Recensioni per
Come l'avresti visto tu.
di Afaneia

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/01/21, ore 08:57

Ciao cara, di seguito la valutazione. Ti ricordo anche qui di farmi sapere che storia gradisci che io commenti per la recensione premio che ti spetta :)

6° Classificato
Afaneia

Come l’avresti visto tu
 
Premio per la miglior caratterizzazione
 
Tot: 43.85/45
 
 
Titolo: 3/3
 
Ho trovato questo titolo veramente bellissimo. In primo luogo è sicuramente azzeccato per la storia, di cui riflette pienamente il contenuto; poi, lo trovo anche dolcemente malinconico, fai presagire il genere della storia già dal titolo e questa cosa l’ho apprezzata tanto. Un ottimo lavoro.
 
 
Grammatica e stile: 13.85/15 (divisi in 9.85/10 e 4/5)
 
La storia è grammaticalmente corretta. Non vi sono refusi e/o problematiche di tipo sintattico-grammaticale, nelle mie riletture del testo ho riscontrato solamente un errore relativo alla punteggiatura, che ti segnalo:
 
ecco!, allora (…). → è un errore il doppio segno d’interpunzione, anche word dall’alto della sua ignoranza lo segnala come tale. – 0.15 pt
 
Per quanto riguarda la grammatica, non ho altro da segnalare. Passiamo invece allo stile, con cui ho avuto qualche problema in più.
Grossomodo, ho apprezzato molto il tuo modo di scrivere, che ho trovato semplice e scorrevole e in grado di favorire l’introspezione. Hai la tendenza a usare periodi principalmente paratattici, ma è una scelta che non funziona sempre.
In alcuni periodi, come quelli che ti andrò a segnalare, l’effetto risulta essere “a lista della spesa”, ovvero di un elenco di proposizioni atomiche che si susseguono, come fossero elencate:
 

  • «Poi ascenderà la luna, e ancora una volta, come ogni notte, accetterà di splendere sulla mia anima colpevole, illuminando per me una strada che ancora non sono in grado di percorrere» → qui secondo me vi è un uso eccessivo delle virgole, che spezza eccessivamente la lettura. Il lettore fa molte pause, leggendo, e ciò si traduce in un effetto sonoro che è molto singhiozzante e poco fluido.
 
  • «e le mie lacrime e lasciandomi soltanto quella frase che non sono riuscito subito a comprendere, e che per troppo tempo ho creduto essere una bugia» → qui abbiamo un problema analogo, ma con la congiunzione. Sembra che tu voglia lasciare in sospeso un discorso che non arriva da nessuna parte (quando invece lo fa), e crei l’effetto spiacevole di una correlazione infinita. Avrei spezzato il periodo con un punto fermo.
 
Per il resto ho apprezzato molto il tuo stile, l’ho trovato molto di pregio, e mi complimento per questo: forse, in ultima battuta, ti direi di prestare attenzione alla punteggiatura – a me per esempio non da fastidio, ma riconosco che l’eccesso di virgole che ti ho segnalato può essere problematico. Complimenti!
 
 
Originalità: 5/5
 
Io, una storia così, non l’ho mai letta.
Hai scelto un personaggio e un contesto molto di nicchia e questo ti ha molto agevolat* in questo parametro: sarò io buffa, ma sinceramente non ero mai andata a cercare fanfiction sul corto del ’99 (peraltro ti ringrazio: per valutare la tua storia l’ho rivisto, ed è stata una bellissima esperienza), quindi un po’ ammetto di essere stata sorpresa. Ma la fantasia è priva di limiti e trovo che, con questa fanfiction, tu ti sia spint* molto in là.
Stavo per lanciarmi in uno sproloquio, ma qualunque cosa io provi a dire è superflua, e comunque farei spoiler sugli altri parametri, dato che ho iniziato da questo a “mente calda”. Perciò mi fermo, ti faccio un mondo di complimenti per l’idea (vorrei averla avuta io) e passo oltre, dandoti il punteggio massimo.
 
