Recensioni per
Zwischen Wald und Dorf
di Fatelfay

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
23/09/16, ore 12:03
Cap. 1:

Buongiorno!
Mi dispiace doverti recensire unicamente questo capitolo - solo per ora - ma sono in ritardassimo e stranamente il mio wifi ha deciso di funzionare, quindi colgo l'occasione prima che vada via di nuovo. (Il bello di abitare in posti osceni).

Premetto che sono corsa a leggere la storia specialmente perché ha il titolo in tedesco, e da brava linguista, ne sono stata attratta immediatamente. Ho detto "No, solo per il titolo potrebbe valerne la pena", poi l'occhio mi è caduto su "Originale-Fantasy" e quindi here I am.
Devo dire che mi ha incuriosito molto, nella prima parte del capitolo credevo si trattasse della solita storia fantasy trita e ritrita, poi invece procedendo con la lettura mi hai dato degli indizi che mi sono piaciuti molto. La pietra, il fatto che la protagonista sia figlia adottiva o illegittima, la sua natura diversa da quella dei fratelli, i Draghi Silvani... tutte queste cose mi hanno incuriosito così tanto che non vedo l'ora di leggere gli altri capitoli.

Questo primo capitolo in sé, come ho detto prima, mi piace, ma ci sono due cosine che vorrei segnalarti, nulla di così grave da distruggere la narrazione:
1. Il nome della protagonista lo ripeti spesso e se alcune volte le ripetizioni sono belle e danno un tocco quasi "poetico", sta attenta perché lo hai davvero scritto troppe volte.

2. "Dì a mamma che arriviamo fra cinque minuti": l'imperativo del verbo dire è "di'", con l'apostrofo perché è troncato e non con l'accento.

3. I dialoghi mi sembrano troppo rigidi, soprattutto perché tendi ad usare moltissimi punti. Prova a renderli più fluidi usando le virgole. (Ma comunque questo è un parere molto molto personale).

Per il resto è tutto perfetto, mi piace il modo in cui scrivi, e le descrizioni che fai non mi stancano - il che è strano perché di solito le salto.

Detto questo, spero di poter leggere presto gli altri capitoli!

A presto,
Ipswich.

Recensore Master
22/03/15, ore 15:26
Cap. 2:

TERZA CLASSIFICATA!

Al Contest: "Sangue di Drago"


Zwischen Wald und Dorf

Di
Fatelfay



Grammatica, Ortografia, Punteggiatura: 7/10

Allora, allora… questo è stato uno dei punti più critici, perché di errori ne ho trovati e anche svariati; in linea di massima non erano così gravi (c’erano un paio di verbi mal coniugati e alcune virgole del posto sbagliato), l’unico problema è che sono stati abbastanza numerosi e molto diffusi nel testo. Ho però considerato la lunghezza della tua storia che rendeva più alta la probabilità di commettere errori, ma comunque, non posso darti un punteggio più alto di quello che vedi, proprio per l’abbondanza di sviste riscontrare.

Stile e Lessico: 8,5/10

Ho trovato lo Stile che hai usato per scrivere questa storia molto ricercato: era lento, ma non noioso (tranne forse in un paio di punti, ma ne te parlerò più avanti, nel “Gradimento Personale”), ha saputo cogliere l’attenzione, farti calare nell’ambiente famigliare, nel focolaio che riscalda ogni famiglia, nell’atmosfera sempre positiva e comunitaria del villaggio, nella foresta con i suoi misteri e le sue leggende.
Hai anche adottato uno Stile piuttosto incalzante: con frasi brevi alle volte e poi periodi più lunghi che ti tenevano incollato allo schermo facendoti porre sempre la stessa domanda: “e ora che succede?
Premetto che anche il Lessico utilizzato era molto conforme alla tipologia di storia che hai deciso di presentarmi: lento, aggraziato, ricercato e, soprattutto, un po’ antico, non inteso come aggettivo dispregiativo, al contrario, hai dimostrato una grande attenzione nella scelta delle parole, cercando quelle che più si adattassero all’epoca in cui hai deciso di ambientare la tua storia.
Mi sei proprio piaciuta proprio per via di questa calma che mi hai infuso nella prima parte, nella capacità di trasmettermi la sensazione di famiglia e di unità.
Benché questi complimenti, ho trovato alcune cosette che non mi sono tornate più di tanto, te le riporto qui sotto.

