Recensioni per
Si suicida nella casa babbana
di Paperetta

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/03/16, ore 18:07

Ciao ^.^
Anch'io ho partecipato agli Oscar quest'anno e anche la mia storia era stata nominata nella stessa categoria in cui poi tu ha vinto, così per curiosità sono passata a leggere e ti faccio i miei più sinceri complimenti!
All'inizio non avevo capito tanto bene chi fosse il protagonista ( e avevo fatto le ipotesi più assurde: draco, harry, nevil? -.-" ) lo stile giornalistico e distaccato poi mi ha trascinata nella storia, come se avessi davanti un articolo della gazzetta del profeta... Molto realistico. Quando poi ho letto " pare che gli mancasse un orecchio" bam! Mi hai dato un colpo al cuore! Ti ho amato-odiato e sono passati una buona quindicina di secondi prima che riuscissi ad andare avanti ;-) poi la frase finale é piena di angst come non mai T.T non mi sarei mai aspettata una fine così per george, mai T.T sei stata bravissima nel raccontarla e ti meriti tutti i miei complimenti!
Storia stupenda, stupendo lo stile, le parole, il modo in cui hai deciso di raccontare questa cosa è tutto molto originale e molto piacevole la da leggere.

Un bacione,
Earth
(Recensione modificata il 19/03/2016 - 06:09 pm)
(Recensione modificata il 19/03/2016 - 06:11 pm)

Recensore Veterano
08/03/16, ore 21:57

Oscars EFPiani 2016 - Storia Vincitrice

Miglior Cortometraggio
Sif Styrjordottir: Questa storia mi è piaciuta molto, quando ho cominciato a leggerla mi sembrava una storiella simpatica, poi sono arrivata alla fine e volevo rintanarmi in un angolino buio a dondolare con lo sguardo fisso nel vuoto. Il bigliettino ha espresso tutto il dolore di George in pochissime parole. Ma credo che più parole avrebbero rovinato tutto. Unica cosa: il titolo. Se tu non l’avessi candidata, probabilmente non l’avrei mai letta, perché quel titolo non cattura per niente l’attenzione. 

SigynFreyadottir: Ti dirò la verità, io ti ho votata per le Nomination, ma per l'Oscar ho votato un'altra storia, mi dispiace. 
La tua storia mi è piaciuta molto e l'ho trovata di grande effetto ed impatto, soprattutto perché è inaspettata e diretta. E' sicuramente tra le mie preferite in questo contest, il solo motivo per cui al momento di assegnare gli Oscar ho votato un'altra è che mi è venuto il dubbio che la tua storia mi fosse piaciuta tanto per via di Fred e George e per come tu abbia preso spunto da questa tragedia senza però scadere nel cliché dei cosiddetti "Fredfeels". Sono comunque contenta che le mie colleghe ti abbiano assegnato il premio perché lo meriti! Complimenti! 

Thief Alchemist: Questa è una bellissima storia. A parte l’originalità nella scelta della narrazione, ma anche il modo in cui hai narrato, con questo metodo freddo e imparziale come un articolo di giornale, la sofferenza del povero George, è stato semplicemente superbo, un vero colpo al cuore. Bravissima e complimenti per l’Oscar! 
 

Recensore Master
22/03/15, ore 14:07

Tu... Tu sei perfida sul serio! 
Insomma, io non sono di quelle persone che si sono disperate e strappate i capelli alla morte di Fred, anche se ci sono rimasta malissimo (Non poteva morire quella stronza di Molly che mi ha ucciso Bellatrix? *piange*) 
Ma da qui a scrivere una Fanfiction del genere! Cielo, questa va subito tra le mie preferite perché... Beh, perché è stupenda e talmente densa di significato da lasciarmi con l'amaro in bocca e credimi non succede poi tanto spesso.
Prima di tutto condivido in pieno la scelta di scrivere la storia sotto forma di trafiletto di giornale (non di Rita Skeeter però: non avrei potuto sopportare quella donna che parla della morte di George) anche perché non posso non immaginare la faccia dei suoi parenti quando una mattina, trent'anni dopo la battaglia di Hogwarts, un giorno ricordato come positivo per la vittoria su Lord Voldemort e negativo per tutte le perdite subite e tutte le famiglie divise, aprendo il giornale si ritrovarono questo trafiletto sulla Gazzetta del Profeta. 
Pare che gli mancasse anche un orecchio. Brividi.
Assolutamente, assolutamente geniale, dico sul serio. E sì, il tuo obbiettivo è stato raggiunto in pieno: ci hai strappato il cuore, autrice degenere! 
Nah, scherzo ovviamente: sei stata grande.
Un bacione molto forte,
Black Beauty

 