 
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
 
Partiamo da un semplice presupposto: sono convinta che caratterizzare un Pokémon, per quanto umanoide come MewTwo, sia una delle cose più complicate che un fan-writer possa fare – in un contest, poi, equivale a lanciarsi la famosa zappa sui piedi e tanti saluti.
Invece, devo dire di essere rimasta sorpresa o, per perdere definitivamente quel briciolo di credibilità che mi sono duramente guadagnata, sono rimasta totalmente senza parole. Ma permettimi di andare con ordine.
Ai, o Amber che dir si voglia, appare marginalmente, ma trovo che i suoi tratti caratteriali principali emergano chiaramente e con grande forza emotiva. Sebbene sia descritta solamente dalle parole, dal flusso di coscienza, di MewTwo, sembra quasi di averla davanti in tutta la sua innocenza e speranza. È un personaggio positivo, molto, e trovo che tu le abbia reso giustizia in maniera grandiosa.
Ma non è per lei che siamo qui, quindi parliamo della parte principale di questo parametro, ovvero MewTwo. Non capisco davvero perché inizialmente tu avessi messo l’avvertimento OOC, perché io qui di OOC non vedo assolutamente nulla.
Partiamo da un secondo presupposto: come diamine si fa a caratterizzare un Pokèmon, quando se ne sanno solamente gli attributi più generali? In MewTwo il caso è e non è difficile: si sa qualcosa più a livello di linee generali, quindi il lavoro da fare è da un certo punto di vista facilitato, ma al contempo ciò vuol dire anche dover mantenere un IC che è complesso, appena delineato, quindi difficoltà non indifferente. Ecco, trovo che tu sia riuscit* pienamente a compiere questo lavoro.
I tratti essenziali di MewTwo ci sono e sono rispettati, non è snaturato ma al contempo è più profondo, anche nel suo rapporto con Mew che nel film è molto ingenuo e superficiale, quindi ho apprezzato molto.
Ti faccio i miei complimenti.
 
 
Gradimento personale: 10/10
 
Questa storia mi è piaciuta un sacco, a partire dallo sproloquio infinito che ho fatto sulla caratterizzazione (aggiunta a posteriori: per quale vinci il premio speciale), passando per il mio amore imperituro per i flussi di coscienza. Insomma l’ho apprezzata veramente tantissimo, e ti dico con piacere che la mia parte preferita è stata la conclusione, che mi ha lasciata con quel piacevole misto tra amaro in bocca e sorpresa assoluta.
Un altro passo che mi è piaciuto parecchio è questo:
 
«L'ho reso mio nemico, perché egli incarnava ciò che volevo essere ma che mi sembrava irraggiungibile. So che avrei potuto amarlo se non l'avessi percepito come un rivale: ma se lui era l'originale, io come potevo essere altro che una copia? Tutto ciò che mi era chiaro, era che io ero molto più potente di lui: allora ho creduto che, sopraffacendolo con la mia forza, mi sarei liberato di quella rivalità, avrei redento la colpa di cui mi sentivo colpevole...».
 
Insomma, ho apprezzato molto questa storia, davvero bellissima, quindi complimenti.
 
 
Utilizzo del Genere Angst: 2/2
 
Il genere è utilizzato e correttamente inserito nel testo.

Recensore Junior
08/07/20, ore 00:54

Ciao. Sono arrivata qui col filtro dei personaggi perché c'è sempre troppo poco materiale su questo qua. (?!) Sì, insomma, in italiano di sicuro.
Ho letto il testo 5 volte e non so ancora come recensirlo. Bene. Sono ufficialmente in imbarazzo. È che sono emotivamente bloccata e credo che una reazione emotiva sia dìobbligo, perché razionalmente non so neanche dove soffermarmi...
In più, non so che cosa dire che non sia già stato detto.