sa che c’è qualcosa di più prezioso oltre alle parole e ai gesti dell’anziana Rebecca dai capelli neri raccolti in un crocchia. ---> Se Rebecca è così anziana come dici, non dovrebbe più avere i capelli neri, no? Dovrebbero essere bianchi o, quantomeno, grigi.

L’audio svanisce, le immagini tornano in bianco, grigio e nero, si fanno frammentate, confuse. Infine la scaglia torna verde. ---> “L’audio” … è una parola un po’ troppo moderna, potevi sostituirla con “il suono” o qualche altro sinonimo, perché quella parola stona proprio all’intero del testo.

Pensa al padre con intensità e lentamente la pietra si scalda e cambia colore. ---> “La pietra” di cui mi parli non dovrebbe essere una “scaglia”? Ho notato che hai fatto questo “errore” (io lo chiamo così, poi magari è qualcosa di voluto) diverse volte all’interno della storia.

Le posa le mani sulle spalle e la osserva attentamente, come a volersi imprimere nella mente ogni più piccolo particolare di quel volto scuro, pur sempre più chiaro del suo ---> Allora, qui hai scritto che Felce ha il viso scuro… però all’inizio della storia hai sottolineato più volte quanto la sua pelle fosse chiara rispetto a quella degli abitanti del villaggio in cui risiede… quindi o ho capito male io la frase (possibilissimo, eh! :P) oppure bisogna modificarla un pochino.

C’è poi anche un piccolo discorso che vorrei farti sulla madre biologica di Felce: spesse volte all’interno del testo tu l’hai definita “donna” benché, in verità, non lo sia per davvero; lei è qualcosa di più, un Drago Silvano e come tale, forse definirla in quel modo è un leggermente sbagliato. Potresti correggere questo piccolo errore se così vogliamo chiamarlo (che poi, invece, è solo una mia paranoia. ^^’’), chiamandola “drago” o “dragonessa” (benché nemmeno questo sia molto corretto) oppure solo “madre” anche con il rischio di diventare ripetitiva, perché il termine “donna” confesso che mi ha lasciato un po’ perplessa.
Ti faccio anche un breve accenno sulle ripetizioni, ma è giusto per dirti che ci sono, perché andrò ad approfondirle qualche punto dopo, visto che sono molto legate alle descrizioni e alle ambientazioni.
Per il resto, a parte queste piccole cose, non ho altro da dirti: il ritmo della storia mi è sembrato buono, soprattutto all’inizio, dove tutto si svolge con calma, con la lentezza di tutti i giorni per poi diventare un qualcosa di veloce e precipitoso quando il pericolo si affaccia a turbare la serenità del villaggio.
Approfondirò anche questi aspetti in seguito, non temere! ;)
Su questo punto ti lascio e mi complimento con te, perché hai un Stile davvero stupendo che, con le giuste piccole correzioni, diventerà assolutamente perfetto! ^^

