Recensioni per
And you let her go.
di Nat_Matryoshka

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/07/22, ore 10:36

Non mi ero accorta che avessi scritto anche nel fandom di Thor e sono dovuta passare perché adoro da morire il rapporto fra i due fratelli e quello di Thor con Frigga **, quindi questa storia sembrava scritta apposta per me, davvero ♥
Povero Loki, ho sempre pensato a quanto dovesse essere grande il suo senso di colpa per aver indirizzato da sua madre, inconsapevolmente, i suoi assassini.
Capisco bene il suo sarcasmo e l'iniziale riluttanza a voler collaborare con Thor: le loro frecciatine sono state fra le mie cose preferite in Thor 2. Fortunatamente alla fine è tornato a ragionare, anche se ci è voluto un fantasma di sua madre che si è auto creato ahahha.
Un'altra storia bellissima e i personaggi sono perfetti as usual ♥
Grazie per aver condiviso!
bacio,

Leila

Recensore Master
10/12/15, ore 13:21

Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 5.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love
Per la morte di Frigga, Loki ha sofferto davvero tanto. Anche perché ha ragione Thor, non faceva preferenze con lui, al contrario di Odino.
Lo stile è scorrevole e non ho visto nessun errore.
Buone feste!

Recensore Veterano
13/01/15, ore 21:28

Grammatica: 12/15
Giudizio personale: 30/35
Totale 40/50
Davvero, davvero, davvero malinconica. Non era l’angst che cercavo io, quello che ti lascia col vuoto dentro e in molti casi ti fa pure cadere la lacrimuccia, ma non posso dire nemmeno che non abbia trasmesso nulla: hai descritto a mio parere molto bene i sentimenti di Loki, l’affetto per Frigga e il rapporto pregno d’amore che con lei condivideva. C’è un senso di malinconia che aleggia per tutta la storia, e non mi è stato difficile provare pena per Loki. Allo stesso modo ti sono bastate poche righe per descrivere il rapporto ormai freddo che invece intercorre con Odino, e quello invece di rivalità con Thor.
Un ottimo lavoro, da questo unto di vista, poiché è una storia che scorre davvero piacevole, ben impostata, ben strutturata. La disposizione del testo, i giochi di spazi e frasi corsive, li ho davvero molto apprezzati. Mi sono anche piaciute molto le alternanze presente/flashback/: molte volte non mi dispiacciono affatto i ritorni al passato direttamente collegati al presente. Spesso e volentieri se ne fa un abuso, facendo risultare noioso il racconto, o anche illogico se l’espediente è male utilizzato, ma non è certamente questo il tuo caso. Ciò ha conferito alla storia un ritmo piuttosto lento - ma non per questo noioso -, sottolineato a mio parere molto bene dalla canzone che hai scelto e citato all’inizio della storia, ma è giusto così: non era l’azione ad essere protagonista del racconto e credo che questo risulti chiarissimo nel tuo testo.   
A proposito della canzone. L’ho molto apprezzata, personalmente ho bei ricordi legati a questa, nonostante il testo, e trovo che sia sicuramente molto adatta all’intero racconto, ne accompagna bene la trama e i sentimenti che evoca il racconto. “You see her when you close your eyes,
maybe one day you'll understand why everything you touch surely dies.” Questa frase che hai citato poi a inizio testo è sicuramente adatta a Loki, almeno a quel lato del personaggio che tu hai descritto, e mi è molto piaciuto come l’hai ripresa quando lui, nella sua cella, si trova a parlare con l’illusione di Frigga nella sua mente.
Infine mi rimane solo da dire che come personaggio hai scelto Loki, quindi io non posso che volerti bene (?) poiché è uno di quelli che più preferisco. Lui in fin dei conti non è cattivo, a dispetto di quanto dicono in molti, e questa storia mi ha confermato che quanto sostengo sin dal primo film su Thor uscito è vero.
La grammatica, invece, è sì buona, ma ha qualche piccola pecca. Ciò non toglie comunque che hai fatto un lavoro davvero apprezzabile e gli errori – che adesso ti segnalo – non hanno affatto rovinato la bellezza della storia, o il suo ritmo. 
- era anche colpa sua… era stato lui [virgola]
- più dolore inutile e distruzione che altro… come se avessero avuto[virgola]
- e ti ammanti di bugie… per quanto [punto]
- un senso dell’umorismo molto particolare nell’insegnarmi le sue magie… ma non mi ha [virgola]
- non dimenticare mai quello che ti ho dato, Loki… né quello [virgola]
Nei casi che ti ho riportato, i puntini di sospensione andrebbero sostituiti da un altro segno di interpunzione che meglio ci si addice (quelli che ti ho suggerito tra parentesi). Non è completamente sbagliato inserire i puntini, specie nei casi delle virgole, ma porta il lettore ad un altro tipo di intonazione e di lettura.
Inoltre, in queste due frasi (“piccolo re di Asgard… [h]ai sempre avuto”//di poter diventare un principe… [i]n questo Frigga”) ti ho segnalato la necessità di utilizzare la minuscola poiché i puntini fanno le veci del punto fermo, interrompendo una frase per riprenderla dopo una pausa.
-“in un sentimento che li distorceva e li rendeva più forti[,] il dolore”. Poiché spieghi qual è questo sentimento di cui si parla, occorrono i due punti e non la virgola.
E per ultima una piccola svista: “Era stao lui il primo”, dove hai saltato una “t” in “stato”.
Questo è tutto. Concludo solo dicendo che ho davvero apprezzato la tua storia e la sua atmosfera malinconica ma dolcissima che mi ha davvero intenerito, specie quando Loki interagiva direttamente con sua madre: nel flashback iniziale e nei suoi ricordi quando ritorna in cella. Un ottimo lavoro davvero!

Recensore Junior
09/12/14, ore 22:06

Dio, ragazza, non puoi farmi questo. Questa shot è un colpo al cuore per me che in particolar modo amo il rapporto di fiducia e amore tra Frigga e Loki, perchè nonostante la freddezza dimostrata da Odino, Frigga è sempre rimasta accanto al bambino dai capelli neri al quale insegnava magia da piccolo, allo stesso bambino ed in seguito uomo che ha amato senza alcuna riserva, come fosse davvero figlio suo.
Credo che il loro rapporto sia qualcosa di tragico e bellissimo insieme, complicato da spiegare eppure meraviglioso da analizzare nelle sue mille sfaccettature.
Dire che mi sono commossa è ben poco, ed ho amato il tuo stile discorsivo e semplice ma ricco di significato.
Alla prossima, complimenti ancora,
fireslight.