Recensioni per
Paura, disperazione, lacrime... e in un attimo il buio
di pinky_neko

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano

Eccomi qua per la seconda recensione del premio. Ho scelto questa one-shot perché la descrizione in anteprima mi ha decisamente rapito lo sguardo. Mi piacciono le storie tormentate ed introspettive, e così è stato anche per la tua. La psiche instabile e piena di rimpianti e rimorsi di Corbin è uno spunto di riflessione molto interessante: sicuramente casi come quello della tua storia accadranno in tutto il mondo, ripetuti all'infinito chissà quante volte... magari anche in questo momento. La violenza domestica è subdola, soprattutto quando accade fra due genitori (anche se in questo caso il protagonista non era figlio di Mitchell) ed un figlio, soprattutto quando una madre mette da parte l'amore e la propria sicurezza nella vana speranza che il proprio partner l'ami ancora, nonostante l'abuso fisico e mentale. È una spirale perversa difficile da interrompere e quasi sempre i figli che vivono queste esperienze rimangono segnati nel profondo e spesso non riescono mai ad uscirne fuori (proprio com'è successo al povero Corbin). Forse non è molto credibile il fatto che non sia stata fatta alcuna indagine sulla morte di Lizbeth (anche perché le ferite inferte da un adulto e quelle inferte da un bambino sono sicuramente diverse sotto molti aspetti, data la corporatura e diversi altri fattori) ma ho apprezzato comunque molto la narrazione, poiché ne esce fuori una realtà condivisibile e plausibile: quella di un bambino solo che non ha ricevuto affetto e protezione da chi doveva proteggerlo più di tutti. Una storia amara ma ben scritta, complimenti davvero.

p.s. Non intendo assolutamente offenderti ma volevo segnalarti questa frase: "La gravità spinge forte contro ogni particella del tuo corpo in un vano tentativo di fermare quella caduta ormai inevitabile". In realtà la gravità è proprio quell'elemento che attira i corpi verso il basso, probabilmente intendevi dire l'attrito dell'aria?

Un abbraccio,
Alice

Recensore Junior

Buonasera pinky-chan!
Okay, come ben sai questo fandom è molto diverso da quelli che frequento io. D'altronde allontanarsi un po' dal solito fa bene... e a dir la verità sto ancora decidendo se è stata un'esperienza positiva o negativa ^.^"
È davvero inquietante, non solo per la tematica trattata, ma anche semplicemente perché... è maledettamente realistico e vero! Realistico perché c'ero io con il ragazzo, ero dentro di lui e sentivo la sua disperazione, la sua sofferenza (almeno, hai scritto così bene l'introspezione che mi ha dato l'impressione di poterlo capire) e vero perché succede. Di sicuro è successo e succederà ancora, magari non esattamente come tu l'hai descritto.
Sei stata davvero bravissima!!!!! *^* è scritta bene, nel contenuto e nello stile~
Bravissima neesan!!!

Lyel

Recensore Master

Terza classifica al contest "Quel brivido lungo la schiena" di holls91

Grammatica:10/10 
Non ho notato alcun errore, giusto giusto una virgola fuori posto, ma per il resto la tua storia era perfetta. Niente da dire!

Stile:9/10 
Ho trovato il tuo stile scorrevole ed evocativo e, in alcuni punti, anche poetico. In genere apprezzo poco i cambi di persona o tempi verbali, ma, visto che erano tre paragrafi distinti, questo non ha inciso troppo sulla valutazione.

Originalità:7,5/10 
Molto probabilmente sarà stato un caso, ma i temi che hai trattato nella tua storia sono gli stessi che ho descritto, seppur in maniera diversa, in una delle mie. Va da sé che quindi mi sapeva tantissimo di “già visto”, ma purtroppo non potevi saperlo, quindi ho deciso di non penalizzarti troppo. Devo dire che, comunque, mi è piaciuto molto come hai trattato il tema della pazzia, dei risvolti che ha avuto sulla vita del protagonista e di come la situazione lo abbia portato a fare ciò che poi ha fatto (come al solito, sono criptica per evitare spoiler). Il mezzo punto che ho aggiunto è dovuto alla parte finale, che mi ha veramente impressionata, perché è un tema ricorrente ma che tu hai descritto con le parole giuste, facendo sì che mi rimanesse veramente impresso nella mente.