Vedrai che verrà fuori qualcosa di estremamente cervellotico ed imbarazzante che tenterà senza riuscirci di vicariare le tare emotive.
Premessa:
Mi ricordo più o meno com'erano le cose quando il film è uscito, non so se sei vecchia quanto me... era nata da poco la pecora Dolly se non sbaglio e l'argomento clonazione era in auge terrorizzando bioetici e preti. Ti ci davano pure i temini a scuola. Il caso Rainbow e CC di qualche anno dopo non ha fatto tanto clamore, anche perché è stato più un esperimento sull'epigenetica che sulla clonazione in sé e per sé.
Nel '99 rompevano le scatole anche per la fecondazione in vitro...
Per dire, l'impressione era un po' che il film cavalcasse lo “scandalo” Pecora Dolly e il tema della nascita per vie artificiali – da cui la famosa frase che piace a tutti - problema che col tempo, per fortuna, ha perso di consistenza.
Alla fine, pure i suoi creatori reali lo hanno un po' usato a scopo di marketing ''^_^ chissà come reagirebbe se lo sapesse... Gli hanno tolto qualcosa per fare più audience, poveraccio. Alla fine, la battaglia originali/cloni prende quasi più spazio della sua stessa caratterizzazione. Potevano benissimo affrontare il tema interamnete tramite lui ma hanno fatto scelte diverse... hanno sprecato un po' del suo potenziale.

Per tutto questo - e i fan mi ammazzeranno, compresa tu – credo che la tua versione qui sia più schietta e sentita dell'originale – detto proprio qui sembra uno scherzo, però dovrete preparare le torce i forconi perché purtroppo temo che sia vero.

Sul tema cardine del suo disagio, io ho sempre pensato che questa “certezza” di essere solo un doppio sia stata molto incoraggiata dagli umani (gli scienziati che lo hanno “creato” - aka. generato artificialmente dal DNA di mew) che volevano manipolarlo e sfruttarlo.
Nel suo interagire con Amber, se non ricordo male, lui non soffriva del problema di essere un clone, anche perché forse la bambina gliel'aveva presentato come “normale” o “superato”.
Se si tiene conto di questo prologo censurato, viene fuori che questo qui è cresiuto in un totale isolamento, dopo aver subito la perdita di quattro individui suoi “coetanei” con cui era legato.
Quando si è svegliato, ha trovato questi cervelloni che lo ignoravano o gli parlavano come se fosse un'arma. Quindi proprio così nel torto marcio non era: la sua reazione eccessiva può non essere giustificabile, però è comprensibile. Poi magari, a grattare un po', c'era anche il padre di Amber a cui non fregava più niente e di nessuno, compreso di vivere o morire, eh...
E fin qui ho descritto Elfen Lied, scena più, scena meno... anche se a quei tempi non c'era.
Tornando a lui... o a questa versione di lui, che poi è quella che conta ai fini della recensione... Verrebbe da farci una chiacchierata solo per tirarlo su di morale.
Hai trasformato quella che nel film sembrava un'idea fissa nata dalla frustrazione in un vero e prorprio senso di colpa e vergogna, con tanto di complesso del sopravvissuto... ed in effetti, così è ancora più difficile da mandar via...
Quello che invece è molto in linea col personaggio del film è la convinzione assoluta che esista un destino e quindi una specie di giustizia/ordine universale – da cui si sente tradito...? (Ndt: ragazzo, o cambi ottica o la interpreti a tuo vantaggio, altrimenti ci resti schiacciato – dicevo a lui).
Poi... non credo che valga niente, ma buttandola sulla psicanalisi, Ai con pronuncia giapponese suona come I in inglese. Una che si chiama Io... per froza è sicura di chi è. ''^_^ Ma non credo che fosse nel pensiero degli autori. Cioè, la clonazione mostrata nel film non è la vera clonazione, e si sa, però da lì ad intendere queste interazioni come frutto di un'introspezione di Mewtwo... ce ne corre...
Tanto, che parli con lei o con sé stesso, la tua storia fila comunque. C'è da dire, nel continuo ripetere il suo nome, sembra quasi che voglia aggrapparcisi.
I tuoi occhi che sapevano vedere la bellezza persino nel sole che moriva” → può sembrare strano, ma credo che questa frase da sola esprima l'essenza stessa della depressione. Conosci “Starless” dei King Crimson? Ecco.
Voglio dire, per considerare brutto o “non bello” proprio il tramonto, bisogna essere davvero in un pozzo di disperazione... e affermare che il sole “muoia” senza metterci di mezzo la poesia, come fa lui, significa mettere pensieri di morte un po' dappertutto... va molto male...
Ha il fardello di disperazione, lo so, ha preso lo stecchino più corto tra i vivi. Che almeno si ritenga fortunato rispetto ai compagni che non ce l'hanno fatta...

