Allora, allora, allora.
Questa storia ha tante cose che non vanno, ma andiamo per ordine.
Prima di tutto l'introduzione. Non puoi scrivere semplicemente "Primo racconto horror :)". Io, lettore, perché dovrei essere intenzionato a leggere una storia che ha un'introduzione del genere? Tu, al posto mio, lo faresti?
Dubito.
E ad ogni modo il regolamento non consente introduzioni del genere.
La storia. Quando l'ho finita sono rimasta stranita. Che è successo?
Certo, l'ho capito che è successo. Ma non puoi liquidare la parte principale del racconto in 25-30 parole!
Capisco che questa sia una drabble. La scelta della lunghezza è tua, magari hai il dono della sintesi e vuoi mostrarcelo, ma una storia così lascia l'amaro in bocca al lettore. Che poi si ritrova a scrivere certe recensioni.
Per quanto riguarda i dialoghi, niente da dire (sono solo due battute, del resto). Anzi, una cosa da dire c'è. Tu, quando parli, hai mai usato l'espressione "dirigersi verso casa"?
Non dico che sia errato. Ma stona un po'.
-"che ci fai in giro a quest'ora?"
-"mi stavo dirigendo verso casa" (stavo? Perché stavi? Ci stai ancora andando. Espressione tipica del parlato che andrebbe evitata.)
C'è una discordanza di verbi nel dialogo, tra presente e passato remoto (mi chiede-gli risposi).
Altri errori grammaticali non ne ho visti, e per fortuna!
Sarò sincera. Mi dispiace dover lasciare una recensione negativa, ma non è possibile che in una storia di 15 righe (dal cellulare) ci siano così tanti errori. E non parlo della lunghezza del racconto, ma dei verbi che non seguono la consecutio temporum e delle ripetizioni (calda notte estiva - vento caldo).
Ricontrolla sempre prima di pubblicare, e ricordati di scrivere un'introduzione che sia una vera introduzione.
-Iama- |
