Recensioni per
Still here
di alix katlice

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/09/14, ore 14:19
Cap. 1:

Da dove cominciare questa recensione? Dalla parte tecnica dicendo che questo tuo nuovo lavoro è davvero coinvolgente e scritto benissimo? Oppure dal lato emotivo, parlando di come i personaggi vivano sulla pagina,di come comunichino forti emozioni e di come siano splendidamente caratterizzati (OOC a parte)?
No, questa volta no. Questa volta vorremmo provare un approccio un po' diverso dal solito, parlando di dolore e sofferenza, di egoismo e di speranza, di buio assoluto e di luce che ti costringe, malgrado tutto, ad andare avanti.
Quando perdi una persona che ami... No, neanche questo funziona. Solo chi ha vissuto un'esperienza simile sa cosa voglia dire veramente quel vuoto al centro del tuo cuore che sembra non volersi chiudere mai più, quell'angoscia che ti prende la notte quando pensi che non potrai più vedere chi rendeva la tua vita così degna di essere vissuta (tra l'altro complimenti per la canzone. E' davvero perfetta per questa storia ^^). Perdere chi ami è un'esperienza assoluta, devastante, così forte che cancella d'un sol colpo ogni altra cosa, ogni altro sentimento, ogni altra sensazione, finché non rimani che tu e il tuo dolore, sordo testimone di quella che sarà la tua vita da quel momento in poi. Eppure questo non è che un frammento della verità. Così come un detto orientale dice "Chiedi a cento persone cosa sia l'amore e avrai cento risposte diverse" è anche vero che il dolore per la perdita di chi amavi e da cui eri amato differisce da persona a persona, così come racconti splendidamente in questa fanfiction, che racchiude in sé, tante forme di dolore. Su tutti svetta quello di Emma, il dolore di una giovane donna che in un tremendo istante si vede portar via colui che aveva imparato ad amare cosi teneramente. Emma è giovane, sconvolta, con il cuore a pezzi. E'solo comprensibile che l'unica reazione che abbia sia quella di chiudersi in se stessa, abbracciando un dolore che non possiamo
descrivere se non usando il termine "egoista"(per quanto possa sembrare strano).
Per Emma solo il suo dolore è quello "vero" quello che può esserci in quella situazione: ogni altro dolore quindi non può essere che "falso", ingiusto, ipocrita.

"Le sembrò infantile il modo in cui si alterò, guardando il loro dolore: non ne avevano il diritto? Neal era pur sempre un loro amico.
No, non ne avevano il diritto, era questa la risposta."

pensa guardando tutte quelle persone unite nel ricordo di Neal. Eppure anche se nel suo cuore non c'è spazio che per se stessa e la propria sofferenza, non possiamo che comprendere la sua scelta. Dopotutto, in una condizione simile, chi non rischierebbe di fare lo stesso? E'facile, quasi consolatorio, immergersi in quel dolore sordo a tutto il resto del mondo e lasciarsi andare alla sua voce suadente che ti sussurra che solo tu hai diritto di soffrire, perché solo tu amavi colui o colei che hai perduto... E' un dolore egoista, ma anche vigliacco perché le sue "lusinghe" ti impediscono di renderti conto che, in realtà, la tua sofferenza non è l'unica, che intorno a te c'è chi soffre per lo stesso dolore. Non ha amato quella persona come hai fatto tu, ma l'ha amata davvero, come un padre, una sorella, un amico, il compagno di una vita.

"Nessun uomo è un'isola, in gruppo o da solo; ogni uomo è una parte del Continente, una parte del Tutto..."

scrisse il poeta John Donne per far comprendere agli uomini del suo tempo che nessuno potrà mai essere completamente solo e che chi per te è prezioso può esserlo anche per tante altre persone, magari in modo diverso dal tuo, ma non per questo meno vero. Il dolore egoista nasconde questa verità con il suo manto di illusione e inganno, e così gli altri diventano degli ipocriti che piangono chi non hanno mai conosciuto o amato veramente, anche se darebbero ogni cosa per scambiare il destino dell'amato con il proprio. Cela ogni cosa, anche quella luce che brilla sul tuo domani, giorni vuoti senza quella persona, ma che, nonostante tutto, ci sono. Poi, se viverli o meno, la decisione spetta a te. Milah decide di porre termine al suo cammino, Robert di continuare a vivere con i suoi ricordi. Quale sia la scelta giusta non spetta a noi dirlo. Solo non occorrerebbe mai dimenticare che ogni vita, anche la più umile non è un punto nel vuoto, ma assomiglia di più ad una nota di una perfetta melodia: per quanto possa apparire piccola è insignificante, la sua presenza è fondamentale per creare l'armonia.
Chiusa nel suo guscio di perfetta solitudine Emma va avanti senza vivere davvero: sarà la presenza di Killian a infrangere le sue difese di egoismo e livore, per farle rendere conto che la morte di Neal ha devastato non solo la sua vita, ma tutte quelle di chi l'abbia mai amato. In quest'ottica il rapporto sessuale che consumano nella macchina assume un significato ben diverso da quello del puro piacere fisico. E' come se Killian la "costringesse" a sentire, a ricordare quel calore umano che lei stava dimenticando, quel bisogno di essere qualcuno e non solo trascinarsi stancamente in attesa del sipario finale, dove dire addio al pubblico e congedarsi con un piccolo inchino. Il rapporto è crudo, violento, quasi feroce

