Recensioni per
Le stagioni di Jack - Il Mondo Fuori
di Kary91

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
12/09/16, ore 23:57
Cap. 4:

Ciao! Sono passata a lasciar ela (famosa) recensione di partecipazione al mio contest "Secondario a chi?"
Ho scelto questa per svariati motivi:
1) Ne ho sentito tanto parlare per via di quella specie di plagio che c'era stato. Io ho tra i contatti la ragazza, perciò ho seguito la vicenda abbastanza interessata e incuriosita. Perciò trovando di fronte l'occasione di leggere l'originale non me la son lasciata sfuggire.
2)Studio psicologia, ho già dato qualche esame sulla psicopatologia e uno specifico per la psicopatologia dello sviluppo. I disturbi affrontati si son rivelati interessanti, li leggevo con tranquillità, ma tutte le volte che mi trovavo di fronte il capitolo dell'autismo cominciavo a star male. Mi prende un senso d'angoscia come poche volte, perciò trovare una storia che vedeva come protagonista uno di quei bambini mi attirava.
3)Cercavo qualcosa che non fosse Shadowhunter o Hunger Games xD

Finite le premesse, passiamo al succo della faccenda.
Ho trovato la tua raccolta molto significativa. Si vede che ti sei informata prima di scrivere di Jack (e meno male, visto che spesso c'è chi si prende il diritto di parlare senza conoscere. Quindi è una cosa che apprezzo davvero tantissimo). Visto che erano solo drabble, le ho lette tutte e 4 e faccio un commento generale.
Una cosa che ho apprezzato molto è l'attenzione a uno degli aspetti pregnanti dell'autismo: l'ipersensibilità sensoriale. Troppi stimoli lo mandano in confusione, l'agitano, ed è su questa base che Jack sceglie la sua stagione preferita. L'autunno, perchè è la stagione più tenue, più silenziosa, ma dove ancora può sentirsi libero dai vestiti.
Il fatto che gli adulti non capiscano da dove nasca la sua agitazione, perchè lui si esprime a urla e pianti, è un'altra caratteristica che emerge e che ci fa capire cosa sia l'autismo. Mi piace perchè hai messo l'accento su Jack. Noi sappiamo cosa pensa, cosa prova, perchè tu ce lo spieghi e poi fai notare che gli adulti intorno non lo capiscono, lasciando al lettore un po' un senso di amarezza.
"Poveretto, come si fa a non capirlo?" vien da pensare, sembra elementare. Insomma, per la prima volta viene data una voce a quelle urla che in genere guardiamo storti.
Ancora un'altra cosa che mi è piaciuta molto è la distinzione tra "mondo fuori" e "mondo dentro" a sottolineare come le due cose siano separate. Sembra quasi che ci sia un muro, Jack vive nel mondo dentro e non riesce a stare in quello fuori, per questo non può comprenderlo e per lui è molto confusionario e spaventoso. Il fatto che venga sempre fatto un paragone mette in evidenza questa linea di confine, si sente molto.
Insomma, mi è piaciuto davvero un sacco come hai reso l'autismo. I problemi vengono citati con delicatezza, non c'è la sensazione siano pesanti, tutto è molto tranquillo alla fine, però con una piccola riflessione in più si può sentire la pesantezza della malattia.
Altra cosa che mi è piaciuta, anche se ha meno a che fare con l'argomento autismo, è l'uso dei colori. Ogni capitolo ha un colore, è pittorico. Molto bello davvero!
E' una raccolta speciale. Merita davvero molto.
Mi ha fatto piacere leggerla e passare di qui.
Ti mando un saluto e spero di rileggerti presto :)
Ciao!

Ray

Recensore Master
18/04/16, ore 05:22
Cap. 1:

