Recensioni per
Non andartene docile in quella buona notte
di mamie

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
08/12/14, ore 11:45

La tua capacità di scolpire piccoli spaccati dei vari personaggi colti nei momenti di "quiete" mi stupisce ogni volta Mamie!
Riesci a dare una pennellata in più a una scena, a esaltare un colore che a prima vista passerebbe inosservato.

Questo è un episodio della serie classica che mio figlio di 4 anni ama di più, alla mia domanda sul perché lui mi risponde che gli piace vedere l'Alkadia bloccata nello spazio, Harlock che ride forte perché lì ha paura e poi c'è Raflesia che libera la nave, alla fine.
In effetti non ho mai capito come quei fasci di energia delle navi mazoniane anziché colpire l'Alkadia le danno la giusta spinta a ripartire.

Io riporterei un'altra frase di Harlock che qui ripete più di una volta :
"lo spazio è meraviglioso ma a volte può essere più spietato della morte".
Qui Harlock attende la morte con la calma e con il distacco di un monaco orientale, attende il brusco movimento che porterà al trapasso dalla vita alla morte come un processo naturale.
Ricordo quello che dice Laura a Tadaschi che le urla "non hai paura della morte'" e lei "qualunque essere vivente ha paura della morte".
E lo dice con una calma e una consapevolezza notevoli.
Ancora brava Mamie ! Un saluto e alla prossima
yuki

Recensore Master
07/12/14, ore 20:22

Sono senza parole... e quasi senza fiato. Struggente, profonda, intensa e coinvolgente questa tua composizione. Praticamente, una poesia. Una poesia che guarda in faccia la morte, senza temerla, senza odiarla. Ma, alla fine, ecco di nuovo una luce, la vita che vince su tutto:
"L’Arcadia sussulta e si scuote, improvvisa. È come il pianto di un neonato che urla al mondo di essere vivo.
Il mare delle stelle ha ripreso il tempo, lo salutate con gioia, come se tornasse il vento a gonfiare delle antiche vele. È come riavere lui al tuo fianco e tornare, per uno splendido momento, di nuovo a vivere."
Complimenti!
Marta

Recensore Master
07/12/14, ore 16:53

Il sepolcro dello spazio è forse una delle puntate più terrificanti di tutta la serie. In effetti sembra proprio che Harlock voglia gettare la spugna e lasciarsi andare, ma un conto è andare incontro alla morte combattendo e un conto è attenderla in silenzio senza poter far nulla, e il tempo scandisce inesorabile ogni istante che manca al momento della verità. E l'attesa pare eterna. Mi è piaciuta molto l'associazione che la morte per Harlock non è l'immagine del beffardo teschio ghignante disseminata per la nave ma ha il volto delle persone che ha amato e quindi sarà sempre un pensiero dolce e rassicurante per lui. Stupendo poi l'attimo in cui la nave sussulta e si scuote come un neonato che urla al mondo nei suoi primi attimi di vita. E poi che dire... ho adorato Interstellar e adoro pure Dylan Thomas, non è la prima volta che una sua poesia viene citata in un film di fantascienza ;) Sei sempre bravissima a descrivere in pochi versi profonde riflessioni. Stupende le frasi riportate dalla serie originale. E soprattutto Harlock lo sai rendere davvero molto vero! Complimenti!

Recensore Veterano
06/12/14, ore 22:50

Cara Mamie io della serie classica praticamente non ricordo nulla...ero troppo piccola al tempo... l'unico episodio che mi era rimasto impresso da bambina era proprio la fine... quanti anni son passati? Eppure ricordo che chiedevo a mio fratello di tre anni più grande perchè Harlock andava via da solo... non mi piaceva proprio quella fine!
Ma in attesa di rimediare (ho visto Endless Odissey e ora sto guardando SSX per completare i temi aperti con il film Arcadia della mia giovinezza... poi tocca alla serie 79) ti lascio una recensione ... sicuramente capirò meglio quando vedrò l'episodio ma mi piace sempre il tuo modo di scrivere pulito lineare che dice tutto anche con poche parole...
Bello il parallelismo tra la bonaccia dei pirati del mare e l'immobile universo del nostro pirata spaziale!!
Alla prox chicca!

ps... per una serie di motivi non ho avuto proprio modo di recensire la tua precedente fic con Harlock e Key genitori a "modo loro"... molto bella mi è piaciuta anche se io continuo a pensare che la Key di EO (che era diventata piratessa a sua volta pur di non cambiare la sua vita)non lascerebbe mai l'Arcadia.. ma ovviamente è un mio parere che nulla toglie alla tua storia! ^_^

Recensore Junior
06/12/14, ore 22:43

Non ho (ancora) visto Interstellar, ma l'episodio Il sepolcro dello spazio è sempre stato di difficile comprensione, non perché assurdo, ma perché è così inaspettato fare i conti con un Harlock che non combatte ma si siede e aspetta. Come un antico samurai, forse. Ma non si sa per quanto e che cosa dovrà aspettare.
La tua FF rende bene la lenta attesa che scandisce i minuti tragici di quell'episodio e l'indomita natura di Harlock, celata dietro la sua freddezza, il suo distacco.

