Recensioni per
Il coraggio di avere paura
di fri rapace
Ciao cara! |
Undicesima classificata “Il coraggio di avere paura”
In generale, dunque, trovo l’impostazione stilistica del racconto un po’ confusionaria; ho avuto il sentore che l’idea alla base fosse una sorta di viaggio nel mondo interiore di Tonks, un viaggio che doveva necessariamente comporsi di vari momenti di vita, dai più antichi ai più recenti; allo stesso tempo, ho però avuto il sentore che questo viaggio non fosse scandito al meglio e che le varie fasi di vita si confondessero l’un l’altra, dando un’idea poco chiara degli stadi vissuti e del rapporto, come detto, tra passato e presente. In questo punto, ad esempio:
Al di là delle incertezze riscontrate, è uno stile che si presenta pulito dal punto di vista grammaticale, che risulta scorrevole alla lettura nonostante i passaggi esposti. Inoltre, ed è un elemento che sempre riscontro nei tuoi testi, l’equilibrio esistente tra discorso indiretto e diretto è davvero lodevole; non una sbavatura da questo punto di vista, i dialoghi si inseriscono perfettamente nel discorso indiretto, non lo spezzano e non lo condizionano negativamente, semmai arricchiscono la scena descritta. In ultimo, la punteggiatura è utilizzata nel modo corretto e pause, capoversi e periodi sono bene equilibrati tra loro, nel complesso. Il tuo stile è davvero buono e piacevole, in questo particolare caso ho solo trovato che presentasse alcuni punti generanti confusione – confusione che credo legata al dover strizzare un’introspezione tanto articolata in poche parole; l’esigenza di dire tutto e dire tanto ti ha forse costretta a sacrificare lo scandire in maniera più chiara i vari momenti di vita. Passando al lessico, posso solo complimentarmi con te! È vario, adatto e sempre coerente al registro linguistico scelto. In particolare, relativamente al discorso diretto, ho ritrovato la tua abilità nel diversificare il lessico in base al personaggio, elemento che ti agevola anche nella caratterizzazione dei vari protagonisti del racconto. Le ripetizioni, in ultimo, sono pressoché assenti, fatta eccezione per due piccoli dettagli:
Aderenza al tema: 5/10 Inizio col dirti che mi è dispiaciuto molto assegnarti 5/10 in questo parametro, perché la tua idea, indipendentemente dal contest, mi è piaciuta, ma purtroppo non è totalmente in linea con quanto richiedeva il concorso. Tema centrale del tuo racconto è il motivo per cui Tonks non ha combattuto per un certo periodo di tempo, ciò che l’ha condotta a temere la morte al punto tale da costringersi in casa. È un tema molto interessante, reale e trattato anche bene. Purtroppo, come accennato inizialmente, è forse il contrario di quanto richiedeva il bando e non ho potuto non tenerne conto. Il motivo per cui il punteggio non è inferiore al 5/10 è legato a due fattori: in primo luogo, la prima parte della storia, che è dedicata a una giovanissima Tonks che trova in se stessa la forza e la motivazione per arruolarsi negli Auror ed entrare a far parte dell’Ordine della Fenice; in secondo luogo, i sottintesi riferimenti a quello che sarà l’epilogo della vita di Tonks, che morirà da “soldato” sul campo di battaglia. Questi due elementi fusi insieme rispondono al tema centrale del contest, poiché ci presentano un soldato, una guerriera, una donna giovane che sceglie di rischiare tutto per ideali in cui crede fermamente, che nella prima parte della sua esistenza neanche riflette sulla possibilità di morire, concentrandosi piuttosto sulle vite altrui portate in salvo. La seconda parte della storia, che è quella conclusiva e che dà senso all’intera impostazione della flash, affronta invece un altro tema, un tema così importante e intenso da “soffocare” i fattori di cui ho appena parlato, relegandoli in un angolino: Tonks e il suo scoprirsi madre, Tonks e il suo rapporto con la paura di morire, un connubio di circostanze che la portano a scegliere di mettersi da parte, di non essere un soldato, almeno per un certo periodo di tempo; il problema è che la tua flash ruota attorno a questo momento, tutta l’introspezione della protagonista è fatta in relazione a questa sua scoperta, a questo suo particolare momento. Come detto, questo aspetto è stato trattato molto bene e ho trovato interessantissimo il tema in sé, ma è un qualcosa di diverso, seppur non completamente distante, da quanto richiesto in questo contest. La sintesi dei pro e contro esposti mi ha convinta ad assegnarti 5/10 in questa voce; spero d’essere riuscita a motivarti al meglio il perché del punteggio. Caratterizzazione e IC personaggi: 10/10 Protagonista indiscussa della tua storia è certamente Tonks, ma un piccolo ruolo è