Ciao!
Sono tornata a visitare il tuo profilo e con grande piacere ho notato tra i titoli questa tua seconda incursione nel tema tanto affascinante per un'appasionata di musica come me, dei "dannati 27".
Dopo aver letto la ff su Brian Jones, dalla tua risposta avevo intuito la tua intenzione di estendere la trattazione anche ad altri artisti e sebbene Hendrix sia fra quelli che meno conosco, a livello di vita privata (conto però di recupare la recente biografia cinematografica che mi dicano sia di buon livello), e che meno ascolto, ne riconosco indubbiamente lo straordinario talento, tutt'oggi insuperato.
In poche parole: lui è LA CHITARRA per eccellenza. Non si discute.
Era un ragazzo dal grande carisma ma anche lui parecchio introverso e fragile. Un musicista vero, un poeta: ho apprezzato le citazioni che hai voluto inserire e che si sono amalgamate bene con la tua prosa secca e pulita, ripercorrendo le fasi salienti della sua carriera e accennando con pudore alla dimensione ultraterrena nella quale si trova e dalla quale ci parla.
Un altro bel lavoro, sentito e degno di nota.
Saluti!) |