Brivido lungo la schiena:10/10 
Devo ammettere che la vicenda di per sé mi ha impressionato, benché non mi abbia fatto sentire “il” brivido fino a tre quarti dalla fine. Quando però sono arrivata in fondo, al paragrafo finale, qualcosa è scattato dentro di me. Eccolo là, il brivido che cercavo! L’idea che una vicenda possa morire così, che un dramma possa essere sepolto per sempre, dimenticato da tutti, cadere nell’oblio… Ecco, non appena ho letto quel paragrafo, ho sentito una scossa percorrermi da capo a piedi, perché è uno di quei pensieri che ti ghiaccia completamente. Ti faccio quindi i miei più sentiti complimenti, hai fatto davvero un ottimo lavoro!

Caratterizzazione dei personaggi: 3,5/5 
Tutto sommato i tuoi personaggi sono caratterizzati bene. Il figlio è, chiaramente, quello di cui sappiamo di più: ci hai descritto il suo dramma durante l’infanzia e ciò che ha dovuto sopportare dal padre, sia da bambino che per quei venti lunghi anni. Forse è stata poco descritta la psicologia del padre e il motivo che l’ha portato a compiere quei gesti efferati, seppur in modo diverso - anche se non era questo il tema centrale della tua storia.

Gradimento personale:3,75/5 
Sì, mi rendo conto che è un voto un po’ strano, ma sentivo che né 3,5 né 4 erano i voti giusti. La tua storia mi è piaciuta, soprattutto per il fatto che, al suo interno, sono riuscita a trovare il famoso brivido che tanto andavo cercando. L’unica cosa che ha abbassato il mio gradimento, ma di cui non hai alcuna colpa, è il fatto che mi ha provocato fin da subito un senso di déjà-vu, sia per lo stile che per le tematiche. Per il resto, comunque, la storia era scritta bene e la trama aveva alcuni risvolti interessanti. Brava! J

Punteggio finale:43,75/50

 A presto :)

Recensore Junior

Eeeccomi qui finalmente!!! XD Perdona l'attesa :(( e intanto, di nuovo i miei complimenti per il trionfo!!! *0* sei la mia nuova ispirazione v.v Ora andiamo alle cose serie... non sono brava con questo genere di recensioni, ma per te ci proverò ^^ Sei riuscita a farmi piangere e inquietare, oltre che a farmi sentire indignata per il protagonista, che oltre ad essere testimone innocente, è stato anche reso colpevole :( il finale è stato terribile, ma nel senso positivo del termine: l'antitesi luce e ombra, e la realtà più vera nascosta nell'ombra rispecchia completamente il mio modo di pensare, e per questo mi piace moltissimo!! Inoltre ti chiedo il permesso di copiare la frase "certe storie muoiono nell'intento di essere raccontate" sul mio diario e su ogni altra superficie disponibile ... è stupenda!!! ^^ Detto questo, mi ritiro, ma avrai presto altre mie recensioni - appena finisco di studiare latino (sob) - A prestissimo!!! Tanti complimenti come sempre!!! Baci, Starishadow

Recensore Master

Seconda classificata al contest Momenti&emozioni di DonnieTZ

Valutazione:
Attinenza al tema del contest
La tua storia è perfettamente incentrata sul tema del contest. È una lunga indagine nell’animo e nel passato del protagonista alla scoperta del dolore, della sofferenza e di tutte le ferite che il padre gli ha inferto, sia fisiche che mentali. Il tutto avviene davanti alla lapide del padre ormai morto e della madre, uccisa dalla ferocia di quest’ultimo per il cui omicidio venne incolpato proprio il piccolo Corbin.
Ci sono momenti davvero struggenti e profondi, che toccano l’animo di chi legge e questo era lo scopo principale del contest, far immergere nelle profondità dell’animo per uscirne con nuove consapevolezze, con nuove riflessioni. Questo è quello che la tua storia è riuscita a fare: dipingere una realtà terribile come le violenze domestiche coinvolgendo il lettore allo stremo grazie all’introspezione, coinvolgerlo fino alle lacrime facendolo poi riflettere su questa terribile realtà.
 