Caratterizzazione dei Personaggi: 14,5/15

Non c’è praticamente nulla da dire su questo punto: i personaggi erano descritti alla perfezione, sia nell’ambito famigliare che nell’unità del villaggio e dei giovani Flemmari che abitano la foresta.
Ma vediamo di andare con ordine e con calma… u_u
Partiamo dalla protagonista, la giovane Felce: lei l’ho adorata dal primo momento, dalla prima descrizione, saranno i suoi capelli verdi, la sua timidezza quando le vengono rivolti dei complimenti o dei ringraziamenti, sarà la sua passione innata per la natura, la sua forza d’animo, il suo spirito selvaggio; sinceramente non so bene cosa sia, ma l’ho adorata! *Q*
Per certi versi mi ha ricordato un po’ me quando era più piccola, mentre ora sono decisamente meno timida e più acida (colpa dell’università, sicuramente… ^^’’).
Tornano però a lei: davvero, sembrerò una persona orribile perché spendo così poche parole per la protagonista, ma davvero non so bene cos’altro dire.
Mi piace come riesce a dimostrarsi sicura, di come la sua gentilezza prevale sulla rabbia dei momenti in cui viene maltrattata, la sua forza d’animo, la sua voglia di aiutare sempre e incondizionatamente gli altri, il suo impuntarsi sulle cose e il suo grande, grandissimo cuore; perché, diciamocelo, per fare quello che questa giovane ha fatto ci vuole proprio un cuore grande, grande.
In poche parole l’ho A-D-O-R-A-T-A!
E spero che almeno questo concetto sia chiaro!
Passando al resto della famiglia (umana e non) mi è parso che anche loro fossero ben caratterizzati: Dennis è il fratello maggiore e come tale è incaricato di consolare e amare la sua sorellina Felce, benché il suo aspetto così diverso. Mi piace che dormano in stanza assieme, come me e mio fratello! ;)
Poi, se ho capito le età, subito dopo viene Micol: la sorella grande, acida e pretenziosa, quella che sa di essere bella, ma che è così insopportabile da non permettere a nessun ragazzo di avvicinarsi. Ammetto che mi sarebbe piaciuto veder approfondire un po’ il rapporto tra lei e Felce, il perché di quest’odio che rende odiosa ogni risposta od ordine rivolto alla sorella minore. Sarebbe stato interessante capire il perché di tutto questo, anche se posso intuirlo dal fatto che Felce è diversa ed è arrivata a casa all’improvviso, stravolgendo la vita che la famiglia si era costruita.
Vengono subito dopo quelle pesti dei gemelli, Kira e Sean, che come tali tentano in tutti i modi di sovrastarsi l’un con l’altro e di distinguersi il più possibile tra di loro e, per ultima, la piccola Ilenia, di soli dodici anni, che forse per la sua innocenza o per la sua giovane età, è ancora dolce e amorevole nei confronti di Felce.
Anche i genitori umani della ragazza erano ben caratterizzati: la madre dolce e protettiva, una di quelle donne che farebbero di tutto per la propria famiglia mentre il padre è il classico uomo burbero di epoche passate, una di quelle persone che ama i propri figli, ma che pretende sempre tanto da loro. Per quanto riguarda la madre biologica di Felce, mi ha incuriosito e sarebbe stato bello incontrarla di persona, alla fine, ma quest’aura di mistero che hai creato attorno a lei mi è piaciuta tantissimo, davvero! Benché la sua natura di Drago, mi è parso che la madre di Felce si discosti poco dalle altre madri: è amorevole, adora i propri figli, è protettiva nei loro confronti e severe quando serve, com’è giusto che sia.
A questo proposito, però, vorrei segnalarti che la mancanza dei nomi propri ha giocato un po’ a tuo sfavore, favorendo le ripetizioni. Dal mio punto di vista sarebbe stato carino dare anche ai genitori di Felce un nome con il quale identificarli, poi, come dico sempre io, è solo una mia fissa, non per niente ti ho tolto davvero poco al punteggio per questo.
Per ultimi, ma di certo non meno importanti, gli altri Flemmari e in particolare Antrace e Carminio. Ti dirò che a dispetto di quanto uno possa credere, Antrace mi è piaciuto più del suo collega rosso: sarà il mistero che lo avvolge, sarà il timbro della sua voce o la freddezza e cattiveria che dimostra verso tutti, ma mi è piaciuto da subito. Tra le mie mille fissazioni, ho anche quella per i “cattivi” e i personaggi complessi, quelli un po’ disadattati che tutti odiano a pelle. Antrace mi è piaciuto perché rientrava un po’ in questa schiera: non è il classico ragazzo disponibile come Carminio, non è quello che perdona qualcuno senza mezzi termini, al contrario, è quel genere di persona che si tiene il dolore dentro e lo cova a lungo nel petto, così tanto che lo stesso rende acide le sue parole e le sue azioni. Questi i motivi principali per cui l’ho amato, in secondo luogo per il suo colore, proprio carino! :P
Carminio mi è piaciuto ed era ben caratterizzato a sua volta, però l’ho apprezzato meno del suo amico Antrace, ma devo farti i complimenti perché sei riuscita a creare tantissimi personaggi, uno diverso dall’altro e li hai fatti incontrare, dialogare e agire tutti assieme in modo a dir poco magistrale.
Permettimi quindi un inchino perché sei stata davvero eccezionale! ^u^

