e la rabbia recente, convivano in Arafinwe, tutti e due vividi eppure entrambi velati dal suo carattere più pacato e riflessivo.
Le sfaccettature che tutto questo fa emergere sono interessantissime!

E la ciliegina del tutto è la promessa che Arafinwe ha fatto a Nerdanel: promessa che penso sia possibilissima, che Arafinwe avrebbe potuto fare eccome.
Ed è altrettanto possibile la proposta che fa ai nipoti: ecco, quello è il passaggio che mi ha colpita di più.
Arafinwe vuole davvero offrire loro la possibilità di tornare a casa, non per punirli, non per il gusto di vederli giudicati colpevoli e condannati.
Ma perché vuole che tutto finisca senza altro sangue e altre lacrime, per nessuno, compresa Nerdanel e compresi i due figli di Feanaro rimasti.


Quelli che in questa conversazione non mi sono piaciuti sono proprio Nelyo e Kano, purtroppo.
I loro due personaggi si sono come fermati.
La loro evoluzione mi ha tenuta legata alla storia sin dal primo capitolo, l’ho seguita passo passo e l’ho adorata. Ma qui si è fermata.
Nelyo e Kano rispondono quasi come se i loro dialoghi fossero… Non so, già preconfezionati.
Niente del percorso che hanno fatto trapela nelle frasi, sono risposte che sembrano voler solo sbandierare quanto loro due siano ribelli e arrabbiati, senza che niente di ciò che sono diventati, senza che niente di ciò che hanno vissuto, durante questa storia o in tutta la Prima Era, riesca a emergere veramente.
Nelyo è ostentatamente un pezzo di ghiaccio, e Kano è ostentatamente polemico.

Un’altra cosa che peggiora questa scena è il linguaggio usato nei dialoghi, che passa dall’aulico al colloquiale, senza continuità e impedendo ancora di più di sentire le voci dei personaggi.
Mi è dispiaciuto per questa scena, perché poteva essere una conversazione intensissima e veramente interessante.

Ti consiglio di cercare di riflettere di più su ogni dettaglio e aspetto di ogni capitolo, in modo da raccogliere veramente tutte le potenzialità che puoi ottenere da ogni scena e ogni dialogo e dalla caratterizzazione dei personaggi, che finora hai curato molto bene.
E’ una bella storia, la tua, e puoi concluderla degnamente, completando l’evoluzione e la storia di questi due personaggi e raccontando al meglio quello che resta delle loro vicende.

Spero che i miei consigli non ti abbiano scoraggiata: questa storia mi piace, e ci tenevo a dirti sinceramente che cosa secondo me non va,.

A presto!
Tyelemmaiwe

Nuovo recensore
29/06/16, ore 13:42

Ciao,

solo un breve commento. 
Capitolo interessante, che apre al futuro dei rapporti fra Elrond e Gil-Galad e, en passant, anche con Galadriel. Il piccolo Elros farà un'altra fine, anche se non si è mai capito bene per quale motivo abbia scelto gli uomini in luogo degli Eldar. Altro spunto da seguire.

In ogni caso, l'eventuale scelta di seguire il canone del Silmarillon, e rendere Rodnor Ereinion figlio di Fingon, sarebbe stata interessante anch'essa, visti i rapporti affettivi di Maedhros con lo stesso Fingon. 

Ad ogni modo, Maedhros è il personaggio che meriterebbe maggiore attenzione e approfondimento futuro.

Un caro saluto,

Iphygenie.

Recensore Veterano
29/05/16, ore 00:16

Eccomi Fey!
Mamma mia, un capitolo decisamente particolare!
Prima di tutto… Oddio, mi mancano i gemelli! E’ stato difficile leggere sapendo che non sarebbero comparsi…..
Il fatto poi che fosse ambientato tutto nel bel mezzo della Guerra d’Ira ha reso tutto ancora più triste.

Mi è piaciuto come hai reso sin da subito l’atmosfera di questa guerra che sta durando ormai da vent’anni: la descrizione del paesaggio devastato, dei tanti, troppi morti e feriti, e soprattutto della stanchezza di Kano dopo l’ennesima battaglia.
Mi ha colpito come hai reso tutta la sua stanchezza della guerra, dei massacri, dei corvi che volano sempre sui campi di battaglia, unita alla rabbia e al disgusto verso i nemici contro cui stanno combattendo e su cui finalmente lui e Nelyo possono vendicarsi di tutto ciò che hanno perso, di tutte le persone care che hanno perso.

Ho adorato poi come hai usato l’osanwe in questo capitolo!
Dato il momento, la necessità di non attirare l’attenzione, Kano usa d’istinto questo sistema, anche perché legati come sono lui e Nelyo non poteva non essere efficace.
Vedere che tutti i richiami di Kano verso Nelyo all’inizio non sortivano nessun effetto però mi ha fatto salire una gran angoscia… anche rimanere feriti è un doppio rischio per loro, ormai: non solo per le ferite in sé, ma anche perché devono evitare che qualcuno li soccorra e li riconosca….
Quando i due fratelli si sono ritrovati ho tirato un sospiro di sollievo, ma giusto quello, perché vederli così stanchi e innervositi dalla battaglia mi ha fatto subito risprofondare nella tristezza della situazione.

Ma la parte più triste è stata vedere Kano che non riesce a non pensare costantemente ai gemelli, tanto che addirittura si sveglia la notte pronto a controllare se stanno bene… Fa male al cuore vederlo così!
Quei due bambini gli mancano da morire e si vede, si sente in ogni suo pensiero, e nel fatto che ancora, pur convintissimo di aver fatto la cosa giusta, non può non rimpiangere ancora segretamente di averli lasciati andare.

E peggio ancora, ritorna anche il ricordo della moglie, di tutti i bei momenti passati insieme quando erano appena sposati… Ricordi istintivi per tenere lontana la solitudine, che però alla fine purtroppo finiscono per farla aumentare…

Mi ha fatta veramente star male vedere Kano così triste, e per di più sofferente per la botta ricevuta: speravo per lui che prendesse sonno in fretta, poveraccio, almeno non avrebbe più dovuto continuare così.

Anche Nelyo da parte sua mi preoccupava… Lui si è rifugiato in un lavoro metodico come pulire la sua spada per tenere lontani i ricordi e per sfogare la rabbia della battaglia, ma si vede quanto fatichi anche lui a trovare un po’ di pace.

Il flash-back su Gil-galad è stato una sorpresa , non me lo aspettavo!
Mi chiedevo se e quando sarebbe comparso in questa storia, e vederlo mi ha fatto veramente piacere, mi piace un sacco il suo personaggio!

Ho amato i tanti dettagli su di lui di cui hai tenuto conto, soprattutto quelli relativi alla sua storia e ai segni che deve avergli lasciato.
Ereinion non ha avuto per niente unavita facile, e questo non può non aver influito sul suo carattere e sul suo modo di vedere le cose.

Gil-galad ha visto ciò che hanno fatto i feanorioni nell’Arvernien, e ancora prima ha visto, perché se non ricordo male era ancora a Nargothrond, ciò che hanno fatto Celegorm e Curufin a Finrod, e anche, forse, parte ciò che hanno fatto a suo padre, dato che Finrod aveva lasciato subito il regno a Orodreth.
In una situazione così delicata come quella in cui si trova, re in uno dei momenti peggiori della storia della Prima Era, immagino che per lui sia difficile affrontare Kano e Nelyo senza sentire tutto il peso di ciò che ha visto e tutta la rabbia che questo gli scatena.

Inoltre, a quanto pare Gil-galad ha ereditato la testardaggine della famiglia di Finwe e il caratterino difficile dei Noldor XD.
E a proposito di famiglia di Finwe, mi ha colpito la descrizione che hai fatto dell’aspetto di Ereinion: direi che ci sta tutta!

Inevitabilmente, in questo dialogo tesissimo finiscono per emergere
Tutte le questioni più spinose.
Ereinion non riesce a non incolpare i feanorioni della morte di suo padre e di sua sorella, per quanto la colpa sia in gran parte di Turin, spinto anche dal massacro delle Bocche del Sirion e, soprattutto, dalla convinzione che i fratelli siano responsabili della morte di bambini: prima dei figli di Dior, e, per quanto ne sa lui, anche dei figli di Elwing.

