Recensioni per
Pieces
di daisyssins

Questa storia ha ottenuto 141 recensioni.
Positive : 137
Neutre o critiche: 4 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 [Prossimo]
Recensore Master
29/09/17, ore 21:51

Eccomi di nuovo! Recensirò un altro capitolo, poi tornerò domani per commentare gli altri due.
Allora... finalmente si è capito come Phillis e Luke si sono incontrati. La ragazzina deve aver sofferto tantissimo vedendo quella scena. Insomma, un adulto sarebbe stato traumatizzato, ma un bambino sicuramente lo è ancora di più. La scena alla quale ha assistito è stata raccapricciante, e se penso al povero Luke, che si è visto suo zio morire davanti... santo cielo, quanto dolore! Quanti traumi hanno subito quei bambini! Hanno visto e sentito cose che non avrebbero dovuto vedere e sentire, hanno dovuto, come tu stessa hai scritto, crescere in fretta, troppo in fretta. Nessuno dovrebbe soffrire così, né gli adulti né i bambini.
Quando hai parlato, mi sembra, del tremolio delle mani dei Luke, hai scritto "non ci riuscii" anziché "non ci riuscì". Per il resto, non ho trovato altri errori nel capitolo.
Mi ha scioccata il comportamento di Andrew: ha agito appunto come se quella scena non fosse mai avvenuta, non è rimasto scioccato perché evidentemente aveva visto cose simili altre volte, però... non riesco a comprendere come una persona possa comportarsi così, soprattutto un padre. Lo schiaffo a Phillis ci sta, credo che lui gliel'abbia dato più per paura che per rabbia, paura che a lei, vedendo quella scena, sarebbe potuto succedere qualcosa, forse... Ma portare a casa quella bambina, la sua bambina, e comportarsi come se nulla fosse stato, è una stronzata belle e buona (scusa la parolaccia, ma quando ci vuole, ci vuole). Insomma, Phillis è rimasta traumatizzata da quel che ha visto. Avrebbe avuto bisogno di rassicurazioni, di aiuto, forse anche di parlare con uno psicologo, e invece il padre l'ha lasciata sola e la madre anche (e poi non ho capito se lei ha poi saputo di quanto era successo quel giorno oppure no, ma credo di sì). Mi è dispiaciuto infinitamente per Phillis. Me ala sno immaginata bambina, piccola, fragile ma allo stesso tempo forte, anche se non abbastanza da poter affrontare una cosa così grande e orribile da sola. R l'ho vista adesso, ragazza, sempre forte, ma anche con le stesse ferite, con la stessa fragilità. E te lo assicuro, questa è solo una storia, ma leggere tutto ciò mi ha fatto male. MOlto male.
A quanto ho capito, dopo la sbornia Phillis non ricorda bene ciò che è successo, ma sono sicura che le verrà in mente. Mi è dispiaciuto tantissimo leggere di come sta sua madre, di tutta latristezza e il dolore che si porta dentro e sono triste anche penando che Phillis soffre. Dice di esserci abituata... mah, secondo me non ci si abitua mai a queste cose. Forse lei le sopporta meglio della mamma, non so...
Per quanto concerne il loro dialogo, è stato intenso, emotivamente forte. La donna sta cercando di ricostruire un rapporto con la figlia, ma non sarà una cosa facile. Essendo state distanti per tantissimi anni, di certo non potranno recuperare la loro relazione da un giorno all'altro! Comunque il fatto che abbiano parlato e che la donna sia stata sincera con Phillis è già un buon punto di partenza. E' stata sincera, ha rispostoalla sua domanda, le ha spiegato come si sente. Penso che tuttel e mamme non vogliano che i figli commettano i loro stesi errori, così come lo vogliono i padri. Non so cos'altro dire, se non che forse le due donne potranno ricostruire un rapporto, ma mi rimane un dubbio, cioè non so se la stessa cosa potrà avvenire tra Phillis e suo padre. Se avverrà, credo ci vorrà molto, moltissimo tempo, perché ci sono ferite che pian piano si possono ricucire, ma altre, le più profonde, che lasciano segni indelebili nell'anima e tagli che non si possono rimarginare.
Giulia

Recensore Master
29/09/17, ore 21:25

Ciao Ida.
Sono Giulia, non so se ti ricordi di me. Avevo cominciato a leggere la tua storia mesi fa, e avevamo cominciato anche a conoscerci. Purtroppo non sono più anmdata avanti perché i miei problemi a casa si sono moltiplicati, e non ho più avuto lo spirito giusto, fino ad oggi, quando mi sono detta che questa storia mi mancava troppo e che volevo riprendere la lettura. Prima di cominciare la vera e propria recensione, però, ti dico che spero con tutto il cuore che tu stia bene e che tornerai a scrivermi presto e ad aggiornare questa fanfiction. Mi manchi, anche se ti conosco da poco!!!

Il titolo del capitolo è assolutamente azzeccato, come tutti gli altri del resto. In esso c'p una sorta di riassunto di ciò che succederà, e avevo la sensazione che Phillis si sarebbe ubriacata. Ma andiamo con ordine.
Per prima cosa, ci tenevo a dirti che, nonostnate non abbia letto questa storia per diversi mesi (cosa della quale mi scuso davvero tantissimo), non ho dimenticato nulla. Mi ricordo ogni singola cosa successa, ciascun personagio con il proprio carattere, ciascuna delle emozioni che la fanfiction mi ha fatto provare. E sono frelice di averla ripresa e no vedo l'ora di scoprire quali altri sentimenti mi riserberò in futuro.
Comunque, in questo capitolo Phillis sta davvero male. Suo padre è tornato e, come si è reso conto Calum, lei è completamente vuota, spenta. In realtà se ne sono resi conto tutti. E' diversa da come era nei primi capitoli, non è più allegra, spavalda, piena di energia. Sembra veramente un'altra persona.
MOlto bella la riflessione sul fatto che Ashton non riesce ad irritarla perché lei è spenta: fai capire anche attraverso queste piccole cose il suo sstato d'animo.ù
Mi ha colpita molto anche la descrizione degli occhi di Luke e di ciò che Phillis riesce a fare guardandoli, una cosa che sembra non riesca a fare nessun altro.
Sono sempre più curiosa di scoprire cosa ha fatto Andrew Turner ai ragazzi, perché sembrano tutti legati da quello stesso filo, e il fatto che tu non l'abbia ancora detto aggiunge un tocco di mistero alla storia. Fa venire voglia di andare avanti, di scoprire.
Mi ha colpita molto il fatto che Phillis, mentre beveva, si sia aperta un pochino anche se in eraltà non lo voleva, e difatti con Calum si è chiusa subito. Credevo che con lui si sarebbe confidata, ma come poi tu stessa hai scritto, è difficile che qualcuno che non ha mai provato un dolore simile al nostro, o che non ha mai avuto il cuore spezzato, per questo o quell'altro motivo, ci possa capire. Io credo che ci siano delle eccezioni a questa cosa, ma sono molto rare. Lo sbuffo di Phillis, quando Calum se ne va, mi è parso una specie di sbuffo fatto per disperazione, perché la ragazza soffre molto e si è sentita ancora più male e più sola in quel momento.
Mi verrebbe da dire a Phillis che i farmaci che assume, assieme all'alcol non vanno assolutamente bene, ma immaginoche al momento non le interessi, questa cosa. E comunque sicuramente lo sa.
Bellissimo questo passaggio:
"“Anche se non fosse?” Phillis scrollò le spalle. “Più mi farà male, meglio mi sentirò” sputò fuori affranta, senza rendersi conto di star lasciando involontariamente trapelare più di quanto realmente volesse. Calum osservò la figura minuta e longilinea dell’amica, e si chiese davvero cosa potesse essere successo per spegnerla così totalmente e improvvisamente, dall’oggi al domani. Non riusciva a collegare con nulla quella situazione, se non con il ritorno di Andrew Turner.
La ragione principale dei loro problemi.
La ragione per cui Luke era così com’era.
La ragione per cui, prima o poi, anche Phillis sarebbe diventata come lui: un fiore appassito. Forse il più bello di tutto il giardino, certo, ma comunque appassito e privo di vita. Così morto che neanche la bella stagione lo avrebbe risvegliato."
Qui, appunto, Caluym non triesce a capire, è evidente.
E così alla fine Phillis in pratica si stacca dalla realtà. Non ho mai provato una sensazione del genere, non in maniera così forte e non grazie all'alcol. Dev'essere particolare, e piacevole da come la descrivi. In questo istante in cui appunto la ragazza riesce a fare ciò si sente sicuramente meglio e anche io, che legevo il testo, ho avvertito una bella sensazione. E' stato come se prima avessi un peso che mi gravava sul petto e che pian piano questo se ne sia andato.
Si dice che chi beve e si ubriaca parla molto, dicendo cose che, se stesse bene, non direbbe mai. Pghillis si è sfogata con Luke, ma conoscendola sono sicura che non l'avrebbe mai fatto se fosse stata lucida. Quindi, forse quest'ubriacatura non è arrivata per caso. Forse è stato un buon segno che lei gli abbia parlato, è comuinque un'evoluzione del loro rapporto, anche se non so se Phillis quando sarà lucida se la prenderà con se stessa per averglielo detto, o se se la prenderà con lui (anche se Luke non ha colpe)... In ogni caso, wow, si sono baciati! Finalmente, non vedevo l'ora che arrivasse questo momento, te lo giuro! E' stato un bacio veloce, che forse Phillis non desiderava completamente, o magari nel suo inconscio sì, chi lo sa. Comunque è stato bello, e tu hai saputo descriverlo in modo intenso, come riesci a fare con tutto il resto.
Bellissimo capitolo, come sempre!
Giulia

