(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Grammatica e stile: Purtroppo, le storie scritte bene in questa sezione si contano quasi sulla dita di una mano. Considerando anche la mole della storia è impossibile non notare la cura e l’impegno che vi sono stati dedicati, visto che dal punto di vista grammaticale la storia è impeccabile. Lo stile è molto solido, è privo di fronzoli e di introspezioni inutili, scorrevole, privo di ripetizioni e ben curato. Dico prima di tutto “solido”, perché, nonostante sia una fanfiction e nonostante i personaggi e le ambientazioni siano “altrui”, io ho avuto proprio l’impressione di leggere un libro, piuttosto che una normale fanfiction. I tempi sono gestiti bene, non ci sono scene superflue, non ci sono scene affrettate, tutto è molto armonico e ben organizzato e fa venir voglia di andare avanti e sapere non solo come finisce, ma anche come si comportano i personaggi, cosa fanno e perché.
Trama: Qui va un plauso particolare, perché la trama si incastra perfettamente nel genere dettato dal telefilm, ma è incredibilmente originale e ben curata. So che sto semplificando, ma voglio dare un’idea, e quindi dico che ci sono due elementi molto importanti ai fini della trama, che sono i nontiscordardime e l’edera. Si vede che l’autrice ha svolto diverse, puntigliose ricerche, ha utilizzato i nomi latini delle piante e, in particolare, sono da apprezzare le scelte fatte con l’edera. L’edera è utile ai fini della trama perché cresce nei dintorni delle persone che sono state colpite da una sorta di beneficio/maleficio. Però l’autrice non si è fermata a questo e ha scelto diversi tipi di edera per ciascuno (io nemmeno sapevo ne esistessero così tanti e di così belli), il che fa trasparire sicuramente molta cura, ma anche tanto amore per i personaggi.
Inoltre, la storia è indubbiamente romantica e “la ship” ha la sua importanza, ma a loro ci si arriva piano piano, è uno slow building ben costruito, che comunque non fa sentire al lettore di aspettare troppo, perché la trama in sé è interessante e lo è indipendentemente dalla ship. Lo dice una che spesso lo slow build lo salta, proprio per impazienza personale. C’è anche una bella rivisitazione del cliché del “vero amore”.
Personaggi: Forse questo è l’aspetto che mi piace di più. Tutti i personaggi hanno una loro psicologia, un loro carattere, una loro introspezione, ma nulla è sbrodolato e raccontato passo per passo, i personaggi emergono dalle loro azioni e dai loro dialoghi, come dovrebbe essere.
Come dicevo prima, la ship è importante, ma non è il focus della storia, perché c’è un grosso intreccio di amicizie a volte anche commoventi. Una su tutte, l’amicizia Lydia/Derek, due personaggi che in fondo nella serie interagiscono pochissimo, qui si avvicinano con grande naturalezza. E quando Lydia all’inizio, grazie ai suoi poteri da banshee, tocca le mani di Derek e scopre l’origine del suo passato doloroso, è stato incredibilmente toccante e io li ho amati da morire tutti e due (e li ho shippati pure).
Una menzione speciale va a Ryu, che è un personaggio originale, una kitsune del suono. È un personaggio a tutto tondo, con una sua storia molto dettagliata, un carattere ben definito e una grande ironia. Il suo ruolo è molteplice, perché non solo aiuta a risalire alla fonte delle maledizioni e distruggerla, ma poi diventa una sorta di “esempio” per Kira, personaggio della serie, kitsune del tuono, che ancora non conosce bene i suoi poteri. Interessante è toccante è l’immortalità per questi due personaggi: qui Kira non sa ancora come vuole vivere la sua vita, sa che i suoi amici invecchieranno e moriranno, mentre lei resterà per sempre giovane, a meno che non decida di prendere in mano il proprio destino e vivere più o meno come un’umana. È bello che sia Scott, il suo ragazzo, a spingerla a pensarci, anche se significa che dovranno stare lontani per tanto tempo. Insomma, per questi personaggi nulla è facile, ma i problemi non spariscono con uno schiocco di dita. Sono vissuti e fanno anche male. Il tutto è in linea con il carattere originale dei personaggi.
E poi c’è Stiles, l’altra metà della ship, a cui Derek si sente improvvisamente legato per via della maledizione. Stiles è anch’egli perfettamente IC e che mi fa stringere il cuore quando va da Derek per affrontarlo e convincerlo che non c’è nulla di male a provare ad essere felici. E, non so, quando gli dice “ti amo” per la prima volta io sono morta ç__ç
Insomma, secondo me questa storia merita pienamente di stare tra le scelte del sito, così che più gente possa leggere una storia bella, commovente e ben scritta come questa. |