Recensione premio per il contest "Elements": 3/3
Non potevo non addentrarmi nella lettura di un'altra storia su Loki. Qui lo stile è più semplice e lineare rispetto alla precedente, ma trovo che si adatti molto bene alla storia che hai presentato, perché qui abbiamo un Loki più giovane, più inconsapevole, che ha appena iniziato la sua strada di tormenti e di bugie celate.
Hai svolto davvero molto bene quello che è un tema centrale per il personaggio, ovvero il suo non essere davvero il figlio di Odino, ma venire da Jotun, dal luogo ricoperto di ghiaccio, dimora dei giganti. Questo Loki però non lo sa ancora, gli è tenuto nascosto, taciuto, occultato, e pertanto lui percepisce la sua diversità come una delusione, un affronto nei confronti del padre.
Si paragona a Thor, il più amato, guarda a lui come un riferimento, come qualcosa da essere per farsi apprezzare da Odiono, ma più Loki cresce e più comprendere di essere diverso e che questa diversità è incolmabile e troppo grande. Cresce e il dolore si fa sempre più cocente, dilaniandolo e trasformandolo in ciò che poi sarà, in ciò che poi diventerà, iniziando a riempie di odio e vendetta il suo cuore. A riempirlo di sofferenza. Perché Loki soffre, ma soffre in silenzio come si confà a un principe, e quel dolore inghiottito non fa che gonfiarlo di sentimenti negativi, corromperlo, renderlo malvagio.
E non fa che riempirlo di domande, spingendolo a chiedersi perché sia così diverso e che cosa ha fatto per meritarsi ciò; a chiedersi se sia una condanna non avere i capelli d'oro e gli occhi azzurri, se sia una condanna essere così opposto a Thor. Se questo significhi non meritare l'amore di suo padre.
E poi c'è quel sogno che lo tormenta, quel sogno in cui tutto è ghiaccio e Odino lo salva: un sogno che è un po' un ricordo, qualcosa che è accaduto, anche se Loki non lo sa. E più lui si avvicina alla verità, più Odino diviene freddo e scostante e schivo e lontano e il dio dell'inganno legge questo comportamento come delusione e amarezza. Perché lui è diverso e Odino non può perdonarglielo. Ma non è questa la verità. Se solo Loki avesse il coraggio di chiedere, lo saprebbe. Ma non lo ha, e pertanto vive nell'oscurità e nella menzogna, lasciando che le tenebre lo divorino e lo reclamino, lasciando che il seme dell'odio attecchisca, metta radici e cresca.
Un'altra storia davvero molto bella: sei bravissima nel presentare le introspezioni dei personaggi con chiarezza, vividezza e coinvolgendo il lettore. La storia è intrisa di sofferenza, angst e dramma e ognuno di questi aspetti si percepisce distintamente nel tuo scritto. Non posso che farti tanti complimenti. |