Recensioni per
Il peso delle parole
di Up_me_memories

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
03/02/15, ore 21:02

Ciao!

Il racconto mi è piaciuto, pur costituendo una variazione personale ad un episodio notissimo dell'Iliade. E' apprezzabile e non ho riscontrato errori di battitura, c'è solo un riferimento ad un "capannone" che non mi ha fatto ben capire se ci trovassimo ai piedi delle mura di Troia o in una zona industriale della pianura padana.
Battute a parte, andiamo al sodo. Come singolo episodio riletto in chiave personale, merita (secondo il mio modestissimo parere). E' un po' corto e non consente uno sviluppo profondo dell'episodio, ma i personaggi sono già noti e questo costituisce un'arma a doppio taglio: da un lato le loro personalità sono celebri e conosciute a tutti e non sarebbe necessario analizzarle a tutto tondo, dall'altro attribuisci raginamenti "moderni" a eroi omerici, con logiche diverse da quelle adottate di solito dai personaggi.

In ogni caso, è un bel lavoro (y)

Nuovo recensore
09/11/14, ore 20:14

Personalmente non leggo quasi mai storie nella categoria epica, ma ho visto lo scambio di recensioni e ho pensato di leggere la tua storia. Il testo è scritto molto bene, l'unico problema è che ti rifai, secondo me, troppo allo stile di Omero. Questo è il mio unico appunto... Spero tu possa scrivere altri testi di questo genere, magari essendo più "te stessa"

-Occhimmensi

Recensore Veterano
08/11/14, ore 14:46


Eccomi qui per lo scambio di recensioni, spero di potermi rendere utile.

Innanzitutto, ho letto dalle note che il testo è un compito, non so se sia stata una buona idea pubblicarlo esattamente tale e quale. Si nota che il manca di introspezione, è piuttosto sbrigativo e non ci sono descrizioni, nemmeno dei piccoli dettagli.
Devo essere sincera: non mi ha elettrizzata particolarmente. Il problema non è tanto la brevità, ma il fatto che non sei riuscita a coinvolgermi. È un esercizio di compito, non un racconto. Per questo la mia valutazione è neutra.
Avrei gradito qualche descrizione in più, una visione complessiva del combattimento, qualche battuta trai personaggi. Manca di coinvolgimento, non c’è ambientazione o atmosfera; insomma, è un compito e si vede.

Hai tentato di usare un linguaggio poetico, finendo anche con l’inventare dei termini o disponendo le parole con astrattiva. Nonostante l’idea sia buona, l’intero testo doveva essere strutturato in tale modo,non solo alcune frasi. Un’altra pecca è la grammatica. Talvolta capita di fare errori di battitura, sono io la prima a farli, ma ne ho riscontrati molti in poche righe. Basterebbe rileggere il testo ed eviteresti molte distrazioni. Inoltre la sintassi è disomogenea, la punteggiatura non è corretta.

Con questo non voglio assolutamente demotivarti: il talento c’è, ma è grezzo. Devi esercitarti e capire quale è il tuo stile. Parlo per esperienza personale, ho avuto bisogno di un paio di recensioni sincere per capire dove sbagliavo e poi sono migliorata, è a questo che serve il sito. Quindi, ti prego non averne a male, sto cercando di aiutarti a capire.
Di seguito ti riporterò gli errori che ho trovato con le rispettive correzioni, ovviamente sei libera di ascoltarmi o ignorarmi.

Grammatica:

Un sogni (sogno) ingannevole induce Agamennone e credere che gli dei lo sostengano a preparare l'attacco decisivo contro Troia.

[...] finge perciò di rinunciare al lungo asseddio (assedio) e invita tutti quanti a fare ritorno in patria. 

Gli uomini, provati da anni di guerra, corroni (corrono) alle navi

I guerrieri subito recuprano (recuperano) la propria compostezza e si mettono a sedere, in attesa di istruzioni.