Recensore Veterano
12/01/15, ore 18:39

Seconda classificata a pari merito al contest 'I'd die to be where you are'
Grammatica e sintassi: 19,8/20 
Stile e lessico: 10/15 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione: 10/10 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 10/10 
Approfondimento dei personaggi/IC: 10/10 
Totale 64,8/65 
Grammatica e sintassi 
Sia la grammatica sia la sintassi sono impeccabili: non c’è alcun errore, di alcun genere. Ogni frase è perfetta, curata con la massima precisione. 
La punteggiatura è molto, molto buona. Ci sono solo un paio di passaggi in cui non mi convince del tutto, e te li segnalo per potermi spiegare meglio: 
- “Era un uomo solo, usciva pochissimo di casa e quando mi capitava di vederlo mi sembrava sempre triste”. Qui, il punto fermo tecnicamente fa parte della citazione, quindi sta leggermente meglio all’interno delle virgolette. 
- Ma ancora non si sa chi sia, l'aspetto trasandato e la folta barba incolta ne rendono difficile il riconoscimento. In questa frase, non mi convince del tutto la virgola: essendo la seconda parte della frase una spiegazione della prima, tecnicamente i due punti sarebbero più appropriati. Con la virgola, la frase risulta un po’ lunghetta, un po’ dispersiva. 
- Sicuramente non aveva più di cinquant'anni, ma mostrava segni di un precoce invecchiamento, come la pelle rovinata e i capelli, pochi, già troppo bianchi per la sua età. Anche qui la frase risulta un pochino troppo lunga, e le molte virgole concentrare verso la fine rovinano un leggermente la scorrevolezza. Personalmente, toglierei la virgola dopo pochi e la sostituirei con una “e”, per far fluire meglio la frase. 
Per il resto, ogni singolo periodo è costruito con un’abilità straordinaria, con una precisione eccellente. 
Stile e lessico 
Lo stile è perfetto. Incisivo, chiaro, diretto, scorrevole. Non è solo uno stile “da articolo si giornale”, ma è proprio un articolo di giornale vero e proprio: non ti sei limitata a ricalcare lo stile giornalistico, ma hai prodotto tu stessa un articolo che è perfetto ed estremamente curato in ogni singolo aspetto. È un articolo che fluisce con naturalezza, che sembra davvero scritto da un giornalista che produce pezzi simili ogni giorno. C’è abilità, esperienza e talento in ogni singola riga. Lo stile, infatti, non suona mai “finto” o forzato: è estremamente fluido, e dimostri di padroneggiare alla perfezione il genere di scrittura. Non c’è una singola frase che sia fuori posto. 
Lo stesso discorso vale per il lessico: le parole sono semplici, dirette, chiare, ma mai banali o troppo colloquiali. Utilizzi un linguaggio letteralmente da articolo di giornale: i termini sono infatti precisi, ma mai altisonanti. Sono chiari e immediati, ma mai colloquiali. Queste righe sembrano scritte davvero per un giornale importante, e non stonerebbero affatto sulle pagine di un quotidiano. 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione 
L’attinenza al tema è perfetta: sei riuscita a trasmettere il senso della frase utilizzando un punto di vista oggettivo, il che rende la trattazione assolutamente originale ed efficace. Trattandosi di una citazione molto intensa dal punto di vista emotivo, sarebbe stato più semplice utilizzarla per una storia narrata in modo soggettivo: tu sei riuscita a mantenere un punto di vista obiettivo creando una storia straziante, e trasmettendo il significato della storia nel modo più innovativo ed efficace possibile. Anzi, il mantenere un punto di vista distaccato, se possibile, accentua ancora di più il carico emotivo che la frase porta con sé, perché il lettore viene reso partecipe non di una tragedia personale ma di una tragedia oggettiva, di una tragedia che è tale da qualunque punto di vista la si guardi. 
Il tema è rispettato alla perfezione, perché il significato della frase è presente nell’essenza stessa della storia, è il motore che fa partire la vicenda. E in ogni frase che ricorda la vita di George senza Fred, vista dall’esterno, riecheggia la citazione. La frase non è presente soltanto dove è inserita, ma è presente in ogni riga. E considerando che la vita di Goerge viene vista dall’esterno, questo risulta ancora più straordinario. 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale 
Tu. Hai. Distrutto. Il. Mio. Cuore. 
Sto cercando di non andare OOC da sola mettendomi a piangere sul computer, ma la tua storia mi ha distrutto la vita. E da un punto di vista oggettivo *torna IC*, questo dimostra quanto questa fanfiction sia valida: sei riuscita a strutturare la storia in modo originale, innovativo e assolutamente devastante. Il mio cuore spezzato dimostra l’efficacia assoluta di questo racconto, perché sei stata in grado di trasmettere tutto il dramma della vita di George senza Fred. 
La storia è impostata in modo incredibilmente originale: è unica, dal punto di vista della struttura, dello stile, della trattazione. Non smetterò mai di dirti quanto mi piaccia l’idea di scriverla sottoforma di articolo, perché accentua l’impatto emotivo e perché la rende assolutamente irripetibile. 
L’idea di base è eccellente, e lo sviluppo lo è altrettanto. 
Oh, e la frase di George mi ha uccisa del tutto. È stato il colpo di grazia. E ti giuro che sto provando a non sciogliermi, ma sto fallendo miseramente. Perché questa storia è eccezionale dal punto di vista formale e dal punto di vista del contenuto, ed è piena di emozioni strazianti che mi fanno a pezzi. 
Dimenticavo: bellissima l’idea di scegliere proprio quella data. Anche se ha contribuito a spezzarmi il cuore. 
Approfondimento dei personaggi/IC 
Io non so come tu abbia fatto, ma sei riuscita a mantenere George perfettamente IC senza nemmeno nominarlo. Devi aver fatto un qualche sortilegio per ottenere una cosa del genere, ma sul serio, George è perfetto. È perfetto il suo ritirarsi, è perfetto il suo non tollerare più la solitudine, è perfetta la frase che viene riportata dalla vicina. È perfetto il suo lasciarsi andare, perché è solo, solo e incompleto. Non è soltanto solo: ha perso una parte di sé, e non può continuare a vivere “a metà”. Il biglietto è perfetto, perché c’è tutta la tragedia di George che ha bisogno, bisogno di riavere Fred, in qualunque modo. 
La trattazione è davvero perfetta. Sei riuscita ad approfondire in modo geniale i sentimenti di George, pur non facendolo mai apertamente. Tutta la storia è pervasa dalla sua disperazione, dalla sua solitudine, e colpisce il lettore in modo ancora più devastante che se fosse stata narrata dal suo punto di vista, perché chi legge si rende conto che ormai è troppo tardi, che ormai George se n’è andato. E per un attimo si immedesima in lui, lui che ora è insieme a Fred, e non può evitare di rimanere colpito profondamente. 
 

