- Grammatica e stile
La scrittura che utilizzi in questo racconto in due parti è molto lineare, ma efficace. Prima di tutto ti segnalo che c’è qualche virgola che ho trovato davvero “stonata”, come ti riporto negli esempi che seguono, e che ricontrollerei. Spesso le virgole sono scelte personali, però, quindi non le conto quasi mai in una valutazione sulla grammatica, a meno che non rendano un po' difficoltosa la lettura.
- Otacon tornò nel suo appartamento, quella sera, dopo giorni di assenza. Il Comicon di San Diego lo aveva completamente assorbito, per tutto quel tempo. Gli ci voleva, un po’ di quiete per riflettere e riposarsi.
- si chiedeva perché tutto, nell' agente segreto stesse iniziando ad affascinarlo.
Inoltre ho notato qualche vero e proprio errore e ti riporto di seguito quelli che ho identificato come tali.
- ne poteva trovarne in rete
In questo caso andrebbe scritto “né”.
- E’ sulla pista giusta
Questo è un errore da “tastiera”, ma resta tale. Perché la "e", in questo caso, vuole l’accento e non l’apostrofo. Dovrebbe essere “È”.
- Ma non volevo dirtelo, pensando che questo rovinasse il nostro rapporto
Utilizzerei “avrebbe rovinato”.
- Otacon si dimenò, un po’ dolorante ma eccitato e fremente, ma l’uomo lo teneva fermo con la mano rimasta.
Qui consiglierei di porre attenzione a questo susseguirsi di “ma”.
Inoltre ti riporto un paio di consigli prettamente formali, che puoi decidere di ignorare.
- Snake decisamente NON doveva vedere quel che gli stava capitando.
In questo caso, per esempio, consiglio il corsivo invece del maiuscolo. Enfatizza, ma non stona esteticamente, a mio parere.
- «Snake… sei lì sotto? » mormorò, speranzoso, ma non ottenne risposta. Allora si chinò e sollevò la scatola. Ma sotto, non c’era assolutamente niente.
Andrei a capo con “Allora”, in modo da staccare il dialogo e l’azione ad esso connessa dal resto della narrazione.
Infine un’ultima questione che reputo importante, ossia la gestione della terza persona. Bisogna fare attenzione, infatti, in frasi come quella che segue, dove “suo” pare riferirsi al soggetto della frase e non all’altro personaggio.
- Snake si bagnò le dita di lubrificante; dita che abilmente si insinuarono nel suo punto più nascosto
Per il resto, come detto, la storia ha uno stile che agevola la lettura grazie alla sua semplicità e linearità.
- Personaggi e trama
Ho trovato interessante l’introspezione di Hal con cui il racconto si apre, ma avrei calcato un po’ di più la mano sulla rivelazione di provare sentimenti verso un uomo e sul fatto che quest’uomo morirà presto. Sono due tematiche che hanno molte potenzialità e che potevano coinvolgere ulteriormente il lettore se approfondite invece che accennate. I personaggi mancano dell’introspezione che li avrebbe resi ancora più umani e palpabili. Nonostante questo, non mi sono parsi gestiti effettivamente "male" e ho trovato il loro relazionarsi ben gestito.
Il fulcro della storia è infatti l’incontro amoroso e la tensione che si costruisce grazie l’aspettativa, questione che hai gestito molto bene e che ho trovata adatta al genere che hai affrontato.
Ultimo appunto è il finale, con quell’addio a cui sarebbe bastato un po’ più di pathos – qualche considerazione ulteriore sulla possibilità di non rivedersi e su quella promessa che Solid Snake fa, ma che non si sa se potrà mantenere – per essere perfetto. Si tratta comunque di una chiusura interessante, che non lascia spazio a lieto fine artefatti, ma che si limita ad esporre la realtà di questa strana relazione.
- Gradimento personale
La storia mi è piaciuta. Ho molto gradito gli spunti che la relazione esposta permette di trattare, per esempio. Non sono una grande fan delle descrizioni approfondite per quanto riguarda gli incontri sessuali – mi piace un po’ di mistero e qualche frase che lasci intendere senza rivelare ogni singola azione – ma il resto è stato gradevole da leggere e mi ha intrattenuta. |