Ciao.
Sono qui per la battaglia navale e quasi mi dispiace recensire una drabble e basta ma alla fine ho amato questo pezzo per molti motivi: prima di tutto amo le storie con dentro protagonisti che hanno delle situazioni complicate quali - in questo caso - l'autismo perché sono poche quelle che analizzano la persona fino in fondo. E l'autismo è un disturbo che non viene quasi mai toccato dalle persone, così come l'Asperger e io credo che sia un peccato, poiché analizzarlo è molto interessante. 
Questo bambino ne è la prova vivente, dato che leggendo la Drabble mi è nato un sorriso: sarà che per loro è difficile analizzare il mondo così come le persone attorno a loro, ma allo stesso tempo diciamo che sono adorabili e simpatici. Con i loro occhi fermi e il comportamento sfuggente quando invece dentro di loro hanno un mondo. Lo dimostra Jack che osserva l'ambiente e vede che ci sono i fiori, quindi la primavera. E il familiare colore immerso in un altro colore che ci fa comprendere che non c'è più bianco, come hai espresso tu stessa. I fiori che sbocciano, le cantilene degli uccellini, e concordo con te che sia un pianoforte perché la primavera è un inizio di un mondo a noi incomprensibile e comprensibile allo stesso tempo.
La frase finale, poi, è un incanto. Io credo che questa Drabble sia speciale e meravigliosa e lo sottlinea anche il tuo stile preciso e accurato come se tutto dovesse dipendere da queste piccole righe. Come se hai davvero osservato un bambino autistico da vicino e tu lo abbia studiato e poi abbia buttato giù quelle righe mentre lo guardavi camminare in mezzo ai fiori, con la musica degli uccelli attorno e i colori che si aprivano a te e ai suoi occhi. Così come le note che man mano si facevano avanti nella mente del ragazzino mentre lui osservava l'ambiente attorno.

Ti devo fare i complimenti anche per un altro motivo: la grafica e l'editor.
Io sono severa su queste cose, ma tu sei riuscita a centrare il testo staccando persino i paragrafi e rendendo così il testo chiaro e pulito come l'acqua dei ruscelli. Anche le tre immagini che rappresentano la primavera con Jack dentro, quel bambino sull'altalena da solo circondato dalla natura ha reso il tutto ancora più suggestionevole mentre scorrevo con gli occhi le righe della tua storia. Poi anche quelle del banner principale, anche se forse i titoli li avrei messi più giù di un un colore più scuro e più grassetto, ma questi sono consigli dato che anch'io quando li metto nelle mie creazioni, i miei banner personali, sono molto critica con me stessa. 
Non ho altro da dirti, se non che leggerò anche i successivi perché questa storia mi ha toccata fin nel profondo e sono curiosa di scoprire cosa Jack abbia da dire anche sull'Inverno, l'Autunno e l'Estate.

Buona giornata,
Au revoir

Recensore Junior
03/01/16, ore 13:39
Cap. 1:

Ciao! ^^ Ho scelto di recensire questo breve primo capitolo perché incuriosita – non senza un pizzico di timore, lo ammetto: non che mi spaventi leggere di temi delicati, anzi; in realtà mi spaventava un poco l'idea di veder affrontato un argomento del genere in maniera banale o comunque poco adatta... – dall'introduzione, diretta e chiara.
E, nonostante i miei timori, ora posso dire di esser molto contenta per aver deciso di commentare proprio questo piccolo componimento: è delicato, ma non superficiale, molto dolce, come spesso lo sono i bambini affetti da simili problemi.
Anche lo stile mi è piaciuto molto: scorrevole e con un certo non so che di poesia al contempo, si adatta perfettamente alla materia scelta.
Spero di poter leggere presto il resto della raccolta!
Intanto ti saluto e ti lascio una meritata bandierina verde!

Recensore Master
29/04/15, ore 17:22
Cap. 4:

Arrivo fino a qui memore della nostra conversazione su Sheldon di qualche giorno fa :D
Questa successione di drabble mi è parsa davvero molto interessante, e il motivo non è riconducibile al solo personaggio di Jack: ho trovato molto efficace la distinzione e il continuo susseguirsi di mondo fuori e mondo dentro in riferimento allo stato d'animo di Jack durante le quattro stagioni, e trovo che il punto forte dello scritto nel suo complesso sia proprio la miriade di sensazioni ambivalenti che lo permea. Penso non fosse affatto facile riuscire ad esprimerle in così poche parole; d'altro canto, almeno personalmente, avrei voluto vedere il tema trattato ancora più estensivamente. Riconosco però che, difficoltà a parte, forse nel complesso ne avrebbe perso in intensità.
In ogni caso, davvero un buon lavoro :)

Nuovo recensore
21/02/15, ore 15:10
Cap. 1:

Il testo è fondamentale, quasi ben costruito è completo in quelle poche righe funzionali.
Una cosa che però ho constatato è la troppa scissione dei periodi. Appena inizio ad ambientarmi alla scorrevolezza di una frase, il punto mi da uno schiaffo che mi riporta a dovermi riambientare al nuovo periodo.
Le frasi sono semplici e si addicono al linguaggio mentale fondamentale di un autistico, pura mente che viaggia libera proprio perché non costretta dalle parole di frasi e testi.
La storia, così come i banner, sono fatti bene. Unica pecca è proprio l'eccessivo spezzettamento: il mio sforzo di leggere ogni tremolante drabble è equivalente a quello di leggere una short da 7 o 8 pagine ben più fluida. Notevolmente intaccata quindi la scorrevolezza.
A livello di impaginazione ho dovuto faticare, altro punto a disfavore, per evitare di leggere le note, sarebbe stato preferibile mettere le note in un quinto capitolo per evitare di appesantire la forma visiva del testo con note -a me personalmente- molto eccessive e a tratti (sopratutto nel drabble dell'estate) quasi tartassanti.
Il mio punteggio, malgrado questo, è molto alto. Ma era pieno, e molto, se si evitava lo spezzettamento e l'uso di una spropositata quantità di note.
Brava.

Recensore Master
15/02/15, ore 13:48
Cap. 4:

Una storia molto intimistica scritta con uno stile delicato, che sembra sfiorare il protagonista come una mamma sfiora il bambino appena nato: piano e con la paura di fargli del male.
Hai trattato un argomento che dire ostico è poco, perché è a mio avviso uno stato di vita - perdona l'assurda definizione! - che potrebbe spiegarci solo chi lo vive, ma chi lo vive è assorbito dal mondo di dentro per dare parole a quello che sta fuori, proprio come il tuo Jack.
Molto bella l'idea di descrivere il vissuto di questo bambino attraverso il suo approcciarsi alle stagioni dell'anno. In questo senso, trovo tu sia stata bravissima perché hai scritto quattro drabbles e in poche righe hai descritto un mondo, il mondo di Jack e anche il mondo che sta fuori, che lo guarda e, nonostante si sforzi, non riesce a capirlo appieno.
Mi ha colpito molto questa raccolta, la aggiungo certamente alle preferite e ti faccio i complimenti per l'idea e il modo in cui hai saputo scriverne.

Rosmary

Recensore Junior
30/01/15, ore 17:55
Cap. 1:

Terza Classificata

Grammatica: 10/10

Niente, nemmeno mezzo errore, nemmeno uno piccolo piccolo!

Originalità: 19/20

La scelta di trattare un argomento difficile come può essere quello dell’autismo, è senza dubbio impegnativa. Al di là, però, dell’intensità che, di per sé, si porta dietro una scelta del genere, voglio focalizzarmi su come tu hai saputo trattarla. Ciò che ti dà così tanti punti nel parametro è, in particolare, la gentilezza e la semplicità su cui hai impostato le drabble.

Ritengo, infatti, un valore aggiunto, il fatto che tu abbia mostrato le conseguenze di un disturbo come quello di Jack anche un certo rispetto, proprio in questo mettere in luce le sue impressioni di bambino. Ecco, il fatto che tu, alla fine, abbia descritto i pensieri di un bambino che, a prescindere dalla sua condizione psicofisica è, a tutti gli effetti, un bambino, l’ho trovato il punto più significativo in termini di originalità.

Lessico: 9/10
Il lessico che hai scelto si adatta bene allo stile complessivo delle tue drabble. Ogni stagione è sottolineata da determinate ripetizioni, le frasi sono brevi e divise da una punteggiatura appropriata. Credo che il linguaggio tenda a riprodurre la modalità di pensiero di Jack, per riflettere fedelmente le sue impressioni e il suo punto di vista e questo mi piace.
In determinati punti la tendenza a sottolineare determinati soggetti tramite pronomi es (È la sua musica, quella, perché l’ha imparata …) dà l’impressione di una lettura un po’ ridondante, a volte, sebbene sia consona all’intensità del lavoro complessivo.

Impaginazione: 5/5

Guarda, qui non ho veramente niente da dire, impaginazione perfetta. Giuste la grandezza e lo stile del carattere, giusto il posizionamento nella pagina e l’allineamento, perfetti i banner e il loro rapporto con il testo, così come i titoli e le note. Sono inutile, non posso correggerti niente.

