Ciao!
Allora, non mi scuserò per il mio ritardo, credimi: è lecito. Ti farò i complimenti per questa meraviglia.
Devo dire la verità, non so che cosa dire. Ti ho già espresso tutti i miei pareri nelle storie precedenti, ma cercherò di soddisfarti con un buon commento.
Prima di tutto, vorrei darti un parere generale della poesia: io ne leggo molte, tante, tante, tante... tuttavia non ricordo mai gli autori, però i versi ce l'ho sempre in testa. A come mi capita, non le studio. Ebbene, la tua poesia mi ha lasciata il segno. Non fai altro che dimostrarmi che meriti i primi posti dei miei autori preferiti. Sei matura, il che ti può sembrare stupido un parere da una quattordicenne, ma credo che valga(sì, modesta. Molto modesta)
Ho amato il modo in cu l'hai introdotta. Sono stata alla ricerca di un punto per fermarmi e riflettere su ciò che avevi scritto, però non mi sono fermata prima della prima strofa.
"Nessuno sarà lì per rialzarti." Il tema è sempre quello. In quanto tua lettrice affezionata mi colpisce ancora di più. "un’anima solinga e pensosa" Sola e pensosa. Pensosa di che, poi? "nessuno ti porterà con sé." Mi sento sprofondare, davvero. Visto che sono un'inguaribile masochista (ma serio) rileggo, rileggo, rileggo i versi. Mi dico che è per darti un parere intelligente. In realtà è perché voglio assaporarli. Mi piacciono. Una realtà vuota, praticamente è ciò che vorresti descrivere! Ma non è così. E' una contraddizione. Vorresti fosse vuota, mentre è piena di solitudine ed è schifoso come la solitudine possa riempire un'anima più della felicità.
Il destino è maligno, ma non ha colpa. Lo dici tu, effettivamente è vero. Il destino non esiste, siamo noi che lo costruiamo. E poi di chi è la colpa? Sua? Nah, troppo facili. Siamo noi. Quindi prima il destino è uno stro**o, poi pian piano ci accorgiamo che non centra nulla, che siamo noi quelli maligni.
Almeno io la interpreto così.
"stereotipato involucro" E forse siamo sempre noi che ce lo creiamo, per paura di liberarci? Di levarci quelle bende che bruciano? Intanto non le vogliamo.
Ci leggo un sacco di indecisione e lo amo.
"Brucia mondo!" alle volte lo vorrei anche io, poi, come la protagonista (mi sembra troppo diretto dire "tu") mi accorgo che non è possibile. Perché vedere morire il mondo, se la colpa è mia? Allora ritorniamo al destino. E ci rinchiudiamo in noi stessi, nella nostra mente del diavolo a farci mille congetture.
Poi i fantasmi, le congetture (appunto) svaniscono piano piano.
Ecco come la vedo io.
Non ho mai provato a scrivere poesie, non sono per me, magari, un giorno... però ci vuole l'arte. Non la tecnica, della tecnica che ci fai? Si, okay, devi sapere che cos'è una strofa e che cosa sono i versi... e metti che non lo sai? E che fai invidia a Leopardi lo stesso? Cioè, sto provando a dirti che non me ne in tendo, io vado a quello che sento. Volevi suscitare angoscia e confusione? Ebbene ci sei riuscita. Anche bene.
Pochi secondi per leggerla e interi minuti per assimilarla. Ma forse è tutta la nostra vita.
Presi a dare le maledizioni al mondo, a quell'involucro nel quale ci trinceriamo (e pure a posta!) Poi ce ne accorgiamo, ci chiudiamo in noi stessi e intanto i fantasmi che ci perseguitano spariscono. O si avvicinano, dipende.
L'ho apprezzata tantissimo, mi hai davvero colpita, complimenti!
Scusa per la serietà, non sono triste, è che voglio dirti che davvero sei stata grande.
Bye
<3
(Recensione modificata il 16/11/2014 - 01:01 pm) |
