Recensioni per
Forgotten Lives
di Sinnheim

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/12/14, ore 20:52
Cap. 8:

Il cavaliere di gran croce gran farabutt solaire è il personaggio più amato in assoluto, e senza dubbio il più simpatico.
Gentile, benevolo, una sorta di figura fraterna nel gioco, ci ha aiutato numerose volte e il suo ottimismo è contagioso.
Viene da chiedersi come potesse essere un tempo così malvagio, forse perché viziato, forse perché, con un corpo divino, non era in grado appieno di comprendere le sofferenze dei mortali.
Rinascendo, ha acquisito il dono dell'umiltà, è il dio che si è fatto uomo (ma non si è offerto in sacrificio).
Molto bella la parte del dialogo col non morto (se permetti, più che chiedere scusa è meglio dire chiedere perdono, si addice di più al lignaggio) e il cavaliere sopporta bene la perdita della sua famiglia, riconoscendo l'innocenza del suo amico.
Dopo il sacrificio finale di questi ci hai presentato quello che poteva essere benissimo il filmato finale del gioco: solaire che vaga per il mondo raccontando le gesta del suo amico e diffondendo la speranza, ma sarebbe anche giusto che compisse anche opere di bene (combattere i malvagi, aiutare gli oppressi, eccetera) per poi, ce lo vedo da vecchio, porre fine alla propria vita e ricongiungersi con la sua famiglia. Mi ha fatto pensare al quasimodo del libro, che muore di assideramento mentre giace abbracciato al cadavere di Esmeralda.
Grazioso anche il fatto che abbia pregato se stesso!

Concludo con un...


PRAISE THE SUN!




Praise the sun!

Recensore Master
18/12/14, ore 20:42
Cap. 7:

Sir artorias è forse il personaggio più amato di tutto il gioco.
Riferendoti alla versione originale (nel senso che era nei progetti e poi è stata tagliata) artorias ha mantenuto almeno un barlume di lucidità, (dice qualcosa tipo "fermami!"). Inoltre, a parer mio la sua sconfitta è giustifica dalle parole del fungo gigante, "non è connesso all'oscurità" forse perché non poteva nutrirsi di umanità o altro. Contando che in qualche modo forse riusciva a trattenersi e il braccio rotto senza scudo, mi sembra strano che manus sia riuscito a sopraffarlo.
A proposito di manus, ottima l'idea di renderlo il nano furtivo: non ci avrei mai pensato.

Recensore Master
10/12/14, ore 22:42
Cap. 4:

Il potere.
Anche l'organizzazione della via bianca, apparentemente pura e immacolata, si mostra crudele, spietata e calcolatrice, una mente politica che macchina per ottenere il presunto grande bene, il tutto a spese delle vittime sacrificali.
Rhea appare come una fanciulla coraggiosa, pronta a morire per il suo grande ideale, ma che poi si ritrova abbandonata e dimenticata, il tutto per un marchio del quale lei non ha alcuna colpa.
Petrus invece, che sembrava averla solo persa di vista, è in realtà colui che ha scelto di abbandonarla e parte integrante del piano.
Gira e rigira, i potenti sono quasi sempre dei vili manipolatori, anche se ostentano grandi ideali.
Nozione a parte per il paladino. Ora si spiega cosa ci facessero tutte quelle pietre colorate in giro.

Recensore Master
10/12/14, ore 22:38
Cap. 1:

In questo capitolo hai presentato il non-morto da un punto di vista molto umano, poiché manifesta la paura.
In lui ci sono un grande desiderio di gloria e anche coraggio, ma di fronte a certe avversità perfino lui vacilla e non riesce a trovare la forza di andare avanti.
Hai anche specificato come mai fosse in fin di vita al momento dell'incontro, ma io ero convinto che gli fosse caduta la palla di ferro addosso.