Recensore Master
13/07/17, ore 15:44
Cap. 7:

Eccomi.
Nella scorsa recensione mi sono dimenticata di scrivere che l'inizio del capitolo era molto suggestivo, molto interessante. Aveva un'atmosfera particolare.
Comunque, parliamo di questo capitolo. Finora il mio preferito, sì. Scritto benissimo e interessante dal punto di vista degli avvenimenti. Mi piace molto il tuo stile! Se tre anni fa scrivevi così bene, mi domando adesso come scrivi. Sono molto curiosa!
Luke è un grandissimo punto interrogativo come al solito. C'è poco da fare, è un personaggio intrigante e pieno di sfaccettature. Lo preferisco di gran lunga a Phillis, se devo ammetterlo. Ha una profondità che lo rende davvero reale.
Quindi il padre della ragazza è tornato, Luke e Michael c'entrano qualcosa con lui e un uomo segue Phillis. Caspita, una bella dose di mistero! Sono sempre più incuriosita. Mi chiedo quale sia il collegamento tra tutti loro.
Molto carina la scena finale, con quell'abbraccio accennato.
Per non parlare di quelle ultime quattro righe. Ottimo modo di terminare il capitolo.
Ci sentiamo presto per i prossimi! xx

Recensore Master
13/07/17, ore 15:31
Cap. 6:

Ciao!
È passato un po' di tempo dall'ultima recensione, ma ti assicuro che prima o poi finirò questa storia. Mi dà alquanto fastidio lasciare le letture a metà, immagino come a tutti.
Comunque, mi piace la lunghezza dei capitoli. Non perché siano veloci da leggere, piuttosto perché li termini nel momento migliore, dando quel pizzico di mistero.
Luke sembra geloso, eh? Ed è anche parecchio scostante. Cambia atteggiamento da una riga all'altra, però mi ha sorpreso che abbia confessato di non volere che Phillis stesse ancora con Calum.
Questi ragazzi sono tutti strani ahah
Quattro amici che a volte danno l'impressione di agire uno contro l'altro e che nascondo sicuramente dei segreti. Segreti importanti.
Ashton ha fatto la sua comparsa in modo più evidente. Finalmente, lo aspettavo!
Anche lui mi incuriosisce.
Per adesso ammetto di non star capendo molto, ma suppongo sia a proprio questo che puntavi quando hai sviluppato la trama. È tutto molto misterioso.
Passo al prossimo capitolo!

Recensore Master
29/05/17, ore 11:31

Rieccomi.
Caspita, hai terminato il capitolo proprio in un momento cruciale! La curiosità non può che salire.
Mi è piaciuto molto. Davvero. Non ho osservazioni da fare, perché ho trovato tutto molto ben scritto e pensato.
Phillis si è mostrata più riflessiva del solito, chiusa in camera sua e poi al parco ad osservare il cielo.
Non riesco a inquadrare molto bene la madre, perché a volte sembra piuttosto materna e preoccupata per la figlia, altre proprio ostenta indifferenza, se non fastidio. Be', sicuramente spiegherai tutto al momento giusto.
Calum mi sta incuriosendo. Da un lato, dà l'impressione di un ragazzo tranquillo, che difficilmente sembra avere qualcosa da spartire con gli altri del gruppetto. In realtà, mi interessa molto scoprire che genere di rapporto hanno quei quattro, se sono davvero grandi amici.
Ad ogni modo, si parlava di Calum. Stranamente gentile e bendisposto con Phillis. Si viene a sapere che hanno anche chiacchierato, che si sono conosciuti un po' meglio, durante quei tre giorni di 'reclusione' in casa.
Onestamente non mi aspettavo che anche gli altri tre si trovassero al parco, è stato un bel colpo per Phillis!
L'hanno praticamente quasi costretta a raggiungerli. Quindi, mi domando di nuovo perché lei sia così intimorita da loro. Sai come tenere i lettori sul filo ahah.
Devo confermare: Michael ha un qualcosa di spaventoso. Sul serio, dei quattro è quello che meno ispira fiducia.
Ashton è stato solo accennato, ma sono felice che hai detto che non verrà lasciato indietro. Ho molta curiosità anche verso il suo personaggio. Da quel poco che si è visto, è parso, non so, tranquillo? A parte la risata inquietante XD
Il finale mi ha fatta rimanere a bocca aperta. Luke e Phillis di nuovo faccia a faccia. Se ne vedranno delle belle.
Ugh, un po' mi dispiace di dover abbandondare proprio adesso la lettura. Spero comunque di poter passare presto! Complimenti ancora. Xx

Recensore Master
29/05/17, ore 11:14
Cap. 4:

Ciao!
Ogni tanto mi ripresento a leggere. In realtà, mi dispiace di star continuando la lettura in modo così poco costante, spero prossimamente di venire qui più spesso.
Il capitolo è abbastanza breve, quindi credo che recensirò questo e poi quello successivo. Almeno mi porto un po' avanti.
Premetto che non riesco ancora a cambiare totalmente impressione su Phillis, sul suo carattere così tanto spavaldo, ma in questi ultimi due capitoli (se non sbaglio) sembra migliorata. La trovo sicuramente più piacevole. Mi auguro che, andando avanti, si comporti un po' troppo da stronza (scusa il termine) solo con Hemmings e compagnia, e non in tutte le situazioni.
D'altra parte, come avevo già detto precedentemente, mi rendo conto che dietro questa facciata c'è un qualcosa che deve essere ancora scoperto, un dolore molto grande, un disagio, un avvenimento traumatico. E, be', per questo devo sospendere il giudizio sul personaggio finché non ne avrò saputo di più.
Ad ogni modo, ti prego di non prendere le mie parole come critiche. Non intendevo essere troppo aspra.
Passiamo oltre. Calum. Anche lui è un gran bel punto di domanda. Si è dimostrato gentile. O almeno, ha dimostrato di avere un cuore. Tuttavia non mi convince molto. C'è qualcosa in lui che rimane misterioso, non so come spiegarmi. Mi dà solo l'idea di non essere come vuole apparire, ma bisogna vedere se in negativo o in positivo. Comunque, per adesso, lo trovo molto interessante, sebbene sia stato proprio accennato.
L'attacco di panico di Phillis è stato davvero potente. L'hai descritto molto bene, secondo me. È stato realistico e pieno di tensione.
Ho una sola domanda a tal proposito. La Mirtazapina viene utilizzata per la depressione, da quel che mi sembra di aver letto in giro tempo fa. E lei intendeva assumerla nel bel mezzo di un attacco di panico, come a volerlo bloccare. Ecco, non capisco solamente questo particolare. Magari è un farmaco utilizzato anche per ansia e panico e mi sbaglio io? In caso, scusami, avrò letto male.
Sono molto curiosa di scoprire cosa si cela dietro a tutta questa faccenda del padre della protagonista e, ovviamente, del conflitto tra lei e Luke.
Finora Luke è il personaggio che preferisco, senza dubbio. È particolare.
Ti faccio i complimenti per come scrivi. Mi piace tantissimo il tuo stile, davvero! Wow, sei molto brava. Xx

