Recensioni per
GROUPIE!
di Julietds

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/12/14, ore 22:17
Cap. 1:

Mi sgranchisco le ditina e ci provo (ho pure aperto la pagina degli appunti). Il problema è che per una volta non so da dove iniziare. Te lo avevo già detto, subito dopo averla letta, quanto mi aveva colpito, ma anche che il tuo modo di scrivere mi colpisca è ormai risaputo. Il fatto è che in un solo capitolo, in un semplice spaccato di vita, hai raccontato, alla tua maniera, un qualcosa che mancava davvero qui. Le groupies... non so neanche da dove iniziare, di nuovo (questa sera le mie abilità oratorie fanno più che pena). Proprio oggi stavo dicendo a degli amici che il tempo delle groupies è finito e lo penso davvero, almeno quando parlo di quelle vere, non quelle da, come dice Slash, "ogni band, sempre" che aprirebbero le gambe davanti a chiunque dica loro di essere una rockstar famosa. In realtà ci sono anche quelle per carità ed hanno pure la loro dignità, ma quelle che mi affascinano di più, quelle che secondo me hanno concluso la loro epoca, sono quelle come la tua Miss Pamela, quelle che prima di tutto erano innamorate della musica e lo erano a tal punto da desiderare di dare al creatore di quei suoni corpo e anima, forse alla ricerca di una fusione completa. Qui di nuovo mi viene in mente Almost Famous e Miss. Penny Lane con le sue Band Aids, ecco, io sto parlando di quello. Sono quelle secondo me la massima espressione, non della devozione, quanto piuttosto del puro amore per la musica. Sono queste quelle che diventano poi le vere muse di coloro ai quali hanno donato un pezzo della loro anima, scambio più che equo visto che ci sono anche poverette come le qui presenti che non ricevono niente in cambio... ma va bene così comunque. Qui mi sto perdendo come mio solito e spero che, quando leggerai questa cosa, la telepatia ti venga in soccorso e ti aiuti a discernere i miei deliri. Comunque, tolta l'introduzione che in realtà avevo fatto solo per dirti che, nonostante i suoi 14 anni, questa Miss Pamela mi piace molto, ti cito un pezzo in cui secondo me ti sei veramente superata.
"Nei miei 14 anni, nei miei lunghi capelli scuri ed un vestito bianco come il manto di una colomba,
mi aggiravo fluttuando come un volant mosso dal vento in mezzo a uomini irsuti, molto più vecchi
di me e delle mie compagne, i quali mi osservavano sorridenti continuando a suonare e fumare
nonostante la piacevole distrazione che apprezzavano tra loro.
Salterellavo in giro spensierata lasciandomi vezzeggiare da quegli sguardi e delicati apprezzamenti
quando un'amica mi afferrò per un braccio e mi trascinò lungo un corridoio ad un ritmo sostenuto
che divenne poi una corsa, al punto che non riuscivo più a tenere il passo. Le sue risate
riecheggiavano nei meandri dei miei sensi, le ciocche bronzee mi ricadevano sugli occhi e sentivo
l'aria fresca mordermi delicatamente la pelle da sotto la gonna finché un brusco arresto di Isabelle
non mi riportò alla realtà." 
Ecco, ero in quel corridoio anche io. Qui davvero hai creato, padroneggiando perfettamente il linguaggio, un'immagine materiale nella mia testa.
Ma passiamo a Jimmy e a Miss Pamela, a quell'assurdità che sembra fuori dal mondo, un'immagine che nella mia testa rimane pervasa da una delicatezza prettamente fanciullesca e genuina. Sto parlando dell'altra scena che hai descritto, quella di loro che ascoltano gli Zeppelin, scena di cui mi avevi già parlato a voce e che mi era rimasta impressa in testa già da allora e poi, quando l'ho letta, ancora di più. E' come se Jimmy stesse rivivendo la sua stessa musica attraverso gli occhi di lei che gli stavano dando una prospettiva del tutto nuova, un'immagine e un concetto più che affascinante. In questo capitolo hai tracciato solo gli aspetti belli di quella loro relazione, lo so, ma quanto me ne sono innamorata?! A parte il fatto che amo il modo in cui, sia lui che Robert parlano, poesia pura. Non si sentono più cose del genere al giorno d'oggi. Ma non è stato solo per questo, anche per la complicità che hai ricreato, la passione e l'amore puro, sincero, vero. 
