Sinceramente toccante, ogni parola preme sui miei nervi scoperti e provoca sensazioni di dejà-vu uniche. Sarà che mi ci ritrovo molto in questo piccolo scritto?
Tre poeti, tre modi diversi di vedere, tre vite separate, tre menti distanti, una sola ricerca. La ricerca del senso è quella che ci accomuna tutti, in effetti, ma chissà perché solo i poeti e i filosofi ne sono dannati vita natural durante. Solo i poeti hanno quella sensibilità intrinseca e quei sensi acuiti che percepiscono il minimo cambiamento esterno ed interno: i cambiamenti dell'anima, d'altronde, muovono anche l'esteriorità e ne consegue un mutamento anche esteriore. Anche Aristotele la pensava così!
E poi c'è Foscolo, l'autore del tormento, l'autore dell'arte romantica italiana, oltre che di quella neoclassica, l'autore della sera, appunto, come manifestazione del sentimento dell'essere umano. Non sai quanto ho apprezzato quest'inizio così travolgente. Fin da subito questa storia ti arpiona l'anima e ti trascina in un vortice di emozioni, pensieri e sensazioni di uno stralcio di vita vissuta, di un momento di ricerca e catarsi acuto.
Tre poeti alla ricerca della stessa cosa in tre modi differenti. Veramente originale, splendido e in qualche modo eccentrico, ma quasi normale nella sua eccentricità: in fondo, chi non si è mai messo alla ricerca di un senso o di un momento di pace? È una lotta continua, questa vita, è il mito di Sisifo, eppure nessuno di noi può fare a meno di portare il proprio macigno fin su e poi scendere a riprenderlo ogni volta che cade, nella vana speranza di raggiungere la cima una volta per tutte.
Grazie per aver scritto questa piccola storia, mi è piaciuta veramente da matti!
A presto, spero, tua
Sid. |