Recensore Master
19/05/17, ore 11:30

Ehi!
Sono tornata a leggere. Oggi mi sono svegliata con la voglia di recensire!
Sto iniziando a rivalutare Phillis, almeno in questo capitolo.
E Luke? Oddio, sono molto confusa su di lui. Manda messaggi contrastanti. Da una parte, però, è impossibile non notare la sua vulnerabilità. Adesso si aggiunge la questione del padre, che si sta rivelando una figura certamente negativa.
Michael mi spaventa. Te lo giuro XD
Me lo immagino in tutti i modi possibili, ma così proprio mai! È un generale, davvero. Sa come torchiare le persone, non c'è dubbio.
Lui e Luke sono migliori amici, ma il biondo sostiene che ci sono cose più importanti dell'amicizia e che non è lui a comandare. Ciò mi confonde ancor di più. E se era tua intenzione, ci stai riuscendo perfettamente.
Voglio proprio sapere qualcosa di più su questo conflitto tra Phillis e Luke. Tanti dubbi in merito, tante domande.
A presto! Xx

Recensore Master
17/05/17, ore 17:46

Lucy è stata come sempre carinissima a voler aiutare l'amica. Mi sarei aspettata una scena più approfondita e dettagliata con loro due, ma non importa. Hai fatto bene a concentrarti su Andrew e la figlia, sul modo in cui si sono parlati, sul fatto che il loro rapporto, ormai, sembra quello tra due estranei, o quasi.
"“Forse non mi andava di vederti. Dopo tanti mesi, forse avevo paura.”
“Di cosa?”. La domanda del padre risuonò preoccupata, quasi ansiosa, come se temesse la risposta.
Phillis sospirò e “Di guardarti negli occhi e non riconoscerti” parlò flebilmente.
Poté scorgere chiaramente la tensione annidarsi dietro gli occhi di suo padre, che sospirò pesantemente. Portò una mano a scompigliare i capelli già disordinati di loro, un gesto che – Phillis poté ricordare – era solito compiere quando era nervoso. C’erano tante cose che avevano caratterizzato suo padre, e che adesso non sapeva nemmeno se valessero più. Avrebbe voluto chiederglielo. Sapere se aveva ancora la stessa risata, allegra e un po’ singhiozzante, o se il fumo delle sigarette che non si decideva ad abbandonare l’aveva cambiata. Avrebbe voluto sapere se era ancora pistacchio e fragola, il suo frappè preferito, gli stessi gusti che amava anche lei. Avrebbe voluto chiedergli se suonava ancora la chitarra, se componeva ancora canzoni per lei, anche se era lontano, anche se lei comunque non avrebbe potuto più ascoltarle. Avrebbe voluto sapere se durante i giorni umidi gli faceva ancora male il ginocchio al quale si operò tanti anni prima.
C’erano così tante cose che avrebbe voluto chiedere a suo padre, e che probabilmente non gli avrebbe chiesto mai. Stette in silenzio, Phillis, con lo sguardo basso ed uno strano peso sul petto, ad aspettare che fosse proprio lui a rompere quel silenzio.
E, dopo alcuni attimi, suo padre lo fece per davvero.
“Tua madre non intendeva dire davvero quelle cose, sai. È solo nervosa. Ti vuole bene, tanto.”
Phillis annuì. “Certo. Certo che mi vuole bene, è mia madre”.
Pronunciò quelle parole nelle quali non credeva neanche lei, le pronunciò in maniera consapevole, convincente. Sarebbe quasi potuta sembrare sincera, agli occhi di qualcuno che non la conosceva bene. Qualcuno come suo padre."
Questo, a mio avviso, è un passaggio molto importante. La ragazza risponde al padre in modo secco, diretto. Con quelleparole vuole che l'uomo capisca che la sua lontananza le ha fatto un male incredibile, che fa fatica a sopportare; e che ora, ciò che da tempo tra loro si è rotto, molto probabilmente non si potrà più riaggiustare; perché ci sono ferite che non si rimarginano mai e questo, credo, Phillis lo sappia bene.
L'ansia di Andrew, per un momento, mi ha fatto pensare:
Allora tiene ancora a sua figlia.
Poi però mi sono detta che, anche lui, come la madre di Phillis, probabilmente tiene alla ragazza in un modo sbagliatissimo. Mentre la madre ha l'istinto materno, anche se nascosto (e Phillis non crede che le voglia bene), il padre ha fatto di peggio; perché la donna non l'ha abbandonata, non se n'è andata, mentre lui sì. E' amore, questo? Non credo! Qualsiasi motivazione ci sia, non penso che un genitore possa abbandonare il proprio figlio e poi tornare così, come se niente fosse. Chissà, magari quell'uomo ora vorrà che tutti e tre tornino alla vita che avevano molti anni prima, una vita felice, forse, spensierata, come quella di una famiglia normale. Phillis, però, sicramente non potrà dimenticare 1uanto successo (non sarebbe nemmeno umano da parte sua farlo) e, anche se sua madre potrebbe voler accettare le probabili scuse del marito e fare finta che nulla sia mai cambiato, sicuramente la ragazza non ci starà.
Mi ha fatto male, a proposito, leggere diquel terribile schiaffo che ha ricevuto dalla donna. Capisco che fosse preoccupata, ma direi che una bella sgridata sarebbe stata sufficiente, senza sare la violenza e, soprattutto, senza dire alla propria figlia, carne della sua carne e sangue del suo sangue, che è una delusione. Perché io, una volta, me lo sono sentito dire da mio padre (anche se ora tra noi è tutto a posto); e questa è una delle cose più terribili che un genitore possa dire al proprio figlio. Il ragazzo o la ragazza che se le sente dire è distrutto. E' come ricevere una pugnalata in pieno petto. Fa male. Un male incredibile e ci si domanda per quanto si riuscirà a sopportarlo, un po' come fa Phillis. Avendo provato, per motivi diversi e molto, molto meno gravi di quelli dl iei, una cosa del genere, non avendo nemmeno, grazie al cielo, una vita come la sua, poso tuttavia dire che comprendo quella sensazione, che tu hai saputo descrivere molto bene e nella quale i lettori, o almeno alcuni, me compresa, si ritroveranno
sicuramente.
Anche la parte sulla solitudine di Phillis, che, ancora una volta, si immerge nella musica, mi ha colpita tantissimo; ma ormai lo sai, scene come questa mi toccano profondamente.
Calum stato molto gentile ad invitarla e soon felice che lei abbia accettato. E' stata anche brava a non farsi scoprire dai suoi genitori, ma del resto, se l'ha fatto spesso con sua madre, non aveva questo timore nemmeno quella sera.
Sono curiosa di capire se riuscirà davvero a distrarsi, a dimenticare tutte le preoccupazioni, le paure, i problemi, anche solo per una sera; perché se ci riuscisse, anche solo per qualche ora, potrebbe stare un po' meglio. Glielo auguro davvero, con tutto il cuore. Per quanto, a volte, Phillis sia un po' troppo spavalda, come ho detto all'inizio, ammetto anche di starmi affezionando a lei e di prendere molto a cuore quello che le capita. Sarà anche perché a volte provo le sue stesse emozioni e quindi mi sento molto empatica nei suoi confronti.
Tornerò il prima possibile a leggere altri capitoli!
Complimenti anche per questo, profondo e scritto benissimo.
Giulia

