Wow, che capitolo... intenso!
Non ti preoccupare se è lungo, anzi. Come ti ho già detto, io adoro i capitoli scritti bene e corposi. E tu, Ida, scrivi benissimo! In questo capitolo non ho notato nessun errore, né di grammatica, né di sintassi, né di struttura della frase, niente! Quindi, complimenti davvero. Inoltre si vede che hai messo e stai mettendo il cuore in questa storia e son ofelicissima che tu l'abbia ripresa in mano dopo anni. Hai fatto bene a darle una conclusione. Sarebbe stato un vero peccato lasciarla così, ancora in corso. Una storia talmente bella ha il diritto di essere conclusa; e tu, che ci hai messo il cuore, sei stata molto coraggiosa a volerla riprendere dopo tanto tempo.
Chiusa questa parentesi, passo alla recensione del capitolo.
Diciamo che, percome è il mio umore in questi giorni, leggere questo capitolo ha descritto un po' come mi sento, nel senso che anch'io piango spesso, anche se per motivi diversi da quelli di Phillis, sono triste, stanca e voglio stare, spesso, sola. Quindi, mi sono rispecchiata toltalmente e completamente nel suo stato d'animo quando è arrivata su quella panchina.
Comunque, partiamo dall'inizio.
E' stato bellissimo che lei e Luke si siano tenuti la mano e, ti giuro, mi sono emozionata quando il ragazzo le ha circondato le spalle con un braccio. In questo modo le ha fatto capire che lui le era vicino, che voleva proteggerla; e mi sembra che, per ora, Luke faccia cose migliori con i gesti che con le parole. Come ho già avuto modo di notare, lui vuole apparire in un modo, ma che in realtà non lo rappresenta, o almeno non del tutto. Nonostante questo, penso che, sia nel finale del precedente capitolo che in questo, si sia compotato meglio e sia stato più affettuoso mentr la abbracciava o le dava la mano, rispetto a quando le parlava.
C'è stato un passaggio che mi è servito da chiave di lettura dei momenti tra lei e Luke, che ora cito:
"Perché lei e Luke non erano mai stati niente, neanche conoscenti, figuriamoci amici. Lei aveva sempre avuto paura, legata ad un ricordo che invece avrebbe fatto bene a lasciare andare, e lui si era lasciato accecare dai pregiudizi, guardando disgustato quella ragazza che, nella forma del viso e nel portamento, portava il marchio della persona che lo aveva reso il mostro che era. Quindi lei non avrebbe dovuto sentirsi così, nello stare vicino a Luke; non avrebbe dovuto neanche esserci, quella vicinanza, non aveva senso visto che fino a quel momento le loro interazioni si erano limitate a frasi provocatorie, litigi e discorsi che alla fine erano solo riusciti a creare ancora più confusione in lei.
Eppure, in quel momento e con il braccio di Luke ancora intorno alle spalle ad infonderle calore, pensò che proprio tanto poi non le dispiaceva. Che c’erano mille motivi per allontanarsi, ma lei ne avrebbe potuti trovare mille e uno per non muoversi di un millimetro."
E' bellissimo! Veramente! Ripeto, bellissimo! Meraviglioso, fantastico, stupendo! Scusa se riempio queste righe di aggettivi, ma non riesco a trovare un modo migliore per farti capire quanto io l'abbia apprezzato. E' un passaggio in cui Phillis è ancora più sincera con se stessa rispetto ad altre volte, in cui si rende conto, finalmente, che comunque lei sta bene con Luke; che per quanto lo odi, in quel momento il ragazzo la fa sentire bene. E chissà, anche se tu non l'hai scritto forse lei, nel più profondo del suo cuore, o addirittura nell'inconscio, ha avuto un attimo in cui ha pensato che le cose, tra loro due, potranno migliorare, cambiare. Okay, non sono mai stati nemmeno amici. Ma chi dice che le cose non potranno andare diversamente? Magari, una piccolissima, minuscola, infinitesimale parte di phillis spera anche, in questa cosa; e così lo fa Luke, anche se, almeno per come è il suo carattere ora, non lo ammetterà mai.
Insomma, quelli erano momenti magici, speravo addirittura di sapere qualcosa in più sul loro passato, su ciò che era successo a causa del padre della ragazza, ma poi... mi hai totalmente scioccata e sorpresa con la comparsa di Austin. All'inizio avevo creduto che quella menzione alla coppia di ragazzi fosse solo un modo per descrivere l'ambientazione. E' giusto, quando si parla di un posto, dire qualcosa anche sulla gente che lo frequenta, almeno a volte, così il lettore si immerge ancora di più nella sttoria e il tutto risulta più realistico. Anzi, ti dirò di più: a me, in quel momento, sembrava proprio di essere Phillis e di vivere tutte le sue stesse sensazioni: la ocnfusione, m anche il desiderio, forte, di restare lì con Luke, perché con lui si sentiva sicura.
E invece no, quella non era una semplice descrizione dell persone.
Quello è stato il punto di rottura, ciò che ha spezzato l'incanto che si stava creando.
La comparsa di Austin, il su oritorno, ha risvegliato in Phillis sentimenti negativi, ricordi, pensieri, dolore... E' scappata in prda a tutto questo.
Mi ha fatto male leggere di quanto ha sofferto per colpa di questo ragazzo, che tra l'altro è tornato e sta con un'altra. Le ha fatto un sacco di promesse, lei ci ha creduto anche quando sono stati lontani e poi lui le ha rotte, così, senza una spiegazione, come se tutto fosse stato normale. Certo Phillis avrebbe potuto farsi qualche domanda quando aveva compreso che lei e lui non si sntivano più, ma posso anche capirla: aveva piena fiducia in Austin perché lo amava. Il ragazzo magari non si è nemmeno accorto della sua presenza e, inconsapevolmente, ha mandato al diavolo la tranquillità che Phil stava ritrovando con Luke.
E' stato bello che tu abbia descritto molto dettagliatamente il passato di Phillis con Austin, così i lettori, me compresa quindi, hanno scoperto qualcosa in più su di lei.
Posso anche immaginare il suo bisogno di stare sola e dinon voler rispondere alle telefonate, addirittura di voler sepgnere il telefono. Io, quando sto male, ma proprio tanto, tanto male, non ho voglia di sentire nessuno, né di parlare con i miei.
"“Lucy”. La voce di Phillis, ridotta ormai ad un sussurro, riuscì a fermare il fiume di parole della spagnola.
“Phillis, cos’hai?”
La bionda riuscì quasi a sorridere. Dopo tanti anni ancora non riusciva a capacitarsi di come Lucy riuscisse ad essere così empatica e volubile. Era passata dalla rabbia omicida alla preoccupazione in pochi attimi, nel percepire il dolore nascosto nella voce vibrante dell’amica, anche attraverso una sola parola."
Lucy è meravigliosa! Adoro la sua empatia! C'è sempre per Phillis e, ripeto, sempre! Lo puntualizzo perché è una cosa davvero importante; e dovrebbe essere semprecosì, in amicizia. Adoro come quella ragazza si prenda cura di Phil. Meno male che ora ci sarà lei a farle compagnia. Le ha fattocapire che non può stare da sola. Chissà se Phillis le racconterà tutto quanto, anche di quell'uomo che la seguiva e del ritorno di suo padre.
Volo al prossimo capitolo, sono troppo curiosa!
Ti faccio i miei più sinceri complimenti. Hai la capacità di farmi provare emozioni fortissime. Ci sei riuscita fin dal primo capitolo, ma in questo ancora di più, credimi.
Giulia |