Settima classificata al contest “Peppa in reverse”: Inganni, Nelith
Grammatica e sintassi: 8/10.
“Appena Velian è arrivato da me, ho compreso che il vento stava cambiando. Una corrente più forte e più gelida era arrivata alla mia porta.”
C’è la ripetizione del verbo arrivare. In generale, anche il concetto può essere visto come una ripetizione, però se cambi il verbo potrebbe notarsi di meno. (-0,3)
“Hai veramente creduto che eliminare direttamente chi ti ostacolava non destasse sospetti?”
La forma verbale più corretta è “avrebbe destato”. (-0,3)
“Hai veramente pensato che la corte non sospettasse di te e dei tuoi seguaci?”
Di nuovo, è “avrebbe sospettato”. (-0,3)
“Velian mi pagata con gemme...”
Hai dimenticato l’ausiliare “ha”. (-0,2)
“... questo tuo stupido gioco d'inganni mi stava stancando. Era giunto il tempo di mettere la parola fine a tutto questo.”
La ripetizione di “questo” potrebbe essere sistemata semplicemente togliendo il secondo pronome, ché non è necessario. (-0,3)
“Velian è rimasto sorpreso, per un momento lo vidi impallidire quando gli riferii quello che avevi intenzione di fare...”
C’è un’incongruenza nei tempi verbali: passi dal passato prossimo al passato remoto. (-0,3)
“So cosa gli passò per la testa in quel momento, quali sono stati i suoi pensieri...”
Qui c’è un’altra discordanza dei tempi: nella prima parte della frase usi il passato remoto, mentre nella seconda il passato prossimo. (-0,3)
“Con quella fila d'antidoto l'ho messo sul trono...”
Ti è sfuggita una lettera. (-0,2)
“Sei irriconoscibile Aboth; il sangue rappreso che imbratta ogni parte di te.”
Ti segnalo due sviste di punteggiatura in questa frase: prima di “Aboth” ci vorrebbe una virgola, perché è un vocativo; inoltre, quel punto e virgola non mi sembra corretto, perché se vai a spiegare il motivo per cui Aboth è irriconoscibile devi usare i due punti. (-0,2)
“Mi sembra quasi di vedere il tuo visto contrarsi per il dolore. Non riesco a trattenere un sorriso, presto il dolore sarà...”
Ti è sfuggita un’altra ripetizione. (-0,3)
“Se mentre le fiamme divoravano la tua carne, hai compreso che sono stata io a distruggerti.”
Dopo “carne” hai chiuso un inciso che però non hai aperto: va inserita una virgola prima di “mentre”. (-0,1)
Stile e lessico: 6,5/10.
“... il gran duca, invece, non guarda in faccia a nessuno...”
Questa preposizione “a” è di troppo: si dice “non guardare in faccia nessuno”.
Ci sono molte ripetizioni di questo/quello o di altri articoli pronomi dimostrativi. Il testo si appesantisce e, in qualche modo, risulta quasi pedante. Ti porto un esempio:
“Questo tu non lo hai mai capito, nessuno lo ha mai capito, e questa tua ignoranza ti è costata assai cara.”
Come si nota sempre da questa frase, capita anche che i concetti stessi vengano rimarcati più volte nel giro di poco. In generale, trovo che lo stile sia pesante proprio per questo motivo. Forse, se avessi scritto una storia in terza persona, o anche in prima persona ma senza far parlare direttamente la protagonista con la controparte, sarebbe stato più lineare, meno confusionario.
Ho poi riscontrato qualche altro problema, principalmente legato alla punteggiatura. Ti faccio, di nuovo, qualche esempio:
“La voce del chierico risuona nella piazza, l'ascolto distrattamente, conosco bene il rito.”
“L'odore della carne bruciata però non mi piace, è unto, sembra quasi attaccarsi addosso.”
“È un peccato che abbiano voluto farlo di mattina, di notte le fiamme avrebbero mostrato tutto il loro splendore.”
Se ci fai caso, queste virgole tolgono ogni tipo di inflessione al testo. Impediscono di capire con che tono vengano pronunciate o pensate le parole, proprio perché sembra un elenco di informazioni o fatti che stanno accadendo. Potresti sostituire qualche virgola con i due punti quando vai a spiegare un dettaglio accennato nella frase precedente, oppure anche con dei punti e virgola, che spezzano di più la frase – e in alcuni casi tra quelli che ti ho elencato ci vorrebbe proprio.
Un’altra cosa che ho da farti notare è l’ultima frase: la tua protagonista parla con Aboth per tutta la storia, ma con l’ultima frase si rivolge a Velian. Credo che sia sbagliato, perché in un certo senso è quasi un cambio di POV. Potresti staccare l’ultima riga dal testo, magari mettere solo questa in corsivo (a tal proposito: non ho capito perché tutto quanto il testo sia in corsivo, dato che si usa per casi specifici e qui l’ho trovato un po’ poco attinente).
Per quanto riguarda il lessico, invece, non ho molti appunti da farti. Hai gestito bene i pensieri della protagonista, usando spesso termini e toni che ho trovato particolarmente adatti alla personalità della tua donna. C’è una certa supponenza di fondo che hai reso proprio bene.
Come avrai capito, però, ci sono molte imprecisioni per quanto riguarda la parte stilistica. Sembra quasi che il testo sia poco curato, scritto quasi frettolosamente, e mi dispiace perché sei stata una dei primi ad aver consegnato. Se avessi rivisto di più la storia, forse, il punteggio sarebbe stato più alto.
Originalità e comunicatività: 7/10.