Recensore Master
17/05/17, ore 11:10

Wow, che capitolo... intenso!
Non ti preoccupare se è lungo, anzi. Come ti ho già detto, io adoro i capitoli scritti bene e corposi. E tu, Ida, scrivi benissimo! In questo capitolo non ho notato nessun errore, né di grammatica, né di sintassi, né di struttura della frase, niente! Quindi, complimenti davvero. Inoltre si vede che hai messo e stai mettendo il cuore in questa storia e son ofelicissima che tu l'abbia ripresa in mano dopo anni. Hai fatto bene a darle una conclusione. Sarebbe stato un vero peccato lasciarla così, ancora in corso. Una storia talmente bella ha il diritto di essere conclusa; e tu, che ci hai messo il cuore, sei stata molto coraggiosa a volerla riprendere dopo tanto tempo.
Chiusa questa parentesi, passo alla recensione del capitolo.
Diciamo che, percome è il mio umore in questi giorni, leggere questo capitolo ha descritto un po' come mi sento, nel senso che anch'io piango spesso, anche se per motivi diversi da quelli di Phillis, sono triste, stanca e voglio stare, spesso, sola. Quindi, mi sono rispecchiata toltalmente e completamente nel suo stato d'animo quando è arrivata su quella panchina.
Comunque, partiamo dall'inizio.
E' stato bellissimo che lei e Luke si siano tenuti la mano e, ti giuro, mi sono emozionata quando il ragazzo le ha circondato le spalle con un braccio. In questo modo le ha fatto capire che lui le era vicino, che voleva proteggerla; e mi sembra che, per ora, Luke faccia cose migliori con i gesti che con le parole. Come ho già avuto modo di notare, lui vuole apparire in un modo, ma che in realtà non lo rappresenta, o almeno non del tutto. Nonostante questo, penso che, sia nel finale del precedente capitolo che in questo, si sia compotato meglio e sia stato più affettuoso mentr la abbracciava o le dava la mano, rispetto a quando le parlava.
C'è stato un passaggio che mi è servito da chiave di lettura dei momenti tra lei e Luke, che ora cito:
"Perché lei e Luke non erano mai stati niente, neanche conoscenti, figuriamoci amici. Lei aveva sempre avuto paura, legata ad un ricordo che invece avrebbe fatto bene a lasciare andare, e lui si era lasciato accecare dai pregiudizi, guardando disgustato quella ragazza che, nella forma del viso e nel portamento, portava il marchio della persona che lo aveva reso il mostro che era. Quindi lei non avrebbe dovuto sentirsi così, nello stare vicino a Luke; non avrebbe dovuto neanche esserci, quella vicinanza, non aveva senso visto che fino a quel momento le loro interazioni si erano limitate a frasi provocatorie, litigi e discorsi che alla fine erano solo riusciti a creare ancora più confusione in lei.
Eppure, in quel momento e con il braccio di Luke ancora intorno alle spalle ad infonderle calore, pensò che proprio tanto poi non le dispiaceva. Che c’erano mille motivi per allontanarsi, ma lei ne avrebbe potuti trovare mille e uno per non muoversi di un millimetro."
E' bellissimo! Veramente! Ripeto, bellissimo! Meraviglioso, fantastico, stupendo! Scusa se riempio queste righe di aggettivi, ma non riesco a trovare un modo migliore per farti capire quanto io l'abbia apprezzato. E' un passaggio in cui Phillis è ancora più sincera con se stessa rispetto ad altre volte, in cui si rende conto, finalmente, che comunque lei sta bene con Luke; che per quanto lo odi, in quel momento il ragazzo la fa sentire bene. E chissà, anche se tu non l'hai scritto forse lei, nel più profondo del suo cuore, o addirittura nell'inconscio, ha avuto un attimo in cui ha pensato che le cose, tra loro due, potranno migliorare, cambiare. Okay, non sono mai stati nemmeno amici. Ma chi dice che le cose non potranno andare diversamente? Magari, una piccolissima, minuscola, infinitesimale parte di phillis spera anche, in questa cosa; e così lo fa Luke, anche se, almeno per come è il suo carattere ora, non lo ammetterà mai.
Insomma, quelli erano momenti magici, speravo addirittura di sapere qualcosa in più sul loro passato, su ciò che era successo a causa del padre della ragazza, ma poi... mi hai totalmente scioccata e sorpresa con la comparsa di Austin. All'inizio avevo creduto che quella menzione alla coppia di ragazzi fosse solo un modo per descrivere l'ambientazione. E' giusto, quando si parla di un posto, dire qualcosa anche sulla gente che lo frequenta, almeno a volte, così il lettore si immerge ancora di più nella sttoria e il tutto risulta più realistico. Anzi, ti dirò di più: a me, in quel momento, sembrava proprio di essere Phillis e di vivere tutte le sue stesse sensazioni: la ocnfusione, m anche il desiderio, forte, di restare lì con Luke, perché con lui si sentiva sicura.
E invece no, quella non era una semplice descrizione dell persone.
Quello è stato il punto di rottura, ciò che ha spezzato l'incanto che si stava creando.
La comparsa di Austin, il su oritorno, ha risvegliato in Phillis sentimenti negativi, ricordi, pensieri, dolore... E' scappata in prda a tutto questo.
Mi ha fatto male leggere di quanto ha sofferto per colpa di questo ragazzo, che tra l'altro è tornato e sta con un'altra. Le ha fatto un sacco di promesse, lei ci ha creduto anche quando sono stati lontani e poi lui le ha rotte, così, senza una spiegazione, come se tutto fosse stato normale. Certo Phillis avrebbe potuto farsi qualche domanda quando aveva compreso che lei e lui non si sntivano più, ma posso anche capirla: aveva piena fiducia in Austin perché lo amava. Il ragazzo magari non si è nemmeno accorto della sua presenza e, inconsapevolmente, ha mandato al diavolo la tranquillità che Phil stava ritrovando con Luke.
E' stato bello che tu abbia descritto molto dettagliatamente il passato di Phillis con Austin, così i lettori, me compresa quindi, hanno scoperto qualcosa in più su di lei.
Posso anche immaginare il suo bisogno di stare sola e dinon voler rispondere alle telefonate, addirittura di voler sepgnere il telefono. Io, quando sto male, ma proprio tanto, tanto male, non ho voglia di sentire nessuno, né di parlare con i miei.
"“Lucy”. La voce di Phillis, ridotta ormai ad un sussurro, riuscì a fermare il fiume di parole della spagnola.
“Phillis, cos’hai?”
La bionda riuscì quasi a sorridere. Dopo tanti anni ancora non riusciva a capacitarsi di come Lucy riuscisse ad essere così empatica e volubile. Era passata dalla rabbia omicida alla preoccupazione in pochi attimi, nel percepire il dolore nascosto nella voce vibrante dell’amica, anche attraverso una sola parola."
Lucy è meravigliosa! Adoro la sua empatia! C'è sempre per Phillis e, ripeto, sempre! Lo puntualizzo perché è una cosa davvero importante; e dovrebbe essere semprecosì, in amicizia. Adoro come quella ragazza si prenda cura di Phil. Meno male che ora ci sarà lei a farle compagnia. Le ha fattocapire che non può stare da sola. Chissà se Phillis le racconterà tutto quanto, anche di quell'uomo che la seguiva e del ritorno di suo padre.
Volo al prossimo capitolo, sono troppo curiosa!
Ti faccio i miei più sinceri complimenti. Hai la capacità di farmi provare emozioni fortissime. Ci sei riuscita fin dal primo capitolo, ma in questo ancora di più, credimi.
Giulia

Recensore Master
16/05/17, ore 22:00
Cap. 7:

Ehi, eccomi qui!
Scusami, scusami e ancora scusami, ma oggi purtroppo sto male, quindi credo ce la farò a recensire solo questocapitolo, che ho già letto qualche ora fa. Perdonami, ma non ce la faccio a lasciare più di un commento. Domani provo a rimediare, okay?
Allora, innanzitutto mi è piaciuto moltissimo questo passaggio:
"Era stato costretto in una vita che non sentiva come sua, a prendere scelte che non avrebbe mai voluto prendere, compiendo azioni che non avrebbe mai voluto compiere. Aveva scoperto cosa fosse la rabbia, lui. La utilizzava come strumento di protezione, ci si nascondeva dietro, la usava contro le persone come fosse stata un’arma.
Non si fidava di nessuno, teneva tutti lontani così.
Le persone erano troppo cieche per rendersi conto del fatto che Luke aveva solo paura, e lui dal canto suo si convinceva che non era un problema. Non aveva bisogno degli altri, fintanto che c’erano Calum, Ashton e – nonostante tutto – Michael.
Eppure, qualcuno che si ribellava all’indifferenza come lui c’era.
Lo aveva capito quella mattina, quando uscendo di corsa da scuola aveva urtato Phillis Turner per errore. Lei non gli aveva risposto male come suo solito, non gli aveva ricambiato il favore con una spinta che comunque non lo avrebbe smosso.
Anzi, non si era neanche mossa di lì, ferma sul terzo gradino della scuola, intenta ad osservare avanti a sé come se avesse visto un miraggio."
La prima parte del capitolo è molto bella, perché è una porta aperta sui pensieri di Luke. Finalmente si capisce qualcosa in più su di lui, su ciàò che prova; e si comprende che non è antipatico come invece vuole apparire. Quella è tutta una maschera che si mette per proteggersi dalla gente, per non farsi ferire dalla vita che è stato costretto a vivere e che non ha scelto.
Povera Phillis! Il padre è tornato e lei ha provato così tanti sentimenti e talmente contrastanti! Per un momento ha sperato che la sua vita potesse considerarsi di nuovo normale, chissà, magari ha pure immaginato che sua madre avrebbe smesso di stare con tuttiquegli uomini e che sarebbero tornati una famiglia! Ma ha capito che non sarebbe mai successo ed è scappata.
Luke avrebbe voluto che reagisse, ma d'altra parte non mi sento di condannare Phillis per non averlo fatto. Insomma, non vedev il padre da mesi, era scioccata, non sapeva bene cosa provava... Credo fosse normale un comportamento del genere da parte sua! Magari Luke si sarebbe comportato in maniera diversa se avesse vissuto lui stesso una situaizone del genere, o magari no... E' difficile provare a mettersi nei panni degli altri, ma a volte dovremmo farlo per capire cosa provano; e secondo me questo è quanto avrebbe dovuto provare a fare Luke in quel momento. Ma non ci è riuscito. Non lo sto incolpando, non completamente almeno. Solo, penso che, mentre pensava che Phillis avrebbe dovuto reagire, sia stato un po' troppo duro. Ho capito che avrebbe voluto scuoterla per il suo bne, che lo avrebbe fatto per lei, per farla sentire meglio, ma non so se in quel momento un comportamento del genere avrebbe funzionato o sarebbe solo servito a peggiorare la situazione.
Per fortuna è riuscito a salvarla da quella situazione con l'uomo che la seguiva!!! Oddio che ansia in quei momenti! Ti giurom mi hai fatto venire un'angoscia tremenda! E poi mi inquieta il fatto che quello non si il padre di Phillis. Ma allora chi è? C'entra con suo padre, immagino. E' una specie di suo... sicario? Boh, mahari il padre ha chiesto quest'uomo di pedinare la figlia, di capire cosa fa, dove va, che persone frequenta... anche se non ne capisco il motivo. Penso che quello che portava alla cintura e che Phillis ha notato fosse un'arma, probabilmente una pistola.
Inoltre, ho un sacco di domande su Luke e su cosa il padre di Phillis ha fatto ad entrambi. Perché i ragazzi lo odiano così tanto? E perché Phillis odia anche Luke? Che cos'è successo?
Oddio oddio oddio! Ho veramente tantissime domande senza risposta! Il mistero si infittisce e i capitoli si fanno sempre più intricati e interessanti.
Ti assicuro che, ore fa, avevo notato qualche errore, ma ora non me li ricordo tutti. Non ho potuto recensire prima, perdonami!
Comunque, l'errore più grande che ho notato è questo. Hai scritto:
"Eppure, qualcuno che si ribellava all’indifferenza come lui c’era.
Lo aveva capito quella mattina, quando uscendo di corsa da scuola aveva urtato Phillis Turner per errore. Lei non gli aveva risposto male come suo solito, non gli aveva ricambiato il favore con una spinta che comunque non lo avrebbe smosso.
Anzi, non si era neanche mossa di lì, ferma sul terzo gradino della scuola, intenta ad osservare avanti a sé come se avesse visto un miraggio."
Qui non c'è nessun errore, ma più avanti nn usi più il trapassato prossimo (e quindi, non parli più come se l'evento fosse già passato), ma passi al passato remoto, come se l'evento stesse accadendo in quel momento e infatti scrivi:
"Poi, dopo minuti interi passati in silenzio, la ragazza scattò di lato e corse fuori dall’uscita posteriore della scuola, allontanandosi da lui, ma anche da suo padre."
Non so se capisciquello che intendo. All'inizio è come se tu volessi dire:
"Racconto un evento che si èè già svolto"
e poi, sempre parlando di quello stesso fatto, passi a:
"Parlo di questo stesso evento, anzi, della suac continuazione, come se la protagonista lo stesse ancora vivendo".
Per questo motivo dico che il trapassato prossimo non concorda con il passato remoto. O racconti tutto usando un tempo verbale, quindi dici:
"Lo capì quella mattina, quando urtò Phillis..."
oppure tutto al trapassato prossimo, anche se io riterrei che la prima opzione è la migliore. Altrimenti i tempi non combaciano e la cosa non è corretta grammaticalmente, almeno, non dal mio punto di vista.
Non voglio fare la figura di quella che sa sempre tutto, né criticarti, figurati! Solo che, leggendo, ho fatto un po' fatica ad un certo punto a capire, per questa non concordanza dei tempi verbali.
A parte questo, il capitolo mi è piaciutomoltissimo. Hai descritto benissimo le emozioni di Phillis che, credevo, avrebbe avuto un altro attacco di panico. Ho provato una fortissima ansia fino ad un certo punto. Quando lei ha ricevuto quei messaggi da Luke mi sono un po' tranquillizzata e poi... oh mio Dio! Si son oabbracciati! Che cosa dolce! *-* Finalmente Luke ha mosrato anche un lato diverso di sé, più dolce, buono, umano, sensibile. E' riuscito a tranquillizzare la ragazza, a farla sentire protetta quando aveva una paura folle. L'ha salvata da quell'uomo che chissà cosa le avrebbe voluto fare. Magari niente, ma... chi può saperlo?
Beh, direi che il personaggio di Luke è un po' evoluto, in questo capitolo, è migliorato. Mi fa molto piacere e non vedo l'ora di sapere qualcosa in più sul padre di Phillis, su quel che è successo a lei e a Luke e su quale sia la vita che il ragazzo è stato costretto a vivere.
Come sempre, mantieni costantemente viva la mia curiosità, riuscendo, ra l'altro, a chiudere sempre i capitoli al momento giusto, con quell'alone di suspance e di mistero che permane e fa venire ancora più voglia di continuare la lettura.
Spero di riuscire a passare domani e, stavolta, di farcela a recensire più di un capitolo.
Giulia

Recensore Master
16/05/17, ore 00:32
Cap. 6:

Ehi, eccmi di nuovo qui!
Domani proverò a recensire più di due capitoli, lo giuro. Tre, magari. Anche perché, te lo dico sinceramente, questa storia mi sta prendendo sempre di più!
Allora, comincio col dire che le prime frasi del capitolo mi hanno colpita tantissimo.
"Ci sono sere che sono sempre un po’ più fredde.
Sere in cui stringerti in una giacca non basterà, in cui il freddo non lo senti fuori, ma dentro.
Sono le stesse sere in cui una semplice parola può ferire, in cui la canzone di sempre, quella che ami e le cui parole sono capaci di descriverti a pieno, fa male."
Cavolo se è vero! Mi ritrovo tantissimo in questo passaggio. Ho provato una sensazione del genere molte volte, soprattutto negli ultimi due anni e mezzo della mia vita.
NOn mi è piaciuto molto il comportamento di Luke, o meglio, non l'ho capito. Che senso ha avuto accompagnare Phillis a casa? Cioè, si è preoccupato per lei, le ha detto che non gli piaceva saperla in giro di notte e, lo ammetto, questo è un gesto molto carino; ma il resto? Le ha detto che non gli piace vederla con Calum, quando invece lei stava cambiando idea sul ragazzo. Luke fa il geloso, eppure a quanto ho capito ha fatto ualcos a Phillis, giusto? E nasconde qualcosa, visto ciò che diceva con Michael. Quindi, come si è permesso di dire quelle cose? Secondo me, avrebe fatto meglio a risparmiarsi la parte su Calum ecc. ecc. Anche Phillis ci è rimasta male, infatti; e non ha capito il suo atteggiamento, né tutto quello che sta succedendo tra loro. Inoltre, credo che Luke la provochi, sì, come hai detto tu per farla uscire dal suo guscio; probabilmente in questo modo vuole aiutarla, ma lo fa in modo alquanto strano, scontroso, scortese. Un modo che non mi piace, insomma. Il suo personaggio mi appare ancora enigmatico, nel senso che non penso che lui si cattivo, non completamente almeno, però... boh, ha questa parte di sé così particolare, così misteriosa... e poi c'è anche il discorso che anche lui si deve proteggere da ciò che gli fa male, quindi questo suo lato così antipatico può sicuramente essere dato da ciò che sta passando. Per cui, non me la sento di condannarlo totalmente. Tuttavia, credo abbia sbagliato atteggiamento, con Phillis. Magari alla lunga il suo comportamento potrebbe funzionare e farla stare davvero meglio, però. In fondo, ci sono persone che, se altri sono duri con loro,, riescono a smuoversi, a cambiare, a migliorare, ad uscire dal proprio guscio. Mentre ce ne sono altre, me compresa, che più qualcuno è duro con loro, più stanno male e si affossano. Mi domando come sarà Phillis, in questo frangente.
C'è stata una cosa che non mi è piaciuta molto, quando hai scritto:
"Ore 8:05, cortile del Norwest Christian College."
Ti spiego. Se scrivi così, è come se volessi interrompere la narrazione per dire che ore sono e dove si trova la protagonista, ma lo fai in un modo che io, personalmente, noon ritengo molto funzionale. Credo infatti che, appunto, interrompa la narrazione rendendola meno fluida. Non sto dicendo che non avresti dovuto scriverlo, ma solo che è sbagliato il modo in cui l'hai inserito nella storia.
Se avessi scritto:
"Erano le 8:05 e Phillis si trovava nel cortile del Norwest Christian College. Se qualcuno l'avesse osservata attentamente, quella mattina..."
IN questa maniera, mi sembra che il tutto risulti più scorrevole. Ovviamene è solo una mia opinione e non ti voglio offendere. Tu che ne pensi?
Poi ho notato un altro errore qui:
"Phillis sospirò e “Non lo so” rispose sincera, stropicciandosi gli occhi con gli anulari. “Ho sonno, credo”."
Come ti ho già fatto notare in una precedente recensione, dovresti posticipare queste battute di dialogo, perché, peresempio, quel "Non lo so" tra la congiunzione e il verbo "rispose" non credo sia corretto dal punto di vista della struttura della frase. Quindi, la frase giusta sarebbe:
"Phillis sospirò e rispose sincera, stropicciandosi gli occhi con gli anulari: “Non lo so. Ho sonno, credo”."
Oppure:
"Phillis sospirò e rispose sincera "Non lo so", stropicciandosi gli occhi con gli anulari. “Ho sonno, credo”."
A me suona meglio la prima versione, ma vedi tu quale utilizzare. :)
Non ho trovato nessun altro errore.
Ora passiamo a Lucy. Le amiche si accorgono sempre quando c'è qualcosa che non va; e il fatto che lei l'abbia proprio detto e non chiesto, mi fa capire ancora di più quanto stupenda sia quella ragazza. E' dolce perché si preoccupa per Phillis. Certo, come ho già visto, a volte è molto schietta, però non lo fa con cattiveria e, magari, migliorerà nel corso dei capitoli. Chi lo sa... Comunque, è riuscita a capire ogni cosa riguardo come si sente Phil, quindi questo significa che le vuole un sacco di bene; e poi la conosce da una vita, qindi credo che entrambe riescano a cogliere segnali di, diciamo così, allarme l'una nell'altra e di aiutarsi a vicenda.
Comprendo la sensazione di stanchezza di Phillis. L'ho provata tante volte anch'io, alle superiori, anche se per altri motivi. Mi facevo anch'io quei complessi che le hanno impedito di addormentarsi sul banco,anche se un paio di volte a me è successo di mandare tutto aldiavolo e prendere sonno. Poi me sono vergognata un
sacco!
Comunque...è bellissimo anche il fatto che Phillis si voglia estraniare dal mondo attraverso la musica. L'ho già detto ma lo ripeto, perché tu ci dai molta importanza in questa storia e quindi è una cosa che mi colpisce parecchio. Mi ritrovo in lei anche in questo, come sicuramente avrò già detto, anche se ho altri modi per estraniarmi.
Non ho compreso l'atteggiamento di Ashton. Lui pensava che Phillis e Luke avessero fatto qualcosa? Boh, non ho capito cosa significava quel "A che hioco stai giocando?", ma forse è perché sono io che non ci arrivo. Inoltre c'è anche mistero sul perché sia corso viacosì quando Phillis gli ha detto la verità su Luke e il fatto che non vuole che lei stia con Calum. Capitolo dopo capitolo la mia curiosità sale alle stelle, te lo giuro!
Tornerò il prima possibile per continuare questa intrigante e bella storia!
A presto,
Giulia

