Recensioni per
Sdrucciolevole
di LuciaDeetz

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/05/22, ore 21:10

Ciao <3
Mi sono davvero goduta questa storia, è anche molto originale. Odino torna a casa con una reliquia, un puledro a otto zampe dalla criniera scura, proprio come scuri sono i capelli Loki. Insomma, anche se non dovrebbe, Loki val cavallo nel cuore della notte e riesce ad avvicinarsi e perfino a farci amicizia, cosa che ho trovato tenerissima, perchè è come se Loki avesse trovato qualcuno di simile a sé, finalmente. Mi commuovono sempre i legami che si creano tra animali e ragazzini. E posso dire di aver detestato bellamente Thor? Che in realtà ci sta, perché Thor almeno all'inizio era fastidioso e viziato, però qui lo avrei zittio ben volentieri. Ha già tutta l'arroganza di chi sa che sarà re e quindi si deve fare come dice lui. Minaccia di dire a Odino delle incursioni notturne di Loki, ma insiste pure col far agitare il cavallo e poi a montarlo. Ma a Thor è andata male (NON POSSO DIRE CHE MI DISPIACCIA). Non solo, viene pure accusato Loki, ma allora? Come posso non entrare in empatia con lui? Ma poi che bello è il loro "incontro" da adulti. Eh, oramai Loki è cresciuto, ma nonostante gli anni passati, tra i due è rimasto un legame di amicizia e fiducia reciproca. Davvero, è anche una storia molto dolce e che non mi aspettavo. L'ho apprezzata e TANTO. Complimenti.

Nao

Recensore Master
27/12/21, ore 10:38

Buongiorno, carissima!

Spero che questi giorni di festa siano andati bene, o in alternativa siano passati nel modo più indolore possibile xD
Eccomi a recuperare un'altra tua storiella nel fandom di Thor ^^: conosco pochissimo la mitologia, ma mi sembra di aver già sentito nominare questo cavallo ^^. Poi me lo andrò a cercare meglio, in ogni caso, pur non conoscendo la sua storia e il legame con Loki, mi è piaciuto veramente molto questo spaccato di vita, l'ho trovato molto agrodolce. Mi fa una gran tenerezza immaginarmi Loki ancora adolescente (per quanto questo termine possa avere senso per uno come lui ahahah) che comincia ad affezionarsi e a familiarizzare con questo magnifico esemplare che suo padre ha portato a casa come bottino di guerra ♥
Il legame uomo/animale è qualcosa di delicato, unico e particolarissimo: ognuno di noi si approccia in maniera diversa in questo meraviglioso e misterioso processo che è l'addomesticamento (*Le petit prince vibes intensifies*) e a Loki questo sembra riuscire quasi meglio del legare con le persone. Ha una pazienza infinita e mi piace come abbia rispettato i tempi e il temperamento dell'animale, costruendo il rapporto lentamente, passo dopo passo, istituendo un rituale ben preciso fatto di appuntamenti e piccole coccole.
Avrei volentieri preso a pugni Thor, che in questo punto della sua vita è ancora viziato e insopportabile, e per quanto mi spiace che si sia fatto male, non ho potuto che ridere un po': quello che gli è capitato è così canon che non faccio fatica a immaginarmi il dio del tuono mentre racconta anche questa fra le bravate che gli ha giocato suo fratello uahahha.
La conclusione, con Loki che smette i panni di Odino per ripresentarsi al suo amico e cavalcare con lui, mi ha quasi fatto scendere la lacrimuccia ♥
Insomma, come sempre, ottimo lavoro, carissima **
ti mando un abbraccio grande!

Benni

Recensore Junior
26/11/21, ore 22:12

Eccomi qua, cara.
Non avevo ancora letto queste one shot
Ovviamente scrivi molto, molto bene (come sempre del resto)
adoro loki (ovviamente e come ben sai) lo adoriamo entrambe (e non quel pentalamo di thor)
Sei sempre bravissima
Mi mancano le tue one shots (e anche le tue fanfict)
Un grosso abbraccio
la tua amica Valentina

Recensore Master
05/06/16, ore 20:21

E' veramente bella e tu sei davvero brava... All'inizio pensavo al mito e mi chiedevo... Sleipnir, che età ha Thor? comunque funziona molto melgio così: due estranei al mondo di Asgard, belli nel loro, tutti e due, eppure che non si adattano proprio perfettamente e che non possono passare inosservati.
Normale che il bambino adorasse il cavallo, forse, da piccolo e poi da grande e normale forse il contrario.
Thor poveretto... eh Loki non ha torto: un futuro re non dovrebbe farsi prendere in giro da un fratello minore, però Loki come fratello minore non è di grossa soddisfazione (ammettiamolo!) almeno in questa storia...

