Recensioni per
---++***+++Siderale+++***++---
di LordRandal

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/01/10, ore 14:00

Wow. E' come se ogni singola parola avesse un significato ben definito: niente è lasciato al caso. La verità di ciò che hai scritto è a dir poco spiazzante. Ha un significato così bello.. Guarda, sono rimasta senza parole.
Grandissimo. I miei più sentiti complimenti.

Recensore Veterano
24/01/09, ore 18:27

Il contenuto è splendido. Nel senso che mi piace. Anche il modo in cui l'hai trattato, s'intende. Per quanto riguarda la forma, sinceramente ci sono dei passaggi che non mi convincono - affermazione del tutto soggettiva, sia chiaro -. Sei molto sensibile, non c'è dubbio, molto filosofico; non c'è nulla di più filosofico che porsi domande alle quali mai si potrà rispondere.
Mi domando solo... com'è possibile vivere un momento simile e volerlo poi condividere con la rete? Personalmente, uno scritto del genere non potrei mai condividerlo con qualcuno - è spiritualmente personale -, ammesso e concesso che l'abbia scritto con convinzione.
Saluti, comunque. AhiUnPoDiLui

Recensore Master
19/01/09, ore 01:41

E' stata la parola "Dio" ad attirarmi a leggere questo scritto. Forse capisco quello che hai voluto esprimere, perchè penso di averlo provato a volte (ma non quando scrivo, perchè non sono una scrittrice in realtà...) Dio è il "sommo creatore" l'artista per eccellenza e l'uomo forse è solo un canale, un mezzo. Forse Dio esprime se stesso attraverso l'uomo; in questo sta la perversione di cui parli? E' possibile, ma forse sto andando fuori tema. Pittori, scultori, poeti forse si illudono di essere artefici della loro opera, ma in realtà i loro doni dovranno essere restituiti e di questo hanno paura, come dici tu. Paura della morte, di essere dimenticati. Tu non puoi far altro che scrivere... io non posso far altro che dipingere, è qualcosa più forte di me. Se lo faccio mi sento viva, perchè esprimo me stessa e la mia interiorità, eppure alla fine mi sento svuotata, come se qualcosa mi avesse consumato. In quel momento ho paura. Ci sarebbe ancora tanto, troppo da dire. Mi fermo qui. Complimenti per la profondità, per la capacità che hai di farmi scendere nell'animo umano con spietata chiarezza.

Recensore Veterano
07/01/09, ore 02:02

Ho letto un pò delle tue poesie e poi mi sono sentita attratta da questo tuo scritto introspettivo...io vivo praticamente di notte e sono daccordo con te...la notte ha qualcosa di magico e di malefico...ti incanta e disincanta...ti illude e delude...ti rasserena e inquieta...ti senti nulla e divino...solo e immerso nell'universo...però vorrei lasciare un commetno a queste tue affermazioni: "Vorrei sognare. Eppure sono desto. Il gelo perverso di Dio consuma il mio essere. ......ed io sono ancora qui a chedere il perchè ad un dio così crudele. Che ci dette di poter mirar le stelle; giammai raggiungerle."...credo che dovremmo essere grati per quello che sappiamo e non per quello che non ci è dato di raggiungere...per la bellezza e le brutture che riusciamo a percepire...amare e rinnegare e non per quello che non ci è dato discernere...che ne dici?..KissKiss!!

Nuovo recensore
19/12/08, ore 18:01

Wow Fra, come ho fatto a non leggerla prima? Davvero i miei complimenti, mi hai trasmesso emozioni immense. L'ho trovata profonda, intensa, tagliente e terribilmente attraente! Mi hai tenuta incollata allo schermo dalla prima all'ultima parola ... ha un chè di 'magico'! Beh, onestamente, a me non è sembrato che i pensieri perdessero il filo ... anche perchè mi domando: I PENSIERI HANNO UN SENSO? Se fosse possibile, lo chiederei a James Joyce, proprio in questo momento. E la sua risposta sarebbe semplicemente NO!
Rinnovo i complimenti! Davvero bella!