La rivalità con Mew è pari pari quella canonica, però approfondita. Voglio dire, nel film, “mewtwo picchia mew perché mewtwo è divenato cattivo”, non ci si sofferma più di tanto su quanto lui effettivamente stia soffrendo.
Anche se lo presentano come adulto, io non riesco a non vederlo come un personaggio in fase di crescita. Ancora di più se si pensa che invece Mew è Mew ed è sempre uguale a sé stesso, è un bebè magico super-intelligente che non matura mai e non soffre del suo non poter maturare. In un certo senso -psicanalisi- , Mewtwo è l'adolescenza e Mew l'infanzia con cui è in lotta per lasciarsela alle spalle. Dall'altra parte, c'è il mondo che almeno nella sua mente lo vuole controllare, a cui lui si oppone con la stessa forza. E siccome da lì ci si passa tutti, credo che sia per questo che il film e il personaggio hanno fatto così presa. Ovviamente, nella lettura letterale, c'è per forza il tema del doppio che si sente subordinato dell'originale... c'è una forte idealizzazione del bambino, comunque (tramite Ai o tramite Mew).

Meno male che, anche qui, nel finale si rimette in carreggiata. Dai, tirati su di morale, stupidino!

Non credere che io non mi senta imbarazzata nel lasciare una recensione così a una storia del genere...
(Recensione modificata il 08/07/2020 - 12:56 am)

Recensore Junior
02/02/20, ore 21:59

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia analizza un personaggio complesso come Mewtwo con grande profondità, e ne descrive l'interiorità in modo molto naturale. Induce a empatizzare spontaneamente con lui e tuttavia non stravolge minimamente il personaggio originale. I protagonisti di questo racconto inoltre sono stati trattati raramente nella sezione di riferimento, il che conferisce anche una certa originalità. L'atmosfera è commovente e malinconica, ma presenta anche un'apertura al futuro finale ricca di speranza, bilanciando perfettamente malinconia e serenità. Lo stile è grammaticalmente perfetto e il vocabolario ricchissimo, ma non la rende affatto pesante: ne risulta una storia molto ben scritta e piacevole da leggere. Credo che meriti senz'altro di comparire fra le Scelte del sito, spero di vederla presto in elenco.

Recensore Junior
02/02/20, ore 16:51

... "ooooh"... XD
Mi unisco subito, senza pensarci due volte, al coro di tutti gli altri lettori di questo racconto sublime. Bello, bello, bellissimo, non ci sono altre parole. Per quanto mi riguarda, la resa del tanto popolare quanto complesso personaggio di Mewtwo è perfetta: profonda, umana, naturale. Confesso che ho ancora parecchie perplessità riguardo il confine tra l'IC e l'OOC, perché, come hai giustamente detto anche tu, in realtà ognuno ha un proprio modo di vedere determinati personaggi; per cui anche volendo ognuno ne darebbe una visione e una prospettiva diversa. Mi è capitato di leggere racconti, scritti anche molto bene, in cui nonostante gli autori professassero impegno assoluto nel mantenere l'IC poi veniva comunque fuori un personaggio completamente diverso da come lo si immagina. Anche nel migliore dei sensi, a volte tiravano fuori una caratteristica inaspettata che li rendevano anche più accattivanti e/o realistici dell'originale. Per cui a questo punto faccio fatica a capire l'importanza delle sottigliezze che differenziano IC e OOC. Se poi il personaggio è fatto male è un altro discorso... e questo non è assolutamente il caso.
I sentimenti nei confronti di Mew in particolare rispecchiano in realtà molto fedelmente la versione originale: la piaga di nome 4Kids aveva eseguito una delle sue solite censure rovinose sulla traduzione occidentale del cartone, ma era proprio quello il motivo per cui Mewtwo voleva sconfiggere Mew. In originale, il discorso che Mew gli fa durante il film gli dice proprio che, a prescindere da quanta violenza eserciti, lui non potrà mai sostituirsi a lui come "originale": "i reali sono reali", punto, senza se e senza ma, è una legge della natura e lui non può cambiarla. Ma poi gli americani hanno dovuto mutilare il doppiaggio come al solito e lo hanno trasformato in un "non si dimostra niente con poteri speciali perché la forza viene dal cuore". Per cui in realtà sei riuscita ad essere pure più fedele del normale.
Altro che angst, per quanto mi riguarda ne sono rimasta estasiata... l'atmosfera del monologo di Mewtwo è trattata con una delicatezza che non la rende affatto pesante. Anche perché quel finale carico di speranza in un avvenire migliore solleva gli animi che è una delizia: Mewtwo è un personaggio solo, che ha sofferto e ha fatto soffrire, e che non ha ancora raggiunto la pace con se stesso; ma non per questo si chiude nella sua palude di depressione, anzi, si impegna a continuare a cercare di vivere la vita in onore del ricordo della sua Ai. E poi lo stile... vocabolario ricchissimo ma senza compromettere la scorrevolezza del racconto, grammatica perfetta. Ti segnalo solo una piccola svista quasi impercettibile, se la sistemi al volo in due secondi questa one shot raggiunge la perfezione: a un certo punto ho letto "io so che tu fossi qui", manca un "se" tra quel "che" e il "tu". Ora corro a segnalare anch'io questo gioiello per le Scelte, perché lo merita senza dubbio.
Au revoir ;-)
(Recensione modificata il 02/02/2020 - 08:47 pm)
(Recensione modificata il 02/02/2020 - 10:14 pm)

