Recensioni per
Monster
di Acquamarine_

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
03/02/15, ore 19:37
Cap. 6:

Èdavvero molto bella e ben impostata la tua raccolta di fan fic! Adoro the 100, e il modo in cui sei riuscita a collegare il mostro che è dentro ognuno di loro è fantastico! A presto
Ally

Recensore Junior
18/01/15, ore 14:25
Cap. 3:

(Non ti liberi di me.)

Bellamy. Oh, Bellamy. Devi sapere che io sono follemente innamorata di lui, delle sue dinamiche, dei suoi modi di fare. E' il mio personaggio preferito in assoluto, credo che si sia capito xD

E, come prima, anche qui hai fatto un ottimo lavoro. Mi hai nuovamente commossa e ho trovato questa lettura molto scorrevole e intensa.

"L'essere costretto a fare qualcosa, non rende meno gravoso il peso della responsabilità: se questo qualcosa è sbagliato, continua ad esserlo, che sia giustificato o meno. La vita non è semplice come si spera, non lo è mai.
Se fai qualcosa di sbagliato, che sia giustificato o meno, sei irrimediabilmente un peccatore. Se continui a farlo sei un pericolo. Se diventa la tua prassi, sei un mostro."


Bellissimo. Davvero, non so cosa dire, perché tu hai già detto tutto. Questa è la pura verità, ed è esattamente ciò che ci si aspetterebbe da Bellamy. Potrebbe benissimo dirlo nello show e non sembrerebbe per niente strano, quindi complimenti per l'IC. E' complicato, ma tu ci sei riuscita alla grande.

Ho amato il riferimento al suo rapporto con Octavia, che è la cosa più preziosa al mondo per lui, ed è dolcissimo.


"Non era ciò che volevo, ma era ciò che continuavo a fare, una volta dopo l'altra. C'è sempre un'alternativa. Allora perché non riuscivo a vederla? Perché tutto ciò che potevo fare era infierire sul poco di umanità che mi restava per poi crogiolarmi nell'autocommiserazione? Se ero davvero un mostro, perché tutto mi provocava una tale sofferenza? Se non lo ero, perché non cercavo un'altra soluzione?
Se nessuno poteva salvarmi, neanch'io, aveva senso cercare di sopravvivere?
Se non sapevo più chi ero, se avevo perso me stesso, allora ero ancora vivo? Ero ancora qualcuno?
Tutto ciò che sapevo me lo dicevano quelle voci, litanie lontane e leggere, martellanti e confuse. Tutto ciò che sapevo era che ero un assassino – che fossi giustificato o meno –, un pericolo – per me stesso o per gli altri? –, un mostro – ma lo ero irrimediabilmente?"


Ti cito perché non so in che altro modo spiegare l'accuratezza con cui hai affrontato l'analisi di questo personaggio così complicato, perché davvero hai fatto un ottimo lavoro. Avevo le lacrime agli occhi, non scherzo.
Penso che tu sia davvero brava e capace, perché padroneggi la lingua e i personaggi, e questo è qualcosa che non si deve mai abbandonare. Per questo mi raccomando, continua sempre così. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo (che spero di recensire senza tutto questo ritardo) e ti faccio ancora i miei più sinceri e profondi complimenti :)
 

Recensore Junior
18/01/15, ore 14:16
Cap. 2:

Rieccomi! :)

Ecco, qui le cose si complicano. Io non ho mai odiato Finn, mai, anche se non mi è andato giù il suo comportamento con Raven e tutta la storia del tradimento, ma ognuno di loro ha commesso degli errori e quindi non ho mai infierito particolarmente su di lui.

In questa seconda stagione, perciò, mi sono ritrovata molto confusa dai suoi crimini, dalla sua improvvisa follia. E tu, ancora una volta, sei riuscita a trovare il filo che connette questo ragazzo a Lincoln, così come lo collega a Bellamy e tutti gli altri.
Ognuno di loro ha commesso qualcosa di profondamente sbagliato, e ognuno di loro prima o poi deve affrontare le responsabilità di questi errori.

"No, non era l'unica cosa da fare. L'orrore di ciò che ho fatto mi piomba addosso tutto d'un tratto, e il vuoto che sentivo dentro di me si riempie di disprezzo e autocommiserazione con una violenza tale che temo di poter esplodere in mille pezzi proprio qui, davanti a lei. Mi manca il respiro. Soffoco dentro me stesso. Vorrei urlare, ma non riesco ad articolare parola."

Questo credo sia quanto di più vero di possa dire riguardo alla situazione di Finn. La sua realizzazione, il senso di colpa, il vuoto che percepisce nel momento in cui si rende conto di tutto quello che ha fatto.
Davvero, mi hai commosso. E' triste e tragico, ma anche molto bello. Ti faccio i complimenti ancora una volta perché entrare nella sua mente non è per niente facile, ti capisco, ma tu ci sei riuscita in modo ottimo.

Mi è piaciuto tantissimo, l'ho trovato davvero reale e ben caratterizzato. Sei bravissima :)

 

Recensore Junior
18/01/15, ore 14:10
Cap. 1:

Ciao! :)

Ho letto questi tre capitoli da un po', ma non ho mai avuto tempo di lasciare un pensiero, quindi ora eccomi qui.
Prima di tutto mi piace moltissimo la tua idea, sono un'amante delle letture introspettive e ovviamente mi è subito piaciuto il fatto di poter leggere un'analisi dei personaggi più interessanti della serie. Tu hai azzeccato il tema che lega ognuno di loro: tutti si sentono dei mostri. Per ragioni diverse, sì, ma ognuno di loro ha questo peso dentro di sé e credo tu sia riuscita ad esprimerlo in un modo molto dettagliato.
Mi è piaciuto tanto questo primo capitolo su Lincoln, anche se non abbiamo avuto grande modo di vedere approfondito il suo personaggio credo che tu sia riuscita a capire veramente i suoi sentimenti e la sua interiorità.
Anche il fatto che, mentre è un Reaper, una parte di lui riesca ancora ad essere razionale, ma non abbastanza da fermarsi.

"Vorrei urlare, strapparmi il cuore dal petto e mettere fine a quest'orrenda esistenza. Mi concentro, come non ho mai fatto con nulla in vita mia, cercando di farmi spazio nel mio stesso corpo, di riappropriarmi dell'unica cosa che non dovresti mai preoccuparti di poter perdere. Quasi ci riesco, per un attimo risento la gamba sinistra, ma è un guizzo, un momento che passa veloce com'era arrivato."

Questa parte mi ha commosso. Mi ha commosso l'idea che, per quanto si sforzasse, lui non potesse ottenere il controllo sul suo stesso corpo. Per questo ti faccio i complimenti, perché sei riuscita a descrivere la sensazione in modo molto dettagliato e toccante.


Lincoln mi piace, anche se non è il mio personaggio preferito, e tu sei riuscita a farmelo piacere ancora di più. Grazie per lo spunto di riflessione e per aver scritto qualcosa di così profondo e commovente :)