Recensore Junior
13/12/08, ore 16:16

E' come sentire qualcosa schiantarsi a terra, di notte. Ti svegli di soprassalto ed hai improvvisamente paura, ma perchè?
Ecco cosa ho provato leggendo il tuo scritto. Mi hai svegliata, con questo schianto intitolato "Siderale". E' Siderale. In ogni sua fibra.
I miei complimenti.
Phan

Recensore Junior
16/11/08, ore 23:02

Non so che dire.. nel leggere questa--poesia? ..cmq,.. nel leggerla sentimenti contrastanti si sono susseguiti.. dici di avere 18 anni, e devo dire che sembri essere un ragazzo molto sensibile, forse troppo e lo dico in senso benevolo senza permettermi di asserire qualcosa, a me sembra semplicemente così. Vorrei scrivere tante cose in questa recensione , ma proprio perchè sono tante non riesco ad organizzarle in maniera comprensibile e soprattutto in poche righe, quindi, mi limito a dirti che questa tua "composizione" è bellissima: anfibologia,anacoluto,..in un certo qual senso..interrogazione retorica..devo continuare ? ..mm..un unico consiglio, a volte si perde il "filo", però, secondo me, è bella anche per questo! Ciao ;)

Nuovo recensore
04/11/08, ore 20:38

complimenti davvero, leggere ciò faceva venire i brividi, parole tanto vere purtroppo...paura di erstare solo, è questa secondo me quella più importante, cui sofffermarsi perché abiamo paura di nono avere pi accanto le persone che amiamo e forse abbiamo paura di noi stessi...paura del futuro piuttosto che la morte che è una cosa natural,e, personalmente non ho paura della mrte, ma forse piuttosto dell'attesa della morte, di che cosa ci sarà in mezzo tra adesso e il giorno della fine...paura non tanto di morire ma di vivere, vivere realmente, è questo che ci spaventa più di tutto, perchè la morte è solo la fine, è inevitabile e tanti, come hai detto tu vivono una vita da morti quindi perché bisognerebbe aver paura di qualcosa che è già intorno a noi e che tanti provano già inconsapevolmente? resto con questo quesito e ti saluto ancora complimentandomi con te

Recensore Master
01/11/08, ore 16:04

Wow..anche questa la trovo perfetta e ti giuro non ho parole..leggere ogni parola, è come se fosse qualcosa che sentissi addosso...scritta benissimo..Complimenti anche x questa!!..Baci, maretta :)

Recensore Veterano
25/10/08, ore 13:50

Ho i brividi. Le mie mani sono gelide, fredde, non riesco quasi a scrivere. Mi sembra che tutto attorno a me sia soltanto un unico insieme di stalattiti, come lame ghiacciate, pronte a piombarmi addosso. E' pazzesco, poche volte nella vita si prova un gelo simile. Complimenti, perché riesci sempre a farmi provare un'emozione diversa, mai mi capita di leggere qualcosa di tuo pugno che mi lasci indifferente. E grazie infinite per le tue recensioni, mi aiutano molto.

Recensore Veterano
24/10/08, ore 22:42

Eh sì... bestiale quando ti prende quel "siderale". Condivido: è un incanto fragilissimo. Basta un mezzo pensiero speso a chiedersi perché mai ci troviamo in quello stato, e quello stato svanisce; basta la voce di un amico che dice cose ordinarie di tutti i giorni, così diverse da quelle che tu riesci a concepire nella mente, nella pelle... e quello svanisce. Svanisce e basta: si cerca di rincorrerlo con la mente, di addentarlo, di tenerselo... non perché sia piacevole, né sgradevole, ma perché è intenso, è quello che ti permette di toccare con le dita la tua stessa anima e chiamarla per nome con un linguaggio che non ha parole umane.
Notevole, questo "siderale". Notevole anche il tuo, a proposito. A mio modesto parere hai fatto molto bene a vomitare quel flusso di coscienza che rinondava quella notte, e molto coraggioso è stato da parte tua permettere che altri ne venissero a contatto. Ma sì. E chi non vive con l'acqua alla gola che tutto quanto è stato fatto venga semplicemente cancellato?
Don't you dare forget me: don't desert my name upon my grave. As the page of a book I'll be left behind without certainty to be remembered from you, cruel world; I've walked in your street, I've breather your air and I've filled it with my words...
Be', spero d'aver espresso il concetto.
Non sminuire questo "siderale", non farne una colpa a nessuno. Vivilo come quanto di più prezioso tu possieda in quanto umano.

Recensore Junior
21/10/08, ore 19:52

Oh, non ci credo! Non hai neanche una recensione, è una vera vergogna! Te ne faccio una io: è difficile dire qualcosa su questo scritto... Posso dirti che formalmente è scritta bene, ma l'ho trovata poco chiara, nel senso che secondo me avresti potuto esprimere meglio queste sensazioni. L'idea è davvero fantastica (e angosciante, ma in senso positivo) ma potresti svilupparla di più. Ciao, Erika.