Nuovo recensore
12/08/19, ore 15:15

Wow.
Questo è tutto ciò che mi viene in mente leggendo questa storia, senz’altro una delle più toccanti e profonde che io abbia mai letto su questo sito.
Per riferirmi alle tue note autrice, sì, sei riuscita a condividere perfettamente le emozioni di questa one-shot e, secondo me, il personaggio di Mewtwo è stato reso alla perfezione in questa tua interpretazione: il suo monologo dedicato ad Ai è straziante ma commovente insieme, si percepisce l'affetto che Mewtwo ancora prova nei confronti della bambina e la storia si conclude su una nota di speranza. Non posso dire altro che lavoro splendido *-*

Recensore Junior
30/11/14, ore 15:22

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
questo unico capitolo sprigiona tanti di quei sentimenti e di meraviglia che non si può fare a meno di leggere fino all'ultima parola.
Dire solamente che "è bella" non basta, eppure non riesco a trovare un degno aggettivo superlativo adeguato per questo piccolo capolavoro, pieno di poesia legata spesso alla natura, posso solo dire che è piacevole da leggere.

Recensore Junior
30/11/14, ore 15:14

Io.... sono commossa.
hai messo l'avviso OOC... ma io trovo che questo testo sia PERFETTO nei confronti di Mewtwo. Ritengo che sia esattamente ciò che avrebbe potuto pensare dopo la sparizione di Amber (ebbene si, conosco il prologo del primo film dei pokemon!).
Questa specie di ode alla bambina è piena di poesia, è magica, è straziante e tante altre cose che non riesco a scrivere.
complimenti

Recensore Junior
20/11/14, ore 16:54

Ooh.
Ooooh. Sì, "ooh" è stata la mia prima reazione alla lettura di questo lavoro, anche se utilizzare il termine "lavoro" per "Come l'avresti visto tu" è abbastanza riduttivo. Questa one shot è un semplice capolavoro, probabilmente anche sottovalutato dalla scarsa presenza di recensioni.
A dispetto di quanto detto dalle note introduttive, credo che tu sia riuscita a formare un bellissimo profilo di Mewtwo forse quanto di più vicino all'originale mostrato nel film che tutti noi abbiam visto.
Mewtwo è un esser che diventa malvagio perché non riesce a trovare pace con il mondo ma con sé stesso, ma fondamentalmente è un essere puro, con dei sogni che non potranno mai avverarsi perché intervengono variabili come la morte.
E' quello che abbiamo potuto anche osservare nel film Maleficent con Angelina Jolie. Malefica è una fata buona che si "addormenta" perché il suo cuore è acciecata dall'odio e il risentimento vedo la casa reale e verso tutti gli umani. Qui abbiamo Mewtwo che percorre lo stesso percorso senza però redimersi completamente dei suoi peccati. Mentre Malefica, alla fine del film, riapre la brugheria come era un tempo, Mewtwo si scusa, ma conserva nei suoi pensieri un odio, anche velato, nei confronti di tutto ciò che lo circonda, o almeno, io l'ho percepito così.
Per Mewtwo, Ai (o Aitwo) è una sorta di idolo nel verso senso della parola, un qualcosa di irrangiubile che lo avrebbe potuto aiutare durante quella lunga camminata che è la vita; quando lei viene a mancare si sente perso e quando ti tolgono ciò che pensi in qualche modo tuo, hai la necessità incontrollabile di ricercare un responsabile.
Inoltre, non posso far a meno di notare un continuo riferimento al numero due. Questo non suona rindondante, te lo assicuro, anzi, delinea ulteriormente la profonda psicologia distorta che caratterizza il pokémon. Essere una "copia", il secondo per lui è una sorta di macchia che risulta indelebile, anche nonostante riconosca i suoi errori.
Ovviamente, ho voluto fare un paragone con Maleficent, non intendo affatto dire che è un plagio, una copia o qualcosa di simile. E' il film che come evoluzione del protagonista mi è più familiare e credo che a Mewtwo sia toccata la stessa sorte, con delle sfumature che ho già illustrato.
Quindi sì, hai fatto un ottimo lavoro e mi congratulo davvero con te.
Per non parlare anche del linguaggio utilizzato, sublime, corretto, fine.