Dal canto loro però Kano e Nelyo sono convinti che la caduta di Nargothrond abbia portato alla morte anche Tyelperinquar, il loro unico nipote, e hanno fresca in mente la sofferenza di Curufinwe.
E a questo non può che aggiungersi il rifiuto di Orodreth di dare il suo contributo alla Nirnaeth, cosa che Nelyo in particolare non perdona né a Orodreth né a Thingol, (e giustamente, direi, avrebbero si potuto fare la differenza!).
Il costante attacco tra le due parti,tutte e due spinte dal risentimento per le rispettive famiglie, e principalmente verso i rispettivi padri, mi ha fatto leggere tutta la scena con la speranza che si calmassero prima che la cosa degenerasse, perché la tensione non poteva che aumentare, e stava finendo per coinvolgere anche i soldati al seguito di Gil-galad, che di sicuro conoscevano i feanorioni, e anzi, mi chiedo se anche i Sindar, oltre ai noldor, non li ricordassero per la scia dei fratricidi più che per la fama del giuramento e simili… In fondo alle bocche del Sirion vivevano anche dei Sindar, per non parlare del Doriath.
Fortunatamente Kano ha ritrovato in tempo il suo lato diplomatico, reggendo la tregua che aveva avviato Nelyo.
Gil-galad purtroppo aveva toccato un nervo scoperto, con le sue accuse sui gemelli, e Kano non poteva non rischiare di scattare, non dopo aver appena detto addio ai gemelli.
Anche se per fortuna è riuscito a dominare in fretta la rabbia, e proprio grazie, ancora una volta, ai gemelli stessi: un altro passaggio interessante, che mostra quanta influenza hanno avuto e continuano ad avere quei due bambini su Maglor.

E parlando di Ereinion: è ancora un elfo giovane, ed è diventato re fin troppo giovane, ma imparerà a portare il peso della sua corona, e imparerà anche a seguire ilconsiglio che gli ha dato Nelyo.
Forse in parte ha già imparato, dato che ha accettato una lancia forgiata da Celebrimbor, la sua Aeglos. (Interessantissimo questo particolare della lancia forgiata proprio da Tyelpo!)

Una conversazione interessante,e uno scontro di opinioni sicuramente difficile, ma in cui vengono fuori degli scontri di prospettive diverse che sono sempre particolari da leggere!

Arrivando al finale… Mamma mia!
Un finale veramente ben riuscito, Fey, complimenti!
Mi ha colpito il contrasto tra le schiere di Aman che, non conoscendo ancora i metodi di Morgoth, esultano subito, apena viene fermato il fiume di lava, e come invece Kano e Nelyo sono sempre più angosciati, perché ormai somo talmente abituati alla perfidia del nemico e a veder uscire all’improvviso da Angband i peggiori mostri, che sanno da subito che non è finita lì, che il peggio deve ancora arrivare.

Veder emergere tutti quei draghi è stato raccapricciante!
Una descrizione veramente d’effetto, che è andata dritta al punto, e ha mostrato davvero tutto l’orrore della situazione.

Tantissimi complimenti anche per questo capitolo, Fey!
Mi è piaciuto molto come hai gestito il flash- back, e come hai raccontato questo momento di Nelyo e Kano nel bel mezzo della Guerra d’Ira.

Aspetto il prossimo capitolo, sono veramente curiosa!

A presto!
Tyelemmaiwe

Recensore Master
20/05/16, ore 21:39

Eccomi eccomi, finalmente riesco a commentare!
Guarda, se prima della pubblicazione del capitolo non mi avessi abbondantemente rassicurata, credo che l'avrei letto tutto col cuore in gola. Insomma, qui siamo già catapultati in piena Guerra d'Ira, e Guerra d'Ira significa... Nelyo... Non ci voglio pensare, non ancora, perché so che piangerò lacrime amarissime. E non che questo capitolo sia stato esattamente leggero da digerire!
Già la scena iniziale, con Kano che fredda il corvo colpevole di essersi avvicinato troppo riflette perfettamente tutta la sua disperazione che si sfoga in una ferocia tremenda e, a tratti, forse anche esagerata. Insomma, povero corvo, che aveva fatto mai? Ma quel corvo rappresenta tutti i corvi, tutti i campi di battaglia sui quali Kano ha combattuto, ha ucciso, ha visto morire gente a lui cara. E forse sto dando una valenza esagerata a quello che, in fondo, è un atto di poco conto, ma mi ha colpita tanto.
Mi ha invece straziata la disperazione di Kano che cerca il fratello chiamandolo con l'Osanwe, terrorizzato all'idea che i Maiar possano trovarlo ferito e prestargli soccorso o, almeno, questo è quel che si racconta lui, perché la sua paura, secondo me, è ben più grande e terribile: la paura di rimanere completamente solo, di perdere anche l'ultima persona amata che gli resta, di non avere più, a quel punto, nessun appiglio, nessuna forza per adempiere al giuramento. E potrei andare avanti all'infinito perché davvero, quei richiami silenziosi trasmettono un'angoscia incredibile.
Meno nale che alla fine arriva la risposta, e permettimi un attimo di fangirling per lo sguardo spietato di Nelyo e la sua furia terribile... Tu sai che preferisco altri Feanarioni a lui, ma qui... Oddio, beh, qui Nelyo è qualcosa di meraviglioso e datemi la sua chioma rosciaaaaaa! Uh, non ho mai fangirlato così per Maitimo, che sta succedendo? Domani nevicherà, credo (ehm, ma anche no, grazie, ora che viene finalmente il caldo! XD).
Tornando seri, o almeno provandoci... La tenerezza che mi fa Kano dopo la battaglia? Già l'idea che abbia ricevuto un colpo alla schiena, per quanto non grave, mi fa salire la voglia di abbracciarlo, ma i suoi pensieri... Il dolore che prova nel ricordare la presa della fortezza di zio Nolofinwe, ormai divenuta solo un covo di orchi e Esterling (Eonwe, meno male che almeno loro hai la buona grazia di imprigionarli e non li fai fuori con fredda crudeltà!), i ppensieri rivolti alla moglie (sorgenti calde presso Alqualonde? Uh, ci piace!), e la stoccata peggiore, quella che davvero mi ha fatto male al cuore... I gemelli.
Perché Kano non si è ancora abituato (e non lo farà mai, immagino) alla loro assenza, il suo pensiero è ancora quello di controllarli, di sapere che stanno bene e che dormono sonni sereni. Volevi commuovermi? Bene, ci sei quasi riuscita. Quasi, perché la lacrima l'ho versata dopo, e ci arriverò... Ma tu sai gà a che passo mi riferisco, se un po' hai imparato a conoscermi XD.
Vaneggiamenti a parte, veniamo al flash-back, che come sempre apprezzo tantissimo e che, davvero, qui non mi aspettavo. O meglio, non mi aspettavo minimamente una comparsata di Gil-Galad!
E ti dirò, in parte te l'ho già accennato in altra sede, le nostre visioni di lui differiscono parecchio.
Si coglie benissimo, attraverso il dialogo tra Gil e i due fratelli, la profonda differenza d'età che li separa: dove, infatti, Nelyo e Kano, Nelyo in special modo, sono distanti e compassati, Gil-Galad mostra una rabbia veemente, quasi infantile per certi versi. Ed è proprio questo che mi ha lasciata un filo perplessa. Perché qui Ereinion è giovane, certo, ma ha comunque più di cent'anni, è adulto a tutti gli effetti, ha vissuto anche esperienze che devono averlo fatto maturare in maniera non indifferente, e se i pochi Noldor rimasti lo accettano come loro re significa anche che dispone delle capacità necessarie per governare, al di là delle linee dinastiche.
Perciò il suo modo di porsi mi ha un pochino spiazzata... Anche se capisco che, appunto, sia molto giovane e abbia tanto da imparare, che trovandosi davanti ai Feanarioni, di cui ha visto le "imprese" compiute in Arvernien e che reputa colpevoli della morte del padre (ah, Nelyo, concordo con te su tutta la linea!) si sia lasciato un filino andare.
Spero che, comunque, vedendo che le parole di Nelyo e Kano rispondono a verità si sia fatto un paio di domande e abbia rimuginato sull'ultima frase di Nelyo. Così come spero che, un domani, Elrond gli faccia una capa tanta su quanto sono stati gentili e carini con lui i figli di Feanaro, e Makalaure in primis... Che gli entri qualcosa in quella testolina arafinwiana! Sorry, Gil, io ti voglio bene, ma quando ci vuole ci vuole!
E in tutto questo rischio di dimenticare la parte che per poco non mi ha fatta davvero piangere... Tyelpo! Sai che non avevo mai pensato che Curvo e gli zii potessero crederlo morto? Eppure ha perfettamente, dolorosamente senso.
Sarà che io immagino che se fosse morto Curvo in qualche modo l'avrebbe sentito... Ma avrebbe anche senso che Curvo abbia preferito crederlo morto, perché a ogni effetto per lui lo era, come lui lo era per Tyelpo (poi Curvo è una drama queen, lo sappiamo, ed è anche per questo che lo amo alla follia <3) ma comunque, pensare che sia andato in Mandos credendo di incontrare il figlio. Dio, Dio, il dolore!
E Aeglos forgiata da Tyelpo... Ecco perché amo quella lancia, tutto torna! XD aiuto, davvero, tquanta dolcezza, quanta tristezza... Solo a scriverne mi sale il groppo in gola! Davvero, il sollievo di Kano (e anche di Nelyo, ti abbiamo visto tutti sai?) nel sapere il nipote vivo è dolcissimo e io li adoro e potrei scuoricinare per loro, per tutti loro, in eterno!
Ma veniamo al finale... Quanto è d'impatto l'immagine di quella miriade di Uruloki che escono dai Thangorodrim! Credimi se ti dico che potevo sentirli stridere. Ho letto il capitolo la prima volta di sera, prima di andare a letto, e ho avuto un bel brivido lungo la schiena, brrrrr! Davvero, Fey, scena magistrale.
E adesso... Mi rassicuri anche sul prossimo capitolo, vero? E i gemellini? Mi mancano da morire i gemellini! Senza di loro mi sento sperduta come Kano, non ce la faccio... Ma rivederli, ammesso e non concesso che Kano adempirà alla sua promessa, significherà che saremo giunti al termine e che io piangerò... Quindi spero di poter sentire la loro mancanza ancora per qualche capitolo, non voglio che succeda l'inevitabile, non vogliooooo! Fuck Valar!
Va bene, mi calmo e chiudo questo sclero.
Complimenti anche per questo capitolo, Fey, e non preoccuparti minimamente per i tempi di posgtaggio, che qua nessuno scappa e non c'è assolutamente nessuna fretta!
Ti abbraccio forte, a presto!

