Recensioni per
Auld Lang Syne
di allonsy_sk
Bella *^* |
Più che una storia questa è un'altalena emotiva! :) Sul serio... conoscendo piuttosto bene questo 'verse ero preprata ai momenti più angst, ma è una giostra lo stesso e il povero John si è ritrovato un Natale sì e un altro pure con più preoccupazioni che gioie da condividere. |
Non ho mai shippato Johnlock. La mia personale opinione è che come coppia sia Out Of Character, e non sono mai stata incline alle OOC, se mi piace un personaggio è perché non cambierei nulla di esso. |
Ci hai dato il finale che tutti vorremmo loro due insieme la bimba il cane e anche un gatto!!!! Come ci e' capitato un gatto al 221b??? E' comunque il benvenuto , mi piace l'idea di domesticita' dopo tanto soffrire l'uno per la lontananza dell'altro e per ultimo ma non meno importante il rivaleggiare della signora Hudson con la signora Turner!!! Che risata mi sono fatta al pensiero della scenetta , lei era in vantaggio ora , la sua squadra aveva anche una bimba bella raccolta complimenti e spero a presto bacioni!!! |
“…C'è un bel fuoco nel camino, un buon numero di bottiglie in fresco… un albero di Natale…”: sembra davvero di esserci al 221B e si prova un sentimento di sollievo, di consolante soddisfazione. Infatti, che differenza con gli scenari tristi e desolanti dell’immediato post-Reichenbach, quando John non era più lì e Sh trascinava la sua vita nel vuoto e nella solitudine! Ora hai fatto circolare un’aria di famiglia, di tenere faccende ed attese (ci sono pure il cane e il gatto….), di scambi affettuosi, non solo con gli amici più cari ma anche con altri, in un clima veramente natalizio. Il grande amore dei nostri due ha costruito un magnifico equilibrio affettivo, dove si mescolano perfettamente la “stramberia" di Holmes e la paziente devozione di Watson. In questo quadro inserisci in modo geniale la piccola Moriarty, più vicina a Sh di quanto si pensi, viste le sue ascendenze genetiche…Conclusione, poi, che mi ha lasciato un soffio di tenerezza: “…una manciata di maglione color fiordaliso…” (l’avevo detto io che quel maglione era significativo!). E’ finita bene, a presto, spero. |
L'hai finita, ed è stato un onore per me averla letta! grazie, è stato un viaggio appassionante, e parecchio ardito. Ti sei districata bene con il passare degli anni, dando tanto spazio ai sentimenti, soprattutto di John. Mi è piaciuto il finale, il maglione fiordaliso e la bambina ritrovata, seppur dopo molti anni. |
“...Non c'è altro posto al mondo in cui vorrei essere..”: l'ultima frase è quella che dà il giusto significato non solo al capitolo, ma a tutta la tua storia. E sono parole scelte bene, semplici e quotidiane che esprimono, però, in modo completo tutto l'amore possibile. Quello che travolge i nostri due, poi, è veramente inesauribile; soprattutto Sh sembra dover recuperare tutto il tempo e le possibilità di amare e di essere felice che non ha colto prima. E vuole andare "oltre", per non perdersi alcunchè di John, percependolo con tutti i sensi, vista compresa : "..vuole vedere...". Mi viene spontaneo chiudere la porta della loro camera e rispettare il grande sentimento che li lega, quasi temendo che, guardandoli, li possa disturbare, tanto ci fai partecipi di quelle emozioni. |
E si,io ho intenzione di leggerla senza perdere un punto così come faccio con ogni santo capitolo di questa. |
Avrei voluto recensire anche gli altri capitoli ma purtroppo le feste non sono state benigne tra mal di denti e influenza e' stata una tragedia comunque bando alle ciance ora sono qui e mi congratulo con te per i tuoi scritti che sono sempre piu' appassionanti e coinvolgenti e soprattutto dolci da quando John sta con Sherlock ,per non dire poi del cucciolo che viene regalato in memoria del fedele amico di un tempo, insomma mi piace tutto di come scrivi e aspetto di leggere le storie che hai intenzione di scrivere come nesso tra i vari capitoli perche' tu scrivi con quel po' di angst che non ti immalinconisce ma fa riflettere , scusa l'insalata russa che mischia un po' tutto ma sicuramente gli antibiotici fanno il loro effetto mischiati agli antidolorifici e al sonno ,vabbe' brava buonanotte e bacioni ti aspetto presto e spero di essere meno rimbambita !!!!! |