Modalità di utilizzo dei prompt scelti (fantasia, originalità, attinenza...)
Hai utilizzato tutti i prompt e lo hai fatto con un’abilità eccezionale. Sono davvero inseriti nel flusso della storia senza risultare neanche vagamente stonanti. Hai dato loro talmente tante sfacettature che sarà perfino difficile ridurli tutti in questa voce della valutazione. In alcune valutazioni ho separato quelli che mi sono parsi essere meglio utlizzati da quelli che sembravano un po’ forzati. Qui, ovviamente, non posso farlo e mi limito a citarli nell’ordine in cui compaiono.
Prima di tutto rimandare. Rimandare la visita al cimitero, il ritorno alla città natale, il confronto con i due fantasmi che aleggiano nella sua mente, con le due fredde lapidi,  con i ricordi.  Rimandare nel suo senso più assoluto e umano. Perché tutti rimandiamo quello che non riusciamo ad affrontare subito, sperando non ci si debba mai davvero confrontare con quella realtà. Ma non si può che rimandare e questo significa che un giorno ci si dovrà scendere a patti. Tutto questo si coglie dalle tue parole sapientemente sistemate, dalle tue frasi.
Il fantasma è, ovviamente, quello del padre che aleggia ancora nella mente di Corbin, ma anche il fantasma della sofferenza, il fantasma del passato. Insomma non è solo un fantasma letterale quello che infesta Corbin, ma è soprattutto una miriade di fantasmi metaforici.
Il lutto è ovviamente quello relativo alla morte del padre – collegato a quello più antico e sconvolgente della madre – eppure sei riuscita a dargli un’altra valenza. Il leggero sorriso che si dipinge sulle labbra di Corbin all’idea che il padre, il mostro che tanto dolore gli ha provocato, sia morto è un gesto importante che merita di essere sottolineato.
Le responsabilità sono il prompt che più ho trovato interessante. Perché si snoda per tutta la storia, a mio parere, ed è un po’ la prima domanda che ci si pone quando si scoprono delle violenze così brutali. Chi è il responsabile? Ed allora si susseguono una serie di pensieri: il padre (ovviamente), ma a sua volta l’alcolismo, la madre che ha tenuto un segreto così grande e ingiusto, le persone che hanno sempre ingorato cosa avveniva dietro le porte chiuse ma che sapevano fin troppo bene, i dottori e le forze dell’ordine che hanno deliberatamente preso per buona la soluzione più semplice. Un gioco di responsabilità date e avute che ricade inesorabilmente su Corbin. Alla fine lui, l’unico senza responsabilità, è l’unico a pagare le conseguenze.
Pazzia è, anche questo, un prompt sfruttato al meglio. Si riferisce sia al padre che a Corbin. È una pazzia diversa, ovviamente, ma una pazzia estrema in entrambi i casi. La pazzia del carnefice e quella, invece, della vittima. Una vittima che continuerà a ripetersi di non essere pazza ma che, alla fine, non potrà che abbracciare quella follia e porvi fine, per quanto contraddittorio questo possa sembrare.
Ed infine il dubbio, che tu credi di aver solo accennato, ma che io ho riscontrato in diverse parti della storia. Perché il protagonista arriva addirittura a chiedersi se la colpa sia davvero sua, se il padre non sia in qualche modo giustificato ad odiarlo. E poi i dubbi della gente, i dubbi della madre, i dubbi dello stesso padre. Perché alla fine la violenza – in alcuni suoi aspetti – nasce da una risposta sbagliata che si da ad un dubbio.
Insomma un perfetto utilizzo di tutti i prompt, non aggiungo altro perché ho scritto fin troppo.
 
Grammatica
Non ho riscontrato che un errore, che poi è in realtà un’imrpecisione.
- “Il “St. Marie Cemetery” donava all’ambiente brullo circostante, una sensazione di inquietudine e mistero, aggravata dal silenzio al quale era costantemente sottoposto.”
La virgola è posta male, qui, perché spezza la frase dove non dovrebbe. O decidi di fare diall’ambiente brullo circostante un inciso, oppure la rimuovi.
Come detto niente di ché.
 
