Rieccomi qui, cara Evee!!
Mi sono presa il tempo di gustarmi per bene ciascun capitolo e arrivata al termine, tra batticuore e tanta emozione, mi vien già da leggere la terza parte!! Ancora una volta, hai dato prova di maestria e di una incredibile competenza. Se The White Lady who lost her soul aveva quel tocco d'azione che permetteva una lettura sempre sulla cresta dell'onda, qui il turbinio passa sul piano emotivo e si amalgama alle vicende narrate con un tono che rende il tutto incredibilmente avvincente. In nove (meravigliosamente scritti) capitoli hai avuto il coraggio di farmi sognare un idillio e poi sbattere in una cella e sotto processo uno sbattuto quanto mai Seto Kaiba, il tutto con una creatività e, soprattutto, con una competenza giuridica che soltanto chi ha studiato l'argomento può conoscere. Come già ti avevo detto, chapeau!! Poi, il fatto di aver fatto ricerca (scusa il gioco di parole) e di aver calato tutto all'interno di un contesto reale che preveda non soltanto la malavita nipponica (come nel caso della backstory di Kisara), ma anche il sistema giuridico del Paese del Sol Levante, merita un elogio in più. Ecco perché le tue storie hanno il grande pregio di coinvolgere ulteriormente. C'è un'attenzione al dettaglio, alla correttezza dei contesti, al modo realistico in cui il tutto si svolge, che fa sì che la lettura risulti ancora più pregevole. Ed ecco perché ho trovato questa tua seconda storia ancora più coinvolgente della prima. Poi, una menzione d'onore va anche ai tuoi personaggi originali (cosa che, troppo presa da Seto e Kisara, non ho potuto fare nella prima storia, perdonami!!): mai banali, ben delineati, approfonditi il giusto, straordinari nelle loro interazioni con i protagonisti. In genere, a creare degli OC in storie che non li prevedono e che hanno già di per sé dei personaggi così forti si rischia di scadere nei cliché o in personaggi che non riescono a competere, ma cavoli... la PM sarebbe stata capace di distruggere Seto quando persino Gozaburo e compagnia bella non ci sono riusciti... e mi è piaciuto da morire vedere che ancora una volta, in un contesto storico e con mezzi differenti, sia stata la sua luce a salvarlo. Che se ne dica, Kisara è la sola al mondo in grado di salvare le gloriose ciapet del signor Kaiba (in canon, vedisi duello contro Isis, tanto per citarne una). Continuo ad apprezzare la sua combattività e mi fa piacere vedere come il recuperare i suoi ricordi non sia stato per lei un risvegliarsi ed essere la persona che era stata. Lo è, in un certo senso, qui si avverte un po' di più, ovviamente, soprattutto nei riguardi e nella dolcezza verso Seto (e Mokuba) e nel suo volerlo proteggere, ma c'è anche Keira, la ragazza che è ora e di cui non vedo l'ora di scoprire altri dettagli. Tra l'altro, una scelta che avevo notato e che non avevo detto precedentemente è relativa al finale di The White Girl who lost her soul e la ripresa in questa tua seconda storia: ho trovato estremamente poetica e interessante la scelta di far sparire i tre Blue-Eyes. Inevitabilmente, questo ha finito con il ripercuotersi ulteriormente sulla scelta di Seto di non duellare più e, non ti nascondo di averla inizialmente percepita ancora come quel segno di maturità che, come detto più volte, caratterizza queste tue versioni dei personaggi. Ho apprezzato moltissimo il dono di Kisara in questo finale (così come il cambio dell'outfit, ben fatto!!) e l'idea che alla fine sia riuscito a tornare a duellare (e a dare sfoggio di sé, da meraviglioso esibizionista che è), il tutto condito da momenti romantici... lasciamelo dire: era ora!! Tra l'altro qualcosa comincia a smuoversi e ho notato che il sequel è addirittura col bollino rosso... sto già cominciando a mettere Crazy in Love e Love me like you do in sottofondo... XDD Ok, a parte gli scherzi: complimenti davvero, cara Evee!! Mi hai detto della tua voglia di scrivere un libro in futuro: posso solo dirti che, con queste premesse, sono certa che saresti in grado di fare magie!! Un abbraccio!! |