Facciamo che per oggi mi fermo dopo aver recensito questa, perché la mia testa non è abbastanza presente per affrontare tutte le cose che vorrei dirti.
Questa è una fic degna di memoria, perché mi sono sentita DISPIACIUTA per il Bicromo. Dispiaciuta perché si è ritrovato incastrato in un matrimonio combinato cui non ha potuto sottrarsi, dispiaciuta perché non ha potuto lottare per la persona che ama in realtà e perché non può godersi una delle più grandi gioie della vita. Dispiaciuta perché per quanto Midorima non se lo meriti affatto -non che io apprezzi Midorima, ma porca puttana l'ha fatto piangere. COME SI FA A FAR PIANGERE MIDORIMA SHINTARO. Con una tale crudeltà verso Takao che... ok, lasciamo perdere, chissenefrega- c'è che Midorima gli muore dietro fin da bambino, abbacinato da questa bestia rossa e terribile che gli ha smangiato via cuore e anima. Dispiaciuta perché boh, forse, e dico forse, un Bicromo non psicopatico forse non si merita di ritrovarsi così ingabbiato. FORSE. O forse si merita di peggio, ma sicuramente non se lo merita la Verza, che poverina c'ha tanti difetti, ma se provasse a essere un po' meno una carota e un po' più una persona sarebbe tanto più felice. Amen.
Torniamo alla storia. Io ora non starò a riempire papiri di recensione per dirti quanto coinvolgente sia, il guazzabuglio di emozioni e sentimenti che orchestri tutte le sante volte attorno agli ometti cui ti dedichi. Non lo farò perché l'ho già fatto, e per quanto ci tenga a renderti pan per focaccia e a farti passare a miglior vita ancora non sono così sadica. Anyway, ci tengo a sottolineare che la cosa avviene anche qui, e avviene fin troppo. La tragedia è che io personalmente Midorima lo capisco fin troppo bene, quell'incapacità di esprimere a voce i propri sentimenti che ti porta a scappare dalle cose e finendo poi col perdere migliaia di occasioni, che con il senno di poi le avevi così a portata di mano che non c'è pianto che ti consoli.
No, volevo parlare un secondo di Takao, perché amo quando lo cali nella parte del "migliore amico", perché altrove sento sempre la mancanza della realizzazione che, in assenza di un rapporto amoroso tra Zucchina e Verza, c'è pur sempre un certo legame di fiducia reciproco che si è pian piano sviluppato sul parquet della palestra della Shutoku che li rende vicini e affiatati, molto più che con l'altra combriccola di rimbambiti iperpotenziati dal pocari. E mi piace, che Shintaro, a modo suo, si confidi con Kazunari. E quindi apprezzo tantissimo la cosa.
E boh, credo di aver detto tutto quello che volevo dire, almeno spero.