Ho trovato la tua storia per caso. In realtà ho letto una recensione che hai lasciato ad una storia che ho recensito anch'io e le tue parole mi hanno incuriosita, spingendomi a visitare il tuo profilo.
Ultimamente amo molto le introspezioni, sarà che è un periodo in cui parecchi pensieri mi passano per la testa...
Devo farti i complimenti per il tuo scritto. Leggendo, mi sono ritrovata insieme al protagonista, immersa nella desolazione delle strade vuote della città. Ho sentito sullo stomaco il suo stesso peso, ho percepito la sua stessa ansia, il battito del cuore che accellerava in quella corsa dissimulata per eevitare lei... e poi il rimanerci di sasso, le lacrime a rigare le gote, la consapevolezza del passato...
Bravo! Mi è piaciuto un sacco il tuo modo di scrivere, un modo che catapulta il lettore all'interno dello scritto.
Che dire, poi, della frase finale... non avrei mai immaginato di trovare una sorta di ottimismo che conclude la storia... meglio così! Rimuginare sul passato e su un "amore" perduto non è mai cosa buona.

Mi è piaciuta! Questo è il mio genere preferito, lo leggo e scrivo spesso. Hai saputo rendere ben chiari i sentimenti della descrizione.
Leggiamoci, alla prossima!
(Recensione modificata il 19/07/2015 - 01:53 pm)

Si, decisamente molto introspettivo. Il modo in cuiha deciso di descrivere la scena mi fa venire in mente il flusso di coscienza, in parte. é come se avessi fatto buttare al protagonista i propri pensieri sul foglio liberamente, un po' come quando si parla da soli e ci si insulta per aver fatto una stupidata.
Probabilmente una delle caratteristiche del tuo modo di scrivere è il ritmo incalzante. Come dire, è introspettivo ma la narrazione scorre rapidamente. Sembra quasi un controsenso! Ovviamente un classico delle immagini malinconiche è la panchina illuminata dal lampione quando tutto è buio e in giro non c'è anima viva (come si sul dire). Se il tuo obiettivo era quello di trasmettere emozioni, bhè, ci sei riuscito in pieno.

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