Recensioni per
Sottopelle
di futacookies

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/01/15, ore 18:36
Cap. 1:

Quinta classificata a pari merito al contest 'I'd die to be where you are'
Grammatica e sintassi: 20/20 
Stile e lessico: 14,2/15 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione: 10/10 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 10/10 
Approfondimento dei personaggi/IC: 10/10 
Totale 64,2/65 
Grammatica e sintassi 
La grammatica è perfetta, impeccabile dalla prima all’ultima riga. Non c’è il minimo errore, di nessuno tipo: non ci sono sbavature né nella grammatica né nell’ortografia, e tutto è preciso dalla prima all’ultima virgola. 
Lo stesso discorso vale per la sintassi: le frasi sono costruite con grande abilità. 
Anche la punteggiatura è eccezionale: riesci a gestirla con maestria, variando i segni di interpunzione con sapienza. Riesci soprattutto ad alternarli in modo coerente e sensato. Dimostri inoltre una grandissima abilità riuscendo a gestire così bene i trattini: sono un segno difficilissimo da utilizzare, ma tu ne impieghi diversi senza mai metterne uno fuori posto, senza mai esagerare. La punteggiatura risulta così perfettamente equilibrata, varia e armoniosa. 
Stile e lessico 
Lo stile è davvero eccellente: non solo è scorrevole e chiaro, ma è anche evocativo, preciso e incisivo. È uno stile che ti cattura dalla prima riga e ti rimane nella mente, facendoti dire: “Ehi, quest’autrice scrive davvero bene, andiamo a leggere qualcos’altro scritto da lei.” E’ uno stile davvero unico, incredibilmente emozionante e perfetto per la storia. Riesci a creare una serie di immagini molto efficaci, ricreando in ogni singola frase la disperazione e la lotta interiore di Peter. Il modo in cui gestisci punteggiatura e lunghezza dei periodi, alternando frasi complesse a periodi di pochissime parole ripetute, ossessionanti, come una cantilena straziante che dilania la mente di Peter, è più che efficace. Riesci a ricreare perfettamente il conflitto che devasta Peter, rendendo il lettore partecipe della sua sofferenza. Ogni singola frase è un piccolo capolavoro, perché contiene in sé un significato profondo e dimostra una grandissima abilità nell’abbinare le parole. 
Il lessico è vario ed equilibrato: hai un vocabolario ampio e dimostri di conoscere perfettamente il significato delle parole che impieghi. Ci sono, tuttavia, un paio di casi dove la scelta dei termini non mi convince del tutto. Te li segnalo, per poter spiegare meglio cosa io intenda: 
- come una specie di fastidioso formicolio A mio parere, qui quel “una specie di” è superfluo, e stona un po’ nella frase perché abbassa il registro senza che sia davvero necessario. Personalmente, ti consiglierei di toglierlo, lasciando solo “come un fastidioso formicolio”: rende comunque l’idea, ma senza spezzare la frase. 
- Erano parole che gli venivano comunicate da un corpo che viveva passivamente In questa frase, il “comunicate” stona un po’ con il resto del periodo, sembra un po’ fuori luogo perché appartiene a un linguaggio tecnico che non è ripreso da nessun altro punto della frase. Personalmente, ti consiglierei di utilizzare una parola più semplice e immediata, meno tecnica. 
- così tante vite che contavano in lui Qui non mi convince fino in fondo il “in”: trovo che suoni meglio “contavano su di lui”. 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione 
La frase è rispettata in ogni singola riga della storia, in ogni aspetto e in ogni significato. C’è tutto il senso della citazione, c’è tutta l’atmosfera che la frase porta con sé. 
Non ti sei limitata ad abbinare la frase alla storia, ma sei riuscita a creare una storia che contenesse la frase in ogni aspetto. La fanfiction è intrisa della frase, la richiama in ogni passaggio, riuscendo a creare un legame profondo fra citazione e narrazione. Nella frase è racchiuso il desiderio disperato di Peter di rivedere Gwen, a qualunque costo, e il tentativo incessante, drammatico, straziante di riaverla al suo fianco, anche se non può. Perché non c’è certezza nella sua ricerca, non c’è garanzia, e Gwen sembra scomparsa per sempre, per sempre fuori dalla sua portata. 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale 
Questa storia è concepita e strutturata con grande abilità e precisione: ogni momento è espresso con un’intensità impressionante, e le riflessioni si susseguono in modo naturale e scorrevole, avvicendandosi come veri e propri pensieri. È un flusso libero di sentimenti che in realtà non sono così liberi, perché sono legati da una logica in un climax che si fa sempre più coinvolgente, sempre più drammatico. 
Riesci a ricreare le riflessioni di Peter in modo eccezionale, e la storia è caratterizzata da una profondità e una delicatezza che la rendono assolutamente originale e unica. L’insieme del tuo stile e dei concetti trattati rende questa storia efficacissima, facendone uno di quei racconti di cui è impossibile dimenticarsi. 
Approfondimento dei personaggi/IC 
Peter non potrebbe essere più realistico. Sia per quanto riguarda l’attinenza al suo carattere (dopotutto, lo Spiderman dei nuovi film è più “oscuro” rispetto a quello dei film precedenti e dei fumetti, e questo è ripreso perfettamente nella storia) sia per quanto riguarda lo sviluppo delle riflessioni all’interno della storia. Riesci a ricreare la mente non di un personaggio, ma di una persona vera e propria. 
Peter è plausibile, coerente, preciso dalla prima all’ultima riga. 
Non solo la sua introspezione è accurata: è anche estremamente coinvolgente. Il lettore si immedesima nei pensieri di Peter, condivide la sua disperazione, condivide il suo amore dilaniante per Gwen, Gwen che non c’è più, anche per colpa sua. E la lotta fra ciò che lui dovrebbe essere e ciò che vorrebbe fare è eccellente: la coscienza e il desiderio egoistico di essere vicino a colei che ama si scontrano in un combattimento straziante, che si ripercuote sulla vita e sulla mente di Peter e che sconvolge il lettore, proiettandolo fra i pensieri di Peter. 