Con un unico cenno del capo indicò l'uscio del capannone (nel senso di grande capanna? Non mi sembra un termine molto
appropriato, cercherei un sinonimo)
che li ospitava.
 
 Erano come il leone e lagazzella (la gazzella) , erano pochi gli attimi in cui il feroce leone (ripetizione, sostituire con felino) avrebbe messo la parola fine alla vita dell'indifesa bestiola.

La spada apparteneva ad Achille dagli occhi cupi coperti dai biondi riccioli biondi. (ripetizione)

Sintassi:

Il capo della spedizione greca riferisce agli anziani il sogno, ed essi approvano la decisione di muoversi all'assalto.
La virgola è inutile se seguita dalla congiunzione ed, va perciò rimossa.
 

Soldati e re, erano ignari però che il divino Agamennone aveva colto le svillenneggiature (non credo che esista come termine, esiste come verbo svillaneggiare, ma ti consiglierei di sostituirlo con ingiurie) a suo carico, uscite dalla bocca di un semplice soldato.

Nella parte iniziale separi i soggetti dal verbo con la virgola, la pausa non è assolutamente necessaria, leggendo te ne renderai conto anche da sola che posizionare la virgola in quel posto non ha senso. Mentre però è accidentale, va compreso tra due virgole o spostato.

Soldati e re erano ignari, però, che il divino Agamennone aveva colto le ingiurie a suo carico, uscite dalla bocca di un semplice soldato.
Soldati e re erano però ignari che il divino Agamennone aveva colto le ingiurie a suo carico, uscite dalla bocca di un semplice soldato.
 

"Lascia Odisseo, che sia io ad occuparmene, se non erro le sue accuse erano indirizzate al mio nome e al mio titolo, quindi lascia che il vile soldato subisca le conseguenze della sua insolente ligua  (lingua)".

Anche qui la punteggiatura ha poco senso, Odisseo è vocativo e andrebbe messo tra due virgole, inoltre il periodo andrebbe spezzato per non risultare troppo lungo e aumentare la musicalità.

"Lascia, Odisseo, che sia io ad occuparmene. Se non erro le sue accuse erano indirizzate al mio nome e al mio titolo, quindi lascia che il vile soldato subisca le conseguenze della sua insolente lingua".
 

Odisseo era indecisose (indeciso se) se seguire i due, oppure ignorare il fatto di averli mai visti insieme e lasciare che il crudele destino del soldato si compisse, ma il buon cuore e l'onore del re di Itaca ebbero la meglio, così, sconsolato, prese l'uscita e si preparò ai minuti decisivi che sarebbero avvenuti (non ha molto senso), non prima però di aver calmato l'esercito che voleva assistere impaziente al combattimento, ma con alcune minacce gli fece calmare (ripetizione) e drizzare ai loro posti.

Di nuovo questo periodo è troppo lungo, andrebbe spezzato o bisognerebbe sostituire alcune virgole che dei punti e virgola. Inoltre cercherei di sistemarlo un po’.

Odisseo era indeciso se seguire i due, oppure ignorare il fatto di averli visti insieme e lasciare che il crudele destino del soldato si compisse; ma il buon cuore e l'onore del re di Itaca ebbero la meglio. Così, sconsolato, prese l'uscita e si preparò ai minuti decisivi che incombevano. Prima calmò l'esercito,  che voleva assistere impaziente al combattimento, con alcune minacce gli fece tranquillizzare e drizzare ai loro posti.
 

Odisseo osservava la scena del povero, piccolo, tozzo uomo contro l'addestrato (credo che sia un aggettivo scontato) e fiero  guerriero.
Questa volta abbiamo qualche virgola in più.
Odisseo osservava la scena del povero, piccolo e tozzo uomo contro il fiero guerriero.
 