Caratteristiche del Mezzodrago: 5/5

Leggendo il testo per la seconda e poi per la terza volta sono riuscita a rendermi conto di tutti i minuscoli dettagli che hai sparpagliato in esso che davano accenni o indizi sulla natura non umana di Felce e che sono stati approfonditi in seguito.
Per iniziare il suo aspetto: la sua pelle chiara, liscia, i suoi occhi enormi e verdi, al pari dei suoi capelli che parevano una cascata di fronde verdissime.
Già questo suggeriva che Felce, in verità, non era del tutto umana: poi è arrivata la sua capacità di avvertire il battito cardiaco di chi le stava accanto, la sua capacità di riconoscere erbe e fiori con un’abilità che nemmeno i più grandi botanici del mondo hanno.
La sua scaglia e il dialogo con la madre drago ci ha dato altri indizi e confutato ogni dubbio.
Ho adorato come sei riuscita a dare così tanti particolari, come sei riuscita a fonderli assieme per creare il piccolo capolavoro che ho avuto il piacere il leggere.
È stato bello (anche se forse non del tutto originale, ma ne parleremo in seguito) che tutti i Flemmari ereditino una caratteristica unica e un colore distintivo dai loro genitori draghi: come hai detto tutto c’è chi ha le branchie, chi ha strani nei, chi placche metalliche. Ho avuto modo di spaziare in un’ampia gamma di stupendi draghi che avrei voluto tanto conoscere di persona (sì, ho anche la mania per i Draghi, povera me, troppe manie… T__T).
Ottima anche l’idea che il nome di ogni Flemmare sia correlato al proprio colore, una cosa cui non erano arrivata subito, in verità! XD
Adesso vorrei porti una piccola curiosità: ma la ragazza con i capelli lilla… è la figlia di che tipo di drago? Mi ha incuriosito un sacco il suo colore, perché non l’avevo mai trovato prima e mi piacerebbe approfondire il discorso su di lei.

Uno sproloquio come sempre solo per dirti che hai fatto un lavoro eccellente, spero che tu ne sia fiera! ^^

