Diciamocelo a quattrocchi (come se non sapessi che questa recensione la leggeranno tutti), dopo "Lo Psicologo di EFP", sentivo che mi mancava qualcosa... tipo un'altra tua storia.
Così, dopo mesi e mesi dove ho brancolato nel buio della scuola (che per quanto sia interessante è così faticosa...) sono tornata a stalk... osservare attentamente il tuo account. E mi sono resa conto che avevi scritto ancora, ancora e ancora (e ho quasi fatto un'infarto, sai? Non riuscirò mai a leggere tutto çwç)
Susu, via la malinconia e iniziamo con questa recensione (so benissimo che tutti staranno pensando "finalmente!" e non vi posso dare torto).
→All'inizio pensavo che questa storia fosse una One shot, come le moltissime che ho aperto in questo momento in pagine differenti, pronte per essere lette (non garantisco una recensione perchè -come già detto- il mio tempo a disposizione è davvero poco e lo sto sprecando per la maggior parte nel dire stupidaggini), ma sono rimasta piacevolmente sorpresa, stupita, abbagliata e quellochetivieneinmenteadesso,cosìacaso nel scoprire che ci sarà un probabile SECONDO CAPITOLO. Mi si perdonino le lettere maiuscole eccessive (anche per i miei gusti), ma non sapevo evidenziare la parola.
→Come mi pare di aver già scritto nell'altra tua storia (La Moneta, credo...), il tuo stile mi garba parecchio, veh! Perchè il tuo non è solo un... "Nosense senza senso", ma anche un modo per riflettere. Un portale che si spalanca su un altro mondo e che ti mostra il riflesso non da un semplice specchio, ma da uno specchio rotto (hai presente, le sfaccettature della vita...).
→Okay, lo ammetto, anche i miei personaggi sono così cattivi con me... non fanno mai quello che gli dico di fare. Nel compenso, però, sono così carini con quelle loro personalità stravaganti...
E io mi annoierei di più senza le loro buffe vocine (o vocione, dipende dai casi) nella testa.
→Io, quel bivio che Daviduccio deve prendere, lo vedo quasi come una rappresentazione della vita (mio parere personale, ovviamente), dove qualsiasi strada che prendi è controllata da un'entità superiore. E questa cosa non mi garba, non mi garba assai... (il fatto di venire controllata, non la tua storia><)

Detto questo... Sayonara Sorrow!
Spero vivamente che tu non molli mai (vedi il tuo account-Note dell'Autore. Sì, io sono probabilmente l'unica scema che legge quelle note lì!) e di riuscire a recensire tutte le tue storie. Se continui a pubblicarne così tante non so se ce la farò, però...

-Trueheart.

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Che bello!
Che bello leggere storie come questa, sono quelle che mi ipnotizzano e che tra tutte le direzioni che potrebbero prendere alla fine scelgono sempre quella che non mi aspetto. Mi piace l'idea del personaggio che si rifiuta testardamente di obbedire al narratore e che alla fine lo porta al suo stesso livello di personaggio (anche se forse era già diventato personaggio nel momento in cui ha cominciato a discutere con David). Complimenti, aspetto di leggere il seguito

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David o, meglio detto, il personaggio emancipato che prende le distanze dal suo pigmalione: novella statua che prende vita, si "distacca" dal suo creatore per far udire la sua voce, in tutta autonomia. Chiede, interroga, pretende, protesta.
Ed il Narratore? questi non può che prender coscienza di non essere onnipotente e di non poter reggere le fila. Non più burattinaio, dunque.
Cosa ci riserverai, o giovane incantatore?
Attendo il prosieguo di questa incredibile storia.
Ormai con te son rassegnata ad essere sempre più ammirata...

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"Stato: In Corso"
Questo vuol dire che ci sarà un "secondo capitolo" e poi, magari un terzo...e un quarto? Oh, che bello!
Apprezzo molto le storie scritte con questo stile e in generale apprezzo molto le tue storie. 
David è un personaggio ribelle che si pone domande e quindi si impunta. 
Il narratore e tutti noi, sono certa, impareremo parecchio dalla curiosità di David che è senz'altro un osso duro da piegare alla tua volontà di scrittore, a questo punto 😉
Scherzi a parte è originale e non perde quel "di più" che fa tenere alta la tensione narrativa neppure per un momento. 
Non un istante è possibile distrarsi dal Dramma di David -e di tutti noi: che sentiero prendere? E dove saremmo arrivati, se avessimo preso l'altro?
C'è qualcosa che mi turba -e al tempo stesso mi ipnotizza nel tuo modo di scrivere. Scoprirò cos'è, dovessi metterci tutta la vita. 
Aspetto il nuovo capitolo e colgo l'occasione per rinnovare i miei poi sentiti complimenti (anche, devo dire, per il Mondo in Una Stanza, che rileggerò sicuramente con più calma prima di recensire -e rompere- anche lì)
Un abbraccio,
Anon. 

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