Recensioni per
Fragili resti
di Daisy Ross

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/12/14, ore 12:10

Su questa qui ho forse troppo da dire. La capisco, la tua Marlene, purtroppo la capisco benissimo. Alle volte, avrei voluto anch'io fare a pezzi qualcosa :)
Siccome la mia emotività è a mille in questo istante, ti dico subito un dettaglio tecnico, una minuzia che ti è sfuggita e che ti faccio notare solo perché adoro l'idea che questa flash possa essere perfetta in tutto! Parlo dello spazio tra i puntini di sospensione e la parola che segue, che ti è sfuggito in alcune occasioni, tutto qui :)
Mi ha molto colpita il fatto che tu abbia voluto associare un momento di debolezza a un appartenente all'Ordine della Fenice, ma mi hai stupita in positivo, perché hai posto l'accento su una realtà non indifferente: i nemici di Voldemort hanno tante macchie e paure, e anche cicatrici sul corpo e sul viso, come ben fai notare.
Ecco, proprio la metafora delle cicatrici è stata meravigliosa. Non so se il tuo intento fosse questo, ma io ho percepito lo specchio rotto e le cicatrici che le deturpano il corpo come simbolo di un anima che è stanca e a pezzi, bistrattata da lividi, cicatrici di paura, insoddisfazione, stanchezza.
Non si sente forte lei in questo momento della sua vita, perché forse nell'angolino più nascosto di sé ha iniziato a desiderare una vita diversa. Forse, chi può saperlo, alle volte maledice persino la propria scelta di combattere Voldemort, perché questo la sta uccidendo lentamente.
Hai messo in luce i momenti più bui di una donna che ha compiuto una scelta difficilissima, il momento in cui si è scoraggiati, soli e ci si guarda dentro e ci si vede vuoti, come se niente più potesse stimolare ad andare avanti.
In questo senso, ho amato il titolo: breve, crudo, perfetto per questa storia. E ho amato anche la descrizione iniziale di Marlene, perché ho visto una donna prima - i suoi centimetri, i suoi capelli e i suoi occhi vivi - e un fantasma dopo, un fantasma che si vede brutto e deforme dalle cicatrici che il male le ha lasciato addosso.
Sai, in una mia storia avevo descritto anche io Marlene con gli occhi chiari e i capelli scuri! Mi ha fatto sorridere questo particolare, sorridere e anche, non so come spiegarti, me l'ha fatta percepire ancora più vicina, mi è sembrato di conoscerla già.
Grazie per questa storia e tanti complimenti :) Aspetto i prossimi capitoli!

Rosmary

Recensore Master
07/12/14, ore 11:55

Ho letto questa storia appena l'hai pubblicata, mi ha attirata il titolo della raccolta!
Mi è piaciuto molto questo missing moments, non credo sia improbabile che qualcosa di simile sia davvero accaduto nel passato a noi sconosciuto dei Malandrini.
Ho amato le caratterizzazioni di Sirius e Remus, il primo è così tormentato e così stanco di dover vivere a quel modo che non ho faticato a immaginarlo, questo Black ribelle dal viso d'angelo e l'animo in burrasca. Ah, io amo Sirius! Quanto a Remus, è proprio il Remus adolescente, già maturo per la sua età, ma ancora fiducioso nel futuro, l'amico su cui contare nonostante tutto.
Secondo me hai trattato benissimo il rapporto fraterno tra Sirius e Regulus, poiché traspare la lontananza mai digerita, la voglia di Sirius di strappare il fratello alla morte e, al tempo stesso, la consapevolezza che sia ormai troppo tardi.
Così amara questa storia, nonostantei i toni non siano dei più cupi grazie alla positività amichevole di Remus, che tenta di far vedere il bicchiere mezzo pieno all'amico e anche a noi lettori.
Il finale mi ha lasciato un amaro in bocca assurdo! Quel noi saremo sempre qui di Remus mi ha irrimediabilmente portata al momento - vicino considerando il presente della tua storia - in cui proprio Remus si troverà solo, così come lo stesso Sirius. Ho pensato che loro ci avevano creduto davvero, di poter stare per sempre insieme, per sempre a spalleggiarsi e proteggersi.
Che bella storia! Vado a leggere la prossima :)