Recensore Veterano
18/12/14, ore 23:24

Ciao, sono la sorella che ti vuole uccidere :D
A parte gli scherzi, sai che anche a me piace un po' di sano dramma ma così fai piangere la gente XD Già l'inizio non promette nulla di "buono": il lettore comincia a fare memoria tra le DUEMILA vittime di MammaRowling chiedendosi a chi sia dedicato il biglietto (Edvige inclusa), per poi cominciare a capir...BAM!! "pare che gli mancasse un orecchio". T____________________T
Complimenti, è una storia che lascia il segno! Sei tanto brava e sei la mia scrittrice preferita :3
<3 <3 <3

Recensore Veterano
27/11/14, ore 17:32

Ciao. Devo lasciare una recensione per forza, perché non riesco a contenere l'ondata di feels che la lettura di questo brevissimo testo ha scatenato nel mio cuoricino.
Non me l'aspettavo. Insomma, ho letto la data e ho pensato immediatamente all'anniversario della battaglia di Hogwarts, temevo già moltissimo, ma mi sentivo sicura, mi dicevo che no, George ha già sofferto abbastanza, non può essere lui. Invece bam. Feels e lacrime ovunque. 
Sì, come si capisce la storia mi ha abbastanza sconvolta, ma non condivido l'opinione di tua sorella, perché, anche se triste (ma d'altronde la canzone cui si ispira non è che sia allegra), la trovo molto originale e ben strutturata!
Complimenti, a presto!

Recensore Master
04/11/14, ore 20:44

Oh no. Che fine tragica per George
:(
Preferisco immaginarlo come una persona che ha ripreso in parte il suo buon umore o almeno le redini della sua vita, senza riprendersi dalla morte di Fred, ma devo ammettere che la tua versione, per quanto spietata è anche verosimile :(
Comunque, la storia è scritta bene e spero che alla fine George abbia ritrovato la sua metà :)
Lilium

Recensore Master
04/11/14, ore 17:15

Mi sono sentita male già da "2 maggio 2028". Trent'anni dopo la battaglia di Hogwarts. Anniversario della morte di Fred, Remus, Tonks, Colin Canon e troppi altri.
Ho pensato: chi non ha retto il peso della solitudine?
Eh. E chi poteva mai essere.
Avevo quasi paura ad arrivare fino alla fine, sono sincera, in parte perché non volevo scoprire chi non ce l'avesse fatta, e in parte perché in cuor mio sapevo che si trattava di George e non mi sentivo abbastanza forte per leggere di lui, suicida e addirittura al di fuori dal mondo magico. 
Ha avuto veramente ragione tua sorella, se se l'è presa con te: sei spietata!

Claire