Descrizioni Generali & Ambientazioni: 8,5/10

Eccoci finalmente in questo punto che deve spiegare diverse cose che non ho spiegato in “Stile e Lessico”.
Come prima premetto che ho adorato le descrizioni che mi hai fornito: la cura e la dedizione con cui hai descritto ogni attimo, ogni personaggio, ogni ambiente in cui Felce si è mossa. Ho visto tutto di fronte a me: chiaro e limpido come poche altre volte, con dovizia di particolari mi sono messa lì a immaginarmi la scena, i personaggi e con sorpresa li ho trovati incredibilmente reali di fronte ai miei occhi, quasi li vedessi per davvero, quasi li conoscessi come amici di vecchia data.
Questa è la mia premessa, ma come in ogni cosa arriva il famigerato “però” che, nel tuo caso, si chiama anche ripetizioni. Le ho apprezzate in alcuni punti, sono servite a farmi ricordare determinati dettagli che, con ogni probabilità, mi sarei scordata strada facendo, ma avrei cercato comunque di limitarle un pochino.
Mi spiego meglio: quando descrivi la foresta ripeti sempre e puntualmente che le fronde hanno mille sfumature di verde, che sembrano un mare di un colore diverso e simili. Quando Felce parla con il suo genitore drago, sottolinei sempre che il suo occhio è giallo pulcino. Parlando delle sue abilità ribadisci ogni volta che le basta un frammento di fiore, di petalo, di stelo o di foglia per riconoscere a che pianta appartiene (a parte il minuscolo dettaglio che il petalo o lo stelo sono per definizione un frammento o una piccola parte di una fiore, ma è un dettaglio che ti dico io da botanica e da fissata). Quando Felce interroga la sua scaglia le sfumature sono sempre bianco, nero e grigio.
Non dico che questa sia una brutta scelta, ma devi tener conto che, alla lunga, può annoiare un pochino il lettore, perché le parole che si trova di fronte sono sempre le stesse o sono variate di poco e questo, appunto, può risultare un po’ pensate e, soprattutto, sottrae un sacco di parole che potevano essere usate per aggiungere dettagli alla trama, caratterizzare ancora di più un personaggio, eccetera.
Spero che non te la prenderai eccessivamente per la mia critica che voleva essere costruttiva e puramente personale: ovviamente lo Stile è il tuo e non pretendo che lo cambi solo perché a me questa cosa non piace questo dettaglio, ok? ^^

Oggetto Magico: 10/10

Sono rimasta piacevolmente sorpresa dall’originalità con cui hai trattato l’Oggetto Magico. *Q*
Davvero, l’ho trovata una scelta stupenda e magnifica: quindi, ogni genitore Drago, lascia al suo Flemmare una propria scaglia così che questa possa sempre metterli in contatto con lui/lei?
Ma è strabiliate! *Q*
Mi è anche piaciuta molto l’idea che la scaglia rifletta ciò che essa “vede” (come ha detto la madre di Felce), mi è piaciuta molto come spiegazione e ho trovato che reggesse tantissimo.
Sembrerà un commento un po’ più breve degli altri, ma ho davvero pochissime cose da dirti, più che altro sono elogi alla bellissima idea che hai avuto! ^^

Trama: 8/10

Per quanto la trama mi abbia comunque emozionato e fatto restare col fiato in sospeso, non è poi così complessa e articolata come mi sarebbe piaciuto leggere; non intendere male, mi è piaciuta, ma non era così complessa. L’ho trovata abbastanza lineare, una sorta di lungo “Slice of Life” iniziale, in alcuni tratti perfino un po’ noioso per via delle moltissime descrizioni ripetitive di cui abbiamo già parlato, mi è mancata un po’ d’azione, ma di certo non è una critica, è solo un mio parere personale.
Ho anche notato che alla fine, purtroppo, tutto si è svolto troppo velocemente, troppo rapidamente perché mi potessi davvero rendere conto di quello che accadeva e il finale è arrivato a troncare un po’ di netto la storia, lasciandomi un po’ lì e facendomi chiedere che ne sarà degli altri Flemmari.
In sostanza, ho apprezzato la storia, ma non me la sento di darti un punteggio più alto di questo, resta il fatto che tu devi andare comunque fierissima della storia che hai scritto! ^^

Rispetto del Tema: 5/5

Il tema è stato rispettato interamente: mi hai parlato della vita di una Flemmare, una ragazza nata dall’incrocio di un Drago Silvano (che compare più volte nella storia, anche se non “fisicamente”) e di un umano. Hai descritto la sua vita, i suoi poteri e mi hai presentato tantissimi altri Flammari come lei, proponendomi il mondo di Felce, dove lei è amata e rispettata e quello degli altri Flemmari, cacciati e braccati come animali.
Punteggio pieno e senza ombra di dubbio.