Lessico e stile
Lo stile è semplice, ma interessante allo stesso tempo. L’ho trovato scorrevole, incredibilmente adatto al testo (così come il lessico) e in grado di tenere incollati dalla prima all’ultima parola. Non ci sono momenti in cui risulta forzato o meccanico, non ci sono sbavature (se non quella che ho scritto sotto) o momenti in cui si deve “uscire” dalla storia per comprendere meglio, perdendo il coinvolgimento che la trama esercita. Insomma cos’altro posso dire? Oggettivamente uno stile maturo, ben utilizzato, consono al tema. Fine.
Come detto ecco la piccola sbavatura:
- “Ricordare quelle situazioni non gli faceva bene, si sentiva come se tutta l’aria dei polmoni gli venisse risucchiata, come se stesse annegando in una goccia d’acqua e niente riusciva a distrarlo.”  
Secondo me qui si ha un momento di perplessità. Per quanto io abbia compreso che cosa intendessi fare ed ha di certo senso, credo sia comunque meglio scrivere niente riuscisse a distrarlo, anche solo per rendere la lettura più scorrevole.
 
Gradimento personale
Come sempre cerco di riservare i miei commenti soggettivi a questo spazio. La tua storia, però, è oggettivamente bella, tratta un tema profondo in modo non pesante, ma comunque intenso. Mi è piaciuta perché non credo possa non piacere, ecco. Quindi non ci può essere separazione fra ciò che ho trovato bello soggettivamente e ciò che lo è oggettivamente, in questo caso. Insomma tutto questo caos per dire che la tua storia mi è piaciuta moltissimo, era proprio ciò che desideravo leggere per questo contest e l’ho adorata, adorata, adorata. 
Tratta un tema che mi è in qualche modo caro, di cui ho provato diverse volte a scrivere e di cui, qualche volta, sono anche stata in grado di farlo davvero. Quindi la sento vicina, l’apprezzo per ciò di cui parla e per come ne parla.
 
Titoli, nomi, luoghi, atmosfera (fantasia, originalità...)
Tutto è estremamente curato, dai luoghi ai nomi fino alle descrizioni dell’atmosfera. Si può avvertire ogni cosa, dallo scricchiolare della ghiaia sotto le scarpe al male fisico che riporti con puntuale precisione eppure con una certa poesia che neanche mi spiego come tu sia riuscita a trasmettere. Il titolo è un altro punto di forza (sebbene io, personalmente, toglierei il punto e virgola, ma per gusto mio). Esprime in qualche parola tutto ciò che la storia racconta, ma anche tutto ciò che la storia fa provare. Basta leggere il titolo per capire dove si finirà!

Recensore Junior

Ciao :) Ti chiedo scusa per il disturbo, ma questa sera sono passata a leggere le altre storie del contest e non potevo non lasciarti il mio commento. Una storia decisamente da brividi. L'ho letta vivendo in maniera indescrivibile gli stati d'animo del personaggio, ho provato orrore e paura (ho un bimbo di cinque anni e mi si è stretto il cuore quando ho immaginato un bambino così piccolo in un tale contesto), rabbia e dolore. La violenza è orribile, tremenda. Ha lasciato il marchio della colpa ed il rancore. L'omicidio di una donna troppo debole per proteggere il suo stesso figlio, venti anni di libertà privata. Eppure, il gesto estremo giunge solo alla fine, dopo il doloroso ricongiungimento con una verità impossibile da dimenticare. Il tutto nell'indifferenza generale. Davvero una bella storia, profonda, dolorosa. Complimenti!

Recensore Junior

Adesso tu vieni qui e mi dai un fazzoletto, ok ? XD Ho le lacrime, è davvero bellissima! Tu lodi i miei scritti ma dopo aver letto questa meraviglia posso solo che nasconderli e non tirarli mai più fuori! Purtroppo non sono molto brava con le recensioni, però posso assicurarti che ha davvero trasmesso molto: forse perchè molti aspetti li ho vissuti io stessa e sembrava davvero narrare quello che è nascosto nel mio cuore. Nessuno è mai riuscito a spiegare così bene e profondamente certi dolori della vita, non tutti sono in grado di coglierli e capirli ed invece tu l'hai fatto alla perfezione. Questo testo trapela molta malinconia e dolore, l'ho provato dalla prima parola all'ultima e le ambientazioni, i pensieri, il groviglio di emozioni e sensazioni sono sospese come l'atmosfera incredibilmente drammatica che hai creato. Brava davvero, ti ammiro tanto e posso solo che imparare da questo lavoro!
Un abbraccio, grazie per aver scritto questa storia mi ha commosso moltissimo :***
Vale :)