Mel

Recensore Master
16/05/16, ore 12:26

Feuzzzzzzz! Mel mi diceva che avresti aggiornato presto e tu sei comparsa giusto la sera di quel giorno, LUUULZ ^^.
Bellissimo capitolo, l’ho letto molto più in fretta degli altri.
Per prima volevo dire che mi è piaciuto da morire il modo in cui lo hai strutturato, dividendolo in due piani temporali: io adoVo i flashback, ormai lo sai, ergo più ne trovo durante una lettura, più felice sono ghghghghgh :3. Poi se il flashback in questione riguarda pure Gil-Galad beh… epic win a gogò ^^.
Ma andiamo con ordine:
 
Non ho mai letto i libri di Martin, ma so che a te piacciono (o ti piace la serie tv? Una delle due ^^”) e mi ha fatto sorridere trovare la frase ‘banchetto per i corvi’ all’inizio ^^ (è uno dei vari titoli, right?). Maledetti uccellacci -.-, non sono mai riuscita a trovarli simpatici, mi fanno impressione (quelli della Torre di Londra erano impressionanti, giuro). Dopo una battaglia sono sempre puntualissimi e la loro presenza nella scena iniziale rende perfettamente l’idea di come debba essere ridotto il terreno. L’immagine di Maglor che ne squarta uno è meravigliosa (anche se l’idea di tutte quelle piume nere sparse in giro mi fa ribrezzo ç_ç): un bellissimo predatore che ne uccide un altro, decisamente meno bello ed elegante. Complimenti come al solito per le tue descrizioni: ogni volta, a seconda della situazione, sei capace di trasmettermi una grandissima pace o un tremendo disgusto, tanto sono sempre così carnali ed evocative. Un campo di battaglia alla fine della suddetta non è mai un bello spettacolo, e questa volta ancora di più, considerando quali creature fossero coinvolte: e il peggio deve ancora arrivare.
Fortunatamente Maedhros sta bene (OMG ha pure gli occhi verdi, IO MUOIO), e soprattutto nessuno li ha scoperti.
È “bello” vedere quanto carnali e “umani” siano anche gli Elfi: ormai nell’immaginario di molte persone (per colpa di un certo PJ -.-) sono visti come creature eteree, distaccate e perfette, invece tu mostri con meticolosa precisione come la guerra e le peripezie lascino profondamente segnati anche loro, al pari dei mortali, sia fisicamente che interiormente (anche se non riesco a non trovare bello Maitimo persino col volto così emaciato, ghghghghgh. Sono incorreggibile ^^”).
 
Che colpo al cuore il momento in cui Maglor pensa a sua moglie! Ricordo bene il capitolo nel quale avevi parlato di lei: era stato uno dei miei preferiti. Ma veniamo alla frase che mi ha maciullato per bene:
Alle volte, quando si svegliava la notte, il suo primo pensiero era di controllare i gemelli, se avessero dormito e come avessero dormito, salvo poi ricordarsi di colpo che loro non erano più lì.”
Kill me, please çç. Oddio, voglio piangere. È così umana, così naturale questa cosa… mi si stringe tantissimo il cuore pensando alla stretta attorno a quello di Maglor, una volta che si è rammentato che i piccoli non sono più lì con loro. L’abitudine è una brutta bestia, ci vuole un bel po’ per perderla e acquisirne un’altra. Certo, si dice che alla fine il tempo guarisca ogni ferita (a parte quelle di Frodo, lol. Ok, battuta pessima) ma il processo è comunque immensamente doloroso. L’unica consolazione è che tutto sia stato fatto per un bene più grande, in questo caso quello dei gemelli, appunto. Maglor ha mai saputo cosa ne sia stato di loro? Quali splendidi sovrani siano diventati? Mi piacerebbe tantissimo saperlo ^O^. Sono un po’ quelle domande destinate a restare per sempre senza risposta, perfino per l’autore delle vicende: sembra assurdo o un luogo comune ripetuto fino alla nausea, ma secondo me a volte è vero che una volta dati alla luce dei personaggi questi agiscano di testa loro e che l’autore non possa decidere tutto… poi se non sbaglio Tolkien ha sempre amato definirsi lo scopritore di queste leggende piuttosto che l’autore. Ok, sorry chiudo qui la dissertazione ^^”.
 
Flash back: per prima cosa la descrizione di Gil-Galad è aaaaaaaaaaaaawn *^*. Sai che l’ho sempre associato a Sam? Ogni volta che lo sento nominare mi viene in mente quel punto del Signore degli Anelli in cui gli Hobbit stanno viaggiando verso Gran Burrone con Aragorn, e durante le chiacchiere notturne parlano degli eroi della Prima Era, e Sam recita una poesia su di lui (mi pare imparata da Bilbo… e da chi altri sennò xD?). E tutti che lo fissano semi sconvolti (mentre il mio cuore faceva ‘gaaaaaawn, vai così Sam’). Mi fa sempre stranissimo pensare che ci siano degli Hobbit che conoscono certe vicende ^^. Anyway, grazie al cielo non sono venuti alle armi xD: diciamo che non sapevo bene da che parte stare durante la discussione (ero un filino distratta dalla figaggine del nuovo Re dei Noldor, sì, lo ammetto). Per risolvere la questione credo che darò tutta la colpa a Thingol, muhahahaha, che va sempre bene. Quanto sono scema ^^”.
Momenti epici: la risata di Maglor quando vengono accusati di aver ucciso i gemelli, la scoperta che Celebrimbor sia vivo ♥ (ha anche costituito una vagonata di feels per i pensieri di Maglor çç) e infine la frase di Maitimo che ribadisce di come la corona di Gil Galad non sarebbe mai stata sua se Maedhros non avesse scelto di rinunciarvi ♥. Tesoro mio bello, you are so right ♥. Ah, sappi che ora voglio tantissimo un missing moment del momento di ritrovamento dei gemelli. Te lo commissiono U.U. LOL, scherzo, però se in the future ti dovesse venire l’ispirazione ne sarò ovviamente felicissima. AdoVo, a dire poco, il rapporto semi paterno Gil-Galad / Elrond. L’ammirazione e la devozione di quest’ultimo per il Re sono fjojcweoivnfeirn *^* (ora che ci penso voglio anche una storia sui pensieri di Elrond alla morte di Gil. Ne conosci qualcuna bella in Inglese?).
Ti segnalo un paio di sviste che ho trovato in questa parte:
“Tu mi vieni a parlare a me di valore”-> qui c’è un a me mi di troppo xD, toglierei il ‘mi’ iniziale.
Non osare pronunciare il nome di miomio padre!”-> c’è un mio di troppo.
Poi ce n’era anche un’altra ma non riesco più a trovarla ^^”, pace.
 