Recensore Master
15/05/17, ore 12:17

Ciao Ida, eccomi qui di nuovo.
Beh sì, qui la storia inizia, diciamo, ad entrare nel vivo.
La mamma di Phillis, pur avendo un istinto materno (anche se nascosto) e pur volendole bene, è una madre abbastanza assente, come abibamo già detto. Inoltre, dopo aver leto queste pagine, aggiungo che ha davvero uno strano modo di prendersi cura di Phil quando non sta bene. Chiuderla in casa per giorni dopo un attacco di panico non mi sembra la soluzione migliore. Piuttosto dovrebbe starle accanto, fare qualcosa con lei... Magari, se uscissero, se facessero qualcosa, qualsiasi cosa, insieme, il loro rapporto con il tempo potrebbe migliorare e le due si sentirebbero più vicine. Spero che con il tempo le cose vadano meglio, tra loro. E' difficile, penso, crescere con una madre assente, che la ama a suo modo, ma in una maniera che comunque la fa apparire per la maggior parte del tempo assente, distante... Direi che Phillis non ha una bella situazione familiare.
Comunque, alla fine è riuscita ad andare via di casa e a rifugiarsi in quel parco ad ascoltare la musica, nonostnat sapesse che era meglio non frequentare quelluogo di notte. Onestamente, penso che sia stato un po' immaturo da parte su farlo, ma forse ha pensato che, dato che il suddetto parco era vicino a casa sua e he si era nascosta tra gli alberi e su quella panchina, no le sarebbe successo niente. In più, sicuramente, la musica l'ha aiutata ad isolarsi dai problemi, dalle preoccupazioni, dal pensiero che la scuola sia un inferno, dal fatto che Luke è tornato a sconvolgerle la vita (anche se non si è anora capito in che modo). Hai parlato molto bene della musica, in questo come in altri capitoli. Io penso che spesso sia un antidoto contro i problemi, li allontana almeno per un po' e pare proprio che a Phillis sia successo questo. Mi fa piacere saperlo.
Sì, in effetti Calum non è male. E' gentile, anche se a Phillis all'inizio sembrava diverso. E' bello che stia cambiando opinione su di lui e psero ce il loro rapporto si approfondirà, in futuro. Ovviamente è lui il "new friend", il nuovo amico di cui parli nel titolo del capitolo.
Tra l'altro, apro una piccola parentesi.
I titoli di questi capitoli sono molto efficaci, nel senso che esprimono e fanno capire più o meno quello ch potrebbe succedere, o meglio, ne danno un'idea generale. Non sono affatto vaghi, né banali, né scontati. Quindi davvero, complimenti anche per questo!
Riprendendo con la recensione, mentre tutto sembrava andare bene arrivato Luke; e devo dire che me l'aspettavo. Mi ha colpita questo passaggio:
"Phillis si congelò sul posto, sentendo quella voce.
Calum se ne rese conto e le prese una mano tra le proprie, stringendola per darle coraggio. La bionda rivolse gli occhi chiari in quelli più scuri del ragazzo, e Calum la vide per la prima volta così com’era, priva di barriere, senza i suoi soliti scudi. Lesse tutto il panico negli occhi della ragazza e si chiese cosa fosse successo davvero, per quale motivo lei avesse così tanta paura di Luke.
Perché magari era vero che lui non era proprio una bravissima persona, ma questo Phillis non poteva saperlo. O forse sì? Mentre si perdeva nei meandri degli occhi chiari di quella nuova, improbabile amica, Calum si chiese se la Turner non sapesse realmente qualcosa. Dopotutto, non doveva mai dimenticare di chi era figlia. Eppure dubitava che avesse acquisito qualche informazione attraverso suo padre, era praticamente impossibile."
Direi che mi è servito un po' da chiave di lettura per il resto del capitolo. Calum ha capito che c'è qualcosa che non va, che Phillis sa qualcosa o che, comunque, tra lei e Luke non scorrebuon sangue per un motivo che lui ancora noncapisce appieno; ed è bello, anzi, stupendo, che l'abbia vista non come la ragazza spavalda, un po' stronza, che si dimostra, ma come una persona che vuole fare laforte, ma chein realtà ha molte fragilità, che appunto tiene nascoste. Non credo che Phillis dovrebbe vergognarsi di avere questi momenti di debolezza, in cui si dimostra diversa da come appare di solito. Forse solo Lucy, fino ad ora, sapeva che ha queste crisi e che apunto non è così come vuole dare a vedere a tutti gli altri. Eppure, la ragazza sembra provare vergogna e disgusto nei confronti di se stessa a causa di quel panico che la assale ogni volta che vede Luke Hemmings o che ne sente la
voce.
Mi incuriosisce da morire il fatto che lei sappia chi sono Michael ed Ashon, ma lro non sappiano chi sia lei. Forse è perché, appunto, quello che è accaduto tra lei e Luke è successo quando erano bambni e il ragazzo non ne ha mai parlato con i suoi amici? Inoltre, non ho capito se questa cos sia collegata al discorso che Luke e Michael stavano facendo nel capitolo precedente, in cui lui gli ha detto:
"Ne va della tua vita."
Il mistero si infittisce...
Che altro dire?
Ah sì, chissà cosa succederà ora che Luke e Phillis saranno insieme e senza altre persone intorno! lei potrebbe scappare, oppure aver la forza di superare il panico e affrontarlo... chissà.
Mi sono accorta che c'è un errore, purtroppo abbastanza serio, qui:
"Deglutì, prima di “Phillis Turner” rispondere flebilmente, mantenendo però uno sguardo indifferente."
Hai messo le parole "Phillis Turner" nel posto sbagliato, nel senso che hai spezzato la frase, per questo non è giusta, dal punto di vista della struttura. Avrebbe dovuto essere:
"Deglutì, prima di rispondere flebilmente "Phillis Turner", mantenendo però uno sguardo indifferente.!
Appena puoi, correggila.
Non ricordo se ci sono errori del genere anche negli altri capitoli, scusami, avrei dovuto starci più attenta.
Per il resto, in questo non ho trovato nessun errore. Anzi, continui a scrivere davvero molto bene. :)
Giulia

Recensore Master
14/05/17, ore 11:11

Ciao!
Sono di nuovo qui. Voglio dire, una volta che inizio a seguire una ff difficilmente la abbandono. Magari ci impiegherò un po' di tempo a leggere e recensire i capitoli successivi, ma lo farò.
Comunque, oggi recensione breve perché sono di fretta. Alla prossima mi farò perdonare!
Phillis, in questo capitolo, si è mostrata sì un po' insolente, ma in maniera minore e non esagerata come la scorsa volta. Ad ogni modo si capisce che è un suo atteggiamento di difesa e, per quanto non apprezzi molto questo lato del suo carattere (ma di ciò ne abbiamo già parlato), non posso che domandarmi come mai debba mantenere questa apparenza così dura e spavalda. Perciò non me la sento di condannarla così pesantemente. Vedremo.
Lucy finora è stata descritta fugacemente, ma sembra davvero una buona amica. Premurosa, disponibile, solare. Hanno un rapporto molto bello e duraturo, di quelli che leggendo ci si ritrova a desiderare.
Luke rimane un grosso punto di domanda. Non ho letto tante storie sui 5sos, nonostante sia una fan, e quindi non saprei dire se caratterizzarlo così -lo definirei una sorta di bad boy, un po' misterioso un po' stronzetto- sia una cosa comune o originale. Tuttavia mi sta piacendo questo piccolo scorcio che hai dato di lui. E mi incuriosisce riga dopo riga.
Hai citato Michael, Ashton e Calum e, in quel breve frangente, ho provato molto interesse per i loro personaggi. Sembrano tutti e quattro amici, quindi sono certa che le dinamiche mi piaceranno.
La domanda di Luke, 'come sta tuo padre?', mi sta dando dei bei grattacapi, lo ammetto. Cosa sa lui? E a cosa si riferisce Phillis quando dice che il ragazzo le ha già rovinato l'infanzia?
Non ci resta che scoprirlo! Per ora non azzardo ipotesi.
È abbastanza triste che la protagonista dica di non avere una vera e propria famiglia. Mi dispiace.
E, nulla, non ho niente da aggiungere. Il capitolo è molto ben scritto, fluido e senza errori. Mi piace davvero tanto come scrivi!
A presto, xx

Recensore Master
13/05/17, ore 12:45
Cap. 4:

Eccomi qui, come promesso!
Dunque... come avevo scritto nella precedente recensione, ho ascoltato la canzone "Pieces", che avevi citato. E' davvero molto bella. Ammetto che a me piacciono le canzoni un po' più tranquille, ma comunque, nonostante sia leggermente rock, quella mi ha colpita molto, soprattutto la seconda strofa mi è rimasta in testa. Pensavo ce, magari, avresti potuto scrivere alcuni versi della canzone, descrivendo la voce di Phillis mentre li cantava. La scena sarebbe risultata più reaalistica e intensa, ma comunque andava benissimo anche così.
Ora parliamo di questo capitolo che, come sempre, sto recensendo mentre lo leggo.
Inizio con il dire che sì, mi aspettavo che fossero loro ad averla notata. Del resto, chi avrebbe potuto essere, altrimenti? Ieri sera ero stanca e quindi, boh, non so che mi ero messa a pensare. La reazione di Phillis, così spventata, all'inizio mi ha sorpresa non poco. Non comprendevo come mai si stesse comportando a questo modo. Mi sembrava un atteggiamento strano, oltreché esagerato, ma poi mi sono detta che non avrei dovuto giudicare. Credo che a tutto ci sia una ragione e ho riflettuto sul fatt che, com hai scritto nell'angolo autrice del capitolo precedente, tutto prima o poi diventerà più chiaro.
Questo passaggio mi ha colpita tantissimo:
"Eppure il tono di Luke era così arrabbiato, e quello di Michael così stanco, esasperato… le aveva fatto accapponare la pelle quella voce così stanca, che aveva invecchiato di mille anni il ragazzo dai capelli tinti. Quei due si comportavano come se sulle proprie spalle gravasse un peso insormontabile, troppo pesante per due diciassettenni, ma che erano comunque costretti a portare. Una sensazione che, ora come ora, la bionda conosceva fin troppo bene."
E' stato allo stesso tempo profondo e incredibilmente inquietante. Mi ha messo addosso un'angoscia! Ripensandoci, anche quel:
"Ne va della tua vita",
pronunciato da Michael nel precedente capitolo, mi aveva lasciata con una sensazione di ansia non indifferente.
Mi domando quale peso i due debbano portare e a cosa Philis si riferisca pensando che quella è una sensazione che conosce troppo bene. Probabilmente si è spaventata perché Luke e Michael provano più o meno le sue stesse emozioni; e dato che lei, a quanto ho capito, non li sopporta, ha agito d'istinto ed è
scappata.
So bene quanto si stia male durante gli attacchi di panico; e fino ad un certo punto l'hai descritto bene. In realtà pensavo avesse anche una crisi d'asma, ma mi sbagliavo. Comunque... non ho ben capito cos'era quel tubetto scuro. Cosa conteneva? Delle gocce? Perché sì, ci sono degli ansiolitici, esistono, ma non ho idea di che colore sia il tubetto che lecontiene. Di solito è in vetro, comunque. O almeno, quelle che prndevo io erano in un tubetto in vetro. Inoltre non ho ben compreso una cosa: gli ansiolitici di solito calmano l'ansia, ma per gli attacchi di panico ci vuole ben altro. Ci vogliono dei farmaci. Quindi sì, non mi è chiaro cosa fosse quel tubetto scuro e cosa contenesse. Me lo puoi spiegare?
Comunque è vero, dopo gli attacchi di panico si può svenire (l'ho provato e sono pure finita in pronto soccorso per questo, mesi fa, quindi so che si sta malissimo).
Calum è stato molto gentile ad averla aiutata, altrimenti chissà per quanto tempo Phillis sarebbe rimasta lì a terra. Non so perché odi anche lui, ma penso che, anche in questo caso, la motivazione sia molto forte. Non ho capito come mai Luke conosce Phillis ma gli altri ragazzi no, ma penso proprio lo comprenderò in seguito. In questa storia c'è molto mistero e non posso dire che mi dispiaccia, anzi! :) Mi intriga molto.
"Adesso, dopo anni, il suo desiderio era solo quello di superare il visibile, il conosciuto, e scoprire un mondo diverso. Un mondo senza preoccupazioni, magari? Forse era impossibile, ma i sogni erano l’unica cosa che non potevano toglierle, quindi Phillis se li teneva stretti."
Conosco bene anche questa sensazione. Phillis ha solo voglia di andare via per non dover pensare più ai problemi, né alla scuola, né atutto quello che la fa stare male. Non sai quante volte ho provato anch'io tutto questo!
"“Che ti è successo?” le aveva chiesto senza troppi preamboli, scostandosi per permetterle di entrare in casa. Phillis l’aveva fatto e, senza rispondere, si era diretta verso la cucina. La madre l’aveva seguita continuando a fissarla imperterrita, pretendendo in silenzio la sua risposta. Perché, nonostante molte volte lei se ne dimenticasse volutamente, era comunque una madre; perché quella ragazzetta dai capelli biondicci che scavava nella scatolina dei farmaci era comunque sua figlia, e perché lei l’istinto materno, anche se ben nascosto, ce l’aveva comunque.
Nonostante ciò capì la situazione anche senza il bisogno di risposte non appena vide Phillis sfilare dalla scatola un tubo in plastica grigia che le era estremamente familiare.
“Mirtazapina?” pronunciò scandendo bene le lettere, ma a bassa voce, come se quella parola fosse stata un tabù. Phillis annuì e, sempre senza rispondere, fece scivolare nel palmo della mano una pillola, che poi mandò giù con l’aiuto di un bicchiere d’acqua. La madre le si avvicinò, e per una volta aveva perso la sua espressione altezzosa.
“È successo di nuovo?” chiese alla figlia, anche se la risposta le sembrava ovvia. La ragazza annuì nuovamente, voltandosi ed appoggiandosi con la schiena al piano della cucina, un bicchiere tra le mani.
“Oh, Philly…” aveva sospirato, usando quel nomignolo con cui la appellava solo quando era davvero preoccupata. “Non so più cosa fare, davvero. La terapia non funziona e…” cercò di dire, ma la bionda la bloccò, interrompendola a metà frase.
“Dov’è papà?” chiese.
Lo sguardo dispiaciuto della madre fu una risposta sufficiente.
“Ecco, esattamente” mormorò a denti stretti, prima di posare il bicchiere sul bancone e, senza aggiungere una parola, salire di corsa verso la propria camera."
Okay, ho citato questo lunghissimo passaggio perché mi sembrava importante, quindi ritenevo che avrei dovuto commentarlo passo passo.
Dunque...
ora mi ricredo: la madre di Phillis si preoccupa per lei, non è come avevo pensato all'inizio. Certo, come hai detto tu ha un istinto materno nascosto, ma ce l'ha, altrimenti non si sarebbe agitata così tanto. Inoltre è vero: le mamme capiscono come stanno i figli anche solo guardandoli. Mia mamma dice che le madri hanno un sestosenso per queste cose e penso sia proprio vero.
Ho fatto una ricerca in quanto non conosco il farmaco di cui hai parlato, ma ho visto che non è usato per trattare gli attacchi di panico, bensì la depressione maggiore negli adulti, ovvero una forma grave di depressione; e ho letto che non può essere usato, generalmente, in pazienti sotto i 18 anni di età. Non ricordo quanti anni ha Phillis, ma mi sembra 17, giusto? Questo per dire che, non so se ti eri documentata o no a riguardo, ma forse dovresti cercare un farmaco che cura gli attacchi di panico e cambiare il nome della pastilia ce prende la ragazza. Non so, magari ho appena dettocose orribili perché forse tu ti eri comunque documentata e infatti mi dispiace muoverti questa critica riguardo tale imprecisione. NOn voglio fare la figura di quella che sa sempre tutto, perché non sono assolutamente così, credimi! Scusami se ti ho offesa in qualche modo.
E così la mamma di Phillis non ha saputo rispondere alla sua domanda, o meglio, non ha voluto; e la ragazzina ci è rimasta veramente male. Credo sia anche per questo che le due non vanno molto d'accordo e non sono molto legate. Phillis vorrebbe sapere delle cose che sua madre non le dice e lei ci sta ovviamente male.
Direi che il titolo del capitolo è pienamente azzeccato e infatti ho avuto l'ansia dall'inizio alla fine. In ogni caso, a parte l'imprecisione del farmaco, il resto del capitolo mi è piaciuto e la kmia curiosità non fa altro che salire.
Come sempre, complimenti per come scrivi. Hai uno stile leggero, scorrevole e fluido e non ho trovato nessun errore.
Giulia

Recensore Master
12/05/17, ore 21:59

Ciao, eccomi qui!
È tanto tempo che non leggo qualcosa sui 5sos, mi fa piacere essere ritornata sui miei passi.
Parto con la recensione dicendo che mi piace molto il tuo modo di scrivere. È estremamente scorrevole e piacevole alla lettura; uno stile leggero, che non ti fa incartare ogni volta, ma che scivola. Nonostante ciò, non lo trovo affatto scontato o semplice.
Il capitolo non è così lungo, o almeno io lo considero di una lunghezza normale. Di solito se qualcosa mi incuriosisce, la leggo a prescindere da questo elemento. Può essere anche un papiro, ma se è interessante io mi fiondo. In ogni caso, credo che valga un po' per tutti.
È l'inizio della storia, quindi penso che tu l'abbia dosato bene, interrompendolo nel momento esatto, più propizio.
Vorrei scoprire di più per quanto riguarda il personaggio di Luke e l'odio che sembra provare Phillis nei suoi confronti. Da quel poco che traspare, non si tratta sicuramente di una sciocchezza. Quindi è un punto di domanda che mi incuriosisce molto e mi invoglia a continuare la lettura.
C'è, anche se giudicare da questo prologo, una cosa che non mi convince appieno. Io solitamente non so essere molto critica nelle recensioni, sono sempre sincera nei giudizi ma fatico ad essere dura, tuttavia spero di non offenderti o farti rimanere male dicendola. Ritengo che la protagonista sia sì particolare, ma anche un po' troppo insolente e, come dire, esagerata. Chiaro che questo può essere un lato della sua personalità, come potrebbe accadere con il carattere di molti adolescenti del mondo reale; però l'ho trovata piuttosto fastidiosa, devo ammetterlo, in alcuni frangenti. Come se il suo comportamento così ostentatamente presuntuoso fosse non necessario.
Comunque siamo solo all'inizio e potrei sbagliarmi. In quel caso, mi scuso.
Detto ciò, penso che il personaggio di Luke si rivelerà una sorpresa. Mi piace che sia così centrale e, per adesso, misterioso.
Passo presto al prossimo capitolo! Xx

[Precedente] 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 [Prossimo]