Recensore Master
28/11/15, ore 09:50

Ciao ^.^
Questa è la prima recensione che lascio nel fandom e un po' mi sento emozionata *.* certo la mia scelta di commentare una storia pubblicata circa un anno fa non è proprio il massimo però... spero tu possa apprezzare lo stesso XD
Mi piace un sacco lo stile che hai usato in questa ff. Descrivi davvero molto bene, riesci a giocare con le parole in un modo efficace, rendendo il lettore partecipe dei fatti, delle emozioni e delle sensazioni che si susseguono nella narrazione. Hai un vocabolario estremamente ampio e ricco e riesci ad usare anche termini particolari in un modo magistrale ( che, fammi essere spudoratamente sincera, un po' ti invidio ^.^'' ) mi fa impazzire quella poesia dolce amara che si intravede tra le righe di tutta la ff, il modo in cui racconti rende tutto palpabile e realistico!
Non ho letto troppe storie di questo genere quindi che io ti dica che ho trovato originale l'idea su cui hai bastato la storia non fa molto testo... ma io te lo dico uguale :-D
E, personalmente, ho trovato molto azzeccato il modo in cui hai reso Thor e Loki da bambini. Il fatto che alle parole di Odino il piccolo Thor dia così tanto ascolto, anzi sembra quasi che, all'inizio, non gli interessi proprio per niente la presenza di Sleipnir; e invece la mente di Loki funziona tutta al contrario ahah! mi hai fatto sorridere e mi hai un po' sorpresa descrivendo la sua curiosità e il non fregarsene proprio per niente dell'ordine di Odino... credo che entrambi siano molto IC, forse pure troppo! Nel senso che ho visto nei due piccoli principi di Asgard molto del loro "da grandi", quella sorta di astio e quasi di rivalità che Loki si porta a presso nei confronti del fratello... non sarebbe dovuta venire fuori solo più tardi? (ok, questa cosa non si è capita lo so -.-") comunque non sono critiche le mie, ma solo osservazioni che mi sono venute in mente ^.^
Poi va beh della parte post-TDW ne dobbiamo veramente parlare? no, perhè credo riattaccherò a farti complimenti a raffica!
Che la storia gridi angst da tutte le parti credo tu già lo sappia. Ho trovato molto bello il dramma delle parole di Loki, mi hai distrutta sia chiaro, ma sei stata veramente brava. Sei riuscita a rendere quella strana malinconia e consapevolezza ( e senso di colpa? ) (o disprezzo?) nelle parole del dio che non ha fanno altro se non rendere ancora più complesso questo personaggio. Secondo me poi è stato molto giusto che alla fine Loki riesca a far cadere la maschera almeno con questo curioso essere e che scappino via ( ho adorato la descrizione del vento e dei colori che corrono) insieme , per un po'o per sempre, dal dramma del presente.
E in ultimo posso dirti che ho apprezzato molto che tu sia andata a ripescare qualcosa di veramente presente nella mitologia norrena, io non avevo mai sentito parlare di Sleipnir... molto interessante :-)
Scusa per le chiacchiere inutili, ma insomma: l'ho adorata ^.^

Recensore Master
17/11/14, ore 12:54

Ciao, sono Makoto e vorrei invitarti a cena, così ti viene qualche altra ispirazione del genere.
Questa storia mi è piaciuta perché è breve ma praticamente perfetta.
Ci sono Loki e Thor da piccoli che già hanno in embrione quello che saranno da grandi: Loki furtivo e pianificatore e Thor un piccolo spaccone che ha una fifa blu di quel cavallo enorme e stranissimo ma non vuole farlo capire al fratello minore.
Quando parlava di “essere il futuro re” mi ha un po’ ricordato Simba da cucciolo XD
E Loki che già da piccolo riesce a manipolare Thor è adorabilmente perfido.
“Si sforza di vederlo come il peggior ronzino: perché è facile separarsi da qualcosa che non si vuole”
E cerca di ingannare anche se stesso.
Ma la parte che mi è piaciuta di più è quella Post Dark World.
Loki che accetta come unico amico e confidente un cavallo è tenero e allo stesso tempo triste, perché non riesce a fidarsi di nessuno se non di un animale che ovviamente non andrà mai e poi mai a raccontare in giro i suoi segreti (come insegna anche il maggiordomo Edgar de “Gli Aristogatti”).
E quando lo monta non riesce a fidarsi completamente ed ha ancora un po’ di paura che anche Sleipnir se lo scrolli di dosso.
Molto bella l’immagine del dio degli inganni che si mostra sempre sicuro di se e che quando sale in groppa a Sleipnir è pieno di incertezza e paura.
In conclusione hai fatto un ottimo lavoro =)

Makoto

Ps: quando ho letto “otto zampe” per la verità ho pensato una colossale idiozia, del tipo “Perché cavolo Odino ha portato ad Asgard un ragno gigante?”. Chiedo venia…
*scava un buco per terra e ci nasconde la testa*