Torniamo al presente e tutto ciò che ho da dire è…… draghiiiiiiiiiii ♥♥♥. Ghnnnn perché devono stare dalla parte dei cattivi çç? Io adoro i draghi, sono così belli, pelosi, pucciosi, come il mio Brutus-OK, sto delirando -.-“. Anyway, un po’ di tempo fa si parlava di cliffhanger se non ricordo male :P e questo lo è. Well done, cara. Non mi resta che attendere il prossimo con grande curiosità: non vedo l’ora di leggere la tua versione della fine della battaglia :D. Non preoccuparti, prenditi tutto il tempo necessario e in bocca al lupo per gli impegni universitari/ tutte le altre sfide della RL ^^.
 
Ti abbraccio forte, alla prossima.
 
Benni 

Nuovo recensore
12/05/16, ore 17:04

E' da mesi ormai che volevo lasciare un commento a questa storia: domando perdono in tutte le lingue esistenti per presentarmi solo ora. Questa tua long è tra le prime che ho letto quando sono arrivata sul sito. Diciamo che non amo particolarmente la famiglia di Feanor (anzi in alcuni momenti li detesto apertamente) ma Makalaure e Maitimo costituiscono l'eccezione proprio per le vicende che stai raccontando tu, ovvero l'avere per qualche tempo allevato i figli di Earendil. Ciò che più colpisce nella storia, oltre al lessico aulico ricercato e tanto simile a quello del Silmarillion italiano, sono le straordinarie descrizioni accurate e molto vivide. Ti assicuro che è un grande piacere leggere storie in cui l'autrice s'adopera tanto per la costruzione dello sfondo e non si concentra solamente sui dialoghi e le introspezioni. E allo stesso tempo anche questi due aspetti non sono affatto trascurati: lo sguardo di Maglor, spietato ma al contempo dolce, privo di scrupoli e di filtri riesce nell'intento di catturare il lettore, portandolo a immedesimarsi col protagonista. Si è allo stesso tempo compartecipi e giudici della vicenda: un'esperienza emozionante. Elrond ed Elros sono perfetti nella loro fanciullezza, trasmettono appieno lo smarrimento e la paura di chi ha appena visto il mondo che conosceva andare in frantumi e venire sostituito da qualcosa di ostile ed alieno. Maedhros è magnifico, un predatore ferito, rabbioso, alla ricerca contemporaneamente di redenzione e vendetta. Ebbene le loro strade si sono infine separate come si sapeva sarebbe purtroppo avvenuto: ciò che li attende è noto ma non per questo sono meno curiosa di leggere il proseguimento. Complimenti e a alla prossima.

Recensore Veterano
19/04/16, ore 01:50

Eccomi Fey, finalmente ce l’ho fatta!
Mamma mia quanto è bello e commovente questo capitolo, Fey, complimenti!
Ho pianto come una fontana durante la prima lettura, e stessa cosa quando l’ho riletto…. Non ce la faccio!

Ho cercato di prepararmi psicologicamente durante lo scorso capitolo, perché so che è la cosa migliore per i gemelli, ma non è servito… Vedere questa separazione mi ha devastata.
E’ talmente intensa e ben descritta, Fey: sul serio, penso sia la migliore versione di questo episodio che io abbia mai letto.

Cercherò di andare con ordine, ma già so che sarà impossibile…
Temevo il momento in cui i gemelli avrebbero saputo cosa li aspettava, e le loro reazioni mi hanno spezzato il cuore.
Si sente tutto il loro dolore nel sapere non solo che dovranno lasciare Nelyo e Kano, ma, soprattutto, che nessuno dei due resterà con loro, nemmeno Kano che non li ha mai lasciati soli…
Hanno già perso i genitori, anzi, hanno prima di tutto perso la figura paterna, che non hanno mai conosciuto, poi la madre, e ora Kano e Nelyo che sono diventati se non proprio la loro vera seconda famiglia, comunque due punti di riferimento importanti, soprattutto Kano, a cui si sono affezionati in una maniera così profonda che non può non commuovere.

E ora anche tutto questo cambierà, di nuovo, e a loro poco importa che chi li accoglierà conosceva i loro genitori. Loro non conoscono Cirdan, e al momento nemmeno gli interessa conoscerlo.
Loro vorrebbero solo restare con Kano.

La rabbia di Elros in particolare mi ha colpita… Temevo una reazione del genere, ora che sono dei ragazzi e non più dei bambini: se da piccoli a prevalere poteva essere la paura e la confusione, ora che sono più grandi e più consapevoli, ci sta che assieme al dolore inizi a emergere anche la rabbia, rabbia per quell’ennesimo abbandono, rabbia perché ancora una volta perderanno qualcuno a cui tengono e che pensavano non li avrebbe mai lasciati.

Elrond sembrerebbe più rassegnato, ma si sente che in realtà lui è letteralmente annientato dalla notizia, e che ha bisogno di tempo per accettare questo fatto.

LL’angoscia di Kano, che non se ne va nemmeno dopo aver dato la notizia, ma anzi se è possibile peggiora, è altrettanto straziante: per quanto abbia superato il proprio egoismo e abbia deciso di fare la cosa giusta, non è pronto ad affrontare il rifiuto di Elros e il dolore di Elrond, e pur di non vederli sarebbe pronto a rimangiarsi tutto e a sfidare il rischio della guerra, pur di non doversi separare da quelli che considera suoi figli.
E’ stato terribile vederlo terrorizzato all’idea di perdere i gemelli ancora prima della vera separazione, all’idea che loro lo accusino…
Kano sa quanto è forte il suo legame con i gemelli, ma sa anche che cosa era lui per loro prima che quel legame nascesse, e sa che il ricordo forse è ancora lì, da qualche parte nella loro memoria, e forse ha paura che questo gesto fatto a fin di bene lo faccia riemergere, distruggendo tutto ciò che aveva costruito con e grazie a quei due ragazzi.

Il modo in cui Maglor cerca un contatto con loro, in cui aspetta un loro commento che indichi che hanno capito, che hanno accettato è commovente, mi ha veramente colpita!
E alla fine l’abbraccio che speravo di vedere arriva, perché ormai i gemelli sono cresciuti, e hanno imparato, (fin troppo presto, in realtà), a capire queste cose.
Hanno capito che è qualcosa di necessario, e hanno capito soprattutto che Kano non vuole lasciarli, e che non si dimenticherà di loro.
E a proposito di dimenticare… Mi ha spezzato il cuore il timore di Kano di dimenticare i visi dei gemelli, spinto forse anche dal timore che i due abbiano la vita breve degli uomini… Mamma mia!

Quando Elros ed Elrond hanno abbracciato Kano ho definitivamente iniziato a piangere, sono troppo troppo teneri tutti e tre!
Per non parlare di quell’ammissione che c’è sempre stata, nell’aria, ma che è stato meraviglioso sentire ad alta voce, e per di più da entrambe le parti!
Kano vuole bene ai gemelli e farebbe qualsiasi cosa per loro. Forse i due ragazzi non si aspettavano che lo dicesse apertamente, ma immagino che sentirglielo dire gli abbia fatto bene quanto ha fatto bene a Kano sentirsi dire a sua volta che si, i gemelli gli vogliono bene.
E sarà un affetto che rimarrà, ne sono sicura.

La questione della grotta… Lo ammetto, non ero riuscita a mettere insieme i pezzi, nonostante quella lettera sia chiarissima… E le tue scelte narrative per far coincidere il tutto mi sembrano semplicemente perfette!
Davvero, è la soluzione più sensata e azzeccata che potessi trovare.

Una grotta sicura, nascosta, che faccia da riparo e da rifugio ai gemelli, dove potranno aspettare l’arrivo di Cirdan e di Gil-galad, e farsi trovare al momento opportuno.
Mi sembra anche che ai due quel rifugio non dispiaccia, per quanto il dolore per la separazione imminente cancelli ogni cosa.

