Recensioni per
La lunga notte fra le acque
di Reine_De Poiters

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
15/11/14, ore 21:42

"Siamo come un cielo senza stelle
nella notte che non brilla": Tiriamo le somme delle nostre esistenze, per quanto piccole si possono racchiudere in una frase del genere. Un cielo senza stelle, l'assenza di luce, l'assenza di una guida, qualcosa che ci conduca fuori dal buio dell'esistenza. Non c'è quasi più la speranza, persa fra gli astri che non illuminano più la realtà.

"negli occhi spenti di un grigio marinaio": questa è davvero di libera interpretazione! Sono gli occhi di un marinaio ormai ingrigiti dalla stanchezza? o è il marinaio stesso ad essersi ingrigito per colpa della lunga vita per mare, dell'assenza di quel conforto che trova sulla terraferma? Davvero fa riflettere.

"Le lunghe notti a largo,
la brezza fredda del caldo abbraccio notturno,
l’oscillare lieve della luna
agitano e cullano il mare, la barca, il marinaio."

Perché siamo così legati alle speranze, così ricchi di voglia di sperare che le cose vadano bene? Siamo così umani, così vitali, inevitabilmente non smettiamo mai di credere che le cose, alla fine, potrebbero andare, anche solo per un attimo, come noi desideriamo.
Come la calma in mare, come la grande Luna che ci illumina la rotta, e ci fa sentire davvero più sicuri dopo il grande buio iniziale.

"E come le scialuppe cadono nel freddo,
noi cadiamo insieme, inconsapevoli del nostro viaggio
senza rotta, tra le profondità della sabbia."

Ma poi la realtà prende di nuovo il sopravvento. Esuli figli della realtà, sempre pronti a compiangere il nostro destino amaro, la fortuna a noi avversa.
Quante volte desideriamo che gli eventi prendano altre pieghe, altre direzioni, e invece ci spingiamo ineluttabili verso le nostre decisioni.

"Ogni granello ci distrugge,
pesa sulla scialuppa,
ci affonda.
L’acqua cristallina ci rialza profondamente."

Si arriva al collasso, alla caduta finale, al principio, quasi toccare il fondo del barile, quasi come se non esistesse più un domani.
E invece no: l'acqua cristallina ci rialza profondamente! Non dobbiamo mai lasciarci affogare, dobbiamo tenerci strette le nostre vite, perché, per quanto difficili e piene di imprevisti, uniche nella loro essenza.

Recensore Veterano
15/11/14, ore 15:32

Ciao, innanzitutto è meglio spiegare perché sono qui: considerando che ho notato che, rispetto a qualche anno fa, questo sito sta cadendo in disuso e, quindi, non ci sono più molti recensori, molte poesie restano senza recensioni, ho deciso di darne una a tutti quegli scritti che non ne hanno o che ne hanno semplicemente una, cosicché gli autori non siano dispiaciuti.

Innanzitutto, parto dall'impostazione: complimenti per la semplicità del carattere, senza segno di corsivo, perché non distrae dal testo; carino anche il non mettere in colore il titolo e di ingrandirlo così tanto, quindi un punto a tuo favore.
Non ci sono errori né dal punto di vista ortografico né da quello grammaticale, quindi complimenti.

Parlando del contesto, invece, generalmente mi trattengo molto se si parla di argomenti seri, quali il suicidio, la guerra, la depressione, l'ansia e via dicendo. In questo caso, posso dire che la tristezza è arrivata dritta al cuore, quindi complimenti...
Posso chiederti di passare a lasciare dieci paroline alla mia raccolta di poesie? Se lo facessi, ti ringrazierei molto :)
Intanto, vado a recensire altre poesie, alla prossima,
America_MyDream