Recensore Veterano
06/11/14, ore 20:01

Ma che magnifica fanfiction.
Ho letto molte versioni di "riadattamento", diciamo, della mitologia norrena che immagina Loki come "mamma" di Sleipnir, e la linea di pensiero che più mi piace è proprio quella di un'eventuale amicizia tra i due.
La tematica non mi è quindi nuova, ma la tua versione mi è parsa decisamente originale.
Trovo IC un Loki così curioso (sappiamo che ha allegramente esplorato i Nove Regni scoprendo passaggi segreti anche a Heimidall, dunque...), così eccitato all'idea d'infrangere le regole, ma al tempo stesso lucido e paziente, abbastanza da attendere il momento propizio per attuare la sua bravata.
Questo perché Odino, da buon genitore qual è, conosce bene suo figlio e sa perfettamente che dicendo a Loki "Non puoi fare questo" lui s'ingegnerà subito per farlo. Lo sa, ovviamente.
Comunque, mi è piaciuta molto la dinamica che ha portato alla nascita di un'amicizia tra i due: Loki che vuole stabilire un contatto con quel puledro - scuro come lui e, anche se non lo sa ancora, "reliquia" come lui - e che non demorde di fronte alla sua indiferenza (ironicamente, sembra uno specchio di ciò che ci sarà tra lui e Thor: Thor che non si arrende, che cerca di avvicinarlo, solo che anziché ricevere indifferenza riceve disprezzo), riuscendo infine a ottenere ciò che desiderava.
Ispira tenerezza il primo passo di avvicinamento, il puledro che pare attendere il suo arrivo, una volta trascorse cinque notti, nonostante non si lasci ancora nutrire.
Ma l'amicizia è un legame che si costruisce piano piano, bisogna sistemare un mattone per volta, e Loki continua ad andare avanti, paziente nonostante sia solo un bambino.
E poi la carezza, il primo contatto tra i due, che finalmente si sono avvicinati, ed è a quel punto che subentra Thor.
Ho trovato perfetta la dinamica tra i due: la prima cosa che Thor fa è minacciare il fratello di fare la spia, e questo non significa che non lo ami, semplicemente rende realistico il loro interagire.
Nella sua boria di bambino, poi, Thor, che si vede in qualche modo in "svantaggio" rispetto al fratello, probabilmente (perché Loki gli dice che sta agitando il cavallo, come fosse un esperto e lui solo un elemento di disturbo), tenta d'infastidire Loki, riuscendovi senza troppi problemi. Ma Loki è Loki, quindi contrattacca immediatamente, mente e "manipola" Thor, che ovviamente si fa rigirare come un calzino.
Ho trovato azzeccato anche il suo non voler orgogliosamente domandare scusa, e quel pensiero quasi maturo, ma anche indispettito, perché Thor non merita la sua fortuna, non merita quel bellissimo cavallo: "Un futuro re non frigna, né dovrebbe farsi abbindolare."
Poi il salto temporale.
E qui comincia l'angst e la mia sofferenza.
Non so come commentare esattamente la "conversazione" (sarebbe forse più corretto definirlo monologo) che Loki sta avengo con Sleipnir, posso solo dire che ogni parola e gesto sono stati scelti con un'accuratezza tale da far apparire la scena perfetta. La lacrima, Loki che sottolinea la sua condizione di mostro (nei film dice spesso questa parola, per lui molto importante) e il fatto che essere suo amico - perché tutto era cambiato nella sua vita e non oso immaginare come debba essersi sentito nel vedere che quel cavallo, quello strano ma bellissimo animale, lo avesse riconosciuto, in barba gli anni trascorsi e tutto quello che era cambiato in lui... Magari, in mezzo a tanti (apparenti?) cambiamenti, il tocco della sua mano era sempre lo stesso - sia la sua colpa.
Significativo che decida di essere se stesso, mentre cavalca Sleipnir, riuscendo tra l'altro in ciò in cui suo fratello tempo prima aveva fallito.
Magnifici i pensieri di amicizia, sul possibile tradimento, a braccetto con la diffidenza di Loki, e sul fatto che un amico non sia mai un peso.
E' un'amicizia pura la loro, speciale, di quelle che resistono anche ad anni di lontananza. E' amicizia vera quella che, nonostante la separazione, una volta riunita non s'incrina. E in contrasto con tutto il tempo che Loki ha impiegato per avvicinare Sleipnir, in pochi istanti il cavallo si fa montare, e dona un po' di spensieratezza al tormentato Dio degli Inganni.
La conclusione di questo mio sproloquio frammentario e decisamente troppo lungo è la seguente: una storia magnifica, corretta da ogni punto di vista, che parla di amicizia, di tenerezza, senza però togliere nulla all'IC di Loki e anche di ogni altro personaggio dal ruolo più marginale (Frigga, per esempio, mi è parsa perfetta nel suo rimproverare Loki per il suo errore e accarezzare invece la testa di Thor).
Un bellissimo lavoro.
A presto :)