Recensioni per
Headlights
di Sinead1370Kimaira

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
30/09/14, ore 20:41
Cap. 1:

Valutazione ottenuta al contest "Brighter than a thousand suns" sul forum di EFP


Undicesima classificata 
Headlights di LuryelTheHalfAngel
 
Grammatica e sintassi: 20/20 
Stile e lessico: 12/15 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione: 10/10 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 9/10 
Approfondimento dei personaggi/IC: 10/10 
Totale: 61/65 
Grammatica e sintassi 
Due parametri che risultano assolutamente impeccabili: non c’è nessun errore, di nessun tipo. Le frasi sono costruite correttamente e con precisione, oltre che legate in modo coerente fra loro. La grammatica e l’ortografia sono perfette, senza la minima sbavatura. Anche la punteggiatura è ottima, vivace e varia. Alterni periodi lunghi a frasi brevi, tanto un ritmo dinamico alla storia che tiene viva l’attenzione del lettore. Davvero ottima. 
Stile e lessico 
Lo stile è molto buono, scorrevole e chiaro. Mi piace tanto il ritmo, che alterna momenti descrittivi crudi e realistici a periodi brevissimi che ben rendono l’atmosfera crudele dell’inferno. 
Il lessico, però, risulta un poco meno fluido, un po’ più “artificiale”, nel senso che non ha una naturalezza e armonia assolute: alcune parole stonano un po’, perché accosti espressioni molto colloquiali (“sembravano in qualche modo”,…) a termini molto ricercati, che risultano un po’ fuori luogo per un personaggio diretto come Dean (“singulti”, “recentemente squarciato”,…). Non si tratta di un errore, solo una scelta che rallenta un po’ la lettura, rendendola leggermente meno scorrevole. Non sono del tutto convinta nemmeno dall’uso delle maiuscole: per differenziare l’ordine di Cass dal resto della narrazione, personalmente, trovo che sarebbe stato un po’ più “elegante” l’uso del corsivo o delle virgolette, che danno un aspetto più professionale alla storia rispetto al maiuscolo. Inoltre, pur nutrendo una passione viscerale per l’inglese, il passaggio dall’italiano all’inglese per l’espressione-firma di Dean, Son of a Bitch, è un po’ forzata, stona un po’ nella narrazione (sappi che mi costa tanta sofferenza dirti questa cosa, perché amo tantissimo l’inglese e se potessi parlare e leggere in inglese per il resto della vita lo farei XD). 
Un’ultima cosa su cui avrei un dubbio è il passaggio dal passato al presente. Non so se sia voluto (per questo l’ho inserito in questa sezione e non nella parte di grammatica) o se sia una svista, ma a un certo punto passi dall’imperfetto al presente, e questo lascia il lettore un po’ spiazzato, rallentando ancora un poco la lettura. 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione 
Cosa rappresenta l’oscurità meglio dell’Inferno? E cosa rappresenta la luce meglio di un angelo che salva qualcuno dalle tenebre degli Inferi? Il tema è rispettato perfettamente, in modo davvero magistrale. Il contrasto oscurità/luce è presente, e in più di una forma. Non c’è solo l’oscurità dell’Inferno, c’è anche l’oscurità interiore che sta nascendo in Dean a causa delle torture che è costretto a infliggere alle altre anime. E Cass, salvandolo dall’inferno, lo salva anche da quest’oscurità che sta sorgendo dentro di lui. E c’è la luce di Cass, che è un angelo, che splende, che è quanto di più diverso ci sia dalle tenebre infernali. Il descrivere la luce dei suoi occhi, poi, è stato geniale: mi è piaciuto moltissimo. 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale 
Questa storia è un piccolo gioiello, un missing moment che non è proprio un missing moment ma che approfondisce un momento estremamente significativo (ed estremamente Destiel, coff coff) del telefilm. E’ gestita in maniera eccellente, ben strutturata e ben equilibrata. Anche l’atmosfera è ottima: la storia è pervasa da un senso di mancanza di speranza, di routine terrificante e densa di dolore e malvagità. E poi, il contrasto, la luce nelle tenebre: Castiel, che spezza quella ripetitività spietata e disumana e strappa Dean dall’oscurità, riportandolo alla luce. Mi piace il modo in cui questo concetto si riflette nel modo in cui la narrazione cambia, il modo in cui tutti i tormenti dell’inferno scompaiono per lasciare il posto a Castiel, Castiel che diventa il centro della seconda parte della storia. Mi piace moltissimo anche il modo in cui Cass viene visto attraverso gli occhi di Dean alla fine. 
L’unica cosa che non mi convince tantissimo è la divisione semi-dialoghi/narrazione: forse lasciando una riga vuota in più per separare le parti o qualcosa di simile la storia avrebbe avuto un aspetto ancora migliore, visivamente. Ma il lavoro rimane eccellente. 
Approfondimento dei personaggi/IC 
Dean è ottimo. In ogni semplice azione, in ogni breve pensiero, in ogni riga. Dean è Dean, con tutta la sua sofferenza e la sua ostinazione e il suo rifiuto di piegarsi anche fra i tormenti dell’Inferno. Dean che non vuole essere salvato, Dean che si trova nella situazione peggiore possibile e ciononostante resiste. Dean che suo malgrado è sollevato quando viene salvato, perché vede davanti a sé un individuo così magnifico dopo tanto orrore e violenza e dolore. 
Tutte le azioni e i pensieri sono descritti in modo realistico e plausibile: un ottimo lavoro.