Grammatica, punteggiatura, sintassi: 4,4/5 + Lessico e stile: 5/5
“Lo avevano definito in tanti modi, ma così, nemmeno una volta . Questo almeno a quanto ricordava .” → non so perché, ma in questo punto hai inserito due volte di fila lo spazio a separare l'ultima parola del periodo con il punto fermo, cosa che non va fatta. La cosa strana è che è l'unica volta che lo fai... quindi lo conto come errore di battitura. -0,1x2
“Quella donna -no, la donna, corresse immediatamente il suo cervello-” → è sempre necessario lo spazio sia prima sia dopo il trattino dell'inciso, non solo prima. -0,1
“[...] equivalse ad una scenata plateale con un pianto singhiozzante seguito un accesso di rabbia.” → innanzi tutto vorrei dirti che, in questa frase, c'è la “d” eufonica anche se la parola successiva inizia con una vocale diversa da quella della preposizione: in questo caso non l'ho contato errore – come nel resto della fic – perché lo stile che hai utilizzato lo giustifica perfettamente. La seconda cosa, invece, è un vero e proprio errore: credo che sia saltata una parola dopo “seguito”, perché altrimenti la frase non avrebbe senso... suppongo sia la preposizione “da”, ma non ne sono sicura al 100%. -0,2
“La donna…la donna.” → anche qui c'è un errore di spaziatura: dopo i puntini di sospensione, ci va sempre uno spazio! -0,1
Dunque, direi che ci siamo con la grammatica: non hai commesso nessun errore grave, e gli altri erano per lo più di spaziatura/battitura. Insomma, ottimo lavoro!
Se c'è una cosa che ho davvero, ma davvero tanto, apprezzato di questa fic è lo stile: non solo sei riuscita a gestire un registro medio-alto, non hai commesso errori e la scelta del lessico era a dir poco perfetta, ma soprattutto hai ricreato l'atmosfera del telefilm su cui hai scelto di scrivere la tua shot. Se dovessi descrivere il modo di parlare di Sherlock, il suo “duellare” – molto tra virgolette, eh – con le parole contro Irene ma anche con chiunque altro riesca a stuzzicare abbastanza la sua intelligenza, semplicemente citerei una parte di questa fic. Non è semplicemente un fatto di registro o di lessico, è proprio il modo in cui hai strutturato le frasi, la ritmica della storia e tanti altri dettagli che non riesco nemmeno a cogliere del tutto che rendono il modo di scrivere che hai scelto si adatta alla perfezione al fandom, e, ti garantisco, non è una cosa così facile.
Inoltre, non è solo quello: la storia scorre velocemente, è piacevole da leggere, non ci sono intoppi con la punteggiatura, le frasi non sono né troppo lunghe né troppo brevi, il lessico, pur non essendo semplicissimo, è perfettamente comprensibile e pare che ci sia stata un'estrema cura nella scelta delle parole da utilizzare in quella o in quell'altra frase.
Insomma, davvero tantissimi complimenti!
Rispetto IC: 10/10
Anche in questo caso il punteggio è massimo: Sherlock è semplicemente perfetto, fantastico, geniale, scorbutico e apparentemente – sottolineiamoapparentemente – insensibile. È superbo, orgoglioso e freddo; si diverte da matti a giocare come fosse un bambino, e si rifiuta di perdere a costo di rimetterci. Inoltre proprio il suo modo di parlare è similare al suo, così come le sue reazioni ai filrt di Irene.
Poi c'è Irene, e anche lei mi è parsa semplicemente perfetta: questa sensualità che presenta nella serie trasuda benissimo anche nella tua shot, quel cercare continuamente gli occhi di Sherlock, i suoi movimenti, il tono di voce, tutto fa pensare all'Irene intelligente, bella e attraente che ho “conosciuto” nel telefilm e non c'è stata nemmeno una volta in cui mi si è storto il naso perché ha detto o fatto qualcosa di strano per i suoi canoni, e lo stesso è valso per Sherlock: non si è mai sbilanciato, se non nella sua testa, non si è dato a smancerie o dichiarazioni romantiche... l'unica grande confessione, com'è anche avvenuto nella serie, è quel “non una donna, la donna” che continua, tra l'altro, a farmi impazzire.