Originalità: 9,5/10

C’è stata tanta, tantissima originalità in questa storia: a partire dall’Oggetto Magico, dalla scelta Stilistica attuata, dal modo in cui sei riuscita a differenziare i personaggi tra loro.
Hai fatto davvero un bel lavoro.
Nonostante questo mi sono permessa di toglierti un po’ di punteggio perché ci sono dei piccoli elementi che mi sono stati spesso proposti in libri che ho letto in passato: il colore dei capelli e degli occhi dei figli dei Draghi, che riprende quello del genitore rettile, il fatto che il colore stesso riprendesse le caratteristiche del Drago (verde = natura, vegetazione. Rosso = Fuoco, ecc…). Il fatto che, alla fine, tutti cooperassero così allegramente per salvare i Flemmari da uno dei cacciatori e tante altre piccole cosette sparse qui è là.
Di nuovo, non prenderla come critica, è solo un mio piccolo parere personale, eh! ;)
In compenso vorrei farti di nuovo i complimenti per la scelta dei nomi, quella mi è proprio piaciuta! :P

Gradimento Personale: 9/10

Premetto col dirti che ho davvero apprezzato tantissimo la tua storia: hai scritto di molti elementi a me cari, la foresta, lo spirito selvaggio della protagonista, Antrace che mi fa impazzire (non so come tu abbia fatto a creare un personaggio così fantastico! *Q*) e moltissime altre cose che ho evidenziato nei punti precedenti a questo.
L’unica cosa è che ho trovato la storia leggermente lenta, specialmente all’inizio, fin troppo ricca di ripetizioni sempre uguali, è quello che mi ha rallentato un po’ e forse non me l’ha fatta apprezzare così tanto come avrei voluto.
Anche il finale mi ha lasciato molto perplessa: tutto si è svolto in fretta, così rapidamente che me lo sono riletto un paio di volte per essere sicura di aver capito (per esempio, non avevo compreso che il cacciatore fosse una donna, è comparso questo nome “donna” un po’ all’improvviso e ho pensato di aver saltato qualche riga o qualcosa di simile); forse questo è dovuto al fatto che non avevi più parole a disposizione per dare alla fine il giusto peso all’interno della storia.
Sono dell’idea che se alleggerissi leggermente il testo di descrizioni, avresti ancora molte parole da utilizzare per il finale e per altre minuscole cose che sono rimaste in sospeso. Per esempio mi è rimasto il dubbio su quello che accadrà agli altri Flemmari. Resteranno al villaggio con Felce? Prenderanno ognuno la propria strada in attesa che il loro genitore Drago li richiami?
Sono dell’idea che potresti scrivere un seguito di questa storia; magari con una splendida Felrace (oddio, questa shipp non so come mi sia uscita, ma è troppo giusta! XD) in cui si avventurano alla ricerca dei genitori o qualcosa di simile. Sarei davvero molto interessata a leggere un sequel. ^u^
Detto questo, ti faccio ancora i miei complimenti perché sono meritatissimi! ^^

Titolo: 2/3

Ti confesso che questa è la terza storia da quando sono su EFP con un Titolo in tedesco.
Personalmente è una lingua che detesto (i dialoghi sembrano dei lunghissimi insulti, che i tedeschi non me ne vogliano, perché li adoro, ma è la lingua che mi lascia perplessa… ^^’’), però per alcune storie può essere adattissima.
Il Titolo in sé mi piace molto perché racchiude l’essenza della storia senza rivelare troppo, al contrario, incuriosendo il lettore alla lettura… però, secondo il mio modesto parere personale, il Titolo andava o in italiano o in inglese.

Impaginazione: 1,5/2

Sull’impaginazione ho pochissimo da dirti: era in TNR 12 proprio come piace a me, però nella stesura della storia personalmente sarei andata a capo più spesso, per evitare quei lunghissimi paragrafi che, ammetto, di primo impatto scoraggiano un po’ il lettore. ^^’’
In certi punti, poi, per sottolineare alcune parole avrei optato o per le virgolette oppure per il corsivo.
E niente, volevo solo dirti questo, il resto va più che bene. :)



Totale: 88,5/100

Recensore Junior
16/12/14, ore 15:29
Cap. 2:

Ciao ^^
Partecipo anch'io al contest di Manu e sto iniziando a recensire un po' tutte le storie :)