"Quel pomeriggio Emma e Killian non si amarono: si fecero del male, si baciarono con violenza."

come scrivi con un'espressione asciutta e tagliente che fa male solo a leggerla. Entrambi hanno bisogno di sentirsi vivi. Non si amano come due innamorati ma è come se ognuno desse conferma all'altro che esiste, che le loro vite non si sono fermate con uno schianto, con lamiere e corpi accartocciati, sogni infranti e promesse svanite nel vento. Paradossalmente quell'atto che sembra mancare di amore, ne è invece così ricolmo che non si può non sentirlo in fondo al proprio cuore. Ma non è l'amore di due innamorati. Nelle note tu hai scritto che questa non sembra una Captain Swan ma permettici di non essere d'accordo. Lo è, ma non nel senso del lieto fine, di quel "si amarono e furono felici fino alla fine dei tempi" che capita così di rado nella vita reale. Lo è nell'incontro di due anime ferite, in quel desiderarsi per essere sicuri di esistere ancora, in quel nuovo inizio che è il perdono di Emma più a se stessa che a Killian, perché lei ha sempre saputo che la colpa non è mai stata sua, né di Neal, né di Milah, o di Peter...
Il dolore nel cuore di Emma e Killian non svanirà mai. Col tempo il suo ricordo magari diventerà meno presente, ma lui sarà sempre lì, pronto a riemergere alle prime note di una canzone o alle immagini di un film: sarà sempre lì perché la vita è fatta anche di questo, di quei momenti tristi che vorremmo non avere mai e che invece ci insegnano cosa sia davvero l'amore e quanto siano preziosi i momenti belli. Allora impari ad apprezzare anche ogni breve istante, ogni sorriso donato ed ogni parola detta e comprendi che, come ci insegnò Sakyamuni (che noi chiamiamo anche Buddha), ogni cosa è connessa a tutto il resto, che la tua vita sono tutte le vite di ogni essere vivente e che quella di cui fai parte è davvero una melodia meravigliosa...

Una fanfiction davvero splendida che comunica dei sentimenti forti e puri come in pochi ormai ne sono capaci. La tua magia rende Emma e Killian così reali che non si può non piangere e soffrire per loro, insieme a loro. Dobbiamo farti i nostri complimenti soprattutto per la parte finale, così cruda e violenta, e al tempo stesso così inevitabile che, sul serio, ci ha lasciato con il cuore in subbuglio. Perché ciò che pensa Emma è vero, e perciò quel "Grazie", quelle parole non dette al suo posto, sono davvero l'unico "lieto fine" che questa storia avrebbe mai potuto avere...
Se mai avessi pensato di non essere davvero meravigliosa, da questo momento in poi non potrai mai più dubitarne :) Perciò, signorina Scrittrice, continua a farci emozionare e a vivere insieme a te tutte le infinite storie che creerai... Bravissima signorina Scrittrice :* :* :*

PS: Un suggerimento non richiesto e alcune precisazioni ^^

- La tua idea di farne una raccolta è semplicemente bellissima e l'appoggiamo con tutto il nostro ardore XD Se volessi potresti sfruttare l'idea delle vite interconnesse e far vedere come sono cambiate le persone dopo la morte di Neal :')

- (...) sua madre non si era incazzata, ne era rimasta scandalizzata - In questo caso l'errore di battitura ("ne" al posto di "né") cambia un po' il senso della frase.

- Non fece in tempo a rendersi conto di ciò che le capitava attorno per molto, per fortuna: le fu accanto la figura minuta di Mary Margaret quasi subito appena arrivò, affiancata da Ruby - La frase non ha una buona ritmica ed andrebbe riorganizzata per "suonare" meglio

- « Mai stata meglio » mormorò, digrignando i denti e scansandosi, allontanandosi. - Anche qui la frase suona un po' male. Potresti provare con un "« Mai stata meglio » mormorò, digrignando i denti e scansandosi, allontanandosi da lui."

- Poi era tornato, e c'era voluto un po', ma c'era riuscita a perdonarlo - Il secondo "c'era" andrebbe modificato in un "era". :*