Un’altra sorpresa è stata rivedere l’usignolo di Kano!
Ero certa che i gemelli lo avessero ancora: non perderebbero mai quel dono, ha un significato troppo importante per loro.
Ed ero sicura anche che Kano non se lo sarebbe ripreso. Ormai lo ha regalato a loro, e quale miglior modo per sapere che qualcosa di suo li accompagnerà anche ora che lui non può più?
Penso che se già prima quell’usignolo era importantissimo, ora lo sarà ancora di più.
Mi chiedo quale dei due gemelli lo terrà, quando si dovranno separare… Una parte di me spera che sarà Elrond, ma scegliere mi fa troppo male, ora come ora.

Il canto di Kano ci doveva, ci doveva essere. I gemelli lo desideravano tanto, e aspettavano di poter sentire ancora Kano suonare la sua arpa per loro da troppo tempo, Kano non poteva deluderli.
Non dopo che il suo canto è diventato una parte fondamentale del loro legame, anzi, è proprio ciò che ha permesso che questo legame si formasse e si rafforzasse.
Non potevano separarsi senza il canto, senza questo saluto tutto loro.

E mi sembra azeccatissima anche la scelta dei gemelli, di voler risentire proprio la primissima canzone che hanno sentito cantare a Makalaure, quella volta solo in lontananza, e senza sapere nemmeno chi stava cantando…
Questo collegamento col passato mi ha commossa tantissimo, Fey!

E alla fine è arrivato anche Nelyo.
Non poteva non arrivare, lo stavo aspettando al varco.
Sapevo che avrebbe salutato i gemelli, in un modo o nell’altro, a modo suo.
Anzi, ho la sensazione che il broncio di Elros fosse proprio perché temeva che Nelyo non li avrebbe salutati, ed ero lì che non vedevo l’ora che invece arrivasse.

Il momento in cui Nelyo si avvicina e chiede scusa ai gemelli mi ha definitivamente distrutta, Fey, mi sono risalite le lacrime agli occhi, e non ho più smesso nemmeno un minuto, anzi, tra un po’ mi viene da ricominciare a piangere anche ora che sto scrivendo!
Quei due gemelli non solo hanno fatto breccia nel suo cuore, ma sono riusciti a riportare a galla quello che era un tempo, prima con la loro presenza, poi con la decisione di Nelyo di impegnarsi in prima persona a insegnare ai gemelli, e ora con questo ultimo passo, in cui Nelyo non ha paura di mostrare apertamente ciò che sente e pensa, in cui vuole riuscire a chiedere scusa a quei due bambini.

Vederlo così incerto, così in difficoltà rende perfettamente l’idea di quanto fino a quel momento abbia nascosto l’affetto che stava crescendo, finché ora non si mostra totalmente.

E ci voleva proprio che i gemelli prendessero l’iniziativa e corressero ad abbracciarlo!
Speravo tanto che lo facessero, prima o poi, che superassero tutti i tentativi di Nelyo di tenerli a distanza ed evitare troppo contatto fisico e che lo abbracciassero, tutti e due.
Perché loro gli si sono affezionati, malgrado tutto, e per loro sono stati preziosi anche i momenti passati con lui.
La scena di quell’abbraccio mi è rimasta nel cuore, sul serio!

E ancora di più la frase di Elrond: se Elros dei due è stato quello che si è affezionato di più a Nelyo, anche Elrond non è stato da meno, e ha saputo osservare e capire veramente che cosa nascondeva Maedhros dietro quella sua apparente indifferenza, fino a comprendere veramente di cosa aveva paura, che cosa c’era veramente dietro il contegno che manteneva sempre.
Ho la sensazione che Elrond abbia osservato davvero tanto Nelyo, e che quella frase sia il suo modo più sincero per dirgli che ha capito e perdonato, e che vuole che Nelyo lo sappia, e, forse, vuole che si perdoni anche lui, perché secondo Elrond Nelyo lo merita.
C’è davvero così tanto, in quella sola frase, che mi ha colpita davvero tantissimo!


L’immagine finale, che riprende il tema di Elrond all’interno della grotta ed Elros vicino alla cascata è stata una conclusione perfetta, Fey, semplicemente perfetta.
Voglio sperare che si riuniscano tutti equattro, almeno una volta, non iporta quando.
Voglio che Kano possa mantenere questa promessa e vedere i suoi figli ancora una volta.
E sì, voglio che riesca a tirarsi dietro pure Nelyo.

Complimenti, Fey, tantissimi tantissimi complimenti.
Con questo capitolo ti sei davvero superata!
Hai raccontato delle scene di una profondità e di un’intensità pazzesche, e lo hai fatto stando attenta a tutti i dettagli possibili, caratterizzando i personaggi in maniera eccezionale e con delle riflessioni che mi hanno veramente colpita.
Si sentono davvero tutto il dolore, la tristezza e quella speranza che, in qualche modo, rimane.
Complimenti veramente!

Aspetto con ansia il prossimo capitolo, anche se sento che si sta avvicinando la fine, e non voglio… Mi mancherà da morire questa storia!

Un abbraccio!
Tyelemmaiwe

Recensore Master
11/04/16, ore 10:24

Ciao dear Fey, scusa il ritardo, finalmente riesco a passare anche qui :D
 
Sigh, credo che questo fosse uno dei capitoli che più attendevo con ansia, e allo stesso tempo speravo non arrivasse mai :’(. Quello che sarebbe accaduto lo avevi già semi-lasciato intuire alla fine dello scorso (e dopotutto considerati gli eventi imminenti non poteva mancare poi più di tanto) ma ciò non toglie che non sia affatto pronta :’(, neanche un po’! Sarà tutto così diverso, d’ora in poi çç. Quasi non riesco a credere che non rivedremo più i due fratellini, mi sembra quasi di trovarmi in un brutto sogno dal quale certamente mi sveglierò presto… e invece è tutto vero, Elrond ed Elros resteranno in quella cascata nascosta dove verranno poi ritrovati, mentre Maglor e Maedhros andranno incontro a quel destino che conosciamo così bene… non posso certo biasimare chi vorrebbe che la storia finisse qui :/. Nessuno intende negare quello che è successo dopo, ovviamente, e nemmeno alterarlo. È solo che la storia verteva sul rapporto tra i Feanoriani e i gemelli, e ora che si sono separati, è quasi come se si fosse conclusa la storia. Ma tu sei coraggiosa e intendi andare fino in fondo: ti ammiro e verrò certamente con te. La tua passione per i figli di Feanor traspare da ogni riga che scrivi, rende la storia appassionata, vivida e bellissima, e immagino quindi che sarà difficile in primis soprattutto per te, narrarci quello che verrà dopo.
 
Ok, ora la pianto di deprimermi per quello che deve ancora accadere, e mi concentro su questo bellissimo capitolo: se devo essere sincera al 1000 per 1000, l’unico capitolo che mi ha fatta piangere finora è quello che si conclude con la comparsa di Earendil nel cielo (mi pare fosse il 14, devo controllare). Sono una creatura insensibile :PP, in ogni caso, anche questo ci è andato parecchio vicino (a farmi piangere). Soprattutto al pensiero che i gemelli stiano per perdere un’altra volta il padre. Anzi, la parte cattiva che è in me vorrebbe dire ‘per la prima volta’, invece che ‘un’altra volta’, visto che Earendil non è che si sia stato esattamente un padre modello :P e poco ma sicuro, i gemelli si sono attaccati molto di più a Maglor che a lui (nella tua storia, almeno). Resta il fatto che, padre o non padre, i gemelli stanno nuovamente per perdere ciò che di più simile a una famiglia avevano ç_ç *rumore di un cuore che si spezza* *Benni si ripete ossessivamente: è per il loro bene, è per il loro bene, è per il loro bene*
 
Quanti anni dovrebbero avere Elrond ed Elros a questo punto della storia? So che è passato del tempo e che sono cresciuti, che hanno imparato a battersi eccetera, ma non riesco a fare meno di vederli ancora come dei bambini… l’Elrond saggio e maturo, futuro signore di Imladris mi pare un miraggio lontano, qualcosa di incomprensibile. Come incomprensibile e nemmeno da prendere in considerazione mi sembrava l’ipotesi di portarli ad Angband: OVVIO che non ci sarebbero andati. Così come non riesco a immaginarli cresciuti, non riesco a concepire di vederli in una battaglia. La scelta di Maglor era l’unica possibile.
Mi spezza il cuore vederlo promettere ai gemelli che cercherà di ritrovarli çç… quasi mi riesce difficile immaginare che anche loro si siano affezionati così tanto a lui e Maedhros.
E vogliamo parlare di quando Maglor teme di poter dimenticare i loro tratti ç___ç?? *hearth breaks again*. E quel ‘anche noi ti vogliamo bene’? Benedetta innocenza… purtroppo però nulla può annullare il Giuramento. Questo non vuol dire che comunque i ragazzi in qualche modo non abbiano salvato Maglor, e la cosa mi consola.
 