Ancora congratulazioni! Ci vediamo in giro!
Saluti!

Recensore Veterano
12/11/14, ore 11:41

Yo!
Allora... Io non so davvero cosa dire. Credimi, credo che sia la storia più bella che io abbia letto su questo fandom fino ad ora.
Non avendo guardato il cortometraggio ( cosa che farò in tempi brevi), sono rimasto un po' sorpreso dal lungo monologo di Mewtwo. L'ho sempre creduto un essere non totalmente malvagio e che la sua voglia di affermarsi fosse nata quando egli scoprì di esser stato creato in laboratorio. Mi hai aperto un mondo, sorella.
È scritta benissimo e il personaggio di Mewtwo è reso benissimo. Finisce dritta dritta nei preferiti. Un saluto \0/
Rovo

Recensore Master
11/11/14, ore 23:10

No, non sei la sola ad esseri emozionata... l'ho fatto anch'io. E'... stupenda, sublime... oh, non ci sono parole per descrivere quello che provo, non riuscirei a dirti tutto quello che vorrei, non basterebbero tutte le parole del mondo! E non dire che hai "modeste capacità" : hai rispecchiato in pieno lo stato d'animo tormentato di Mewtwo, e ti dirò di più, a parer mio hai rispecchiato anche ciò che molte persone hanno immaginato in questi anni, cioè come sarebbe andata la storia di Mewtwo se anche lui avesse avuto qualcuno di speciale da ricordare, o almeno qualcosa per cui vivere e lottare :-). Temo di dover parlare solo per me, perchè a dir la verità l'ho pensato solo io, o almeno, non ho mai incontrato nessuno con cui discutere di queste cose, ma non importa, io non ho smesso e non smetterò tanto facilmente. Non so se te ne avevo già parlato, ma... anch'io avevo intenzione di introdurre Mewtwo nella mia storia, e... provare a fargli conoscere l'amore di una persona. Dico " provare" perchè, come ho già detto, nove volte su dieci non riesco mai a riportare quello che sento veramente, non so proprio trovare le parole giuste. Anche se piacerebbe anche a me che la mia storia emozionasse e fosse così toccante come la tua, anche se, purtroppo, non lo sarà mai.... sarebbe inutile farti i complimenti perchè ormai sono parte integrante delle mie recensioni per te sempre e comunque, ma io te li faccio lo stesso ;-) Ah senti, una cosa che non ha a che fare con le recensioni ( posso farlo o dovevo inviarlo come mess privato? ) : conosci su Facebook Dragonite's Page? Tempo fa hanno pubblicato online la traduzione del CD Drama della Nascita di Mewtwo : è quel cd in lingua giapponese in cui hanno messo TUTTI i contenuti inediti che non appaiono nè nel film nè tantomeno nello spezzone delle origini di Mewtwo. E' sottotitolato in italiano, ma ne vale la pena, quasi più che vedere il film per intero ( e mi viene una tale rabbia verso quelli che l'hanno censurato :-( ). Se ti interessa ti passo un paio di link :-). Buonanotte, sei la migliore :-)