« Oh Jimmy, ti prego, suona per me » lo imploravo. Lui rideva e scuoteva la testa facendo vibrare
quella sua cascata di riccioli neri come la pece in cui le mie dita giovani amavano così tanto
perdersi." Ecco quello di cui sto parlando. Lei sembra una fata uscita da chissà dove, anche se probabilmente aveva visto più cose di quelle che io ho visto, e gli fa una semplice richiesta ma lo fa in un modo che rispecchia appieno il suo desiderio di sentirlo semplicemente suonare, e qui torno all'amore più grande, quello per la musica prima di tutto, quello che non svanisce con l'età, quello che unisce e quello che davvero rende la vita più bella, più colorata (proprio come ti dicevo).
"Robert era già pronto al centro della scena:
gli occhi chiusi, il viso rivolto al cielo, le braccia abbandonate come ali aperte che sfioravano
terra, i riccioli attraversati da una brezza leggera che quella sera sembrava voler giocarsi il
cielo con l'anima di quei palloncini di piombo destinati a sfracellarsi al suolo a fine serata come
Icaro una volta sciolte le ali di cera per essersi avvicinato troppo al sole. Così erano loro: Robert
era la stella che illuminava il giorno, Jimmy la luna che alle spalle del sole rifletteva la sua luce
attraverso i suoi crateri, John Paul era l'anima vibrante, il respiro di quel dirigibile e John era colpi
contro un muro fatto di illusioni dotate di vita propria, il quale si deformava sotto i pugni inferti per
poi tornare al suo stato originario." 
Io sto continuando a citare tutti questi pezzi solo perché non posso non farlo. Mi è sempre piaciuto leggere e scrivere del momento in cui un gruppo si esibisce, quello in cui la magia ha luogo, ma, cara mia, penso di non aver ancora trovato nessuno che sia in grado di rendere almeno un po' l'idea di un momento del genere come lo fai tu. Di nuovo: poesia.
Ma torno a Jimmy, a quell'uomo così affascinante, dolce e poetico che nascondeva, come tutti, un lato oscuro, il lato oscuro di quell'amore all'apparenza così puro perché anche le rockstar apparentemente più "divine" sono uomini come tutti noi, con le loro manie, le loro perversioni e le loro debolezze, solo più accentuate e qui tu ce ne hai dato un assaggio e infine mi hai spezzato il cuore con quel Jimmy che alla fine allontana da lui quella fata solo per paura di sporcarla e, per quanto sia triste, non penso che allo stesso tempo esista dimostrazione più grande di questa di amore.
Adesso purtroppo devo scappare, non ho più un secondo libero, mi dispiace, avrei voluto scrivere una recensione più bella, avrei voluto essere in grado di esprimere meglio quanto mi sia piaciuto quello che hai scritto ma ti dovrai accontentare, spero che, se pubblicherai ancora qualcosa su questo tema, sarò in grado di fare meglio. Intanto ti ringrazio per aver condiviso con noi questa cosa e per aver aperto una finestra sul mondo ancora così sconosciuto delle groupies e su quello così bello della musica.
Breath

Recensore Junior
01/12/14, ore 21:27
Cap. 1:

Ciao cara :)
Ho letto il tuo racconto tutto d'un fiato!!
Hai fatto benissimo a pubblicarlo e non vedo l'ora di leggere le vicende delle altre groupies ;)
Ad essere onesta Miss P. non è fra le mie preferite - per la precisione non me ne sta simpatica nessuna...si lo so è gelosia ;)- ma fa pur sempre parte del favoloso mondo del rock!!
Si sa benissimo che senza le groupies tante meravigliose canzoni non esisterebbero e tante leggende sulle nostre amate band non saprebbero di che nutrirsi !! sigh
Trovo il tuo capitolo molto ben scritto e scorrevole :)
Ho apprezzato davvero tanto il fatto che in poche parole hai riassunto la storia fra Pamela e JimJam e la descrizione che fai del chitarrista:"crudele, adulatore, angelico"..fenomenale!! Sei riuscita a rendere l'idea dell'aura che emana Pagey alla perfezione :)
Aspetto gli altri capitoli con impazienza :)
A presto,
baci
Miky