Oh my God, che cosa carina! *W* Davvero, l'ho trovata meravigliosa!
L'ultima frase in corsivo, poi, mi ha fatta sciogliere: è bello poter pensare che, forse, in un giorno non troppo lontano Hanamiya Makoto potrebbe, non dico diventare buono come il panettone Bauli (si sente in lontananza un coro che intona "piano piano, buono buono!' ), però far cadere un pochino della sua apparenza. O complesso di inferiorità, come lo chiami tu.
Tecchan è un amore. Ed è bellissimo. E ha un futuro come psicologo. Prenoto subito una visita, mi riesci a fornire il numero della sua segretaria? XD
Makoto dovrebbe rivedere tutte le sue priorità, a parer mio, però capisco che non posso pretendere chissà cosa da uno che è abituato fin dall'asilo a fare del male. Giocare alla playstation come tutti i bambini normali no, eh?
Ok, cercando di fare la seria per un minuto che sia uno, mi è piaciuta davvero tanto questa fic: è scritta con uno stile semplice, ma non per questo di qualità inferiore, e i personaggi sono assolutamente IC (tranne quel Hanamiya-san: Teppei lo chiama semplicemente Hanamiya. E ora che ci penso, lui non aggiunge mai il -san a un cognome.). È molto meglio leggere una fic semplice ma nella quale sia tutto perfettamente comprensibile piuttosto che una in cui vengono usati dei paroloni che non ci sono manco nella Divina Commedia e che, magari, ti fanno perdere per strada. Mi sa che questa farà un bel viaggetto nelle preferite ^^

Ciaoss~

P.s io pensavo che l'ossidiana fosse verde o, meglio, dello stesso colore degli occhi di Hanamiya, invece sono andata su google e ho scoperto che è nera. Mi hai aperto un mondo! XD