E' interessante. Tu descrivi il dolore in maniera straordinariamente poetica. Tu catapulti il lettore all'interno dei tuoi personaggi, e per chi si trova a leggere è come se gli venisse infilzato lo stato d'animo giusto al centro del cranio e bum! ti ritrovi con quel bruciore al petto e agli occhi all'improvviso, con la velocità di un pugno in faccia. |
Rimane la morbida tenerezza di quel maglioncino abbinato agli occhi di Sh e la gioia quasi infantile del consulting di fronte al cucciolo che John gli regala. La tua fic lascia un gusto dolce e buono di sentimenti ormai consolidati, che danno sicurezza e permettono di guardare avanti senza più lasciarsi vincere dal vuoto della solitudine: "...Sherlock? Sono a casa...il suo freddo raziocinio si incrina, travolto dalla marea calda e gentile della commozione....John, che l'osserva sorridente e commosso...". Quei due, miniera inesauribile di belle cose. Come la tua storia. |
Ei ciao!!! É l'una e 35 sono appena tornata dal cinema e ho visto lo Hobbit...tanto perché non ci sono abbastanza Martin Freeman e Benedict Cumberbarch nella mia vita.. Amen, sono drogata di quei due. Sta di fatto che ho trovato pure il tempo di leggere questa meravigliosa funfiction come sempre! Brava, scrivi proprio bene...sebbene io non abbia capito molto le note...intendi che hai scritto o scriverai delle altra ff intitolate con i titoli che hai messo sotto(sorry per il gioco di parole)...Scusa forse sono io che sono andata... Detto ció |
In questo capitolo circola un simpatico clima natalizio e familiare che circonda John e gli rende meno pesante la lunga attesa. Hai ritratto in modo piacevole ed azzeccato i Lestrade e hai saputo ben dosare una giusta dose di ironia ("..plaid in diverse allarmanti sfumature di rosa..lasciarsi venire un crampo alla gamba..Me la cavo meglio quando non respirano..."). Splendido Mycroft nella sua antipatica freddezza. |
Proprio coinvolgente la descrizione della scena il cui Sh sta tranquillamente (?) occupandosi del camino del 221B e John, invece, si macera, proiettando nel futuro le sue preoccupazioni sulla salute del suo consulting e il sentimento che è (geniale definizione) come una traccia indelebile nell’anima (“…il foro a forma di Sherlock che si scaverà di nuovo nel suo cuore….”). Cresce la tensione perché c’è il via vai apparentemente disinteressato di uno e il tormento dell’altro. Poi tutto si stempera e si scioglie al calore di quel fuoco che è un po’ come il loro legame: caldo, (“…avverte un calore dolcissimo…”), tenero (“…gentile…”), avvolgente (“…amabili carezze…”). E rimaniamo con la sensazione piacevole di uno “…Sherlock (che) sa di pulito e di buono…” e di un John (“…Meraviglioso idiota…”) che ha completamente deposto ogni arma di difesa sentimentale. |
"...Sherlock gli ha detto di amarlo..silenziosa dignità di Sherlock nell'incassare il colpo...": leggendo questo Natale 2016 ho provato molta tristezza, speravo nel lieto fine, subito, ma vedo che tu , sapientemente, vai avanti verso altre direzioni, legandoci ancora di più con la curiosità di sapere che cosa succederà. E' un capitolo in cui hai lucidamente analizzato gli stati d'animo di John, dall'iniziale chiusura nei confronti di Sh, dovuta più che altro alla paura di mostrarsi "diverso", al suo "gettarsi via", in esperienze frustranti e terribilmente vuote in cui ricercare, inutilmente, l'amico perduto. E, alla fine, arriva anche una chiamata che è un pugno allo stomaco e viene affidata alla voce "fredda e misurata" di Mycroft ("...e crede di volergli portare un ultimo saluto..."). Hai indubbiamente costruito un originale pezzo di angst, senza sbavature inutili, molto bello. |