Recensioni per
Occhi di coniglio
di Wemil

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/08/09, ore 15:45

STORIA PARTECIPANTE AL CONTEST "LA CAVERNA E... IL CONIGLIO"
Prima Classificata

Grammatica, sintassi, ortografia e lessico: 4 / 10
La prima cosa che salta all’occhio, nella lettura, è l’abbondanza delle ripetizioni. Alcune parole sono ripetute anche tre, quattro volte in poche righe.
La seconda cosa che presto si nota invece è lo stile di scrittura troppo colloquiale, in quasi tutto il testo. Bisogna fare attenzione a distinguere il linguaggio parlato da quello scritto, se il primo potrebbe eventualmente essere accettabile per i dialoghi non lo è per i passaggi narrativi, perché il testo che ne risulta somiglia quasi ad una trascrizione di un racconto orale. La cosa curiosa è che questo fenomeno non è presente in tutto il testo, ci sono alcuni passaggi (come il monologo finale della ragazza della setta) che non hanno problemi di questo tipo ed anzi sono scritti piuttosto correttamente.
Sono presenti delle strane costruzioni delle frasi, alcune scelte lasciano qualche dubbio nonostante non siano evidentemente scorrette, è come se inducessero il lettore a chiedersi “ma perché scrive questo in questo modo?” (es. “La polizia di tutto lo stato si è già appostata per tappezzare l'intera foresta”, “sarebbe difficile ritrovarlo essendo il mare di cunicoli un vero e proprio labirinto”).
Ci sono delle imperfezioni di grammatica e di sintassi, attenzione inoltre ad alcuni errori di ortografia (forse semplicemente errori di battitura). Un occhio infine alla coerenza sui tempi verbali (la storia è scritta in terza persona, eppure c’è un passaggio in prima persona mentre si descrive un sogno), sull’impostazione (se si decide di andare a capo prima di un dialogo è bene mantenere questa regola sempre) e sul raiting (una storia in cui le protagoniste vengono trucidate in tale modo non mi sembra propriamente da raiting giallo).

Sviluppo della trama e caratterizzazione dei personaggi: 7 / 10
La trama è piuttosto ben sviluppata e strutturata, è relativamente semplice ma comunque abbastanza coinvolgente, soprattutto per quel che riguarda il finale. L’impressione però è che il climax ascendente di terrore non sia sufficiente a portare preparati all’ultima parte: nell’introduzione si parla di un vortice sempre più veloce di avvertimenti, eppure questo non è particolarmente sentito. Ad esempio nel momento in cui Susan arriva di fronte alla macchina di Paul abbandonata nel vicolo non si capisce davvero l’estremo terrore provato dalla ragazza, in fondo scoprire che l’amica non si trova dove dovrebbe di per sé non basta a causare una simile paura. Forse quindi sarebbe da sviluppare maggiormente la “scala” che porta al punto critico. Inoltre è poco chiaro il significato dei sogni premonitori della protagonista: cosa li causa, soprattutto?
I personaggi principali sono piuttosto ben caratterizzati. Nonostante non vengano descritti in modo particolare hanno comunque, pensando soprattutto a Susan ed a Mr. Pinky, delle personalità abbastanza definite. Trovo invece che sarebbero stati maggiormente rappresentabili i personaggi secondari: i membri della setta non avevano un particolare spessore, nonostante vi si sia stato fatto accenno non sembrano davvero avere una motivazione specifica per i loro atti e quindi non rendono molto partecipe il lettore. Lascia perplessi anche la loro reazione all’arrivo di Susan, che forse dovrebbe essere maggiormente motivata (in caso contrario stupisce il fatto che non si arrabbino o non intervengano immediatamente per prevenire una possibile fuga della ragazza).

Espressività: 8 / 10
Come citato nel punto sopra, trovo che si sarebbe dovuto lavorare maggiormente sull’espressività. Certo l’ultima parte è piuttosto raccapricciante, ma non c’è solo questa, esiste tutto un percorso da percorrere prima. L’horror richiede una scalata verso la vetta del terrore che attanagli il lettore, lo prenda costringendolo a seguirlo senza possibilità di scampo.
Anche nell’ultima parte forse si poteva fare di più: ad esempio trovo che la paura di Susan di fronte alla setta avrebbe dovuto essere maggiormente espressa.
Va comunque detto che questo punto non è così negativo come potrebbe sembrare dalle critiche. C’è comunque un buon lavoro di base (nonostante come detto necessiti dei rinforzi) che rende la storia interessante e coinvolgente. E devo ammetterlo… quella semplicissima domanda finale (“Carota?”) mi ha fatto davvero ridere, nonostante la drammaticità della situazione!

Originalità: 8 / 10
L’originalità di questa storia sta sicuramente nel suo finale. In generale si tratta di un racconto abbastanza “classico”, ma la svolta che viene data è davvero imprevedibile. In primo luogo nonostante possa essere accettabile che la co-protagonista possa essere uccisa è davvero inaspettato che anche la protagonista faccia la stessa fine. Inoltre la trasformazione delle vittime in conigli e quindi l’arrivare a capire la loro presenza nella storia alla fine è davvero un’idea geniale, mi è piaciuta molto!
Un altro “colpo di scena” che passa maggiormente in secondo piano ma che è comunque apprezzato è il fatto che Mr. Pinky non sia malvagio come può sembrare inizialmente.

Attinenza al tema e ai parametri posti: 10 / 10
Tutti i parametri sono stati rispettati, il coniglio era uno dei protagonisti e la grotta, nonostante sia una grotta normalissima (niente di negatio in questo), è stata piuttosto ben valorizzata. Corretti anche gli altri punti richiesti.

Valutazione finale: 37 / 50
Mi è piaciuta come storia, nonostante io non sia tantissimo da cose “crude”, soprattutto come detto il finale mi ha colpita e anche divertita! È un po’ da sistemare ma credo possa uscire bene!
Una considerazione a parte… ho scritto non molto tempo fa una storia con il medesimo titolo, mi sono presa un colpo nel vedermi arrivare questa =P