Oddio, il punto dell’usignolo!! Voglio un seguito, una OS, qualcosa su quell’usignolo. Uno spin off con Nerdanel… mi fanno impazzire le storie in cui ci sono oggetti/ninnoli che diventano molto importanti per i protagonisti, e che tornano spesso fuori nella narrazione. Questo in particolare ha un significato davvero speciale e mi è piaciuta da morire come idea. E’ il regalo più bello che Kano potesse lasciare ai suoi ‘figli’, così come sua madre lo ha lasciato a lui. Chissà chi dei due se lo terrà… e ogni volta che lo guarderanno si ricorderanno di lui. E magari racconteranno anche la sua storia ai propri figli e-ok basta così, tra poco piango.
Meraviglioso anche il saluto con Maedhros, impacciato ma non meno sentito e commosso di Kano.
La frase finale di Maglor mi ha commossa, specialmente quando dice che ogni momento di sofferenza non è mai inutile… non è una cosa facile da credere, ma l’ho sempre pensato anch’io e mi ha commossa tantissimo sentirlo ripetere da lui.
 
Ok, ho sproloquiato a sufficienza ^^, ti saluto, ti abbraccio e ti attendo con grande curiosità!
Un bacione ♥
 
Benni

Recensore Junior
31/03/16, ore 14:27

Ciao Feanoriel,

eccomi finalmente a lasciare un nuovo commento a questo grandioso lavoro di ricostruzione.

Innanzitutto una cosa che forse non ti avevo detto la volta scorsa, e che riguarda il linguaggio che hai scelto di utilizzare, quello che a me sembra un ottimo compromesso tra quello troppo arcaico del traduttore del Silmarillion, e uno più moderno, che risulterebbe estraniante quando si vuole ripercorrere così da vicino episodi già narrati (o accennati) nell'opera originale. Insomma, tante parole per dire: ho apprezzato la scelta, brava!

Un'altra cosa in cui secondo me sei molto brava è la descrizione delle scene d'azione, di guerra, che sono davvero d'impatto, ti restano impresse e ti trascinano lungo la storia in maniera davvero molto efficace.

Per quanto riguarda lo stato d'animo di Maglor, lo trovo dipinto in modo impeccabile; dopo un'iniziale brevissima esitazione alla vista del cadavere di una donna, ricacciata nelle segrete del subconscio perché non sia d'intralcio a ciò che deve compiere, esplode la furia guerriera in un crescendo che via via si fa sempre più terribile, dalla scoperta dell'ammutinamento, alla morte dei gemelli, fino ad arrivare al terrore di trovare morto lo stesso Maedhros. (Continua ad essere diverso dal mio hc, ma questo non mi impedisce di apprezzare un lavoro davvero ben fatto).

Non mi ha convinto del tutto la ribellione compatta, totale, di tutti i guerrieri fedeli ai Feanarion in un colpo solo. Un ammutinamento su così vasta scala, prevede secondo me un'organizzazione, o comunque una situazione di malcontento al limite dell'esplosione, che non poteva essere passata inosservata ai quattro fratelli, che presumo siano i capitani dell'esercito.

In ogni caso, tu descrivi le scene in maniera così vivida e coinvolgente, che mi perdo completamente in esse, e solo alla fine, a mente fredda, mi fermo a fare considerazioni del tipo: no, fermi tutti, io la vedo in modo un po' diverso.

Per quanto riguarda i nomi propri, devo ammettere che anche io immagino che i Feanorion tra loro non abbiano mai utilizzato i nomi Sindarin (anche se a volte mi trovo a pensare a una versione in cui, viceversa, abbiano abbandonato i loro nomi di proposito, perché non si riconoscevano più nelle loro azioni… ma divago e non è il momento), ma questa è una scelta personale e la accetto senza problemi. Non mi spiego però perché quando Maglor invoca Elentari, si riferisca a loro coi nomi Quenya (voglio dire, se sono talmente radicati in lui i nomi Sindarin, da chiamare Maedhros "Maedhros" nella furia della battaglia, non credo possa poi, nel momento di maggior sconforto, pensare di tornare alla lingua madre). E inoltre, nelle grida di battaglia che inneggiano alla loro casata, non credo possa comparire il nome "Feanor". Ma sono quisquilie, eh?

Per concludere, a parte piccole inezie, lo trovo un ottimo lavoro. Ricco di dettagli, davvero molto, molto curato. La tua capacità di penetrare nell'opera originale e renderla "viva" è sorprendente.

Il tuo stile, che pur essendo un punto di vista di Maglor resta così "distaccato" (i cadaveri dei gemelli li definisci "carcasse"), quasi neutrale, è una scelta azzardata ma ben riuscita, perché finisce in qualche modo col rendere tutto più coerente con il capolavoro di Tolkien.

Complimenti! E grazie per averlo condiviso con noi.

Los

PS
il figlio di Fingon… CHI??? ;-)

