Vorrei fare una premessa, prima di inziare la recensione: non penso che contino i rapporti autore\\recensore per giudicare se una storia sia bella o meno, quindi non c'ho pensato due volte ad aprire la FanFiction per sapere di che cosa si trattasse.
Davvero, ho adorato tutto quel grigio. Cioè, prima di iniziare una storia mi piace sempre capire lo stato d'animo del personaggio e se questo avviene descrivendo i luoghi mi fa svalvolare! E' una cosa che ancora non ho imparato a fare, immedesimarsi a tal punto... mi è molto piaciuta anche la "parte" dell'impossibile, un sacco di cose sono impossibili.
Molto macabra la parte del "sorridere al dolore altrui". Teoricamente penso di averla superata quella fase, anche se quando sono nervosa godo nel vedere un altro cadere (sì, insomma, non cose molto brutte, ma almeno mi sollevano lo spirito XD) L'ambiente è quello dell'ospedale e lo cerco in po'in quasi tutte le ficcy che leggo (qui non ne trovo molte... anzi, non ne ho proprio trovate, di decenti), così, quando sono allegra e ho bisogno di buttarmi giù sì, oggi ero allegra
Non so se era tuo intento, ma la parte dei grafffi è stata quella che mi ha fatto pensare "Ecco, adesso succede qualcosa... adesso succede, ci deve essere un assassino" E lì lì ho capito che guardo troppi horror, comunque è un po'strano che Gwen non si renda subito conto di esserseli fatti da sola, per lo stress, o gli incubi, chi lo sa... ho pensato che fosse stata davvero violentata, ma se poi non se lo ricordava?! Non aveva senso! Allora chi glielo aveva fatto?!? Lei o l'assassino? Io credo lei.
Ho apprezzato tantissimo ciò che hai scritto, è tutto così ambiguo, ma un'ambiguità ben descritta (come fa una cosa ambigua ad essere ben descritta!? O.o)!
Okay, penso sia tutto, adesso vedo grigio e mi chiudo a chiave...
Bye~
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