Rosmary

Recensore Veterano
04/12/14, ore 19:29

Ehilà!
Complimenti per la storia cara :) L'introduzione mi ha incuriosito subito e mi è venuto voglia di leggere immediatamene. Amo i Malandrini e tutto ciò che li riguarda tantissimo e fino alla fine di ogni loro dettaglio. Per questo la mia recensione in primis non potrebbe essere da bandierina arancione. Ho però trovato insolito questo primo capitolo. Non mi fraintendere, mi è piaciuto! Ma ho trovato un forte OCC da parte di Sirius (è il mio personaggio preferito, capiscimi se sono critica). Infatti quella lacrima non me la sarai mai aspettatta, nemmeno i suoi atteggiamenti. Non ho avuto la percezione di un così reale destabilimento o di un turbamento così forte, nell'animo di Sirius e in quel che andrà a fare, tanto da portarlo a rapportarsi così con Rem e a mostrarlo così fragile. Non sono per niente una persona apatica, spesso sono troppo sensibile, ma seriamente questa volta non ho percepito niente.
Ah, un piccolo appunto, ho trovato due errori grammaticali. Mi sono accorta subito di un uso inappopiato dall'apostofo accato all'articolo indeterminativo "un". L'apostofo infatti si mette solo quando è seguito da un sostantivo femminile con come lettera iniziale una vocale. Semplicmente si cava la "a" da "una", easy. Mi ricordo che è stato un errore ripetuto due volte, in cui una volta quando hai scritto, mi pare, ".... un'accidenti di guerra...". L'apostrofo è inappropiato poichè "accidenti" è un sostantivo maschile.
Il tuo stile di scrittura è carino :) Semplice, ma col tempo andrà ad arricchirsi così come il lessico. Lo trovo molto chiaro e pulito, privo di interferenze. Facile seguire la lettura. Ovviamente siamo al primo capitolo, col tempo la trama andrà ad infittirsi rendendo partecipi più lettori, nel frattempo mi raccomando: non mollare!
Un bacio,
Lele.

Recensore Master
03/12/14, ore 15:50

Awawwwwww. Aiuto. Sono in brodo di giuggiole, dammi due secondi per ricompormi.
*uno*
*due*
*respiro profondo*
D'accordo, partiamo con una cosa facile facile da dire: scrivi benissimo. Ti faccio i complimenti per la correttezza globale del racconto - non è facile trovare una storia grammaticalmente pulita e allo stesso tempo non appesantita da un'eccessiva cura. Saprai meglio di me che cosa intendo, sembra che tu sia molto esperta di scrittura!
Lo stile è semplice eppure non banale, sai usare le parole giuste al momento giusto per descrivere la sensazione giusta (oh, sì, la parola chiave è "giusto").
Seconda cosa, io ADORO i Malandrini in tutte le salse. Devo confessarti, però, che ultimamente pendo decisamente verso la Wolfstar (il pairing Remus/Sirius) e tendo ad evitare il mio caro Sirius in coppia con donne dalla dubbia identità, come ho visto dalle annotazioni della tua storia. Non credo molto alla relazione con Marlene - sappiamo solo che fu uccisa insieme a tutti i suoi, e null'altro: poteva essere una cinquantenne! - ma non c'è limite alla fantasia e i fandom esistono solo per questo.
Perciò soffrirò un po' a leggere questa fanfiction, ma lo faccio volentieri! La caratterizzazione dei personaggi è impeccabile e c'è da dire che mi hai conquistata con Sirius fumatore: anche io ho sempre creduto che avesse scoperto le sigarette Babbane, vuoi perché l'aria del bel tenebroso ne risulta notevolmente migliorata, vuoi per deludere ulteriormente la famiglia comportandosi come un misero Babbano.
E Remus? Ancora meglio! Hai delineato in pochissime righe il suo carattere: meditativo, saggio, sensibile nei confronti delle altre persone. Sa sempre cosa dire, quando dirlo e quando, invece, sarebbe opportuno tacere.
Non vedo l'ora di leggere ancora.
Un abbraccio,

Claire