Beh, diciamo che non so esattamente cosa scrivere... non è una storia facile da recensire, almeno dal mio punto di vista. Ci ho pensato molto.
Tralasciando alcuni errori di battitura che ho trovato (e che non mi sono segnata... scusa D:), vorrei analizzare la tua storia dividendola in due parti: una che va fino a quando Felce entra per la prima volta nel bosco e l'altra, ovviamente, fino alla fine. Se devo essere completamente sincera, ho trovato la prima parte veramente troppo lenta, e non riesco a capire esattamente perché. Sarà forse che l'inizio è molto descrittivo e pieno di dettagli della vita della ragazza (che comunque sono assolutamente utili ha capire il personaggio), sarà il tuo stile, che personalmente non mi fa impazzire, ma anche rileggendola non riesco proprio ad apprezzarla completamente. Mi lascia un po' così, né caldo né freddo.
La seconda parte, invece, mi piace. Prima di tutto per il ritmo che ha ( finalmente accade qualcosa che scuote il lettore) e, poi, anche per come si sviluppa la storia (per esempio, non mi aspettavo che ci fossero dei Flemmari dentro la foresta, credevo ci fosse un drago o una creatura simile).

Parlando da un punto di vista generale ho apprezzato questo clima un po' fiabesco che pervade tutta la storia. Felce, alla fine, è un po' una principessa disposta a sporcarsi le mani per avere quello che vuole; è sia fragile che coraggiosa, buona ma decisa... mi è piaciuta molto, è proprio un bel personaggio. Ecco, infatti ho trovato che hai una buona mano nella caratterizzazione: già la Flemmare dai capelli lilla, che compare pochissime volte, mi è rimasta assolutamente in testa. Ho trovato piacevole anche l'ambientazione, il bosco sopratutto, solo che ho un dubbio: in che periodo temporale pensavi di collocarla? Ci sono alcune espressioni (i capelli "sparati" di Dennis, per esempio) che mi sembrano, in un certo senso, troppo moderne rispetto a come hai descritto il resto.

Per il resto, nulla da dire. La storia è molto originale, nella seconda parte non riuscivo mai a capire dove volessi andare a parare, e poi l'idea delle "scaglie-telefono" l'ho trovata a dir poco geniale. Oltre a Felce, trovo che sia uno dei maggiori punti di forza della storia :)
Ah, solo un ultimo appunto: il titolo io l'avrei preferito in italiano. Secondo me suonava meglio (prendi questa opinione con le pinze... io non so assolutamente nulla di tedesco).

Niente, io avrei finito. So che sono stata una rompip**** di livello epico, ma sto cercando di impegnarmi a fare delle recensioni utili sia a me (analizzando una storia finisco per capirla meglio) sia allo scrittore. Quindi scusami nel caso sia stata troppo dura... non era assolutamente mia intenzione ^^"
Quindi, ciao e in bocca al lupo per il contest :)
(Recensione modificata il 16/12/2014 - 03:29 pm)

Recensore Veterano
15/12/14, ore 19:50
Cap. 2:

Bellissima storia! Spero tanto tu scriva un seguito, perché i personaggi mi han proprio preso, ma proprio tanto! Mi è piaciuto molto il fatto che qui, a differenza di molte altre storie, gli umani sono ben disposti verso i mezzi draghi (o flemmari insomma), e che la cacciatrice fosse una dei mezzi draghi. Mi sarebbe piaciuto vedere approfondito questo personaggio, ma comunque bella storia!:)

Recensore Veterano
15/12/14, ore 19:41
Cap. 1:

Ciao! Sì, sono curiosa! :) Già dal nome la protagonista mi piace, poi ho apprezzato molto il fatto che questa storia si apre quasi con lentezza (molte descrizioni dettagliate, che ti fanno proprio vedere quello che hai immaginato) e poi all'improvviso si velocizza (la ricerca, la partenza). Corro anch'io a leggere il secondo capitolo!