Recensore Master
31/03/16, ore 13:20

Eccomiiiii, in ritardo clamoroso (ma non poi così tanto, suvvia!) a commentare questo capitolo che.... Oddio, stamattina l'ho riletto per commentare a dovere, e di nuovo le lacrime hanno minacciato di sgorgare... Mai quanto sabato sera, però! Lì sì che ho pianto veramente, Fey, non sto scherzando. E meno male che ero sola in casa, almeno non ho dovuto dare spiegazioni, spiegazioni che comprendessero due gemellini tanto teneri e pulcinosi e un Elfo fratricida XD.
A parte questo, era davvero da tanto che una fanfiction non mi trasmetteva sentimenti tanto intensi, e te ne sono grata.
Ma proviamo ad andare con ordine, almeno il minimo indispensabile.
Ero sicura che la scelta di Kano alla fine sarebbe stata quella di lasciarli in mano a Cirdan e a Gil-Galad, ma nonostante questo fino all'ultimo ho pensato che cambiasse idea, che succedesse qualcosa, qualunque cosa... Ma ok, la storia è questa, non si può cambiare e io con dolore mi son dovuta arrendere da subito all'evidenza dei fatti. E d'altro canto, è sicuramente meglio così: i gemellini sono sfiancati dal viaggio, e strazia il cuore vedere due ragazzi tanto curiosi e vispi ridotti a non avere ormai più alcun interesse nei confronti di nulla.
La tensione che Kano ha provato nel dover comunicare loro la notizia della separazione me la sono sentita dentro quasi fossi stata io a doverlo dire ai gemelli, e ho tremato all'idea delle loro reazioni... Reazioni che per un attimo ho temuto potessero essere più violente, addirittura temevo recriminazioni, invece per fortuna non è andata così: per fortuna, oddio, parola grossa: la rabbia impotente di Elros e lo smarrimento di Elrond sono due pugnalate al cuore mica da ridere! E già qui le lacrime minacciavano seriamente di voler uscire.
Ma poi, a quel "ti vogliamo bene"... Ne vogliamo parlare? E Kano che vorrebbe parlare, vorrebbe spiegare tutto quello che in tanti anni non è riuscito a dire loro, perché ci sono migliaia di cose non dette e solo accennate in mezze frasi, cosa che tu hai reso benissimo nel corso dei vari capitoli, tutte cose che, io credo, i gemelli sono riusciti a intuire molto più pèrofondamente di quanto Kano non riesca, o non voglia, immaginare. Anche se certo non comprendono a pieno la potenza del giuramento (chi non lo vive sulla pelle secondo me non lo comprende mai a pieno, non finché non ci finisce in mezo... Neh, Elwing? :P Ok, devo smetterla con le battutacce, che per altro non fanno ridere) comunque, tutto il non detto, o almeno una parte, condensato in quell'"anche noi ti vogliamo bene" mi ha uccisa, davvero. Ma a uccidermi definitivamente è stata la promessa... Mi sale il magone solo a scriverne, non sto scherzando, e mi sento così idiota. Ma comunque, Fey, quanto vorrei che Kano riuscisse a vederli almeno per un ultimo addio... Vorrei potesse farlo anche Nelyo, ma per lui ormai non spero più.
A volte immagino scenari in cui solo Elrond sa dove trovare Makalaure nella terza era (anche se temo che allora Kano non sarà che uno spirito consumato dal troppo dolore) e mi piace pensare che Elros, da buon navigatore numenoreano, finché sarà in vita andrà a trovare Kano in qualche lido sperduto... Ma tutto questo è fin troppo idilliaco perché possa mai realizzarsi, temo. Ciononostante, davvero, spero possano rivedersi e spero tu ci farai vedere un loro incontro. Anche se forse dovrei sperare che i gemelli non debbano mai vedere Kano completamente devastato dal dolore e dal giuramento.. Non riesco, però, a essere così altruista e poco feanoriana, :P perciò vada per l'incontro finale, almeno per me! E insomma, se la storia non è ancora finita una ragione ci sarà, no?
Tra l'altro, mi chiedo se ci mostrerai la Guerra d'Ira con gli occhi di Kano o se farai un salto temporale... Son proprio curiosa!
Tornando a noi, la grotta e la cascata.
Ora, qui devo fare una digressione, perché leggendo le tue note ho fatto facepalm, mi son data della cretina, poi ho rifatto facepalm, mi son ridata della cretina, ho rifatto facepalm, mi son ridata della cretina, poi ho deciso che così non potevo andare avanti e mi sono arresa all'evidenza dei fatti, e cioè che leggendo le lettere io non avevo capito un'emerita ceppa. Mi spiego: io credevo che Nelyo e Kano trovassero i gemellini nella grotta con la cascata, non che li lasciassero lì! Mi sa che ho problemi di comprensione del testo XD e non le ho lette nemmeno in inglese, le lettere, non ho nemmeno la scusa della lingua: ho fatto tutto da me! Ma comunque: adoro tu abbia utilizzato la grotta con la cascatella, perché la adoro, semplicemente. L'ho sempre trovata incredibilmente scenografica, e qui ancora di più: non so, riesce a rendere l'addio definitivo ancora più struggente.
Kano che canta il Noldolante con in sottofondo il mormorio dell'acqua è qualcosa che pagherei gemme per poter sentire, anche se mi chiedo come farà l'esercito di Cirdan a trovarli... Insomma, lì saranno anche riparati, ma son pure nascosti! Fatevi sentire, fanciulli, quando vedrete truppe elfiche in avvicinamento, neh? XD.
L'accenno alle arpe alte di Valinor distrutte con la fortezza dello Himring è un'altra cosa che mi ha fatto stare malissimo, anche se ho sempre pensato che oggetti simili fossero tutti andati in fumo con l'incendio di Losgar... O dici che Kano le aveva già tratte a terra, magari presentendo qualcosa?
E poi l'usignolo: dovevo aspettarmelo, ma è stato un colpo al cuore. A parte che "grazie per questo" significa tantissime cose: grazie per averci dato affetto anzi che odio? Per averci dato una vita il più "normale" possibile? Per essere stato per noi come un padre? Di nuovo, c'è tanto di quel non detto che non ha bisogno di esser detto che mi fa salire le lacrime agli occhi e mi fa venire una voglia incredibile di abbracciarli tutti. Ma il colpo di grazia, ovviamente, me lo ha dato lui: Nelyo.
Che in qualche modo li salutasse me lo aspettavo, o più che altro lo speravo, ma non così, oddio, non così! Si è lasciato abbracciare! E le parole che gli rivolge... Oh, se solo avesse reso manifesto prima quel che significavano i gemelli per lui! Ed Elrond, con quel non sei un mostro... No, no, davvero Fey, non ce la faccio. Vorrei riuscire a dire cose sensate, a dirle meglio, ma non ce la faccio. Già solo l'immagine di Nelyo che accarezza con l'unica mano le testoline dei gemelli mi mi riduce a una sorta di budino piangente, e davvero, è meglio che io chiuda qui questo delirio tremendo.
Ti sono davvero grata per questa storia, che è qualcosa di meraviglioso, e non vedo l'ora di leggere come la continuerai, nonostante sia terrorizzata dal finale.
Un abbraccio forte

Mel
P.S.: ora mi chiedo chi tra i due fratelli terrà l'usignolo... Magari Elros finché vivrà, e poi Elrond a Imladris? Nel secondo caso finirebbe per tornare a Valinor, e a Nerdanel... Si potrebbe scrivere una storia solo su questo, oddio, i feels che hai scatenato!

Nuovo recensore
30/03/16, ore 14:01

Molto bello e toccante. Penso sarebbe bene, vista la conclusione della storia, finire qui...

Recensore Veterano
22/02/16, ore 15:09

Eccomi Fey!
Aiuto, non so nemmeno da dove cominciare, questo capitolo è stupendo!
E… lo ammetto, mi ha messo addosso anche una grandissima angoscia…..

La certezza di Kano che già qualcuno tra i noldor stia sospettando di loro mi ha fatta rabbrividire…. Se già dallo scorso capitolo la loro situazione mi sembrava fin troppo sull’orlo, ora è quasi insostenibile!
Mette un’angoscia pazzesca vedere quanto devono stare attenti a tutto, a come parlano e con chi, a dove andare e dove no, a non attirare l’attenzione in nessun modo…
E il quadro inquietante che fa Kano sulle conseguenze se li dovessero scoprire è il colpo di grazia.
I gemelli sarebbero al sicuro, ma Nelyo e Kano no: non credo che verrebbe fatto loro del male, ma forse verrebbero imprigionati, o comunque tenuti sotto strettissima sorveglianza, forse dagli stessi Maiar….
Per non parlare del fatto che, comunque vada, verrebbero separato dai gemelli.
Veramente, non riesco a pensarci…!

E come se non bastasse, l’ambientazione: lo Hithlum, lo Hithlum che è diventato territorio di Morgoth, che è vicinissimo ad Angband… Non solo sono sempre più vicini al nemico, ma tutto, dalla nebbia costante che confonde i colori, i contorni e persino i suoni, al fatto che lì, proprio dietro i monti, c’è Losgar, riempie tutta lascena di angoscia, di tristezza e di tutto il gelo che doveva esserci in quella zona così a Nord…
Veramente una descrizione efficacissima!

Il terrore di Kano che l’esercito debba fermarsi, o anche solo passare, per il fiordo di Drengist mi ha fatto stringere il cuore: non faccio fatica a credere che nessuno dei feanoriani abbia più voluto mettere piede in quel luogo, e forse nemmeno avvicinarsi al mare, nemmeno da lontano.
Ma ora Kano e Nelyo sono costretti a seguire l’esercito di Aman, e possono solo sperare che si trattenga poco in quella zona.

I ricordi di Kano degli avvenimenti di Losgar sono strazianti: tutto il peso della maledizione appena sentita, ma soprattutto il padre impazzito che si lancia nell’ennesima follia, e inizia a dare alle fiamme quelle navi per cui hanno dovuto uccidere…
Il momento in cui Kano si rende conto di aver avuto paura di suo padre in quei momenti mi ha verametne fatta star male… Rende perfettamente l’idea di tutto l’orrore e di tutta la disperazione che deve aver provato Maglor.

Tristissimo anche il dialogo tra i due fratelli… mi chiedevo se e quando sarebbe venuto ffuori l’argomento persone rimaste in Aman,e ora che l’ho letto mi è salito il magone, davvero!
Penso anche io, come Kano, che a Nerdanel non sia stato fatto pesare nulla, in fondo lei davvero non ha colpa, e in più non ha aderito nemmeno per un attimo alla ribellione portata avanti dal marito, per cui perché mai i Valar dovrebbero accusarla di qualcosa?
E’ vero che i Valar i loro errori li fanno, e a pensarci non sono nemmeno pochi, ma non penso che arriverebbero al punto di punire una donna per le colpe del marito e dei figli.

Ormai dovrei essermi abituata a questo divario tra i due fratelli, tra Kano che tenta di conservare almeno qualche speranza, anche se pochissime, e Nelyo che non crede più a nulla, e che affronta ogni cosa in maniera sempre più cinica, eppure ogni volta è un colpo al cuore.
Capisco la sofferenza di Nelyo e quanto, dopo tutto ciò che ha visto e che ha passato, non riesca più ad aggrapparsi a nulla: dopo aver perso tutto ciò a cui teneva e a cui, in qualche modo, si era aggrappato, non pensa di riuscirci ancora, né vuole provarci.
Potrebbe sperare, anche solo per un momento, che sua madre sia stata lasciata in pace nel suo dolore e che non le venga rinfacciato nulla, ma non ha certezze, ed è quasi come se ammettendo una cosa senza certezze per lui fosse una bugia quanto lo sarebbe se le certezze ci fossero sul serio.