Recensore Junior
02/01/15, ore 00:53
Cap. 1:

Non puoi farmi questo. Ho appena rivisto TASM2, e spero comprenderai il dolore a cui il mio cuore è stato appena sottoposto — e in cui tu, molto gentilmente, hai infierito senza alcuna pietà.
Angst. Angst nell'aria che respiro, nell'acqua che bevo.. io sguazzo nell'angst, e questa fanfic è scritta così bene, ed è così triste..
Dovrei essere a letto da un pezzo, ma non potevo non recensire una storia simile, anche perché, diciamocelo: tutti, inconsapevolmente o meno, abbiamo pensato almeno una volta ad un Peter suicida.
Ad un Peter che muore per raggiungerla, perché non ha più alcun binario da seguire, non ha un senso da dare alle sue giornate e Spiderman non gli basta più. Non è abbastanza per trattenerlo dalla prospettiva di rivedere lei.
Insomma, Peter e Gwen sono otp, ma così otp che non riesco a pensare a loro senza aver voglia di piangere, scrivere su di loro, graficare su di loro se sapessi farlo, strapparmi i capelli per loro e non so cos'altro.
Ti ringrazio davvero tanto perché ci hai reso un Peter non OOC, hai scritto d'un dolore così tangibile e reale e hai descritto perfettamente le sensazioni che ipoteticamente potrebbe aver provato ( e dico potrebbe perché nessuno vuole immaginarsi Andrew-bel culetto-Garfield con una pallottola nella tempia), in quanto posso immaginarmelo, qui ed ora, a soffrire ed essere succube del suo stesso desiderio autodistruttivo.
Ti ho amata, sul serio. Complimenti ancora!

— afterallthistime.
 

Nuovo recensore
22/10/14, ore 22:39
Cap. 1:

Okay, okay, sono finalmente riuscita a trovare il tempo di recensire questa meraviglia di flashfic che tu, amata parabatai, mi hai dedicato!
How much I love my parabatai you'll never know.
How much I love my Peter Parker you'll never know.
How much I love this flashfic you'll never know.
Forse adesso dovrei finirla e passare alla parte seria della recensione, sì? No. Sì? Nah, no. No no.
Sto ancora fangirlando, nonostante non sia giusto fangirlare su un Suicide!Peter (anche se c'è questo punto interrogativo abbastanza fastidioso. Nella mia mente, lui è morto e ... vive muore una morte felice con Gwen) ma questa flashfic è talmente asdfghjkl che non posso semplicemente evitare di mettermi in un angolino e piangere per tutte le emozioni che mi ha scaturato. Altro che Suicide!Peter, qua abbiamo Suicide!Feelings, non so se mi spiego.
Insomma, è perfetta. Peter è Peter in tutto e per tutto: è lui nella sua paura - perché, per quanto possa sembrare coraggioso, per quanto possa saltare da un edificio a un altro, per quanto possa essere il supereroe più idiota (Peter, sai che ti amo) che esista, è costantemente terrorizzato - ed è lui nella sua voglia di tornare da Gwen, nel suo provarci, nel suo fregarsene di tutto il resto. Perché Peter tende sempre a fregarsi di qualunque cosa non c'entri con Gwen Stacy, il che è tremendamente IC. Mi sembra davvero di leggere un finale alternativo della sua storia, che avrei anche preferito forse. Non ce lo vedrei Peter a dimenticare Gwen e sposarsi una rossa che non c'entra assolutamente niente con lei. Nulla contro Mary Jane, per carità, ma Gwen è Gwen. E su questo non si discute.
E la Starker è sempre la Starker, è sempre la mia otp fra le otp.
Adesso devo andare, perché sto morendo di sonno e questa recensione fa schifo ma dovevo assolutamente recensirla. Non poteva restare così, senza nemmeno un commento!
Dio, io amo questa flashfic. L'ho già detto?
Lo ripeto! La amo, la amo, la amo.
E tu scriverai ancora sul fandom di TASM. Chiaro, parabatai?
xoxo, la tua parabatai, Unicorno Rosa.