Recensioni per
Faccia
di Dotta Ignoranza

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/04/16, ore 21:59
Cap. 1:

Ciao. Sono qui per lo scambio.
Ho sempre trovato le poesie difficili, nel senso che si possono interpretare mille cose e spesso mi chiedo: ma l'autore cosa aveva in mente veramente?
Ho letto questa tua riflessione un paio di volte, e mi sono venute in mente tante cose. La prima è stata Pirandello. Perché ho amato il suo discorso sulla maschera e sono convinta che sia così, che tutti noi abbiamo una maschera, anzi, più di una, e che è difficile capire quale sia la nostra vera faccia. Non significa che mentiamo, non sempre forse, ma abbiamo sempre una faccia diversa a casa, una a scuola o al lavoro, una per strada quando siamo solo noi stessi e i nostri pensieri.
La tua riflessione fa pensare molto, la faccia che trovi in sogno. Forse è quella che sta sotto tutte quelle maschere, o la maschera che ci sta meglio sulla faccia, o semplicemente quella che vorremmo tanto avere.
Mi hai fatto pensare a tante cose come ho già detto, con poche righe hai espresso tanti concetti e sentimenti.
Il fatto che non abbia le labbra, forse è perché essendo lì da qualche parte, non può averle fino a quando non si attacca alla nostra faccia e prende vita.
Complimenti per la riflessione, spero di non aver detto troppe cavolate.
Dracula

Recensore Junior
10/01/15, ore 14:31
Cap. 1:

Ciao, sono capitata qui per caso e mi ha attirata il titolo. "Faccia", una parola da cui discendono miriadi di argomenti. Ti dirò, immaginavo parlassi di questo, di una sorta di concezione pirandelliana dell'umano a due volti, della teatralità della vita dell'uomo che recita e finge. Inizio con il segnalarti un piccolo errore:
"Delicatamente le mie dita l'hanno stretta a se [...]" Il "se" vuole l'accento, quindi "sé", non sto a spiegarti il perché, poiché sono sicura che si tratta di un errore di battitura.
Per quanto riguarda la riflessione posso dirti che racconti di una verità universalmente riconosciuta da molti scrittori: il doppio. La suggestione di questo personaggio che ritrova la sua faccia in sogno, come trovasse se stesso in sogno, è un'espediente ben riuscito. Cioè, la trovo una scelta azzeccata; in sogno è rivelatore di molte cose (Freud ci racconta molte cose sui sogni e alcune le trovo davvero geniali) e molto spesso l'uomo ritrova se stesso nei sogni, capisce cose che probabilmente non ha capito mai. Quindi mi piace questa componente del sogno che hai unito alla commedia della vita umana quasi pirandelliana.
L'unica cosa che forse non mi è piaciuta è l'ultima frase. Talvolta si usa spezzare una frase in parole uniche divise dal punto, ma in questo caso non l'ho trovata una scelta particolarmente azzeccata o almeno, avresti potuto spezzare la frase, ma non in quel modo. Ma è solo un'opinione personale, non un errore.

A presto,
Nero Inchiostro

Recensore Junior
08/01/15, ore 20:22
Cap. 1:

Ciao!
Bellissima. Non so cosa dire, veramente. Scrivi meravigliosamente e cosa più importante di tutte sai analizzare la figura e la psiche umana mostrandoci come siamo veramente. Ed hai ragione: abbiamo tutti delle maschere. Chi per un motivo chi per un altro. Non possiamo non averne. Ci risulta impossibile. Ma perché tendiamo a nasconderci?
Perché non ci fidiamo. Perché la nostra reale identità potrebbe non piacere agli altri. Ecco cosa succede.
Alla prossima e grazie ancora per questa bellissima riflessione.
She_loves_darkness