Eppure mi ha fatto piacere vedere latenacia di Kano: lui vorrebbe che suo fratello almeno qualche speranza se la concedesse ancora, per non vederlo risprofondare nel silenzio e nel dolore.
Ci è riuscito in parte facendogli ammettere, con i fatti ancora più che con le parole, che si è affezionato ai gemelli, e ora vuole ottenere anche questo, da buon feanoriano testardo XD!
Però non so se e quanto ci riuscirà, questa volta…. La stessa vicenda del salvataggio di Maedhros, che pure potrebbe essere una prova, non può che essere un’arma a doppio taglio, perché anche quell’episodio ha la sua parte di ingiustizia e il suo carico di dolore.
(E a proposito di Maedhros e Fingon, vedere Maedhros che si da la colpa perché nominando Findekano pensa di aver istigato la furia di suo padre mi ha veramente spezzato il cuore!)

Interessantissimo anche come hai inserito la vicenda di Tyelpo: ci sta assolutamente che i due fratelli pensino che il nipote sia morto per colpa della maledizione di Mandos, e che non sappiano fino a che punto era forte la maledizione che si portava dietro Turin e che è la vera causa della morte di Celebrimbor… Alla fine, questo tipo di dubbi sono proprio frutto della maledizione di Mandos.

Tornando ai gemelli… Vederli così mi distrugge, veramente. Non possono muoversi da soli, non possono giocare, non possono nemmeno mostrare troppa curiosità perché rischierebbero di attirare l’attenzione.
Tutto ciò che possono fare è proseguire quella marcia che per loro è sfiancante, e il resto del tempo, inevitabilmente, lo passano a dormire.
So che Kano sente quanto sia pesante per loro questa situazione, e che soffre nel vederli costretti a stare sempre nell’ombra, senza poter mai chiedere, e stando attenti al minimo rrumore che fanno...
Eppure si trova costretto a fare in modo che non sgarrino mai.
Il momento in cui Maglor, pur essendo contento, quasi rassicurato dal fatto che i gemelli siano ancora in grado di stupirsi e di essere curiosi, si trova a sgridarli perché hanno rischiato di farsi notare è più che emblematico.
Kano è così teso, così preoccupato per sé stesso, per i gemelli e per Nelyo che Vorrebbe che i gemelli capissero all’istante la situazione e tutte le sue implicazioni, ma allo stesso tempo vorrebbe evitargli tutto questo…
E’ veramente atroce, e infinitamente realistico!

E proprio nel bel mezzo di tutto questo, arriva la proposta di Nelyo.
Una proposta che, di sicuro, viene dal fatto che anche Nelyo si è accorto di quanto siano stanchi i gemelli e di quanto sarebbe rischioso costringerli a proseguire il viaggio.
Me lo sono proprio immaginato, mentre raccoglie le informazioni e valuta quale potrebbe essere la migliore per i gemelli, e quella che fa a Kano è indubbiamente una proposta sensata, e forse l’unica e la migliore che potrebbero ottenere, nella situazione in cui sono.

Mentre Maedhros girava attorno al problema ho iniziato subito a capire dove stava per andare a parare il discorso, e mi è venuto da rabbrividire, perché sapevo che Kano non avrebbe mai accettato, non subito.
Elrond ed Elros sono il cuore di tutta la speranza che è rimasta a Maglor, sono diventati l’unica cosa che gli da ancora gioia e la forza di andare avanti.
Ha già ammesso a sé stesso e agli altri che per lui quei due bambini sono come figli, in tutti i sensi, e non può sopportare di perderli.
Eppure sa che portarli in guerra con lui non significa semplicemente tenerseli accanto, ma metterli in pericolo, ancora e ancora, senza nessun motivo, e peggio ancora con una soluzione a portata di mano che li metterebbe non solo al sicuro, ma nelle mani di qualcuno che ha conosciuto i loro genitori e che sicuramente se ne prenderebbe cura.
L’analisi che hai fatto dei pensieri di Kano, delle accuse che si muove e della sua sofferenza nel sentirsi inadeguato come padre e allo stesso tempo l’unico vero padre dei gemelli è veramente stupenda, Fey,complimenti!

E’ meraviglioso anche come, sia all’inizio sia, ancora di più, ora, Kano siritrovi a pensare a Earendil, ora diventato una stella, mentre lo osserva solcare il cielo.
Earendil che è il vero padre di Elrond ed Elros, e che li ha abbandonati per compiere il suo dovere.
Mi è piaciuto il confronto iniziale tra Kano e questa immagine di Earendil che è praticamente l’eroe che ha salvato la Terra di Mezzo, ma che, pur avendo creato una famiglia, è stato a mala pena un marito e praticamente non è mai stato padre.
Penso che Earendil sappia che i suoi figli sono ancora vivi, o comunque lo intuisca, e che pensi spesso a loro, ma resta il fatto che lui non è lì, mentre Kano, che è stato il loro rapitore e ancora prima un fratricida, se ne è preso cura fin quasi a sostituirlo.

Ma ancora di più mi ha colpita come Kano, che prima sembrava quasi ironico nel sottolineare la differenza tra lui ed Earendil, ora pensi a questa differenza con rabbia, perché sta per perdere anche lui quei bambini che ha praticamente cresciuto, e non può nemmeno consolarsi pensando che sono veramente figli suoi, come invece può fare Earendil.

Sono quasi sicura che la scelta di Kano sarà di lasciare andare i gemelli, perché per quanto gli faccia male anche solo il pensiero di mandarli lontano, non può sopportare di vederli soffrire ancora, ma aspetto di sentire quale sarà l’effettiva risposta, e soprattutto… Mi preoccupa la reazione dei gemelli.
Perché loro ancora non sanno nulla, e sento che non prenderanno bene la cosa.
Proprio ora che si sono veramente affezionati a Kano, che sono arrivati a fidarsi di lui e a cercare continuamente la sua compagnia, non vivranno affatto bene il momento in cui Kano gli annuncerà che dovranno andarsene via, che dovranno separarsi da lui.

E a proposito del rapporto tra Kano e i gemelli, il momento in cui supplicano Kano di cantare è meraviglioso, mi ha commossa tantissimo!
Ora che quel viaggio li sta sfinendo e che la situazione è tesa in maniera insopportabile, i gemelli hanno bisogno della tranquillità che solo la musica di Kano riesce a dargli, e hanno bisogno di conservare questa piccola abitudine, questo momento particolare che hanno sempre avuto con Kano.
Sapevo che Kano alla fine avrebbe accettato, anche se capisco perfettamente quanto sia stato rischioso: la voce di Kano è inconfondibile, e tenerla bassa per lui sarà stato di una difficoltà estrema….
Ma vederlo dover mettere via l’arpa è stato tristissimo: Kano ha bisogno di cantare e di suonare, ne ha bisogno per ritrovare la calma, per ritrovare un po’ di serenità, ma non può usarla.
Può solo guardarla e resistere alla tentazione, e la cosa è veramente straziante, si sente proprio quanto sia dura per lui non iniziare a suonare, resistere alla tentazione di fregarsene dei rischi e sfogare la sua voglia di cantare…

Davvero complimenti, Fey, ho veramente amato tantissimo questo capitolo!
Le atmosfere che hai creato, le riflessioni meravigliose che hai inserito: tutto perfetto, veramente perfetto!
Per non parlare dei personaggi,caratterizzati in maniera stupenda come sempre!

Aspetto veramente con ansia il prossimo capitolo, anche se so che mi ucciderà, lo sento.

Un abbraccio!
Tyelemmaiwe

P. S. Meravigliosa anche la descrizione della maia di Aule: molto simile ha come mi sono sempre immaginata io gli ainur (quelle volte che ci sono riuscita XD), e veramente efficace, così come è bellissimo il modo in cui hai mostrato come i Maiar siano sempre in mezzo agli eserciti dei Vanyar e dei Noldor, per proteggere i soldati dai pericoli e dal freddo e per guidare ogni spedizione e ogni mossa.

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