Trama: 10/10
Oh, la trama... quanto la amo. No, sul serio, la tua idea mi è piaciuta moltissimo (ma ne parlerò meglio nel gradimento personale, tranquilla UU) e sei anche riuscita a gestirla. Non è niente di molto complicato, non ci sono chissà che intrecci o colpi di scena, ma comunque la trama lineare che hai creato è funzionale e perfetta per rendere al meglio i due personaggi e, soprattutto, la loro relazione “complicata”. Si parla di momenti in cui stanno eccezionalmente vicini, durante i quali Irene può cercare di superare quelle barriere che Sherlock ha intorno al suo cuore, quelle che nascondono i suoi sentimenti. La cosa davvero interessante è, però, notare cosa accede nei momenti in cui i due non si parlano: Sherlock pensa, cerca di allontanarsi da ciò che prova e guardare tutto come se davvero non lo riguardasse, come se non si fosse nemmeno un po' interessato a Irene. E, se per noi comuni mortali – e dall'intelligenza comune – ci pare quasi assurdo che lui cerchi questo distacco, quando invece potrebbe cedervi e avere la sicurezza di essere ricambiato, per lui è più normale fare l'esatto contrario, perché semplicemente ragiona in quel modo. Il bello di tutto ciò è che non solo sei riuscita così a dare senso alla tua trama e a renderla introspettiva, ma anche a rispettare, come di riflesso, l'IC dei protagonisti!
Complimenti davvero.
Originalità: 10/10
E dopo tutte le Jonhlock che mi è capitato di leggere (non che non le apprezzi, sia chiaro, anzi!), finalmente una storia che tratta di un'altra relazione del caro Sherl! Solo per questo, il tuo punteggio ha lievitato tantissimo, sappilo UU.
Ma non è solamente questo il motivo del dieci su dieci: innanzi tutto è interessante che tu abbia preso spunto non solo da un episodio, ma anche da un'intervista rilasciata da Moffat che trattava proprio della conclusione di quell'episodio. Non conoscevo nemmeno le varie speculazioni sul fatto che, in realtà, quella breve scena di Sherlock e Irene fosse solo un sogno del primo, diciamo che avevo dato per scontato fosse accaduto veramente, e per questo non mi sono stupita della risposta di Moffat. Comunque sia, la cosa davvero originale è che tu abbia narrato il viaggio per New York di Irene e tutto ciò che è successo nel frattempo con Sherlock. Non mi erano ancora capitate fic simili, quindi mi hai stupita anche solo per la tematica.
Gradimento personale: 15/15
E qui, devo proprio dirlo, hai colpito nel segno: mi hai davvero resa felice dentro con questa fic. Innanzi tutto, lo stile mi ha permesso di immaginare che questo fosse una sorta di spin-off della 2x01 e ovviamente mi ha fatto molto piacere (soprattutto perché la quarta stagione tarderà ancora un po' ad arrivare... sì, fammi sfogare un poco TT___TT). Poi gli IC sono perfetti, i ragionamenti sempre giustificati e adatti al personaggio, le risposte ponderate e i dialoghi plausibili e non campati in aria giusto per far loro dire qualcosa. Poi, come ti dicevo prima, mi è piaciuto anche il fatto che tu non abbia scritto la solita Johnlock, ma che ti sia concentrata su un personaggio molto interessante, come quello di Irene e infine ho adorato ogni passaggio della trama. Ero lì che leggevo e la mia mente da fangirl urlava: “Eddai, Sherl caro, fatti baciaaaaree” e, anche se sembra strano, il fatto che tu non mi abbia accontentata mi ha resa tremila volte più felice di quanto sarebbe accaduto se fosse successo. Perché? Semplice: il caro Sherl non si sarebbe fatto baciare, non così facilmente, non da lei.
In realtà non so più che dire, se non complimenti per la storia e un grazie per averla iscritta a questo contest!
Tot: 49,4/50 |