dato anche ai suoi genitori e a Remus. Partendo dai personaggi secondari, trovo che li abbia trattati tutti benissimo, mettendo in luce quelle che sono, forse, le debolezze più grandi di Andromeda, Ted e Remus, vale a dire l’amore che nutrono nei confronti delle persone care. Nel caso dei signori Tonks, hai saputo caratterizzare in pochissime battute sia l’uno che l’altra, lasciando emergere l’aspetto genitoriale e, al tempo stesso, la differenza caratteriale tra i due: Andromeda ha un piglio più deciso, seppur preoccupata, difatti, affronta la figlia senza peli sulla lingua, ma con l’amarezza e la schiettezza di chi è abituata ad affrontare viso a viso le situazioni spinose, senza addolcirle affatto; Ted appare più mesto, più propenso ad esternare dubbi e preoccupazioni, sperando che questi, da soli, bastino a persuadere il proprio interlocutore – Tonks in questo caso – che le scelte già prese vadano riconsiderate. L’aspetto genitoriale, in ultimo, è tutto riassunto in quella battuta conclusiva di Andromeda, quell’amarissimo “ma è anche la nostra e tu non lo capisci!”. Passando a Remus, la sua breve comparsa è perfettamente in linea con la scelta da lui presa nella prima parte del settimo volume della Rowling, quando a seguito dello scontro con Harry torna da Tonks e, presumibilmente, “sceglie” lei e tutto ciò che comporta l’avere una famiglia. Allora eccolo che, forse per la prima volta in vita sua, rinuncia a correre in aiuto di un alleato, a schierarsi in prima linea; d’altronde, il coraggio di combattere a Remus non è mai mancato, gli è sempre mancato un altro tipo di coraggio. Nella sua rinuncia ci sono la comprensione, la condivisione e l’amore nutriti per Ninfadora, c’è la “tragedia” di una giovanissima famiglia che si vede negato il tempo stesso dell’esistenza. Arrivando a Tonks, anche questa volta ho trovato la caratterizzazione eccezionale e il personaggio del tutto IC. Hai trattato la Tonks ragazzina, matura abbastanza per rischiare la propria vita, ma al contempo immatura per poter comprendere i tormenti di un genitore. L’hai poi trattata nella fase “di passaggio”, quando inizia a capire che c’è dell’altro oltre se stessi e i propri istinti, che scegliere di rischiare tutto può essere addirittura una scelta egoistica in certi frangenti – dopotutto, forse lei stessa avrà giudicato Remus “egoista” quando partiva per delle missioni rinunciando a lei. In ultimo, l’hai trattata quando è ormai una donna, una donna adulta, una madre, una compagna; ed eccola crollare in questo frangente, crollare perché d’improvviso le appare chiaro che non è più disposta a dar via tutto, finanche la vita. È una donna che si rende conto, magari per la prima volta, di poter morire da un giorno all’altro e questo morire la terrorizza, perché significherebbe rinunciare a tanto, a troppo, al suo bambino in primis. Nel complesso, quindi, ho trovato curate e IC le caratterizzazioni di tutti i personaggi coinvolti e molto ben fatta l’analisi introspettiva della protagonista, poiché non è solo coerente al personaggio di Ninfadora Tonks, ma è anche credibile e realistica. 10/10 più che meritato, complimenti! Totale: 30.6/40 |
Tonks è una dei miei personaggi preferiti. Non ci posso fare nulla, ha sangue Black, la amo anche solo per questo. E, in genere, sono molto critica riguardo Ninfadora, proprio perché ci tengo particolarmente a lei. |
Che dire, ero proprio curiosa di leggere le altre storie partecipanti al concorso. |
Incisiva e d'effetto questa flash. Hai spiegato benissimo perchè Dora prima fosse tanto determinata a combattere per quello in cui credeva, pur sapendo di rischiare la vita, mentre poi, al cospetto di un'altra vita così preziosa per lei, tentasse di tirarsi indietro. |
C'è molto di vero in questa fic. Parlando da figlia, spesso sono arrabbiata con i miei genitori, soprattutto quando penso alle scelte sbagliate che ho fatto, loro diventano una sorta di capro espiatorio. Difficile mettersi nei loro panni, ma a volte penso a me, se dovessi avere un figlio, a come sia il mestiere più difficile del mondo. |
Saaaalve *v* Questa ff, pur essendo breve, mi ha colpito veramente tanto: il tema non è uno dei più trattati, non penso di aver mai letto simili storie che parlano di come un personaggio abbia fatto le sue scelte.Non è solo questo che mi ha colpito, mi ha co anche come hai descritto la reazione dei due genitori, la voglia di combattere di Tonks, le carinerie #? di Remus.. Questa fic è fantastica, complimentoni! *vvv* |
Mi piace e il modo in cui hai scritto fa risaltare enormemente che anche Tonks nonostante la façade di ragazza forte e altruista abbia un sentimento d amore e paura verso i tuoi cari. |