Gradimento personale: 18/20

Diciamo che, dopo tutto quel che hai letto fino ad ora, il fatto che la tua storia mi sia piaciuta mi pare scontato.
Ho apprezzato immensamente la presentazione, davvero tanto, penso che tu abbia dato veramente qualcosa in più alle drabble impaginandole così. Mi è piaciuto il taglio rispettoso e gentile che hai dato al racconto, il fatto che – leggendo i pensieri di Jack – non venga da pensare tanto alla sua condizione, quanto al fatto che è un bambino e anche per questo non viene compreso. Ho apprezzato molto il modo in cui hai descritto il suo rapporto con gli adulti, che anche se lo amano non lo capiscono, perché nessuno ha il suo stesso mondo dentro, ma anche perché pochi si ricordano com’era essere piccoli.

È stato bello vedere che hai voluto ogni dettaglio della storia, dal contenuto alla forma e – già lo detto – questo è un valore aggiunto. Infine ti faccio sapere che la mia stagione preferita è l’autunno (strano, eh?), perché è quella che mi ha fatto veramente emozionare e penso sia anche quella in cui non c’è stata nemmeno una caduta, per quanto minima, nel ridondante, come ti dicevo prima.

Punti bonus: 4/7

Bonus per genere fluff, uso del pacchetto completo, raccolta e realizzazione del banner.

TOT: 65/72
 

Recensore Master
07/12/14, ore 10:46
Cap. 4:

Eccomiii! Mi mancava questa ultima stagione e finalmente arrivo a recuperarla!
L'inverno per Jack è una stagione soffocante, deve fare i conti con troppi cambiamenti destabilizzanti e ovviamente non riesce ad estrenare il suo fastidio se non con i "capricci". Nessuno capisce che c'è troppo freddo, troppa neve, troppo bianco, e Jack è costretto a rimanere inerte dinanzi a tutto, aspettando che l'inverno passi e che poi arrivi presto la sua stagione preferita, l'autunno!
Ho adorato ancora una volta il contrasto tra il mondo fuori e il mondo dentro in Jack: se fuori è costretto ad urlare, dentro invece sorride, rassicurato dal fatto che presto la stagione finirà e si lascerà tutto alle spalle.
Picco, lasciati fare i complimenti, ma tanti tanti tanti! Hai trattato un tema delicato con tutta la dolcezza di cui sei stata capace, con eleganza e con grande sensibilità: leggere attraverso gli occhi di Jack il mondo fuori è stato un viaggio, davvero bello!
Bravissima <3

bacioni,Giraffetta

Recensore Master
15/11/14, ore 12:27
Cap. 3:

*si intrufola furtiva*
Continuo a lanciarti polpette, mi sa che una volta di queste ti seppellirò xD
Qui, affronti la stagione preferita di Jack, l'autunno, una stagione di passaggio dove non fa troppo caldo o troppo freddo e dove c'è una sorta di equilibrio tra i rumori chiassosi dell'estate appena passata e il placido silenzio dell'inverno che sta per arrivare.
Infatti, Jack è più sereno: non ci sono colori accesi, rumori forti, sole accecante e confusione; c'è più pace e tranquillità e Jack può sorridere spensierato.
Amo l'inserimento del parallelismo con Peter e la menzione all'Isola che non c'è *.* Jack è come Peter, dentro di sè: fuori si nasconde e prova a filtare il mondo con pazienza, ma dentro vola felice e sorride instancabilmente.
Credo che l'autunno sia proprio adatto a Jack, ecco perchè è la sua stagione preferita: tranquillità, calore, dolcezza e il mondo che sembra stia per addormentarsi rilassato.
Anche questa stagione è perfetta, picco! <3
Alla prossima, con l'inverno!

baci,Giraffetta

Recensore Master
15/11/14, ore 12:21
Cap. 2:

Non fare caso a me, continuo a lasciarti polpette xD
Allora, questa volta, Jack affronta l'estate: un pieno tripudio di colori, rumori, voci, musica che però spaventano e innervosiscono Jack, sottoposto a troppi stimoli. Solo la libertà derivente dall'indossare pochi vestiti, gli permette di essere libero e spensierato, di correre e giocare, di sentire se stesso. E, per farsi udire dagli altri, Jack urla nel mondo di fuori: testimonia la sua presenza, si rende vivo e visibile. Ma mentre fuori urla per difendersi da ciò che lo circonda, dentro Jack piange in silenzio, senza che nessuno lo consoli. Dentro sente i rumori soffocanti, si sente in trappola, eppure nessuno riesce a liberarlo, nemmeno la sua mamma è ingrad di zittire il rumore e la confusione e dargli pace.
Questa stagione è stata difficile, perchè Jack mi è apparso in tutta la sua vulnerabilità ed è straziante la verità con cui tu lo hai dipinto. Sei stata eccezionale! <3

baci,Giraffetta

Recensore Master
15/11/14, ore 12:15
Cap. 1:

Eccomi anche qui xD Avendo adottato questa magnifica storia *.* non potevo non recensirla, anche se in ritardo e.e E ho deciso di spendere una recensione per ogni capitolo, perchè la storia lo merita (e anche tu <3)
Partiamo dal tema che hai deciso di affrontare: so quanto ti stia a cuore, quanto tu ti documenti e quanta passione ci metti nel riuscire a scrivere un qualcosa di vero, non di banale. Con questa storia, hai fatto un buonissimo lavoro: quando me la passasti, senza dirmi di cosa trattava, ci misi meno di due secondi e qualche riga a capire che avevi affrontato un argomento difficile, ma che l'avevi fatto in maniera facile. Hai reso il tutto in maniera leggera, pur facendo pesare il protagonista di cui tratti, l'autismo appunto.
L'idea di filtrare il tutto attraverso gli occhi di un bambino, nonchè di incunerae le sue sensazioni descrivendole nel ciclo delle stagioni è geniale, punto.
Ora, passo alla storia :3
La prima stagione che Jack affronta è la primavera: una stagione di rinascita e di fioritura, vissuta dal bambino con una serie ininterrotta di canzoni, che lo risvegliano e lo collegano al mondo di fuori, quel mondo che Jack osserva con minuzia, rimanendo però ai suoi confini. Mi piace il fatto che alla primavera sia collegata la musica: mi sembra adatta a rappresentare il risveglio del mondo e anche di Jack, e adatta a festeggiare un ritorno alla vita dopo il letargo dell'inverno!
Brava, picco mia <3

baci, Giraffetta


 

Recensore Master
03/11/14, ore 19:15
Cap. 2:

Ciao!

Eccomi anche qui, perché avevo letto la seconda drable mi sembrava giusto recensire e dirti quello che penso =)
In questa estate ho immaginato Jack avvolto nel suo mondo, dove i colori lo affascinavano e infastidivano allo stesso tempo, ma è proprio questo il bello per lui! Il contrasto forte, che quello che sente, può dargli, differentemente da tutti, ancora una volta.
Le metafore del castello di sabbia e quella della gabbia di stoffa mi sono piaciute molto, davvero. Lui è un castello di sabbia, perché è un bimbo fragile e forse più insicuro degli altri, visto che deve comprendere, con meraviglia, il mondo, in un modo tutto suo, ma allo stesso tempo, piccolo lui, si sente meno costretto rispetto alle altre stagioni, perché i vestiti non lo imprigionano più! Il caldo potrebbe diventare suo amico, che gli permette di sentirsi finalmente libero o quasi.
La fine è molto malinconica racchiude proprio quello che può essere un bimbo autistico, il dramma che può nascondere una malattia del genere, dietro lo stupore iniziale.
Molto bella anche questa.
Alla prossima!

Recensore Master
03/11/14, ore 19:10
Cap. 1:

Ciao!

Ho deciso di recensire la tua storia, perché trovo che trattare un tema come l'autismo sia coraggioso, specie se lo si fa in maniera semplice. Non solo trovo che il tema sia ben trattato, ma proprio perché lo hai affrontato con lo stupore e la magnificenza che ci può mettere un bambino, penso che sia ben riuscita.
Non so perché hai deciso di iniziare dalla primavera, ma posso provare a dare un'interpretazione mia. Probabilmente nella primavera tutto rinasce e quindi si può pensare alla nascita di Jack, al suo accorgersi del mondo, di quanti profumi e colori possa offrire questa stagione, e, la bellezza di Jack sta proprio nello scoprire tutto in maniera differente da chiunque altro.
Davvero una Drable molto carina. =)
Alla prossima!