Non posso proprio parlare di originalità, perché sei stata poco specifica riguardo la vicenda. Anche altre storie che mi sono state consegnate, per certi versi, sono accomunabili alla tua e quindi penso di poter dire che il clima che hai descritto sia abbastanza comune. Ci sono però troppo pochi riferimenti all’accaduto – e anche al contesto, sia storico che politico – per poter differenziare la tua storia dalle altre, quindi ciò che posso dirti è proprio limitato. Di sicuro, se è stato uno stratagemma, sta funzionando abbastanza bene, perché mi impedisci sì di darti un punteggio alto, ma mi impedisci anche di penalizzarti eccessivamente, perché non ho proprio idea delle dinamiche e, quindi, non sono così infame da toglierti dieci punti solo perché non ho abbastanza informazioni.
Anche a livello di comunicatività c’è un po’ questa lacuna, perché ciò che sappiamo della tua protagonista sono più che altro i suoi pensieri di superiorità nei confronti di Aboth e qualche descrizione sporadica, ma si nota meno perché il suo carattere è molto forte e in generale si caratterizza “da sola”, anche solo con il tono che le hai impresso scrivendo. Questa parte va meglio, decisamente.
Rispetto del pacchetto: 8/10.
1) 5/6.
La tua donna è opportunista, verissimo. Hai rispettato la sua caratteristica principale in modo inequivocabile, perché tradisce appunto Aboth quando si accorge che con Velian può arrivare più lontano. Non ti ho però dato il punteggio massimo perché, in certi momenti, più che opportunista mi è sembrata dedita allo sport del tradimento gratuito. Mi spiego: in particolare nel finale, lei si chiede se Velian si accorgerà di quando lei gli volterà le spalle, e quello che invece mi chiedo io è perché debba voltargliele, se stando al suo fianco è effettivamente nella posizione migliore a cui possa aspirare. D’accordo essere opportunista, ma questo è tradire per il gusto di farlo, e a tratti mi sono chiesta se, effettivamente, l’opportunismo fosse il tratto principale della donna. Ciononostante, è evidente che cambi schieramento in funzione del proprio meglio, per cui il punteggio che ti ho dato è comunque buono.
2) 1/2.
Hai accennato solo una volta alla foglia che danza in balìa del vento, ma in un certo senso è abbastanza importante, perché l’hai ricollegata all’essere una banderuola della protagonista. Hai fatto un collegamento molto intelligente, e ammetto di non averci pensato quando ho creato il pacchetto, però comunque sarebbe stato molto più presente se avessi ripetuto il concetto almeno un’altra volta. È vero che anche il finale, con quel “il vento mi porterà via da te”, è un modo per ricollegarsi al prompt, ma solo a una parte di esso: io chiedevo di rendere importante le foglie che danzano nel vento, non il vento da solo. Per cui, sebbene si noti che hai tenuto conto del paletto che ti ho dato, non lo hai proprio espresso al meglio.
3) 2/2.
Hai scelto sapientemente uno stile di scrittura che non prevede dialoghi, e sei stata molto brava in questo. Spiegare in prima persona ciò che sta accadendo a qualcuno è difficile, soprattutto se la protagonista parla in modo retorico con l’interlocutore – che però non può sentirla. Avresti potuto fare tutto in modo più semplice, magari utilizzando la terza persona, ma in questo modo è tutto senza dubbio più personale, e trovo che si adatti anche piuttosto bene alla personalità della tua protagonista. Brava.
Gradimento personale: 2/5.
Non sono proprio riuscita ad apprezzare questa storia, e mi dispiace tanto dirtelo così, ma ci sono state un po’ di lacune: prima di tutto, i tempi verbali mi hanno mandata in confusione e vedere degli inceppi nella consecutio temporum è quello che più di tutto uccide il mio gradimento; in secondo luogo, sei stata troppo approssimativa, perché avevi a disposizione cinquemila parole e ne hai usate appena mille, penalizzandoti da sola. Ora tu potrai dirmi che se volevo leggere storie più articolate dovevo alzare il limite, ma ho ricevuto anche delle storie molto corte che hanno espresso tutto ciò che dovevano.
Però, come vedi, non ti ho dato zero su cinque, perché ci sono delle cose che ho apprezzato. In primo luogo, la base della vicenda: ti ho detto che hai dato fin troppo pochi dettagli, è vero, ma credo che nella tua testa questa storia sia molto chiara e che abbia un gran potenziale (e ti consiglio caldamente di espandere il tutto, perché potrebbe valerne molto la pena); in secondo luogo, c’è stata una frase che mi ha appassionata, sia per il significato che per la bellezza. Ed è questa:
“Ma io sono una foglia d'autunno in balia del vento, seguo la corrente più forte perché è quella che può condurmi più lontano.”
Se tutta la storia fosse stata scritta con la musicalità di questa frase – e con lo stesso impatto emotivo – non avresti senza dubbio avuto rivali. Ho voluto riportartela qui perché, oltre a tutto ciò, me ne sono innamorata. Continuo a rileggerla.
Quindi spero vivamente che tu riesca a sistemare le cose che ti ho detto, perché sono sicura che il tuo meglio non è questo (e, se anche lo fosse, un artista vive infelice perché non è mai soddisfatto di se stesso, per cui anche il meglio è in continua evoluzione). Ho apprezzato il tuo lavoro ed è proprio per questo che spero tu riesca ad ampliarlo, perché potrebbe uscire qualcosa di notevole.
Bonus Peppa: 5/5.
Totale: 36,5/50.
Storia vincitrice del premio Peppa. |