Recensore Master
06/12/14, ore 19:13

- Ma non lo sai se sarà il cambiamento che ti permetterà di tornare a vivere o quello che segnerà l’ultimo rintocco dell’orologio.-
Possibile... mi lasci sempre senza fiato...
Quella puntata è bellissima nella sua drammaticità, e tu ne hai esaltato il lato intimista.
Harlock che si abbandona agli eventi, ma forse non si rassegna, pronto a cogliere un minimo segnale, un barlume di speranza un accenno di vita.
Sei fantastica, lo sai, te l'ho detto, ma te lo ripeto.
Grazie.
Bax
Tamy

Recensore Master
06/12/14, ore 13:33

Ormai dovrei esserci abituata, ma in realtà rimango sempre affascinata dalla tua capacità di racchiudere in poche righe e poche immagini un mondo di concetti complessi e profondi. Da dove comincio? Il parallelo tra il mare e lo spazio, immensi, misteriosi, affascinanti quanto inquietanti... il senso dell'ineluttabile... il confine sottile della possibilità, dove tutto può accadere, la morte come la rinascita... la morte che non è "il volto ghignante che è replicato ovunque su questa nave, ma il sembiante gentile di coloro che hai amato" (qui ti cito, perché non saprei dirlo in altro modo)... C'è questo senso di sospensione e di attesa, che mi ha fatto pensare al protagonista del "Deserto dei Tartari" (e non è la prima volta che mi viene da associare Harlock a questo personaggio)... fino allo scioglimento della tensione, con l'Arcadia che ritorna a vivere, con la prepotenza e la forza di un neonato.
Che dire? Sei impareggiabile!

Recensore Master
06/12/14, ore 11:12

E' vero l'Universo è bellissimo, ammaliante, ma anche spaventoso, non fosse che per me rappresenta il concetto di eterno ed infinito, che racchiude in sé il più grande mistero su cui da secoli s'interroga l'uomo. Infatti mi affascina e mi spaventa allo stesso modo, io per esempio non sarei tra quelli che si precipiterebbero a fare un viaggio spaziale, se e quando ciò verrà esteso anche ai comuni mortali. Quindi mi è piaciuta molto questa fic così riflessiva che racchiude temi così cari del nostro capitano, la solitudine, i ricordi delle persone care, la morte (bello il parallelo che fai con chi egli ha perso), il suo silenzio cosmico, che racchiude in sé un serie di infinite di riflessioni, ma anche di irrisolti che forse sono proprio il motore che alimenta questo suo eterno peregrinare tra le stelle.
Ottima e centrata la rappresentazione di Tadashi.
Gli ultimi tre righi sono memorabili e questa frase è davvero bella e arriva dritta e potente : L’Arcadia sussulta e si scuote, improvvisa. È come il pianto di un neonato che urla al mondo di essere vivo.
Brava come sempre , ma che te lo dico affà? Ormai sei una garanzia! 
Alla prossima

(Recensione modificata il 06/12/2014 - 11:17 am)

Recensore Veterano
06/12/14, ore 08:01

Cara Mamie, questo momento di raffinata bellezza che ci hai regalato e' sottile e delicato come la prima brezza che chi comanda una nave spera di sentire dopo la bonaccia che tutto appiattisce.
Sono contenta anche perche' entrambe abbiamo pensato alle navi dello spazio come velieri in balia degli elementi naturali :-))
La vita torna a scorrere 'come se tornasse il vento a gonfiare delle antiche vele'.Lovespace.

Recensore Master
05/12/14, ore 23:42

A me piacciono le tue storie e il tuo stile perché mi rasserenano e, al contempo, mi fanno riflettere e mi inquietano. 
Attraverso questa flashfic hai trasmesso una sensazione di calma pericolosa, malinconica, inquietante - appunto. 
L'Arcadia si perde nello spazio ed è nella non-azione che trovano luogo i pensieri peggiori, i ricordi, i desideri mai realizzati e i rimpianti. 
Il tema della morte e del suo corollario è trattato con estrema delicatezza e ho apprezzato davvero moltissimo questo scorcio su Harlock. 
Al solito, ti confermi signora di questo fandom: complimenti. ♥♥♥♥♥♥♥♥

*porge tè caldo*