 
Seppur impietosito l'Acheo (minuscolo) non avrebbe potuto far nulla contro l'ira del nobile re, avrebbe solo ottenuto più furia, il ruolo che ricopriva non era abbastanza per mettere in discussione le azioni del comandante, c'era solo un'altra persona in grado di farlo e non era lui.

Nemmeno qui hai scelto una sintassi troppo amichevole, quando si scrive è molto rileggere soffermandosi a fare pause nei punti in cui si mettono le virgole, giusto per capire se sono nella posizione corretta.

Seppur impietosito, l'acheo non avrebbe potuto far nulla contro l'ira del nobile re, avrebbe solo ottenuto più furia: il ruolo che ricopriva non era abbastanza alto per mettere in discussione le azioni del comandante; c'era solo un'altra persona in grado di farlo e non era lui.
 

[...] Girati a sinistra, ci sono lì i Troiani, dietro quelle mura, ed è verso l'oro (loro) che dovresti mostrarti così spietato.
Ho notato che verso il fondo hai adottato un linguaggio sempre più poetico, sarebbe stato opportuno adoperarlo per l’intero testo, altrimenti in questo modo stona parecchio. La virgola, inoltre, non è necessaria dopo ed.
[...] Girati a sinistra, lì ci sono i Troiani, dietro quelle mura ed è verso loro che dovresti mostrarti così spietato.
 


Questa è la parte peggiore, come vedi anche tu, molti errori potevano essere evitati con una rilettura.
Spero di non averti offesa, ti assicuro che la sincerità è il modo migliore per imparare e migliorare nella scrittura.
Se hai bisogno di un aiuto più da vicino, ci sono molti che si propongono come beta,ovvero qualcuno che si prenda la briga di leggere le tue storie e correggerle prima della pubblicazione. Se sei interessata, ti lascio il nome di un gruppo facebook che se ne occupa.
Con la speranza di non averti offesa, a presto!
21century

Nuovo recensore
08/11/14, ore 14:30

Hey, eccoci qui :)
Devo ammettere che la storia è veramente scritta bene e ben strutturata. Mi piace come hai seguito lo stile di Omero senza però cadere nel ridicolo con parparole che non stanno ne in cielo né in terra
Quindi complimenti e alla prossima :)
-PsychedelicRoll

Recensore Master
04/11/14, ore 19:59

Ciao! :)
Sono un'appassionata di epica e non potevo non leggere questa tua opera. Sono un'assidua frequentatrice di questa sezione e finchè nessuno mi caccerà a pedate, continuerò a rompere le scatole al prossimo!
Complimenti. Questa flash-fic mi è piaciuta, perchè hai trattato uno dei momenti dell'Iliade più importanti, in quanto viene messa in risalto quella che era la società e gli ideali di allora.
Amo profondamente Odysseo e ho apprezzato molto come l'hai trattato, visto che anche a me piace mettere in risalto il suo lato "umano". Ho trovato molto credibili sia Agamennone che Tersite: il primo per la sua indole guerriera e la sua superbia, il secondo per la sua meschinità. Inoltre, di Tersite hai reso bene anche la sua fisicità deforme.
Mi ha lasciata perplessa Achille che, secondo me, non sarebbe mai e poi mai intervenuto in una disputa simile, in quanto egli rappresentava l'ideale della kalokagathia e quindi avrebbe ritenuto giusto che Tersite venisse ucciso... non prenderla come una critica, è solo un mio parere personale! :)
Ho notato che c'è qualche errore di battitura che può sempre essere corretto, ma ho un appunto più importante che vorrei farti: hai scritto che Agamennone è il re di Sparta, mentre in realtà lo è il fratello Menelao. Agamennone era il re di Micene! Te lo faccio notare perchè se l'hai scritto anche nel compito, puoi correre ai ripari!
Che dire ancora? Scrivi bene, soprattutto perchè hai utilizzato anche un linguaggio che richiama il poema omerico... brava (o bravo?)!

Elly