Ciao, cara!
Volevo passare a recensirti questa storia da un po', ce l'ho da un bel pezzo nelle "Storie da recensire" (effettivamente, è lì da quando è stata pubblicata), ma nonho mai avuto il tempo, anche per via degli impegni universitari. Ebbene, stasera ho deciso di prendermi una pausa dal mio essere secchiona fino alla morte e venire a recensirti, perché davvero questa storia mi è piaciuta molto.
Premetto che io adoro lo slash, ma di solito non mi piacciono le twincest perché mi fa un po' senso sapere di due fratelli che...lo fanno, ecco. Però, alcune volte, in mancanza di "Torg" ( che è una delle coppie slash che preferisco), leggo alcune twincest e di solito sono "not related", ma in questo caso, anche se i due gemelli sono imparentati, non mi ha fatto per nulla dispiacere leggere la storia, anzi! E questo perché è molto delicata, introspettiva e davvero ben strutturata! Mi piace il fatto che entri nei pensieri di Tom e spieghi molto bene cosa prova e cosa pensa, mi piace il fatto che Bill, l'unico che crede davvero nell'amore eterno, protesti e cerchi di far cambiare idea al fratello che ama come non ha mai amato nessuno al mondo.
È davvero una storia coinvolgente, molto ben fatta, e di sicuro la canzone è inserita in modo molto sapiente all'interno del testo: mi piacciono sia i "momenti" sia gli "spazi" in cui hai usato mettere i versi, perché si incastrano davvero bene con il resto della storia e, in un certo senso, la completano, come se fossero proprio parte di essa, pensieri che Bill ha durante questa lite e questo successivo abbandono.
E, per essere sempre pignola fino alla fine, volevo solo scriverti che magari dovresti rivedere la storia giusto un pochino perché ci sono alcuni errori di distrazione, tipo "un eco" senza l'apostrofo, o "si triste a sé" (credo che volessi scrivere "si strinse a sé, ma i lapsus capitano a tutti!) e ogni tanto ci sono delle virgole di troppo (separi spesso i soggetti dai loro verbi, ho notato), ma per il resto è tutto davvero ben scritto!
E mi piace tantissimo anche il colore in cui hai scritto tutto il testo: non il solito nero, scuro, nitido e definitivo, ma questo grigio un po' sfumato, questo colore indeterminato che, a meno che non m'immagini tutto io, serve a dare quel senso di instabilità che pervade Bill e la situazione stessa. È come se volessi, anche graficamente, rendere quello stridio che si forma con il "vattene via" pronunciato da Bill e il successivo "Torna a casa" inespresso, ma sicuramente pensato e voluto. Devo dire che anche questa cosa mi ha colpita, questo sentimenti che veleggia nel testo come un fantasma, come un alone, questa malinconia data non solo dalla descrizione della situazione e dei sentimenti di Bill, ma anche da questo colore che sembra quasi voler e non voler stare sulla "carta" (anche se il termine più adatto sarebbe pagina, ma per favore passami questo un po' più elegante) nello stesso tempo.
In generale, posso dire che l'ho trovata una bella fan fiction, scritta con termini adeguati al contesto e sicuramente pensata, adattata e formata su una delle pochissime canzoni che mi piacciono del nuovo disco e anche questo è un punto a favore.
Spero che, nonostante la puntigliosità e il rigore che ho messo nella parte riguardante la "grammatica", tu abbia apprezzato questa mia recensione, perché era da tempo che volevo lasciarla.
Comunque sia, spero di leggere presto qualcos'altro di tuo. Intanto ti saluto!
Sid. |