Recensore Master
10/12/14, ore 22:36
Cap. 2:

Sinceramente questa mi sembra la più bella in assoluto, forse per il rapporto tra fratelli descritto.
Queelag è sembrata tutt'altro che un mostro, è presentata come una donna forte, capace di sopportare e di non impazzire nonostante l'orribile trasformazione.
Hai raccontato anche del suo rapporto con la madre, dell'errore scatenato da quel potere troppo grande e da chi non accetta la fine della propria gloria, finendo per farsi divorare da essa.
Si è anche avanzata un'ipotesi sul desiderio di umanità, che giustifica anche l'atteggiamento ostile di queelag.
Sai, ho un sospetto: per me una delle sorelle era incinta e sarebbe stato bello un accenno a una cosa del genere.
Mi spiego: le streghe sono sette.
Tra loro:
-due sono diventate dei mostri;
-una è morta;
-un'altra è un essere vuoto;
-una è una venditrice;
-ci sono poi tre mostri simili, due nella zona principale e un altro in versione infuocata e pure munito di un bastone magico, mi sembra un catalizzatore della strega o qualcosa del genere.
Dei due uguali, uno è però molto debole: che in realtà fosse un cucciolo?

La mia è comunque solo una delle tante ipotesi. :)
Ciao!

Recensore Master
10/12/14, ore 16:32
Cap. 6:

Dal mio punto di vista non fatto male: l'unico punto che mi ha lasciato un attimo perplesso è quando si arriva al "perché sono qui?" quasi di punto in bianco.
Per il resto, hai descritto bene l'odio e l'ira di seath: i draghi mostrano un vero e proprio razzismo, anzi, xenofobia, verso il senza scaglie, che si trova odiato ed emarginato da tutti. Il dolore si amplifica, conduce alla follia, finisce col perdere anche se stesso a causa della sua brama di potere.
E la sua mente... lui è un genio anche dal punto di vista degli stregoni umani, figuriamoci a confronto dei draghi, troppo rozzi, stupidi e feroci per comprendere la sua intelligenza, ma non si sforzano nemmeno.
Quindi doppia sofferenza per questo imponente boss di fine livello.

Recensore Master
02/12/14, ore 13:33
Cap. 5:

Aaaah, Gwyndolin! L'unico che sia riuscito a sconfiggermi e a farmi desistere! (però poi ho farmato oltre il livello 120 e ne abbiamo riparlato!)
Quel dio è probabilmente la figura più misteriosa del gioco, il vero organizzatore del piano, colui che si cela dietro ogni cosa.
Hai tirato anche in ballo che spesso non conta l'essere, ma l'apparire: nonostante la sua intelligenza e le sue probabili arti oratorie, il dio non aveva carisma, troppo brutto, troppo fragile per potersi far ascoltare, mentre sua sorella, capace di ammaliare donne e uomini (soprattutto uomini, grazie ai suoi attributi) avrebbe potuto farlo con facilità.
E che dire del legame tra lui e la figlia? Entrambi mezzi mostri, lui coi tentacoli, lei con la sua coda di drago, uniti nella loro tristezza e solitudine.

Concludo con tre parole: praise the sun!

Recensore Master
29/11/14, ore 18:05
Cap. 3:

Ciao.
è raro trovare qualcuno che approfondisca gli antagonisti di una storia, e dark souls è il miglior gioco che abbia mai giocato.

Qui hai approfondito Priscilla Mezzosangue, forse uno dei personaggi più affascinanti della storia (e che spero un giorno di poter uccidere impugnando una Claymore, non so se si coglie il riferimento)
Si parte con un'origine speciale, non con un normale concepimento (e questo spiegherebbe come un drago abbia fatto ad unirsi ad una gigantesca dèa) ma come un esperimento, altro non è che una cavia che un padre troppo preso dalle sue ricerche e dalla sua stessa follia è destinato ad ignorare.
L'unica che l'amasse era proprio la madre, che le ha lasciato quel dono, che per lungo tempo è stato la sua unica compagna, poi quegli abitanti "gentili e pacifici" che sono diventati la sua seconda famiglia. Famiglia che il non morto prescelto massacrerà.
Il tutto si conclude con un preludio alla sua morte, è difficile che venga risparmiata.
Trovo la fic graziosa, spero che la continuerai, ciao e buona fortuna per l'ospedale.


P.S. sono voci di corridoio, ma quello rinchiuso nella torre non era Havel la roccia, ma un suo seguace. L'anello infatti era portato dai seguaci di havel, non da lui stesso.

Recensore Junior
12/11/14, ore 19:45
Cap. 1:

Tutti i capitoli che hai fatto sono molto dettagliati.
e boh che dire Apparte il fatto che sono sicuro che guardi sabaku no maiku :)