Recensioni per
The Mirror
di JonS

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/01/15, ore 18:32
Cap. 1:

Undicesima classificata al contest 'I'd die to be where you are'
Grammatica e sintassi: 20/20 
Stile e lessico: 13,5/15 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione: 10/10 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 9,5/10 
Approfondimento dei personaggi/IC: 9,5/10 
Totale 62,5/65 
Grammatica e sintassi 
Grammatica e sintassi sono perfette. Davvero, davvero perfette: non c’è la minima sbavatura, di alcun tipo. So che essendo una storia molto breve sarebbe stato difficile commettere molti errori, ma soprattutto nella costruzione delle frasi qualcosa può sempre sfuggire. Qui, invece, non è “sfuggito” nulla: tutto è esattamente dove dovrebbe essere, i periodi sono costruiti con coerenza e l’ortografia è impeccabile. 
Anche la punteggiatura è davvero buona. Alterni periodi lunghi a periodi brevi, simili a “leggi” incisive che conferiscono grande profondità ed emozione alla storia, e riesci a creare un buon ritmo scorrevole. 
Stile e lessico 
Lo stile è molto, molto buono: è fluido, chiaro, preciso. È evocativo e molto poetico, e per questo eccellente. L’unica cosina che secondo me manca è la variazione, il contrasto fra poesia e spiazzante “verità”, nel senso di frasi più brusche che, al pari dell’alternarsi di periodi lunghi e corti che riesci a gestire magistralmente, dia un po’ di varietà allo stile, dia dinamicità alla storia rendendo ancora più efficace il passaggio di emozioni verso il lettore. Già così, riesci a padroneggiare molto bene la parte poetica, che però senza contrasto risulta un pochino esasperata per essere una storia narrata in terza persona. 
Per quanto riguardo il lessico, dimostri di avere un vocabolario ampio e vario, molto ricco, e questo ti fa onore. Conosci molti vocaboli e sai utilizzarli al momento giusto con il giusto significato. L’unico appunto che mi sento di fare è che il linguaggio utilizzato è un po’ elaborato per il narratore interno: così come lo stile, il lessico risulta un po’ troppo ricercato per essere tratto direttamente dai pensieri di Piton, un po’ troppo complesso per appartenere a riflessioni che sono comunque immediate, non ragionate almeno nella forma. Difficilmente i pensieri di una persona sono così elaborati se rimangono nella mente e non vengono espressi a parole, e per questo i vocaboli scelti, seppur meravigliosi (alcune frasi combinano le parole in modo incredibilmente efficace, creando passaggi di vera poesia), risultano non proprio adatti per il contesto, stonando un po’. Mi riferisco a parole ed espressioni come “membra”, “distorte”, “inferno terreno”, “movimento statico”. Sono tutte magnifiche, ma più adatte a una seconda o terza persona che a una prima persona singolare. 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione 
La citazione è ripresa in modo davvero efficace, e si “percepisce” per tutta la durata della storia: sei riuscita a inserire alla perfezione i due “pezzi” della frase, strutturando la tua storia in modo fluente e naturale su di essi. La frase si fonde perfettamente con la narrazione, e si adatta in maniera straordinaria al personaggio e alla situazione: Piton è un personaggio emblematico di tentativo fallito di rimanere accanto a qualcuno, e per questo la tua scelta risulta più che azzeccata. Sei riuscita a individuare un momento perfetto su cui svolgere le riflessioni, e la frase si adatta a Piton forse in questo momento preciso più che mai. C’è tutto il suo desiderio di rimanere accanto a Lily, il suo fallimento nel proteggerla, nello stare accanto a lei, nel lottare per lei. Non è riuscito a tenerla stretta e ora è solo, solo senza di lei, ed è condannato a vedere il suo volto senza poterle parlare direttamente, sapendo che lei non c’è più, che non è mai stata sua e non lo sarà mai. 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale 
Mi piace moltissimo l’idea di base della storia: è assolutamente plausibile e davvero ben sviluppata. In pochissime righe, sei riuscita a creare una situazione tanto realistica quando commovente, dando a Piton la sua unica occasione possibile di confronto con Lily. È totalmente plausibile che lui parli con lei, che la cerchi ancora anche se lei non è più con lui, perché il sentimento che lui provava per lei, che lo ancora, dopo tutti questi anni, condiziona le sue scelte, i suoi pensieri, le sue azioni anche in modo irrazionale, deve manifestarsi nel concreto in qualche modo. E si manifesta così, in questo dialogo silenzioso, che supera il tempo e lo spazio, proprio come l’amore che Piton provava e ancora prova per Lily, nonostante lei se ne sia andata. Lei non è più nel suo mondo, ma lui continua a cercarla, ovunque e comunque, e non può fare a meno di ripensare, ancora e ancora, a come non abbia potuto tenerla accanto a sé, a come lei gli sia sfuggita ancora e ancora, fino a quando la separazione è diventata irreversibile quando lei è morta. 
Approfondimento dei personaggi/IC 
I pensieri di Piton sono accurati e plausibili. C’è oscurità, nella sua mente, ma anche un amore profondo e sincero da cui lui non riesce a staccarsi, un amore che ancora lo consuma e sembra non esaurirsi mai, nonostante non abbia mai avuto alcuna possibilità di realizzarsi. C’è anche il suo egoismo, nel suo desiderio implicito che lei viva ancora non per coloro che la amavano ma per lui e lui soltanto, perché lui possa riaverla. C’è anche la dura consapevolezza di avere avuto una responsabilità in ciò che le è accaduto, di non aver tentato con abbastanza forza, con abbastanza convinzione, di tenerla stretta. E alterna illusione e razionalità, sapendo che lei non tornerà ma tentando di convincersi che non se ne sia mai andata, tentando di non lasciarla andare. 

Recensore Veterano
31/10/14, ore 22:18
Cap. 1:

Premetto che io adoro Piton dal film dove lui muore ... bè, che ci posso fare, fino a quel momento l'ho reputoto un nonsidiceperchéèvolgare e da quella scena in poi me ne sono innamorata e quando penso che è morto mi viene quasi da piangere ... ok ... diciamo che quando guardo quella scena piango.
Tutta questa introduzione per dirti ... booo ... XD
Comunque questa storia è veramente carina e dolce, lui la amava veramente tanto ed è una caratteristica che si è vista sempre all'interno di tutti i film.
Credo che questo monologo si adatti perfettamente a lui, penso proprio che tu abbia dato voce ai pensieri che avrebbe avuto (se fosse reale e non un personaggio di fantasia s'intende).
Detto questo chiudo domandandomi come mai questa è la prima recensione che riceve questa storia.
Un bacione Chelinde.
P.S. Recensione premio per contest: "Fantasia, originalità e sentimento".